Harem’s book ha il piacere di partecipare al review tour dedicato all’uscita di Polvere di rugiada, nuovo romanzo di Patrizia Ines Roggero
Titolo: Polvere di rugiada
Serie: Paradise Valley – Shelley saga vol.2
Autore: Patrizia Ines Roggero
Data di pubblicazione: 30 Settembre 2021
Shelley Saga:
#1 Paradise Valley
#2 Polvere di rugiada
Fuggire lontano per rimettere insieme i cocci di un cuore infranto, è questo che fa Steve Shelley nel raggiungere San Francisco con un bagaglio pesante di emozioni. Sarà la bella e sensuale Rocío a cancellare il passato dando vita a un presente che cela insidie pericolose…
Passione, sentimento e inganni attraverso le strade malfamate della Barbary Coast in California, fino alle praterie sconfinate del Wyoming.
Una storia che ci riporta tra i cowboy della Paradise Valley, in un Montana dall’autentico sapore western.
Ritorniamo nella Paradise Valley, terra promessa e rifugio per chi è senza radici, un richiamo continuo, una sfida e un’ipoteca sul futuro. Lo è stato per i clan che hanno percorso la pista Bozeman, tracciata dall’Est verso il Montana, uomini e donne solidali, che hanno unito le loro forze per costruirsi un futuro. Lo è stata per Johnatan Shelley e Abby che si sono ritrovati in questo luogo magico, dove la meraviglia della natura, con i monti Absaroka e la vasta distesa erbosa delle praterie solcata dal lento fluire dello Yellowstone, come un abbraccio caldo li ha accolti e ha protetto il loro amore travolgente, destinato a sfidare il Destino (Paradise Valley vol 1❤️🔥 recensione)
Eppure c’è chi fugge da questa valle…inseguito da demoni del passato e dallo spettro della gelosia…
Alt! Niente briglia sciolta.
Partiamo dal titolo, primo contatto con il lettore. Siamo state abituate, ahimè, a titoli sciatti e fuorvianti, lontanissimi dall’essenza del romanzo scelto, invece il titolo è importante, è un biglietto da visita, carico di informazioni, rapide ma preziosissime.
Polvere.
Rugiada.
Steve, il nostro protagonista, è una vecchia conoscenza.
Pur trattandosi di un romanzo godibilissimo come stand alone, Polvere di rugiada ci racconta la storia del giovane cowboy conosciuto nel primo romanzo della saga. Ritroviamo Steve come ombra di se stesso nella polvere. Lasciata alle spalle la Valle, è in una fuga drammatica e precipitosa, inseguito da fantasmi del passato e mulinelli beffardi di bugie.
La fortuna degli Shelley era macchiata dal sangue e dalle menzogne.
Quella polvere è la sua vita ridotta in cenere, i suoi ricordi in fumo, tutto svanito, solo una foto. Via da quella terra, divelte le radici con uno strappo doloroso. Un relitto umano che si infrange sulla Barbary Coast, pronto a confondersi nella metropoli e a stordirsi con il profumo di salsedine e smog di San Francisco, lambita dall’ inquietante, infido e affascinante oceano
«Sembrate più un cowboy che un uomo di mare…E guardate quelle acque con troppa ammirazione. Si vede che non le conoscete abbastanza bene.»
Tutto pareva così vicino, ora che la via d’accesso era a un soffio. Il mondo era a un passo, ma per il momento si sarebbe fermato a San Francisco
Tra le insidie e le stranezze della città, tra innovazioni tecnologiche e opportunità affaccianti, Steve rischia davvero di smarrirsi. Eppure c’è ancora qualcosa di puro nel grigiore della corruzione e della modernità. Qualcosa che brilla come la rugiada:
Rocío.
Bella, sensuale, scaltra locandiera del Sailor’ s Inn. Qui “approda” spaesato e naïf Steve per mettere la distanza maggiore tra sé e il dolore lasciato nella Paradise Valley. Abigail sposata a un altro. La verità sulla propria nascita.
