L’archetto ha la leggerezza di un volo di farfalla, ma la sua musica scende dentro, fin nel profondo dell’anima. E là si annida, lucente…
Autrice: Angela White
Titolo: Buonanotte a chi non c’è
Editore: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: 21 novembre 2017
Pagine: 300
Serie: Angeli caduti Vol.1
Trama:
Due ali d’angelo tatuate sulla schiena e un inseparabile violino. Nicholas e le sue passioni contrastanti troveranno pace tra le braccia di Alice?
Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. Le sue grandi ali d’angelo, tatuate sulla schiena, sembrano non riuscire a sostenerlo nel suo volo. A ventisei anni, Nicholas decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.
Ed è nella capitale inglese che Alice lo ritrova, attratta da un’incantevole melodia alla fermata della metro. È proprio lui: il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata in maniera tanto maldestra quanto indimenticabile.
Alice, che ora è diventata una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, sa riconoscere le virtù nascoste nelle persone, soprattutto in quel giovane bellissimo e dannato per il quale il suo cuore batte ancora.
Chissà se la sua tenacia basterà a risollevare l’angelo caduto, affinché torni a volare in alto sulle note del suo Rumpelstiltskin…
Recensione a cura di Marianna
Care Dame, il libro che vi presento oggi è un romance contemporaneo, il primo capitolo della serie “Angeli caduti” della bravissima Angela White. Chi ama la saga storica “Le profezie della strega scalza” è consapevole di come l’autrice sia in grado di immergere il lettore in un vero e proprio sogno fatato con descrizioni poetiche e ricche di pathos narrativo. Anche questa storia è un sogno dal sapore romantico, un Amore scritto nelle stelle, nato sotto i peggiori auspici e destinato a perdersi prima di ritrovarsi. Alice e Nicholas, i due protagonisti, sono come una frase spezzata a metà, le cui parti sono state incise su carillon gemelli come una sorta di antico pegno d’amore. Soltanto quando i due oggetti tornano ad essere affiancati ne rivelano pienamente il significato.
Per sempre ti prometto… Staremo insieme come l’aria e la musica.
Si conoscono da ragazzini, da quando i rispettivi genitori decidono di unire le proprie vite a discapito di ciò che questo provocherà nelle vite dei figli. Alice, che vive un momento di sofferenza e disagio per essere stata catapultata in un ambiente lussuoso a lei estraneo, subisce il fascino di Nicholas, giovane ribelle e enfant prodige distaccato da tutti, ma sopratutto rimane stregata dalla magia che lui sa creare con il suo Stradivari, uno strumento prezioso che la culla nei sogni e sembra leggerle dentro, scovando le sue emozioni e paure.
..mentre lo ascoltavo era come se le sue dita non sfiorassero solo le corde dello strumento, ma qualcosa che era dentro di me: la mia confusione, la mia solitudine, lo smarrimento che provavo e la nostalgia per mio padre…Al termine della sua esecuzione, mi tremavano le mani, avevo le lacrime agli occhi e il cuore in mille pezzi.
Anni dopo, a Londra, durante un viaggio di lavoro, sarà proprio grazie a questo unico e straordinario talento di Nicholas che la ragazza si ritroverà ad intrecciarne inaspettatamente lo sguardo, seguendo le celestiali note sprigionate dal suo violino.
I capelli spettinati e troppo lunghi, i jeans sbiaditi e le sneakers. Lo ascolto, e rabbrividisco…. ..Lui suona, rilassato e con gli occhi chiusi. Ha la naturale postura del concertista…Osservo lo strumento tra le sue mani: concreto e terreno, sprigiona una melodia che sembra giungere dal Paradiso. ….Ripone il violino nella custodia e, quando alza la testa…i nostri sguardi s’incontrano: puro argento, senza tracce di verde o d’azzurro…
Alice è diventata una giovane donna, dal raffinato fiuto per tesori insospettati che l’ha resa una talentuosa chineur e Nicholas è un avvenente uomo dall’aere da poeta maledetto e con un’ombra nello sguardo che la turba e la spinge ad aiutarlo.
…davanti a me adesso c’è un uomo. La bellezza delicata dell’adolescenza si è persa completamente, i suoi lineamenti sono più duri, scavati e definiti….la piega severa delle sue labbra, la mascella decisa e non rasata….i capelli perfino più lunghi di come li portava un tempo.
Alice ha sempre voluto fare la cosa giusta nella vita ed ora vuole riportare Nicholas alla sfolgorante vita che gli appartiene, protagonista sui palchi più prestigiosi con fasci di rose gettate ai suoi piedi da un pubblico in visibilio. Ma la decisione intrapresa la porterà a rivelazioni insospettabili da colui che ha animato i suoi sogni passati ma mai dimenticati, di ragazzina innamorata.
…mi sta divorando, come se le mie labbra gli appartenessero e il mio respiro e il mio sapore fossero suoi…. È più esperto, più sensuale e più uomo. Mi sento sciogliere. Mi sembra di risvegliarmi da un torpore infinito . Le mie braccia sono intorno al suo collo. Lui mi stringe a sé come se dovessimo fonderci.
