Salve Dame e benvenute al Review Tour dedicato all’uscita di ”Oltre l’infinito”, terzo e ultimo volume della serie “Hunted”, di Angela Contini.

Volete sapere cosa ne penso?

E allora venite con me!

TITOLO: Oltre l’infinito

AUTORE: Angela Contini

EDITORE: Newton Compton Editore

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 dicembre 2018

PREZZO: € 1,99 (ebook)

Serie: Hunted#3

Genere:Fantasy

SINOSSI

È passato parecchio tempo dall’ultima volta che Dakota ha visto Jay, l’ibrido che genera il fuoco. Dopo aver combattuto fianco a fianco, condividendo ben più della lotta, l’aliena, che oramai si era rassegnata a perderlo per sempre dopo aver realizzato di amarlo, non si aspetta di rivederlo.
Quando accade, chiamati entrambi per compiere una nuova missione contro antichi e nuovi nemici, entrambi si rendono conto di non essersi affatto dimenticati. La passione è quella di sempre, l’antipatia anche, ma stavolta Dakota non è disposta a concedere più nulla a Jay e Jay non è disposto a cedere al desiderio di favola dell’aliena. Fino a quando un evento inaspettato non metterà in pericolo la vita di Dakota.

L’ombra del nemico, questa volta umano, è spietata, e in un groviglio di eventi in cui Dakota e Jay rischieranno il tutto per tutto, anche il loro rapporto subirà drastici cambiamenti, che li porteranno a cambiare radicalmente il punto di vista sul loro complicato rapporto.

RECENSIONE

“«Ti ho aspettato per anni, eppure continui a farti attendere»”

 

Quando ho iniziato il viaggio che la Contini ci regala con questa trilogia, non avrei mai creduto di riuscire ad affezionarmi a Dakota.

Lei, all’inizio, ci viene proposta come una algida creatura extraterrestre. Una becera e quasi arcigna aliena, fin troppo sicura di sé, in grado solo di fare del male a chi le ruota intorno.

E invece, mie Dame, Dakota è molto di più.

Dakota è sofferenza, è amore devoto, è voglia di riscatto, di pace, di normalità.

Dakota è voglia di favola, di quelle con il principe azzurro.

Dakota è sentimento reale, profondo.

 

“Jay è stato come un temporale improvviso nella mia vita, uno di quelli che pensi non ti coglierà impreparato se esci quando le nuvole si stanno ancora addensando. Poi, però, le nubi arrivano più in fretta del previsto e ti ritrovi fradicia. Ti dici che è colpa tua se sei troppo stupida da non aver pensato di prendere almeno un ombrello. Pazienza. Ti sei presa il raffreddore. Sei stata male, molto male. Gola arrossata, occhi che lacrimavano, il cuore dolorante. Per un raffreddore, già. Uno di quelli che pensavi non avresti superato, ma poi ci sei riuscita. Alla fine il dolore è passato. Hai smesso di lacrimare e il cuore è tornato a battere a un ritmo normale. Non fa più male adesso. Adesso che quel raffreddore è andato via.”

Jay, invece, ha subito preso posto nel mio cuore. Sarà il dolore che ha dovuto subire davanti ai nostri occhi alla fine del primo volume – non voglio scendere nei particolari per non rovinare la lettura di chi non ha ancora letto gli altri due volumi – sarà che ho sempre creduto che, a volte, la tracotanza nasconde troppa sensibilità, ma ho sempre visto in lui qualcosa in più rispetto alla sua sfacciataggine.

Jay è un mondo di fuoco, letterale e no. Jay è amore represso, carezze mai fatte, sorrisi nascosti.

Jay è morte, sofferenza, istinto di sopravvivenza.

Jay è disincanto.

 

“Io non posso amare. Non ne sono più capace perché ho troppa paura di perdere chi amo.”

 

Se Jay è paura, Dakota è istinto. Se Jay è repressione, Dakota è rabbia. Se Jay è il combustibile, Dakota è la miccia.

 

“Dopotutto dimenticare è un affare abbastanza semplice. Soprattutto se nella vita hai visto di peggio di un ragazzo che va via in moto, lasciandoti in compagnia di un magone ingestibile. Oh, tranquilli, adesso è gestibilissimo. In fondo sono passati parecchi mesi da quel giorno. Non penso a lui da un pezzo, ormai. Ho ben altro di cui preoccuparmi. Ho la mia vita da rimettere in piedi. Ho tutto da reinventare.  Lui  occupa uno spazio infinitesimale nella mia testa.  Lui se ne sta in un angolino sperduto della mia mente.”

 

Ma per quanto tempo il raziocinio riuscirà a prevalere sui sentimenti?

 

“Il  suo  volto si affaccia di nuovo alla mia mente. Stringo i denti, i pugni. Ribollisco di furia.”

 

Come si può pensare di concedersi ancora una volta, quando in passato amare è equivalso a soffrire? Chi riuscirebbe a donarsi corpo e anima al proprio amato senza timore di bruciarsi ancora?

 

“Dopotutto dalle ferite fisiche si guarisce. Si cicatrizzano e non fanno più male, ma le ferite dell’anima è come se spurgassero sale e bruciassero di più a ogni pensiero.”

 

Mentre sono occupati a portare a termine una missione di importanza vitale, Jay e Dakota ci offrono uno scorcio delle proprie anime, tendendoci la mano e accompagnandoci in un viaggio intimistico e profondo, mostrandoci forse per la prima volta cosa si cela dietro la loro maschera.

Entrambi forti e scostanti, ci concederanno una vista delle loro anime, dei loro cuori lacerati e rattoppati alla bene e meglio. Ci daranno modo di capire cosa c’è dietro la corazza di diffidenza che, a parer mio, è il loro potere primario.

La paura di soffrire li congela, li inaridisce, almeno finché non si troveranno a dover scegliere: meglio soffrire senza aver amato o amare senza coscienza di ciò che potrà succedere?

La penna della Contini ci regala quindi un capitolo totalmente incentrato su questi due personaggi quasi borderline, di quelli che nel gruppo si defilano per non accentrare occhiate.

Una storia, la loro, che sebbene sia un tantino breve, ci mostra l’evoluzione dei sentimenti e quindi delle loro personalità, la loro sofferenza, il loro allontanarsi l’uno dall’altra per poi attirarsi come due magneti, incapaci di vivere realmente se non insieme.

Perché questo è, di fondo, il loro problema: esistono, ma vivono solo se sono uniti.

E cos’è tutto ciò se non vero amore?

 

“Siamo quello che eravamo.”

Laura

STORIA

 

 

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