Hi! Dame.
Volete immergervi in una lettura romantica e divertente? Volete passare alcune ore con il sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di immagini di sexy cowboy al lavoro o intenti a cavalcare tori?
Sì!!! Allora questo è il romanzo che fa per voi.
Oggi vi parlo di Punizione divina di Paola Chiozza, un romance ironico e divertente, in una nuova veste edita Salani.
TITOLO
Punizione divina
EDITORE
Adriano Salani Editore
GENERE
Commedia romantica
DATA DI USCITA (LIBRERIA)
21 marzo 2019
Ebook: 9,99€
Cartaceo: 16,90€
SINOSSI
Giuditta Moretti, fashion victim milanese e brillante studentessa universitaria, è al settimo cielo. Per concludere il suo percorso di studi manca solo il tirocinio a New York, in una grande banca d’affari. L’attendono un lavoro interessante e la città più bella del mondo: comprare quello splendido paio di scarpe Jimmy Choo che la chiamano dalla vetrina è il degno modo di festeggiare.
Ma qualcosa va storto, e per un errore di smistamento la sua destinazione non è più Manhattan, ma un inutile ranch sull’orlo del fallimento nel Montana: cavalli (non lo stilista, purtroppo), tori, mucche e puzza di sterco. E Scott Sullivan, figlio del proprietario del ranch: un arrogante cowboy tutto muscoli e presunzione, che per di più si veste in modo orrendo.
Giuditta, seppur disperata, sa che si tratta solo di tenere duro qualche settimana, cercando di migliorare la disastrosa situazione economica del ranch. Poi potrà tornare a Milano, alla sua laurea, ai suoi adorati negozi, alla sua vita di sempre e tutto questo sarà solo un brutto ricordo.
Semplice, no?
No.
Tra figuracce, momenti di disperazione e cortocircuiti ormonali Giuditta sta per scoprire il vero volto del sacrificio
e dello spirito d’iniziativa.
E forse anche quello dell’amore.
Una storia geniale ed esagerata di amore, moda e di finanza.
AUTRICE
Paola Chiozza è nata nel 1990. Da sempre amante della lettura, scrive il suo primo romanzo a soli diciassette anni. Nel 2013 si iscrive alla writing community Wattpad e inizia a condividere le proprie opere sul web. Nel corso degli anni ha vinto diversi concorsi letterari. È stata ospite al Salone Internazionale del Libro di Torino e ha collaborato con RAI Radio 2 per la trasmissione “Ovunque6”. Nel 2016 esce il suo romanzo d’esordio e nel 2017 pubblica il suo primo libro per bambini “Pino: l’abete curioso”. Attualmente vive in Emilia Romagna.
Avete presente quelle ragazze viziate, figlie uniche, provenienti da un ambiente borghese, con genitori pronti a soddisfare ogni capriccio. Frivole e leggere, fissate con la moda, accumulatrici seriali di capi firmati e scarpe e borse di lusso, ma dedite allo studio perché la carriera è l’unico obbiettivo sicuro in questa vita, l’unica certezza che non ti deluderà mai!
Ecco questa è la nostra Giuditta Moretti, brillante studentessa di Economia alla Bocconi di Milano. Fanatica dello shopping e allergica alle relazioni, tanto da avere solo “amici di letto” all’occorrenza.
Ero indipendente, nata e cresciuta in una famiglia benestante, e avevo libero accesso al conto corrente che i miei genitori avevano messo a mia disposizione.
Ero una spendacciona. Amavo la buona cucina e lo shopping. La mia giornata ideale consisteva in studio matto e disperatissimo durante la mattina, pranzo al ristorante giapponese e pomeriggio a passeggio in via Montenapoleone con eventuale dilapidazione di tutto il patrimonio di famiglia. Cifra non pervenuta.
Vicina alla laurea, deve effettuare un tirocinio ed è stata scelta per recarsi a New York in una prestigiosa agenzia finanziaria, sicura che questa esperienza le aprirà tante opportunità in quel mondo che tanto la intriga, fatto di broker e investitori; l’alta finanza è la sua passione.
Ma il fato o, sarebbe più appropriato dire, la sfortuna le scombina tutti i piani e per un errore nelle assegnazioni si ritrova a partire per il Montana.
“ma la sua destinazione non sarà New York. Le è stato assegnato un tirocinio formativo presso un ranch turistico a Whitefish, nello stato del Montana. Terrà la contabilità dell’azienda.”