Verona, città italiana degli sfortunati ma indimenticabili amanti shakespeariani, sarà teatro di questa dolce e bellissima storia d’amore, incantevole come una musica in grado di toccare l’anima.
«La musica non si possiede, Alice» mi corregge Nicholas. «La musica è fatta per essere condivisa….»… il suo braccio mi circonda la vita, tirandomi verso di sé. «È una musica fatta per essere ballata.»…una mano al centro della mia schiena e l’altra che stringe la mia destra. Da soli, in una cantina dimenticata, balliamo una melodia che da decenni nessuno ha più ascoltato.
L’abilità dell’autrice nel creare immagini vibranti e oniriche, riuscirà a darvi l’impressione di assistere alle performance musicali di Nicholas e vi ritroverete sotto la sua malia di bellissimo pifferaio magico insieme a tutti i suoi fortunosi astanti.
La musica di Nicholas sembra filare diamanti e cristalli, un incanto che si libera dalle sue mani come i soffi di ghiaccio dalle dita della Regina delle Nevi. E poi, lentamente, la neve si scioglie. Dolce e lieve, diventa pioggia sulle panchine, sul fogliame dei cespugli e su di noi che ascoltiamo. Le note cadono leggere, goccia a goccia. Le sento arrivare sulle mie guance come lacrime. …Note sprigionate come scintille e la melodia si incendia. Lui suona, e mi stupisco che tutto intorno a noi non prenda fuoco. L’aria è arroventata come da una pioggia di stelle. …Nicholas non si limita a suonare il suo Stradivari: lo fa cantare, ridere, gemere, graffiare e ribellarsi. La sua passione cresce e prende forza, bisbiglia invitante un gioco pericoloso. Io ascolto, lo guardo e mi sento in catene.
La storia è arricchita sapientemente da personaggi secondari di spessore che catturano e colorano le vicende dei protagonisti di varie sfumature. Amicizia, conflitti, stima, sofferenza e Amore… per l’arte, per la musica, per la vita stessa così preziosa e fragile al tempo, per una persona che si identifica con un primo indimenticabile batticuore…Tutto ciò in queste belle pagine. Un personaggio fra tutti ha toccato Il mio cuore, il Prof Meier, un anziano gentiluomo la cui vita è stata graziata dall’improvvisa ventata di freschezza che ha rappresentato per lui Alice e di cui se ne è fatto stimatissimo mentore.
«Un occhio in grado di riconoscere la bellezza vale quanto la mano capace di crearla. Lei, Alice Ferrari, è una cacciatrice. Il suo è un dono raro, bambina.
La storia, dallo stile intenso e fluido, pur essendo in terza persona permette di calarsi nei pensieri di Alice e Nicholas e di vivere pienamente le loro emozioni. Con Nicholas, un tatuaggio alato diverrà il simbolo per la discesa negli inferi e le dolci note di una ninna nanna, un urlo di dolore e rimorso. Mentre Alice bella, sensibile e da sempre inconsapevole del proprio valore, nonostante abbia fatto della propria vita una continua ricerca di tesori è come uno specchio magico che sa cogliere la bellezza ovunque ma non in se stessa.
«Ah, Alice»…attirandomi sulle sue ginocchia. «Sei come uno specchio delle brame. Mi guardi e vedi solo il meglio di me. Vorrei darti i miei occhi. Vorrei che ti vedessi come ti vedo io.»
E sarà la chiave per aprire il cuore tormentato di Nicholas che soltanto al suo cospetto torna a battere per la gioia e che ci regalerà grandi emozioni con le sue dichiarazioni a passo di intense e melodiose note.
…si volta e quelle che vedo sono le ali di un angelo…Come su una tela, un doppio arco di piume è sfumato nell’inchiostro nero e nel chiarore naturale dell’epidermide. Dalle spalle scendono lungo i suoi dorsali contratti, incurvandosi alla base della schiena e poi scomparendo dentro i calzoni…
«È una ferita aperta. È questo che significa “tatuaggio”in samoano» mi rispose, rovesciandomi sotto di lui. …Lo stringo a me, perdendomi nei suoi contrasti: nel suo entusiasmo luminoso da ragazzo e nella sua ombrosa complessità di uomo. …Mi hai stregata, Nicholas Payne, e voglio respirare il tuo respiro, sentire con il tuo cuore e cancellare tutto ciò che ti reca dolore. Ti voglio così tanto da perdermi e ritrovarmi.
Quella a cui sanno dare vita Alice e Nicholas è una sensualità delicata, fremiti e sospiri che sussurrano al cuore come un Amore romantico senza tempo.
L’autrice inoltre ci regala generosamente l’incipit del secondo romanzo della serie che vedrà protagonisti Liam e Samantha che vengono accennati in questa storia e che già hanno acceso la mia curiosità…attendo trepidante la loro storia!!! I miei ringraziamenti ad Angela White per avermi regalato una lettura emozionante, pennellata come un quadro il cui significato si arricchisce ad ogni sguardo e in grado di farmi sognare.
Storia
Eros
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