Harem’s Book insieme con tanti amici ha avuto il piacere di partecipare al review party organizzato per l’uscita di Radio Silence, il nuovo libro di Alice Oseman edito Mondadori. Dopo Heartstopper, l’autrice che brilla nel panorama YA (Senza nuvole, Radio Silence, I Was Born for This e Loveless) torna ad emozionarci con una versione moderna di romanzo di formazione dal messaggio potente

 

  • Alice Oseman
  • Radio silence
  • Mondadori, Fantastica
  • 12 aprile 2022
Frances Janvier è sempre stata una “macchina da studio” con un unico obiettivo: entrare in una università d’élite. E nulla la può fermare: né gli amici, né il segreto che nasconde, neppure la sua stessa personalità. Aled Last frequenta l’ultimo anno del liceo ma ricorda a tutti un bambino piccolo che ha perso la mamma al supermercato. È timido e prende sempre voti altissimi. Quando incontra Aled, Frances scopre una nuova libertà. Per la prima volta non ha paura di essere se stessa. Frances è una ragazza, Aled un ragazzo, e, come spesso succede, i due si innamorano e… No, in effetti non va così. Frances e Aled non si innamorano affatto: collaborano a un podcast. E ottengono un inaspettato successo, che potrebbe però rivelarsi fatale per il loro rapporto. In un mondo che sembra determinato a imbrigliare le loro vite su binari già stabiliti, Frances e Aled lottano per superare le proprie paure e trovare la propria voce nel corso di un anno che cambierà le loro vite. Avranno il coraggio di mostrare a tutti chi sono veramente? Radio Silence è un romanzo di formazione indimenticabile che affronta con grazia i temi dell’identità, della diversità, della pressione verso il successo a tutti i costi, mostrando che ci vuole coraggio, sì, ma siamo sempre liberi di scegliere di essere chi siamo.

«Ciao. Spero ci sia qualcuno in ascolto…»

Per quanto detesti etichettare, categorizzare, ridurre e ridimensionare in definizioni anguste le realtà, costringendole in determinate terminologie come “gioventù/giovani” si può dire che indubbiamente questa autrice stia diventando la voce e l’espressione di una generazione o, se vogliamo dare un taglio più trasversale e universale a questa considerazione, di un momento della esistenza, quello dell’adolescenza, una fase turbolenta con i suoi eccessi e le passioni incontrollabili. Tanto difficile da raccontare e da vivere.

La Oseman ha dimostrato sin dal best seller che l’ha lanciata di saper parlare ai ragazzi, di saper parlare di ragazzi, di saper parlare come i ragazzi, di saper parlare per i ragazzi.

Le sue sono storie che appartengono totalmente al mondo Young adult, non “semplici” ma colme di ogni sfumatura emotiva e di ogni caratteristica del genere (gradi tematiche della vita  e quesiti esistenziali affronta per la prima volta, realizzazione di sé ecc.), perfettamente attente ad accogliere ogni singolo aspetto della inclusività e della complessità di questa generazione fluida, libera e curiosa. All’ascolto. Non si sottrae dal dare un peso specifico maggiore ai suoi romanzi per cui c’è spazio per temi impegnati che nel sociale. E, parlando di “ascolto” in questo romanzo c’è il tema fondamentale, messaggio potentissimo da far rimbalzare nell’etere, che è quello della necessità di comunicare: di parlare, di trovare l’ascolto e di cercare sempre la possibilità di esprimersi, senza nascondersi o isolarsi.

Lo stile, reso in modo compiuto e attento nel difficile lavoro di traduzione di uno slang e di uno slang giovanile da Mondadori, è effettivamente realistico, tanto da restituire in modo verosimile la freschezza nel ritmo, nella scelta lessicale e nel periodare, soprattutto con l’accavallarsi di emozioni, basti pensare all’alternarsi frizzante e incalzante di dialoghi e chat, così come nelle sequenze riflessive. Perfetto e credibile, non stanca neanche il letture adulto.

Giovanissimi i protagonisti, ci troviamo di fronte all’aspetto meraviglioso di uno Young adult che racconta quella fase della vita in cui i ragazzi vogliono mordere la vita sognare e realizzare i propri progetti, anche se  a volte non hanno il coraggio di crederci ma lo vogliono a tutti i costi…

Frances Janvier, studentessa modello dell’ultimo anno, diligente e ambiziosa, destinata a un futuro promettente. Una vita che sembra segnata, un percorso lineare, o forse no?

