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SINOSSI

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Ciao PICCOLA STELLA c’e un libro, tra le tue letture, che più ti ha colpito?

Sì, certo, il libro di Jhon Green “Colpa delle stelle”

Un bellissimo romanzo…me ne parli?

Certo. “Colpa delle stelle” è un romanzo unico, dove c’è un immenso contrasto tra il dolore e l’amore, una storia tanto bella da fare male.
Una ragazza Hazel che sta lottando contro la malattia del cancro, ha perso il senso della vita quando incontra un ragazzo Augustus, simile a lei malato anche lui, ma con il suo umorismo cambierà la vita della ragazza.
Succedono varie avventure, e l’affetto tra i due ragazzi spezzerà ogni catena che li lega alla malattia. Augustus ha riacceso la luce che c’era in Hazel, le ha ridato un motivo per continuare a vivere, senza essere schiavi del cancro.
Molte volte mi sono chiesta che senso avrebbe vivere se la malattia ti imprigiona e non ti lascia la libertà, ma, bisogna affrontare con sicurezza le difficoltà guardando il lato positivo.

C’è una scena, un dialogo o una frase che più ti ha colpito?

Sì, ce ne sono tante, te ne dico una:

«È questo il problema del dolore…esige di essere sentito»

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Se dovessi dare un voto a questo libro, che voto daresti?

Se dovessi dare un voto darei 9, perché mi ha fatto riflettere che anche nelle malattie più gravi non ci deve essere rassegnazione ma bisogna continuare a sperare e dare comunque un senso alla vita.

Consigli questo libro?

Sì, lo consiglio a tutti, soprattutto ai ragazzi della mia età, perché può aiutarci a comprendere le difficoltà, le sofferenze, il dolore e la malattia ma anche l’amicizia e l’amore che può legare le persone nella vita.

Leggerai altri libri dello stesso aurore?

Da quando è iniziata la scuola ho poco tempo ma la mia prossima lettura è “Città di carta” sempre di Green, quindi sì certo.

Piccola stella (11 anni)

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