“Lei sta mandando me, la sua migliore studentessa, a lavorare in una stalla?”
Il suo tirocinio consisterà nel risollevare le sorti di un ranch turistico a Whitefish.
Whitefish nel Montana, un paesino sperduto fra le montagne e addio ai sogni a cinque stelle di Giuditta.
Giuditta che viaggia con metà del suo guardaroba stiloso, con il santino di Giorgio Armani in borsetta e i quadri di Donatella Versace e Anna Wintour si ritroverà catapultata in una realtà completamente diversa dalla Milano glamour che ha lasciato e dalla NY che si aspettava di conquistare.
Estrassi dalla ventiquattrore la fotografia che portavo sempre con me. Mi dava forza e coraggio. La strinsi tra le mani, sospirai, chiusi le palpebre e mormorai una preghiera a fior di labbra. “Aiutami a superare questo momento, ti scongiuro.” “È suo nonno?” chiese il professor Brown in tono sommesso. Forse temeva di turbare la mia sensibilità. “Sta scherzando? È Giorgio Armani.”
Whitefish: un incubo ad occhi aperti per Giuditta, un posto dove la connessione Wi-Fi la trovi solo in un pub, dove non esistono boutique, dove gli abitanti vestono in jeans e camicie a quadri e calzano perennemente stivali e cappelli a falde larghe.
Ma Giuditta se vuole laurearsi a pieni voti deve restare e svolgere il suo tirocinio al meglio per avere il massimo punteggio, così a malincuore, nonostante l’istinto le suggerisca di scappare a gambe levate, si prepara a incontrare la famiglia Sullivan, proprietaria del ranch.
E da questo momento in poi le disavventure di Giuditta hanno inizio, sarà un’escalation di figuracce esilaranti e battibecchi dall’indubbio doppio senso.
“A te piace il cavallo, Giuditta?” “Si, mi piace un sacco.” “Davvero? E come? Mustang?” ci pensai sopra qualche istante. “Lo adoro crudo, tagliato sottile, condito con olio, un pizzico di sale e pepe in abbondanza. Mi piace il sapore del trito di carne unito all’amaro delle spezie…” nel salotto piombò un silenzio tombale, che cosa avevo detto di sbagliato?
“Io volevo sapere quale razza ti piace” sussurrò Stacy.
Conoscerà il capo famiglia Roger, un uomo buono e gentile che l’accoglierà amorevolmente, e i suoi tre figli: Mike, il maggiore, che la impressionerà con il suo sedere da urlo, Scott campione di rodei e killer di cuori femminili, e infine Emmy la piccola di casa, una quattordicenne tutto pepe che la coinvolgerà in una sfida che si rivelerà per Giuditta una “punizione divina”.
“Se darai una bella lezione a Scott, avrai in cambio qualcosa. Qualsiasi cosa, lo giuro” sussurrò incrociando gli indici di fronte alle labbra.
Emmy incrociò le braccia al petto e sorrise sorniona. Incredibile come dietro a quel visetto tutto lentiggini potesse nascondersi un’anima così subdola.
Nonostante l’accoglienza a braccia aperte della famiglia Sullivan, Giuditta si sente come un pesce fuor d’acqua. La sua esperienza nel mondo dell’alta finanza si è trasformata nel cercare un qualsiasi espediente per risollevare un’attività a conduzione familiare dal tracollo imminente. Giuditta si trova spiazzata, non è quello per cui ha studiato, non era quello che aveva immaginato per questa trasferta oltre oceano.
Ma vivere insieme a questa meravigliosa famiglia trasformerà Giuditta? Da vanesia e viziata ragazza di città si rivelerà più matura e aperta a nuovi orizzonti?
Riuscirà a rivedere le sue priorità, a lasciarsi andare all’amore che fa capolino tra le montagne di Whitefish?
Fra figuracce epiche: pestare cacca con un paio di Monolo Blahnik, far saltare la corrente mentre è nuda sotto la doccia, far esplodere la lavastoviglie per il detersivo sbagliato e tantissime altre disavventure Giuditta rimarrà affascinata dal giovane Scott, bello come il sole, ma così diverso da lei, non proprio il suo ideale d’uomo.
Non ricordavo di aver mai conquistato qualcuno così diverso da me. Non avevamo interessi in comune, eravamo due persone agli antipodi. Io odiavo il Montana, i cavalli, l’abbigliamento da cowboy, mentre Scott di sicuro non tollerava la mia ossessione per la moda.
