Elisa, dopo la sua avventura nella Roma dei Borgia, ha fatto ritorno nella sua epoca e deve affrontare l’esame di maturità. Non riesce però a dimenticare Cristiano, rimasto al di là del varco nel tempo. Il pensiero di lui la tormenta. Intanto, Cesare medita vendetta. Riuscirà la nostra eroina a ritrovare il suo amore perduto? E il Valentino su chi sfogherà la sua ira? Un’altra entusiasmante avventura tra presente e passato, che non deluderà chi già si è lasciato incantare da “Prigioniera del tempo”.

RECENSIONE

Secondo appuntamento della serie dedicata ai viaggi nel tempo dopo Prigioniera del tempoOvunque sarai. Eravamo rimasti in sospeso alla fine del primo volume ma la Gay non ha voluto deludere coloro che si erano appassionati alla storia d’amore tra Elisa e Cristiano, regalando un possibile futuro (o dovremmo dire passato?) alla coppia. Ripartiamo da Elisa, che, dopo aver fatto ritorno alla quotidianità, si ritrova a vivere in un mondo diverso da quello che ha lasciato. Fatica ad abituarsi a una realtà che comprende esserle divenuta stretta e, soprattutto, fatica a immaginare un “futuro” senza l’uomo che ha amato.

C’erano giorni in cui il pensiero di Cristiano le attanagliava le viscere, togliendole il fiato.

L’ultimo ricordo che la lega a Cristiano, il quale è rimasto nel periodo rinascimentale, è quello del suo innamorato coinvolto in una furibonda lotta contro Cesare Borgia, per permetterle di mettersi in salvo, attraversando, a ritroso, il passaggio temporale. Il dramma di Elisa è quello di non sapere se Cristiano si sia salvato oppure no.

Attraverso l’alternanza temporale di narrazione, veniamo a conoscere le vicende del giovane. Egli, seppur con difficoltà, è riuscito a riprendersi dalle ferite ricevute durante il duello, che l’avevano quasi portato alla morte. Prima di lasciare Elisa, le aveva fatto una promessa:

«Ti prometto sulla mia stessa vita che farò di tutto per raggiungerti. Ovunque sarai, anche in un tempo a me sconosciuto e lontano, io ti troverò».

Sono le parole che servono ad entrambi gli amanti per poter continuare a sopravvivere, per continuare a sperare nel loro amore.

Elisa ormai era parte di lui. Poteva sentirla nelle proprie carni, nel sangue e nelle ossa.

Cristiano decide di raggiungere Elisa nel futuro, per questo motivo stringe un accordo col marito di Lucrezia Borgia per avere, in cambio del suo aiuto, di un oggetto appartenuto ad Elisa, che gli permetterà di fare il salto temporale. Attraverso la narrazione di queste vicende, troviamo un collegamento con la storia rinascimentale. È il modus che l’autrice usa per presentarci in maniera semplice, eppur puntuale, l’insieme di: situazione, ambienti e personaggi, che rendono credibile e tangibile la storia che ci viene raccontata. Cristiano non è quindi un personaggio a sé stante, ma un protagonista perfettamente calato in un ordinato corredo, che lo supporta ed esalta. Ho trovato questa modalità davvero molto intrigante. È stato davvero piacevole ripercorrere le vicende dei Borgia in maniera lieve e romanzata, perfettamente amalgamate, e in sintonia, col contributo fantasticato dall’autrice.

Cristiano riesce a raggiungere Elisa nel futuro di una Roma del 2009. Nonostante il loro amore sia ancora presente e forte, le complicanze date dalle vedute diverse lo metteranno a dura prova. Cristiano ce la mette tutta per compiacere Elisa e per adattarsi a una vita nel futuro, ma ogni suo sforzo sembra non essere mai ripagato.

Non farlo se non hai intenzione di restare. O tutto o niente. Prendi la tua decisione.

Durante queste parti narrative, troviamo momenti esilaranti, legati alle gaffes del protagonista, che si alternano a momenti di profonda riflessione sul tema dell’amore e soprattutto della resistenza. Molto belle le parti in cui Cristiano ed Elisa si confrontano e si mettono a nudo. Le loro anime ingenue e pure, sono attaccate da troppi versanti. I due ragazzi, che vorrebbero semplicemente amarsi, sono costretti costantemente a giustificarsi e privarsi della vera felicità, in nome delle imposizioni esterne e delle intromissioni. Finiscono per tenersi a distanza e ferirsi a vicenda, senza ben comprendere quale sia la direzione giusta da scegliere. Devo dire che ho provato molta tenerezza per questi due protagonisti, e devo sottolineare la bravura dell’autrice nel narrare una caratterizzazione mentale perfetta, che si esprime nell’insicurezza di due adolescenti, ma anche nei repenti sbalzi d’umore e nella volubilità. Caratteristiche che, per altri versi, mi hanno portato a non apprezzare appieno la figura di Elisa, che ho trovato troppo poco comprensiva e poco paziente nei confronti di Cristiano, principalmente nella parte centrale della storia.

In parallelo, continuano le storie legate alla famiglia Borgia, di Cesare, in particolare, ma anche la sorella Lucrezia. Anche in questo caso, devo fare molti complimenti all’autrice, per aver saputo rendere accattivante queste parti storiche, curando davvero i particolari, senza tuttavia essere prolissa o pesante. L’effetto è davvero quello di incuriosire e catturare l’attenzione del lettore.

Avrebbe rinunciato a ogni cosa, persino al suo potere e alle terre che aveva conquistato per un’ora d’amore con la ragazza del futuro.

Credo che si possa sicuramente affermare che ci si trova di fronte a un testo piuttosto complesso dal punto di vista narrativo, perché l’alternanza di collocamento storico, persone, mentalità, abitudini, non risente mai di cadute di stile. Sarebbe stato piuttosto complicato per chiunque avere dei momenti di smarrimento narrativo, ma non per Laura Gay: una professionista con un bagaglio di tutto rispetto, che può permettersi di “giocare” con la storia, come farebbe un abile giocoliere su una fune sospesa. Il risultato è una narrazione scorrevole, molto ben studiata e curata, che fa fare a questo secondo volume un notevole salto di qualità. Importante sottolineare anche l’aspetto della sensualità, che è presente e conturbante, senza mai cadere nel volgare. L’autrice sa sedurre anche con le sole parole, senza bisogni di eccessi. Perché la seduzione, a volte, sta nel “dipingere” dei personaggi (e in questo caso mi riferisco al Borgia), creando un’aura che affascini il lettore e lo catturi.

Complimenti a Laura Gay! Grazie per le emozioni che mi hai fatto provare.

Curcuma

Ovunque sarai

Prigioniera del tempo di Laura Gay – recensione

ARC courtesy of author in exchange for an honest  review