Il giovane Shelley è cresciuto nella Paradise Valley respirando la polvere della terra battuta dal bestiame e dagli zoccoli degli stalloni, forgiato dal lavoro e dai valori tradizionali, un ragazzo che ci aveva lasciato perplessi nel primo volume della saga ma che impariamo a capire proprio nel momento di crisi. Legato alla sua famiglia, al concetto di onore e sacrificio, un giovane uomo che a un certo punto si trova solo, senza più riferimenti né certezze. È costretto ad allontanarsi con il cuore infranto e con una rivelazione terribile, oltre a un senso di colpa devastante, arrivando così a San Francisco, facile preda per la rabbia e il rancore che lo sovrastano, tanto che è inghiottito dalla sensazione elettrizzante della città.
Il Sailor’s Inn, come San Francisco, nasconde parecchi pericoli che molto spesso hanno l’aspetto di qualcosa di allettante, proibito, uno stordimento… Come l’oppio che si trova a buon mercato nei bordelli di lusso della costa, un modo per dimenticare, lasciarsi andare, perdersi
«C’è sempre un’altra scelta.» Sembrava quasi parlare a se stesso. «E un altro posto in cui andare.» «E tu cos’hai scelto?»
«Io ho scelto di non diventare come l’uomo che mi ha cresciuto.»
ma lo stordimento più forte è quello per la bellissima, proibita, Rocío
…come un falco la preda…
…le aveva rubato un bacio. Quel bacio le bruciava ancora sulle labbra. Si era lasciata baciare, quasi come se non avesse desiderato altro fino a quel momento.
Tra i pericoli della sua nuova vita, inganni e tradimenti, la trappola ordita da Vincent, marito di Rocío sarà letale. A idearla un giovane criminale che la vita ha maltrattato e indurito fino a farlo diventare un personaggio negativo, violento, arrivista e disperato, che non conosce più la compassione o l’amore, neanche per la sua complice Pearl, prostituta smaliziata, tantomeno per Rocío.
Steve e Rocío sono vittima del desiderio, condannati ad un amore fedifrago, intrappolati nel sentimento.
Non meritava la felicità anche lui?
“Voglio illudermi ancora e ancora e ancora… Chiudere gli occhi e vivere il sogno di una vita felice dentro a questa menzogna.”
Steve suo malgrado sarà costretto a tornare nella Valle, con nuovi nemici e pericoli alle calcagna, dove trascinerà, in un modo o nell’altro, tutti i protagonisti. Qui troverà ad attenderlo, come per un duello finale, Vincent. Sempre più avido, più pericoloso, più violento. Con la sua banda di criminali e gli oscuri personaggi che ha conosciuto a San Francisco.
E Rocìo? Rocìo sarà protagonista: vittima, carnefice, scandalosa pedina di un gioco di inganni, ribelle guerriera anche nella Contea, d’altronde nelle sue vene scorre sangue di terrateniente.
La verità verrà a galla nel modo più crudele e spietato, il Destino rimetterà tante, tante, volte le carte in gioco e l’esistenza dei protagonisti sarà più volte ribaltata, offesa e risparmiata. Steve e Rocío vivranno un amore dalle mille peripezie e avventure: torbido e limpido, appassionato e tenero, sacro e peccaminoso, combattuto.
Steve troverà al suo fianco la sua famiglia, una famiglia allargata, che sarà pronta a sostenerlo anche in un momento delicato e complesso come questo…il colpaccio che sta tramando Vincent nella dimensione della guerra tra baroni del bestiame e piccoli proprietari dal Wyoming al Montana ha davvero delle dimensioni efferate. Il giovane potrà contare sul suo fratellastro, su Abby, ritrovata nell’affetto più sincero, potrà appoggiarsi al vecchio saggio Silas e a Terence con tutti gli uomini che da sempre lavorano accanto a lui e lo sostengono
«Sei uno Shelley, ragazzo»
Si erano riempiti la pancia ed era ora di tornare al lavoro. «Siete ostinati e fieri, gli darai del filo da torcere.»
«È perché sono uno Shelley che mi sono innamorato della donna di un altro?»
«È questo che siamo noi Shelley?… Forse sono destinato a pagare per gli errori dei miei padri… forse non merito di essere felice, tutto qua.»
Sarà un cammino lungo e doloroso di redenzione per entrambi i nostri protagonisti
…tutto diventava di nuovo possibile.
Il futuro, la vita, la felicità.
…c’era forse qualche logica nelle trame del destino?
Solido, avvincente, caldissimo.
