Ciao Amici dell’Harem,oggi la nostra adorata Amèlie-custode indiscussa della Secret Room-ci parla di TIENIMI CON TE,secondo volume della serie dark erotica Strapazzami di Anna Zaires,pubblicato il 28 settembre dalla Mozaika Publications.Il tenebroso e psicotico Julian è tornato…avrà conquistato il cuore di Amélie? Venite a scoprirlo.
Nora torna tra le braccia del suo ex rapitore: Tienimi con te, di Anna Zaires
TITOLO: Tienimi con te (Strapazzami #2)
AUTORE: Anna Zaires
CASA EDITRICE: Mozaika Publications
GENERE: Dark romance
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 settembre 2016
PREZZO: 4,99 € (formato kindle); 16,63 € (formato cartaceo)
LUNGHEZZA STAMPA: 398 pagine
LINK D’ACQUISTO:
LA TRILOGIA È COMPOSTA DA:
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- 2)Tienimi con te (Strapazzami #2)
- 3)Hold me (Strapazzami #3) – inedito in Italia
SINOSSI:
Rapita a diciotto anni. Tenuta prigioniera per 15 mesi.
Sembra uno di quei titoli in prima pagina. E sì, l’ho fatto. L’ho rapita. Nora, con i suoi lunghi capelli scuri e la pelle soffice come la seta. È la mia debolezza, la mia ossessione.
Non sono un uomo buono. Non ho mai finto di esserlo. Potrà anche amarmi, ma non potrà mai cambiarmi.
Io, però, posso cambiare lei.
Mi chiamo Julian Esguerra, e Nora sarà mia per sempre.
*** Tienimi con Te è il seguito di Strapazzami, raccontato dal punto di vista di Nora & Julian.***
Recensione di Amélie
Nora trascorre quattro mesi nell’atroce convinzione che Julian sia morto per salvarla dai terroristi di Al-Quadar che l’avevano rapita insieme a Beth, ma in realtà è vivo e vegeto e appena è in condizioni di farlo, torna da lei per riprendersela. Stavolta non ha bisogno di drogarla e rapirla, perché lei lo ama con tutta se stessa ed è entusiasta all’idea di seguirlo. Non possono più nascondersi sull’isola, perciò si dirigono in Colombia, dove si trova la tenuta nella quale Julian è cresciuto. Prima di arrivarci, però, lui la porta in una chiesa di Bogotà in modo che possano sposarsi. Nora non ha intenzione di diventare sua moglie, ma alla fine, è costretta a cedere, perché minacciata. Da sposi novelli, raggiungono la tenuta, che sorge vicino alla foresta pluviale. Si tratta di una vera e propria fortezza, protetta da sofisticati sistemi di sicurezza e da uno schieramento di uomini addestrati alla guerra. Qui, Nora e Julian instaurano presto una tranquilla routine: lei dipinge, corre, passeggia con Rosa, una delle domestiche, segue online le lezioni dell’Università di Stanford; lui si occupa dei suoi traffici illeciti e nel tempo libero impartisce a Nora lezioni di difesa e di tiro, che lei aveva iniziato durante i quattro mesi precedenti. Julian è consapevole che la sua gattina non è più la ragazza innocente che aveva rapito mesi prima: l’ha trasformata, plasmandola a sua immagine e somiglianza, perciò non ha più motivo di nasconderle le sue attività, per le quali Nora mostra grande interesse. Giorno dopo giorno, condividono sempre di più, sia dentro che fuori la camera da letto. Nora è sempre più felice e innamorata di lui:
Sono felice. Stare con Julian è emozionante – è sia spaventoso che esilarante, come cavalcare una tigre selvaggia. Non so mai quale lato vedrò in quel determinato momento: l’amante affascinante o il padrone crudele. E incasinata come sono, li voglio entrambi – sono dipendente da entrambi. La luce e l’oscurità, la violenza e la tenerezza – sono strettamente collegate, formando un imprevedibile cocktail da capogiro che distrugge il mio equilibrio e mi fa cadere ancora più in profondità sotto l’incantesimo di Julian.
E Julian è sempre più ossessionato da lei:
La mia paura di perderla sta cominciando a sconfinare nel patologico. Me ne rendo conto, ma non so come controllarla. È una malattia che sembra non avere cura. Mi preoccupo di Nora continuamente, ossessivamente. Voglio sapere dove si trova in ogni momento di ogni giorno.
Lei è tutto per lui e desidera essere tutto per lei:
Nora si convince di non essere più una prigioniera ormai, ma non è così: se commette un errore, come quello di trasalire quando viene chiamata ‘signora Esguerra’, Julian la punisce duramente:
La verità è che va tutto bene finché lei non si ribella, stuzzicando il lato oscuro di Julian, che gode nel vedere il dolore degli altri, nel far loro del male. Nel far del male a lei.