Frances è in realtà un vulcano, in lei si agitano passioni e interessi, talenti sorprendenti come quello per il disegno che esprime in fan art di alto livello. Tra un social e l’altro, una incursione su Tumblr e gli impegni scolastici, alimenta la sua devozione totale a Radio Silence

«Sono intelligente, andrò all’università, bla bla bla voti successo felicità. È tutto sotto controllo.» A volte mi sembrava di non parlare d’altro. La mia intelligenza era, dopotutto, la mia principale fonte di autostima. Ero una persona molto triste, in tutti i sensi della parola, ma almeno sarei stata ammessa all’università…

Radio Silence, voce senza genere, senza colore ma dal calore e dalla potenza immensa.       Ideatore di un podcast narrativo di genere sci-fi che dal suo canale YouTube racconta le vicende di Universe City, mondo parallelo e immaginario, frutto della fantasia del suo creatore misterioso. Carismatico e dall’immaginario potente ma misteriosissimo. L’incisività dei lavori di Frances, la sua bravura, porta Radio a contattare la giovane e nulla sarà più lo stesso. Radio assumerà un volto, insospettabile…

Aled Last.

Impacciato, goffo, una anima fragile, sfuggente e riservatissimo, con un bagaglio emotivo e una situazione di disagio familiare drammatica. Aled non è un estraneo, Frances lo conosce e conosce sua sorella…O meglio, sa chi sono, ma non li conosce veramente.

Incerti, curiosi, i due protagonisti si avvicinano fino a camminare paralleli e affronteranno un percorso di crescita in cui il loro legame sarà la spinta, la forza per affrontare gli aspetti più drammatici e bui delle loro vite, poiché la loro amicizia darà a entrambi il coraggio di credere in quel che fanno e soprattutto in chi sono.

Si parlano, si ascoltano. Ci sono, l’uno per l’altra. Le loro parole non si perdono, sono ascoltate e sussurrate, confessate e strappate come una confessione

Sono forte. Sono una stella. Ho il petto d’acciaio e gli occhi di diamante. I cyborg vivono e poi si rompono, ma io non mi romperò mai.

Diventano presenze e punti di riferimento, l’uno per l’altra

«Pensavo che fosse parlare da soli a essere strano» dissi. Mamma mi aveva beccata a farlo un sacco di volte e ogni volta era scoppiata a ridere. Ci scambiammo uno sguardo. «Quindi, chi è quello strano fra noi due?» sorrisi. «Non lo so» rispose, poi fece spallucce. «A volte penso che se nessuno mi rivolgesse la parola, non aprirei mai più bocca.» «È triste.» Lui sbatté le palpebre. «Ah, be’, sì.» Tutto ciò che facevo con Aled era bello o divertente, spesso entrambe le cose. Iniziammo a renderci conto che a prescindere da cosa facessimo, per stare bene ci bastava stare insieme. Cominciai a sentirmi un po’ meno a disagio per tutte le cose insolite che facevo,

Intorno a loro gravitano altri personaggi dallo spessore notevole,caratterizzati in modo incisivo e funzionali, necessari alla trama. Daniel, il migliore amico di Aled, Raine, la compagna di scuola di Frances e Carys, che riserverà grandi sorprese. No spoiler, no no!

Le stavo simpatica solo perché la ascoltavo…

Camminare fianco fianco, confrontandosi, sarà come vedersi riflessi con le proprie speranze e i propri timori, alla ricerca del proprio posto nel mondo o semplicemente, della felicità 

I wish our whole lives

didn’t have to depend on our grades.”

La felicità è tuttavia una scommessa e un azzardo. I personaggi di Radio Silence dovranno scommettere su se stessi e uscire dall’anonimato, dal silenzio…

Lì nelle frequenze e tra le parole di University City è nascosto Aled, con le sue ferite.

Là tra i colori e le immagini di Tumblr è rintanata Frances, con le sue ambizioni.

Cercando se stessi si trova l’amore. In tutte le forme e colori, platonico e appassionato, doloroso e generoso. A volte proprio inaspettato…

Urgenza e intensità nelle emozioni superano gli spazi vuoti della solitudine, del cyber bullismo, dell’ abuso di alcol e droghe, del disagio esistenziale e del dolore. Semplicemente della solitudine.

Il cuore infatti batte più forte, copre ogni silenzio e fa sempre un gran rumore.

Saffron

 

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