TITOLO: Rabbia e rovina
SERIE: Harbinger Series
CASA EDITRICE: HarperCollins Italia
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 aprile 2021
DELLA STESSA SERIE:
  1. Tempesta e furia 
  2. Rabbia e rovina
  3. Grace and glory

A volte ciò che sembra sbagliato è giusto.

Avere un obiettivo in comune, un ideale da perseguire riesce a unire le personalità più distinte. Cercare di ottenere un risultato può accumunare le persone più distanti. Ma cosa succede quando i personaggi sono già coinvolti? E cosa accade quando il loro coinvolgimento è proibito da leggi superiori che non comprendono e non capiscono?

Dame, ho avuto la fortuna di leggere per voi lo stupefacente nuovo capitolo della storia di Trinity e Zayne e credetemi se vi dico che ho letteralmente divorato questo libro.

Si consiglia di proseguire con la lettura solo a chi ha avuto già modo di leggere il primo volume della serie per evitare spiacevoli quanto inevitabili spoiler.

SINOSSI:

Trinity e Zayne, il Guardiano gargoyle incaricato di proteggerla, stanno combattendo insieme ai demoni per salvare il mondo dall’apocalisse che minaccia di abbattersi sull’umanità, ma concentrarsi sulla missione non è affatto semplice, perché ciò che provano l’uno per l’altra, anche se la natura del loro legame lo proibisce, si sta inesorabilmente trasformando in amore. Così, cercando di tenere a bada il desiderio che cova sotto la cenere, ogni notte i due ragazzi pattugliano le strade cercando tracce del Messaggero, la misteriosa entità che nessuno ha mai visto e che sta uccidendo Guardiani e demoni senza distinzione… e soprattutto senza alcuna logica. Quando Trinity e Zayne si rendono conto che da soli non possono farcela, chiedono rinforzi a un alleato a dir poco particolare: Roth e la sua coorte. Poi, mentre il numero dei morti continua a salire, viene alla luce un sinistro complotto che coinvolge la scuola locale e una persona molto cara a Zayne, e Trinity si rende conto di essere stata ingannata e manipolata per un qualche oscuro fine. Allora la rabbia esplode, i sentimenti sfuggono al controllo… e questo potrebbe essere la rovina per tutti loro. Secondo capitolo della serie The Harbinger, “Rabbia e rovina” è un urban fantasy romantico.


RECENSIONE:

Era tutto magico, lassù, nel vento fresco della notte: le stelle, che di solito mi apparivano così fioche, da là erano finalmente luminose. Non avrei mai voluto che finisse, neanche quando il mio viso aveva perso sensibilità e i polmoni avevano cominciato ad accusare lo sforzo di respirare così in alto. Avrei preferito restare lassù perché niente poteva toccarmi nel vento e nel cielo della notte, ma Zayne mi aveva riportata alla realtà.

Ricordate questo momento?

Beh, io sì. Alla perfezione.

Siamo alla fine del primo volume e Zayne porta Trinity a vedere le stelle che lei, affetta da Retinite Pigmentosa, vede solo come una macchia indistinta. La abbraccia, la stringe, la protegge mentre volta in alto, sempre più su, mentre la notte li avviluppa, li culla, li coccola in una parvenza di tranquillità effimera.

Questo fa Zayne, accontenta e protegge Trinity. Lui è il suo Protettore, lei è l’Autentica a lui legata.

«È ciò per cui sei nata.» Quelle parole mi colpirono come un pugno. Ciò per cui ero nata. Un’arma fin dalla nascita. Non ero la figlia di mio padre. Ero la Spada di Mikhael.

Nulla di più giusto. Nulla di più drammatico.

Trin trova in Zayne un nuovo amico proprio quando gli eventi nefasti le strappano via Misha. E non è tanto la perdita fisica a bruciarle dentro, quanto il tradimento perpetrato da quello che lei pensava essere il gargoyle legato a lei per l’eternità.

Ma Zayne non è solo un amico per Trinity. E Trinity non è solo una persona da proteggere con la vita per Zayne. Si cercano, si annusano, si sfidano. Si sfiorano. Si desiderano e, benché prima del Legame avessero già avuto dei contatti così intensi da segnarli nell’animo, ora evitano di lasciarsi andare. Perché il Legame non consente amore. Il Legame viene prima di tutto. Perché il Legame è protetto da Leggi ed è talmente forte il loro amore che nessuno dei due vuole rischiare l’incolumità dell’altro.