Ma si sa l’amore è imprevedibile e chissà che il cuore di Giuditta non si fermi a Whitefish.
Mi fermo qui con la storia e lascio a voi il piacere di leggere e scoprire, pagina dopo pagina, le disavventure e le avventure di Giuditta certa che come me amerete e vi divertirete leggendole.
Punizione divina è un romanzo ironico, divertente e romantico, ma non superficiale.
L’autrice è riuscita, con semplicità ad imbastire una trama che mescola perfettamente un filone narrativo leggero e ironico con temi più seri e profondi rendendone la lettura piacevole e soddisfacente.
In punta di piedi, senza appesantire il romanzo Paola Chiozza affronta temi importanti come la superficialità di molti giovani d’oggi, troppo legati alle comodità e materialisti; il sacrificio per le persone che si amano, l’anteporre la carriera e la propria soddisfazione personale ai sentimenti, la rinuncia per un bene più importante.
Osservai smarrita la scrivania del Main Lodge, ricolma di tutte le mie frivolezze. Caramelle, una copia di Vogue portata da casa, alcuni bozzetti di abiti che intendevo disegnare per la mia migliore amica. Di punto in bianco mi sentii una nullità, come se la mia vita fosse stata banale rispetto a quella della famiglia Sullivan…..Io, che riuscivo a cadere in depressione per un’unghia spezzata, non avrei mai saputo affrontare una situazione così difficile con la stessa dignità dei Sullivan.
E poi ancora i sentimenti: l’amore e l’affetto incondizionato fra padre e figli, l’amore amicale che stringe gli abitanti di questa cittadina attorno a questa famiglia, l’amore passionale che sboccia in sordina mascherato da ardente passione.
E che passione!!!
Per tutto il romanzo scorre imperiosa una intensa tensione sessuale fra i due protagonisti che si palesa con continue provocazioni.
Con un balzo Scott chiuse la porta della camera, diede due giri alla serratura e sfilò la chiave.
“Direi proprio che dobbiamo conoscerci meglio, piccola” sussurrò avanzando verso di me. Mi si seccò la gola. “OH, no.” “Oh, sì.”
Il mio cowboy era così invitante, così sexy, così sporcaccione!
Feci scivolare lo sguardo sul suo corpo soffermandomi su un punto in particolare, che non lasciava spazio all’immaginazione. “Dammi subito la chiave della stanza e fammi uscire. È un ordine” sbottai con voce tremante.
…afferrò la chiave e la lasciò penzolare verso il basso.
Scott tirò la fibbia della propria cintura verso l’esterno. Durò un millesimo di secondo, ma per me fu un tempo infinito. La piccola chiave cadde inesorabilmente nelle sue mutande e sparì nel nulla. “La vuoi? Vieni a prenderla, dolcezza.”
Giuditta e Scott, al pari degli altri co protagonisti sono descritti in maniera dettagliata. L’autrice ne fa un ritratto vivido e preciso con vizi e virtù, tanto da poterli vedere all’opera come nello scorrere delle scene di un film.
Da qui le risate continue che mi hanno accompagnato durante tutta la lettura insieme a innumerevoli sospiri grazie alla bellissima descrizione di questi statuari cowboy.
Paola si è spinta oltre, approfondendo la psicologia di questi personaggi, non solo Giuditta con le sue manie e stravaganze, (parla addirittura con Donatella Versace e Anna Wintur) ma anche Scott con la sua spavalderia e le sue ferite ancora aperte per l’abbandono della madre.
Tutti i personaggi di questo romanzo entrano a pieno titolo nello sviluppo di questa storia, con i loro sogni, i loro desideri, le loro paure e le loro passioni arricchendone la trama e rendendola sempre attiva e interessante, frizzante e coinvolgente.
Mi ha piacevolmente colpito lo stile di scrittura di Paola, fresco e scorrevole, pulito e corretto. È riuscita con poche frasi a descrivere egregiamente i luoghi, dalla caotica Milano agli splendidi e incantevoli scenari del Montana, e le situazioni creando dialoghi e battibecchi divertenti e mai sopra le righe.
Punizione divina è un romanzo che consiglio vivamente a chi vuole staccare da letture dove l’angst fa da padrone, e trascorrere delle ore spensierate ridendo di pancia in piacevole compagnia della folle Giuditta e del sexy Scott.
Alla prossima, Giusi
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