L’ossatura della ambientazione storica è tale da conferire naturalezza alla storia, sia nella realtà di San Francisco, crocevia culturale febbrile di città portuale, traffico di merci e uomini, storie e idee, mentre la modernità avanza; sia nella splendida Paradise Valley, una cartolina tratteggiata con i paesaggi mozzafiato del Montana e del Wyoming, sconvolta dagli attriti tra piccoli allevatori e baroni del bestiame. Sullo sfondo il Nuovo Continente al finire dell’ultimo venticinquennio del XIX secolo, con le contraddizioni della Guerra sulle Black Hills, il territorio tradizionale di caccia e la TERRA patria mistica e culturale per i nativi Sioux (Lakota). Terra d’oro… con gli strascichi della Guerra di Nuvola Rossa, i trattati di Forte Laramie (1868) la mortificazione nei confini della Grande Riserva Sioux, ambiguità della “terra non ceduta” del Montana, Wyoming, Dakota e Nebraska: terra di nessuno, né riserva né parte degli USA. Il tramonto di Toro Seduto, la fine di un’ illusoria convivenza. Si conferma la caratteristica di ambientazione della saga.La sensazione di incompletezza rende speciale ogni storia, facendone un esempio di riscatto in una terra di opportunità e conquista, di realizzazione. I desideri e le speranze animano questi uomini e donne di frontiera, eterni pionieri che vivono in paesaggi mozzafiato, dove il confine è sempre mobile, sempre in avanti, proiettati verso una meta irraggiungibile, mentre incalza il progresso sulle rotaie della Union Pacific, la prima ferrovia intercontinentale, con il seguito di case da gioco, saloon e case di tolleranza. Come nella vita della costa, della città, dove le navi attraccano e partono incessantemente avvolte dalla nebbia e dai fumi, portando con loro storie di uomini e donne in continua ricerca. La Natura sarà una protagonista prepotente e l’autrice riserverà tenerissime attenzioni alle creature che popolano questi paesaggi mozzafiato (abbiamo un cucciolo meraviglioso a insidiare il primato della dolcissima e fedelissima cagnolona di Johnatan). Ritorna l’atmosfera di questa saga, un cui la situazione di confine, di frontiera, e i paesaggi incredibili agiscono sui personaggi che sono condizionati dagli eventi e dall’ambiente. Sembra che sentano le emozioni in modo più intenso, che agiscano in modo impulsivo, con una forza incredibile è una sensibilità accentuata. Tra i prati punteggiati dalle placide mandrie, lo sbuffare dei cavalli con il manto lucido e le risate scanzonate dei cowboy che con malinconia assistono al tramontare di un’epoca, mentre qualche canto antico si leva dai boschi dove i pellerossa celebrano la memoria degli antenati e degli spiriti. Un romanzo deve farci abitare quel mondo di cui ci parla, quello in cui vivono i nostri protagonisti, qualunque esso sia.
Polvere di rugiada, come i romanzi della saga, lo farà.
L’autrice ci ha sorpreso sempre con il suo romanticismo estremamente caldo, dalla sensualità languida ed elegante, con una bella prosa scorrevole elegante e piccante.
La vicenda ha una struttura solida che sviluppa in modo logico e coerente, estremamente equilibrato, poiché ha il suo ritmo, ravvivato da colpi di scena ben ideati. Sono pensati e realizzati in modo funzionale, necessario alla trama, così da “agganciare” emotivamente il lettore (un capovolgimento di fortuna, una rivelazione, un dramma, una minaccia ecc.).
I personaggi comprimari danno colore a questo paesaggio da sogni, ma hanno anche un ruolo determinante nelle peripezie dei due protagonisti. Una chicca Terence: protagonista di un nobile lieto fine e cross over della Shelley Saga dedicata al west e la Romantic Pirates (recensione qui) dedicata ai pirati, grazie ai suoi antenati canaglie!
Dopo una storia d’amore di riscatto (Paradise Valley vol 1❤️🔥 recensione) , godetevi un amore tormentato, di passione, inganno, speranza e resilienza.
Due personaggi che soffrono tanto, per cercare rispetto e amore, per trasformarsi da relitti a guerrieri e conquistare la loro felicità. Le loro ferite sanguinano sempre, sono combattenti
Non c’è amore senza rispetto
Un amore adulto, sofferto.
Una storia adulta, pensata e costruita con sentimento e intelligenza. Stile maturo, elegante.
W il Made in Italy, quello di qualità!
Saffron
ARC courtesy of the author in exchange for an honest review