La mia vita era un’infinita, immutabile mezzanotte. Era necessario che lo fosse sempre, per me. Quindi com’era possibile che adesso, nel cuore della notte, stesse sorgendo il sole?

Imprevisto.

Cosa è più destabilizzante? Si vive tendendo a porre dei paletti per formare un recinto, un’oasi di sicurezza in cui muoversi senza affanni. Si imposta la sveglia, addirittura c’è chi crea delle routine, si lavora, si incontrano gli amici. Si vive al sicuro delle nostre giornate, dei nostri baluardi. Ma quando arriva l’imprevisto, tutto si ribalta. I binari intrecciano il loro percorso, e anche la notte più cupa potrebbe assumere nuove sfumature.

TITOLO: Midnight Sun
AUTORE: Stephenie Meyer
EDITORE: Fazi Editore
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 settembre 2020
COSTO: Kindle9,99 – Copertina rigida € 19,00
SINOSSI:
«Vedevo benissimo quanto sarebbe stato facile innamorarsi di lei. Esattamente come cadere: senza sforzo. Impedirmi di amarla era l’opposto, era arrampicarmi su uno strapiombo, una mano dopo l’altra, un’impresa estenuante, come se possedessi soltanto le forze limitate di un umano».
Quando Edward Cullen e Bella Swan si sono incontrati in Twilight, una storia d’amore destinata a diventare iconica ha avuto inizio. Ma finora questa storia è stata raccontata soltanto dal punto di vista di Bella. Finalmente, i lettori possono conoscere la versione di Edward in quest’attesissimo nuovo romanzo, MidnightSun.
Vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste tutta nuova, decisamente più cupa. L’incontro con Bella è la cosa più spaventosa e più intrigante che gli sia mai successa nella sua lunga vita da vampiro. Mentre apprendiamo nuovi, affascinanti dettagli sul suo passato, capiamo perché questa sia la sfida più difficile della sua esistenza. Come può seguire il suo cuore, se ciò significa mettere Bella in pericolo?
Con Midnight Sun Stephenie Meyer ci fa tornare in quel mondo che ha incantato milioni di lettori e ci regala un epico romanzo sui piaceri e sulle devastanti conseguenze dell’amore immortale.

RECENSIONE

Non volevo essere un mostro!

Penso che siano poche le persone che non sappiano la storia che Stephenie Meyer ci ha raccontato attraverso i suoi libri più acclamati; Bella Swan arriva a Forks e incontra Edward Cullen, ragazzo misterioso che le ruberà il respiro e il sonno. Da quel punto in poi, le loro vite si intrecceranno, ndando a tessere una delle storie d’amore più famose al mondo.

Tutti conosciamo ogni microscopico particolare di queste vicende così eteree, ma al contempo in grado di farci sospirare a ogni bacio rubato.

Forse proprio per questo motivo, c’è chi potrebbe avvicinarsi a “Midnight Sun” con la convinzione di andare a leggere qualcosa di già visto.

Gli eventi sono quelli, d’altronde. Giusto?

No.

Non c’è nulla di più sbagliato.

“Io ero un vampiro e lei aveva il sangue più dolce che avessi mai annusato in più di ottant’anni.”

Se nei libri già pubblicati anni fa abbiamo la possibilità di leggere la storia di Bella, qui finalmente abbiamo modo di vivere quella di Edward in tutto il suo cupo splendore e il nocciolo della questione è proprio questo. “Midnight Sun” parla della storia di Edward Cullen, è lui il protagonista assoluto.

La Meyer ripercorre le stesse vicende, ovviamente, la storyline è quella che già conosciamo, ma lo fa guardando ogni avvenimento dal punto di vista del ragazzo, dandoci così modo di capire i suoi pensieri, i suoi silenzi, i suoi atteggiamenti a volte contradditori in “Twilight.

Midnight Sun” è sì il Pov maschile di Twilight, ma è anche un vademecum, un romanzo introspettivo in una delle menti più affascinanti del Fantasy.

Pagina dopo pagina, si affronta il dubbio, parossismo puro, di Edward. La sua angoscia, la sua paura di sentirsi di nuovo vivo.

“Sapevo che non avrei dovuto desiderare che lei ci tenesse a me. Ma lo volevo. Eccome se lo volevo.”

Nessuna laurea, nessuna somma conoscenza può prepararlo allo sconvolgimento che Bella porterà alle sue giornate fatte di infinite notti. Si ritrova a desiderare di uccidere l’oggetto dei suoi desideri. Ama e odia. Ma perché odia? E perché ama? Odia perché consapevole di non poter amare. Ama perché lei fa svegliare il suo cuore, perché lei è la sua Primavera.

Ed ecco spiegato anche il motivo della scelta grafica della copertina: la famigerata melagrana richiama il mito di Ade e Persefone, di come Edward figura nella sua mente se stesso e la donna amata.

“Solo per un secondo vidi Persefone, con la melagrana in mano. Mentre si condannava agli inferi. Ero io la sua condanna? Ade in persona, che bramava la primavera, la rubava e la condannava a una notte infinita.”

Pagine e pagine di ragionamenti, di tentativi di elusione, di tormenti. Come può un uomo condannare alla morte sicura la donna amata?

Ma come può un uomo evitare di vivere e respirare e toccare l’oggetto della propria passione?

Il mostro, che sacrificherebbe se stesso pur di salvare lei.

L’abominio, che si augura che lei si stanchi, che lei lo lasci, così sarà solo lui a soffrire.

L’essere sovrannaturale, che si dimostra più umano di tanti uomini, che mette a rischio la sua immortalità pur di assicurare una vita tranquilla alla sua Cantante.

“Scappa, Bella, scappa. Resta, Bella, resta.”

L’Autrice con queste nuove pagine ci regala un aspetto del tutto nuovo della storia che tutti conosciamo. Ci dà modo, come già detto all’inizio, di viverla dal punto di vista di Edward, regalandoci i suoi pensieri e i suoi ragionamenti introspettivi.

Ogni evento già noto acquista nuova vita, nuove tinte e nuove intenzioni, anche se i sospiri davanti ai passaggi più famosi sono sempre gli stessi. Profondi, con il cuore in subbuglio e gli occhi luminosi di chi legge la storia del primo amore di un vampiro quasi centenario.

“Cos’era una scintilla paragonata a tutta questa luce?”

E io ho di nuovo sospirato, ho di nuovo sentito il cuore piegarsi e accartocciarsi. Ho di nuovo desiderato di essere lì, con loro, nelle giornate cupe e grigie di Forks.

E ho di nuovo divorato la storia, nuova seppur già nota, persa nel cuore senza battiti di Edward.

“Può spezzarsi un cuore morto?”

No, se il cuore non è morto per davvero.

Alla prossima,

Laura