Nora soffre per questo, ma non può fare a meno di amarlo, di desiderarlo, d’impazzire quando lui la tocca:
“Vuoi che ti faccia male… che lasci un segno sulla tua morbida pelle e che ti faccia urlare?”
Mi lecco le labbra mentre tremori di calore ed ansiosa eccitazione mi attraversano il corpo. Per quanto possa sembrare perverso, anch’io voglio questo – voglio la ferocia del suo desiderio, la crudeltà del suo affetto.
“Sì” sussurro, confessando per la prima volta le mie oscure esigenze – il desiderio aberrante che ha instillato in me.
Il calore illumina i suoi occhi, selvaggi e vulcanici, e poi ci ritroviamo nel letto in un primordiale groviglio di membra. Questo è Julian, pura libidine maschile, selvaggia e incontrollata.
La relazione tra Julian e Nora prosegue indisturbata, finché non giunge una notizia scioccante: Majid, il capo della cellula terroristica di Al-Quadar, l’uomo che ha rapito Nora e Beth, uccidendo quest’ultima, colui che tutti credevano morto nell’esplosione, in realtà è vivo e pronto ad attaccare Julian per mettere le mani sui suoi esplosivi. Spinto dalla sete di vendetta, Julian parte in missione per stanarlo, lasciando Nora alla tenuta. Cosa succederà?
Mie carissime Dame, aspettavo con ansia questo secondo volume, perché il primo mi era piaciuto molto, e purtroppo, devo dire che si è dimostrato al di sotto delle mie aspettative. Innanzitutto, l’ho trovato ripetitivo, sia nella terminologia usata (colpa della traduzione?), sia nelle azioni e nei pensieri espressi dai protagonisti. Nora si ripete in continuazione che è affetta dalla sindrome di Stoccolma, che è sbagliato amare l’uomo che l’ha rapita, ma che non può farne a meno; lui non fa che dire che è ossessionato da lei, che deve possederla dentro e fuori, anima e corpo. Ecco, questo mi ha dato un po’ fastidio. Altra nota dolente è la storia in sé, che a volte mi è sembrata una fotocopia della prima, sebbene la location sia diversa e i ruoli spesso risultino invertiti (se prima una cosa era successa a lei, adesso succede a lui). Se prestate attenzione, potete notare che i due volumi iniziano pressoché allo stesso modo, si svolgono allo stesso modo e finiscono allo stesso modo, il che determina una scarsa evoluzione dei personaggi. Nora è più forte, sì, ma non quando si tratta di opporsi a Julian. Ci prova, ma è sufficiente che lui si avvicini per averla in pugno. Nora tira fuori gli artigli solo quando è la vita di Julian a essere minacciata. Julian, dal canto suo, è identico a quello conosciuto nel primo volume, con la sola differenza che stavolta la sua ossessione, la sua possessività nei confronti di Nora sono peggiorate. Ha bisogno di lei con una violenza che gli torce le budella, con un desiderio che lo distrugge e lo solleva allo stesso tempo. Ha bisogno di lei come l’aria e farebbe di tutto per tenerla con sé, anche ricorrere a rimedi ‘estremi’. La verità è che lui la ama, ma testardo com’è, non vuole ammetterlo a se stesso e non è disposto a cambiare il suo modo di essere in virtù di questi forti sentimenti.
Tienimi con te è suddiviso in tre parti, intitolate L’ARRIVO, LA TENUTA e IL PRIGIONIERO. La prima è quella che ho apprezzato di più; la seconda quella che mi è piaciuta di meno, ma ho adorato una scena in particolare, per la quale ho sofferto molto; la terza, che in teoria dovrebbe essere quella migliore, piena di suspense e adrenalina, non mi ha colpito molto (tranne che in un momento molto cruento), perché per l’appunto, troppo simile al finale di Strapazzami.
Ciò che ho gradito maggiormente del libro è stato l’inserimento del pov di Julian, grazie al quale abbiamo conosciuto meglio il suo passato e quel lato oscuro che lo rende così affascinante. Perché Julian Esguerra è senza dubbio uno dei personaggi maschili più misteriosi, sexy e attraenti che abbia letto ultimente. È lui, a mio parere, il punto di forza del romanzo.
In conclusione, vi consiglio la lettura di Tienimi con te, anche se non si è rivelato all’altezza di Strapazzami. Se cercate una favola romantica, piena di baci e carezze, questa serie non fa per voi. La stessa Nora ci avverte:
La nostra vita non sarà mai una favola. Julian non è un uomo buono – e io non sono più una donna buona.
Se cercate una storia intensa, cruda e capace di sconvolgervi, allora accomodatevi pure.
Non aggiungo altro. Sono curiosa di conoscere il vostro parere.
Un bacio e alla prossima, mie care Dame.
Amélie
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