«Tu avevi bisogno di me e io avevo bisogno di starti vicino.»

Un allontanamento autoimposto che porta con sé troppi silenzi carichi di malintesi, di gelosia, di rancori covati e mai confessati.

D’altronde, quando non si può amare, è più facile odiare per non soffrire.

E Trinity ci prova con tutta se stessa a odiare Zayne, a detestare la sua risata e la sua avvenenza, a non fissare le sue labbra con cupidigia e a cercare di non soffrire quando lo vede uscire di casa per incontrarsi con Stacey.

Vi ricordate di lei? È la migliore amica di Layla, compagna di Roth. Entrambe, a modo loro, hanno avuto a che fare con Zayne in passato e Trinity cerca in ogni modo di evitare di odiare la sensazione di gelosia cupa che le stringe lo stomaco quando sa che l’oggetto del suo desiderio più proibito sta anche solo parlando con una di loro.

D’altro canto, Zayne non è da meno. Anche lui prova con tutto se stesso ad accettare questa imposizione celeste che impedisce loro di amarsi e di essere, almeno sentimentalmente, felici e sereni.

«Perché sei bella, Trin. Hai qualcosa. Una scintilla interiore. Una luce. Non c’è una sola persona, là fuori, che non la veda.»

Ma come si può resistere all’amore? Come si può far finta che il nostro cuore non batta forte? Come si può impedire a una mano di alzarsi per accarezzare un viso? E come si può dimenticare qualcosa che già è stato nella nostra vita, seppur per un fugace attimo?

«Perché non è soltanto averti assaporata che mi manda fuori di testa. Sei tu, tutta. Non solo il ricordo delle tua labbra sulle mie, o di com’è stato stringerti. È il modo in cui parli e ridi, quando ridi sul serio. Il modo in cui combatti senza tirarti indietro.»

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Haremsbook (@haremsbook)

Nel frattempo, la storia va avanti portando con sé le eco numerose di quello che sta capitando al mondo. Tutti sembrano spauriti mentre vagano alla ricerca del Messaggero, figura misteriosa che sfugge a ogni descrizione e a ogni avvistamento. Persino i Demoni, capitanati dal nostro amato Roth – vi sento che state urlando di gioia! –, vagano alla cieca cercando di trovare un nesso che leghi i vari indizi che raccattano lungo il cammino.

È questo un capitolo a mio avviso cruciale nel dipanarsi degli eventi di questa serie. Ci sono passaggi di crescita interiore, di prese di coscienza talmente feroci da scuotere il lettore fino a fargli provare empatia.

Ci sono momenti di struggimento totale che attanagliano il cuore e massacrano l’anima per quanto verosimili, per quanto reali.

Una storia complessa in cui i protagonisti principali si evolvono fino a diventare qualcosa di totalmente diverso da quello che erano all’inizio del primo libro.

Nulla è dato per scontato, nulla è stato lasciato al caso ma, d’altronde, siamo ben abituati ai colpi di scena della Armentrout che, maestra nel lasciarci a bocca aperta, anche questa volta si è divertita a congegnare un cliffhanger che mi ha fatto quasi lanciare il Kindle contro il muro.

Unica pecca, a mio avviso, di questa lettura è stato il tempo trascorso fra la pubblicazione del primo capitolo e quella di questo ultimo; più di un anno! Non vi nascondo che ho apprezzato, questa volta, i sintattici riepiloghi iniziali con cui l’Autrice ha rinfrescato la mia memoria.

Che dire di più?

Tuffatevi in questa lettura, correte con Trinity lungo i cornicioni per saltare poi nel vuoto, volate con Zayne sui tetti. Vi assicuro che sarà tempo ben speso.

Il dolore era parte della vita. A volte lasciava cicatrici, fisiche e mentali. A volte portava a qualcosa di peggiore, ma altre volte, come quella, era un passo necessario verso qualcosa di incredibile.

Laura

ARC courtesy of HC in exchange for an honest review

TEMPESTA E FURIA di J. L. ARMENTROUT (Harbinger Series #1) – recensione