Salve Harem, oggi vi parlo di RAPITA, primo volume della serie L’ossessione del Fae di Lily Archer. Venite a scoprire cosa ne penso.
Autrice: Lily Archer
Editore: Grey Eagle Publications
Serie: L’ossessione del Fae #1
Pubblicazione: 9 ottobre 2020
La serie:
1)Rapita
2)Il Bazar
3)L’Abisso
4)Libertà
TRAMA
La cocciuta changeling è entrata così in profondità dentro di me, che non posso respirare senza sentirla. La sua bocca impertinente è una tentazione costante, le battute pungenti che ci scambiamo sono come ruvidi baci in una stanza buia. Non riesco a pensare e potrei seriamente ammettere di essere ossessionato da lei. Ecco perché tengo Beth a distanza. Non mi fido di me stesso quando le sto vicino, o quando riesco a vedere la sua anima ferita attraverso i suoi occhi, anche se sta ridendo. Le sue parole insolenti nascondono un dolore talmente profondo, che temo non abbia fine. Ha trascorso la vita in catene. Come potrei capire ciò che ha passato?
La desidero talmente tanto, che mi sto consumando. Vorrei stringerla tra le braccia, prometterle che sarà al sicuro con me nel Regno d’Inverno. Ma non posso. Potrei perdermi in lei al punto da lasciarmi sfuggire la mia anima gemella, quella che aspetto da secoli. Allora, creo una serie di regole e mi attengo strettamente ad esse. La evito e mi concentro nei preparativi per l’insediamento della nuova regina del Regno d’Inverno. Sembra funzionare… almeno finché sento il legame scattare. Tutte le mie regole vanno in frantumi, quando mi rendo conto che Beth è mia. E quando me la portano via? Sarei disposto a distruggere i pilastri di Arin pur di riportarla indietro.
Nota dell’autrice: La serie L’ossessione del fae è successiva agli eventi narrati nella serie Prigioniera dei fae. Anche se potete tranquillamente leggere questa serie da sola, vi consiglio di partire da Prigioniera dei fae per arrivare a conoscere e amare i personaggi pienamente.
RECENSIONE
Dopo aver scoperto e letto con piacere la prima serie dedicata a Taylor e Leander, ero curiosa di leggere la storia tra Gareth, il braccio destro del re dell’Inverno, e la changeling Beth.
Beth è un personaggio sopra le righe, sempre sboccata e propensa ai doppi sensi e alle allusioni sessuali. I suoi siparietti con Gareth mi hanno sempre strappato un sorriso, ma allo stesso tempo mi facevano pensare che dietro tutta quell’allegria si nascondesse altro, una sofferenza inespressa e una grande fame d’amore.
Prima di essere salvata da Leander, Beth era la schiava di un nobile del Regno d’Estate che la maltrattava e la sottoponeva a ogni genere di sopruso. Nel Regno d’Inverno Beth conosce per la prima volta la libertà, ma questa è di breve durata perché viene rapita dal Cercatore che la conduce dal suo vecchio padrone.
Per Beth l’incubo sembra essere ricominciato, ma Gareth arriva in suo soccorso. Il gesto inaspettato da parte del Fae suscita nella changeling stupore e curiosità. Beth non riesce a comprendere come mai Gareth che l’ha sempre snobbata e declinato le sue avances, ora sostenga addirittura che lei sia la sua anima gemella e di essere disposto a tutto pur di averla.
“Credi che sia semplice starti vicino? Mi stai facendo impazzire, changeling. Il tuo profumo, la tua bocca, la tua mente. Affollano le mie giornate, i miei sogni, i miei pensieri. Ti desideravo talmente, che temevo di farti male. Tenerti a distanza era l’unico modo per conservare la mia sanità mentale e concentrarmi sui miei doveri da vicecomandante di Leander.”
Naturalmente, la storia di questo volume non verte esclusivamente sulle schermaglie amorose tra Beth e Gareth, ma il suo fine è quello di gettare le basi di un racconto avventuroso che verrà sviluppato nei capitoli successivi della serie.
Questo primo libro termina con un cliffhanger, ma non temete, poiché, essendo usciti anche tutti gli altri, non c’è pericolo di restare sulle spine per conoscere quale sarà il destino di Gareth e Beth. La storia è ambientata in un mondo fantasy, popolato da strane creature con poteri magici che metteranno a dura prova la resistenza fisica e mentale dei due protagonisti. Lo stile dell’autrice è sempre scorrevole e accattivante, ma la Archer come al solito non approfondisce la psicologia dei personaggi che restano abbozzati; hanno un buon potenziale ma non viene sfruttato. Ciononostante mi sento di consigliarvi la lettura di tutta la serie, perché è scritta in un modo talmente semplice che ci si immerge completamente nella lettura, perdendo il senso del tempo. Inoltre, non essendo “Rapita” un fantasy puro, ma una fusione di elementi fantastici, romantici ed erotici, è adatto alle lettrici di romance che vogliono approcciarsi in modo soft a un genere diverso.
Alla prossima,
Vanilla
STORIA