Salve Harem, oggi vi parlo di Priest. Un prete, attesissimo libro scritto da Sierra Simone che arriva finalmente in Italia grazie alla Hope Edizioni. Un romanzo scandaloso che ha suscitato scalpore e innumerevoli polemiche per i protagonisti- un prete cattolico e la sua parrocchiana-e le scene erotiche che li vedono coinvolti. Una love story alla Uccelli di rovo ma molto più erotica. Siete pronte a scolpirlo?

Titolo: Priest. Un prete
Autrice: Sierra Simone
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 27 febbraio 2020
Genere: Erotic romance
Serie: Priest#1
La serie:
1.Priest.Un prete (I primi due parlano di Poppy e Padre Tyler Bell)
2.Midnight Mass
3)Sinner-Sean e Zenny

RECENSIONE

Dopo averlo aspettato per anni, le lettrici italiane potranno finalmente leggere Priest. Un prete, primo libro della serie Priest scritta da Sierra Simone, che ha suscitato Oltreoceano parecchie polemiche a causa del contenuto blasfemo di certe scene che vedono protagonista Padre Tyler Bell, un prete cattolico. Polemiche che sono sicura accompagneranno anche l’uscita italiana, ma il mio consiglio è quello di leggere sempre le avvertenze prima di immergervi in una lettura che non è nelle vostre corde.
Padre Tyler Bell ha ventinove anni e da tre ha abbracciato la fede cristiana, dopo che un terribile evento ha sconvolto la sua vita. Bell ha trovato conforto in Dio e la sua parola gli ha dato la forza necessaria per colmare o almeno dare un senso al vuoto profondo della sua anima.
Come ogni persona redenta dopo una vita passata a peccare, Padre Bell è entusiasta della sua scelta e come un buon Pastore mette tutte le sue energie per diffondere e far comprendere la parola di Dio alle sue pecorelle.
Tra di esse c’è Poppy Danforth, una donna bellissima e sensuale, l’emblema del frutto proibito che può far scacciare Bell dal Paradiso Terrestre in cui ha vissuto durante questi tre anni.

Aveva lunghi capelli scuri, quasi neri, e la pelle chiara e candida, illuminata dal rosso brillante del rossetto. Un viso dai tratti delicati, con zigomi alti e occhi grandi, il tipo di volto che si può ammirare sulle copertine delle riviste di moda. Ma fu la sua bocca ad attrarmi: labbra carnose un po’ socchiuse, che mi permettevano di vedere i due incisivi, un po’ più grandi degli altri denti, un’imperfezione che in qualche modo la rendeva ancora più sexy.
E prima che mi potessi fermare, pensai: Voglio mettere l’uccello dentro quella bocca.
Voglio che quella bocca gridi il mio nome.
Voglio…
Guardai verso il presbiterio della chiesa, in direzione del crocifisso.
Aiutami, pregai in silenzio. È una specie di prova?…

Poppy con la sua aria innocente e le labbra peccaminose seduce Padre Bell, risvegliando in lui la parte carnale, terrena e istintiva che aveva messo a tacere. E come ogni persona costretta a soffocare i propri istinti per lungo tempo, nel momento in cui Poppy scoperchia il vaso di Pandora, Bell non è in grado di tenerli a bada e mette in dubbio non solo la sua fede e i dogmi della Chiesa, ma anche il voto di castità.

«Volevo essere scopata, scopata e usata. Volevo essere riempita dall’uccello di qualcuno, volevo delle dita che mi penetrassero la bocca e la vagina. E il fondoschiena.» Prese un respiro.
Io, al contrario, non riuscivo a respirare.
«Com’è chiamato questo peccato? Deve avere un nome. È solo lussuria… o qualcosa di peggio? Che tipo di preghiera dovrei recitare per quello? E se non mi pento per ciò che ho fatto, e per le cose che volevo fare? Anche adesso, anche dopo tutto ciò che è successo il mese scorso, lo vorrei ancora. Mi sento ancora sola. Ho ancora voglia di essere scopata. E questo mi confonde da morire, perché ci sono momenti in cui non riesco a pensare a niente altro.»

Padre Bell non riesce a controllarsi quando Poppy è nelle vicinanze. Ma non si tratta solo di sesso, è come se vedendola entrasse in una sorta di trance che lo porta a ribellarsi alla Chiesa, a sfidare Dio, non solo amando una donna e rompendo il voto di castità, ma dissacrando la liturgia cattolica, svuotandola e privandola della propria sacralità.

Ero un prete. Avevo giurato a Dio di non conoscere il corpo di un altro per tutta la vita, nemmeno il mio, a voler essere precisi. Non era corretto fare quel genere di pensieri su Poppy.
Dovevo essere il pastore del gregge, non il lupo…
Non il lupo che quella mattina si era svegliato strusciando i fianchi contro il materasso, per effetto di un sogno molto intenso, che aveva come protagonisti Poppy e i suoi peccati carnali.
Al solo pensiero, il senso di colpa si insinuò dentro di me.
Andrò all’inferno, pensai. In nessun modo riuscirò a scamparla.
Perché, per quanto mi sentissi in colpa, non ero sicuro di riuscire a controllarmi se l’avessi rivista.

Il vero peccato di Padre Bell non è quello di sedurre e amare una donna, ma il bisogno di farlo in un luogo sacro, nella casa di quel Dio che dice tanto di amare. I baci e le carezze proibite con Poppy, così come gli amplessi bollenti, avvengono tutti nei luoghi destinati al culto.


Da cattolica non praticante leggere scene in cui un prete cattolico fa sesso sull’altare piuttosto che tra i banchi e usa l’olio sacro a mo’ di lubrificante mi ha dato molto fastidio. Mi chiedevo continuamente il motivo per cui l’autrice non avesse scelto un altro luogo per gli amplessi o perché a volte facesse comportare il protagonista come un invasato che si lascia guidare solo dai suoi istinti e dal suo pene.
La spiegazione che mi sono data è che è stata una scelta voluta da parte dell’autrice non solo per suscitare scandalo e far parlare del libro, ma anche per rendere più umana, meno mitizzata la figura del prete cattolico in un momento così delicato per la Chiesa dove casi di abusi, adulteri e incesti vengono insabbiati.
La figura del prete cattolico che in barba ai voti di castità e di celibato si abbandona ai piaceri della carne è molto attuale e Padre Bell è l’emblema della scissione tra anima e corpo, del dissidio interiore dell’uomo tra obbedienza e ribellione.
Non so quali sentimenti vi susciterà la lettura di questo romanzo in cui sono presenti numerose scene di sesso e atti blasfemi e sacrileghi che potrebbero urtare la sensibilità di molti lettori, la cosa importante è che leggiate consapevolmente. Per quanto mi riguarda l’ho letto con la curiosità di chi vuole andare oltre le parole e i semplici gesti del personaggio, soffermandomi sul tormento interiore di Padre Bell e sulle riflessioni che il suo comportamento ha suscitato in me.
Priest è un libro solo apparentemente conclusivo perché la storia tra Poppy e Bell continua nel sequel Midnight Mass, pensato originariamente come novella natalizia, e anche lì i protagonisti ne passeranno di tutti i colori. Non mi resta che salutarvi e invitarvi a farvi “evangelizzare” da Padre Bell entrando di diritto nella folta schiera delle sue pecorelle.
Fidatevi, andare a messa non è mai stato così divertente e bollente!

Si vis amari, ama.

Alla prossima,
Vanilla

STORIA

EROS (Tutte le fiamme dell’Inferno)