Prima era una groupie, ma adesso è la mia WAG. Perché Tiffany ne vale assolutamente la pena.

Titolo: GROUPIE, L’ AMORE NON HA REGOLE (Texas Mutiny #2)
Autrice: M.E. Carter
Genere: Contemporary romance
Data uscita: 5 dicembre 2018

Groupie
/ġrùupi/
una persona, in particolare una giovane donna, che segue regolarmente una celebrità nella speranza di incontrarla o conoscerla meglio.

Come ad esempio, Tiffany Wendel.

Puttana. Troia. Mangiatrice di calciatori. Sono abituata ad essere chiamata con questi nomignoli, perciò non mi danno fastidio. I giocatori del Texas Mutiny sono i miei ragazzi. I miei amici. Quindi cosa c’è di male se mi piace fare sesso spinto con loro? Quello che faccio col mio corpo è affar mio e di nessun altro.
Allora perché Rowen Flanigan mi fa riconsiderare il modo in cui vivo la mia vita? Perché mi fa mettere in discussione le mie scelte? È soltanto una recluta.

Recluta
/reclùta/
membro di una squadra sportiva alla sua prima stagione.

Come ad esempio, Rowen Flanigan.

Calciatore. Figlio di una leggenda. Recluta.
Certo, ho sentito le storie che si raccontano sulle groupie. Chi non le ha sentite? Semplicemente, ho condotto una vita più morigerata dei miei compagni di squadra. E allora? Non mi aspettavo che lei fosse intelligente. Spiritosa. Gentile. Mi mette in ginocchio in tutti i sensi… tranne uno.
Per quello mi sto conservando per il momento giusto.
Allora come diavolo ho finito per innamorarmi di una groupie come Tiffany? E come diavolo potrà funzionare tra di noi quando tutti i miei compagni hanno avuto un assaggio dell’unica cosa che io non ho avuto?

RECENSIONE

Care Dame, oggi vi parlo di Groupie secondo libro della serie Texas Mutiny di M.E. Carter. Uno sport romance insolito, atipico, molto particolare.

Siamo abituate a leggere, nel 90% dei casi di personaggi maschili definiti uomini Alpha, sciupafemmine, i tipici play boy da una notte e via. Uomini che non amano le relazioni, ma preferiscono collezionare una serie infinita di donne, fino all’incontro con la donna giusta che li farà capitolare e li introdurrà alle gioie dell’amore divenendo monogami.

In questo romanzo scordatevi tutto ciò.

Sicuramente il nostro protagonista, Rowen, è un bellissimo ragazzo, un calciatore professionista che milita nel Texas Mutiny, ma ha una peculiarità: a ventitré anni, per scelta, non ha mai avuto rapporti sessuali.

Sì, poiché quest’atto per lui coincide con il donarsi alla persona amata fisicamente e spiritualmente, non solo una fusione di corpi atta al raggiungimento del mero piacere fisico. Quindi ha deciso che lo condividerà solo con la persona di cui si innamorerà e solo dopo le nozze.

 “L’unica cosa che posso dirti è di stare attento.”

“Lo so, papà. Ho mantenuto intatto il mio biscotto finora. Non mi ucciderà aspettare ancora un po’.”

Per questo Rowen conduce una vita morigerata, non adeguandosi alle abitudini tipiche del dopo partita quando i colleghi si ritrovano a festeggiare partecipando a festini alcolici in compagnia delle disinibite Groupie che indefessamente li seguono.

Ancora novellino in questa squadra, Rowen per familiarizzare con i nuovi compagni accetta di fare un salto a una di queste feste e, la ragazza conosciuta al bar dell’albergo, tanto bella da averlo intrigato e colpito, se la ritrova nuda sdraiata su un letto disponibile a soddisfare le sue eventuali voglie.

 “Io… ehm” ha difficoltà ad esprimere quel che vuole dire. “Mi dispiace. Dovrei lasciarti sola per permetterti di vestirti.” Si volta per andarsene ma io lo chiamo. “Aspetta!” lui si ferma. “Non c’è problema, Rowen. Non sono imbarazzata o a disagio.” “Tu no, ma io sì.”

E sì, la nostra bellissima Tiffany è una Groupie, una ragazza che ama tanto lo sport, ama essere amica dei ragazzi della squadra, ma ama ancor di più il sesso: libero, sporco, crudo e disinibito.

Non si vergogna a partecipare a questi festini, non ha alcun problema a saltare di letto in letto, a partecipare a ménage o a essere guardata mentre fa sesso.

In passato è già capitato che alcuni giocatori della squadra assistessero ai miei amplessi. Talvolta più di uno contemporaneamente. Certe volte si trasformavano in un ménage à trois. Altre volte in un rapporto a tre con un pubblico. Non è un problema per me. Il sesso fa parte della vita, ed essere amica dei giocatori significa che posso fare il sesso migliore.

Per Tiffany il sesso è un piacere da donare e da ricevere, e nel farlo con i “suoi ragazzi” non ha nessuna remora, nessun senso di colpa, nessun pensiero per chi è dall’altra parte: compagne, fidanzate, mogli.

La maggior parte della gente ci chiama groupie o “mangiatrici di calciatori”. Non ci fidanziamo coi giocatori, ci divertiamo e basta con loro. ci piace spassarcela insieme e nessuno giudica le inclinazioni di nessuno. È divertente.

Le groupie non interagiscono mai con le famiglie dei giocatori. Restiamo distanti. Separate. Le nostre strade non si incrociano mai.

Vive la sua vita separandola in diurna, lavorando come produttore associato in una emittente televisiva sportiva, e notturna dove si trasforma nella più disponibile delle groupie.

L’incontro con Rowen risulterà inaspettato e destabilizzante.

Rowen è attratto dalla bellissima ragazza e al contempo scioccato dalle sue performance. Ma nonostante ciò si incaponisce: la vuole conoscere, frequentare al di fuori di quell’ambiente.

Vuole scoprire il suo intimo, le sue idee, le sue aspirazioni. La vuole conoscere veramente perché ne è intrigato, ne apprezza intelligenza e spirito.

Invece lo voglio, e non soltanto in senso fisico. Voglio conoscerla meglio. Voglio sapere dove lavora e quali sono i suoi hobby. Voglio sapere della sua famiglia e della sua infanzia.

L’ho trovata divertente, intelligente e spiritosa. Ed incredibilmente bella. È ancora tutte quelle cose. Semplicemente, non riesco a capacitarmi che sia una groupie.

Tiffany ne rimane piacevolmente colpita. Per la prima volta si sente interessante, per la prima volta viene vista al di là del suo corpo e ciò la intriga a tal punto da decidere di frequentare Rowen in esclusiva.

Non ho smesso di pensare a lui dall’altra sera. Nessuno prima d’ora si è mai girato dall’altra parte nel vedermi nuda. Sono rimasta sorpresa dalla piacevole sensazione chela sua reazione ha suscitato in me.

La relazione fra i due diventa giorno dopo giorno sempre più intensa, si scoprono anime affini, si piacciono e si desiderano, ma il passato di Tiffany non è scomparso magicamente. Le sue scelte hanno lasciato un segno.

Più io e Rowen stiamo insieme, più spero che anche lui non si vergogni del mio passato.

“Non me ne frega un cazzo di quello che hai fatto e con chi.Non mentirò. Lo odio con tutto me stesso, ma non c’è una sola dannata cosa che io e te possiamo fare per cambiarlo.”

E se a ciò si aggiungono invidie e vendette si può immaginare come questa neonata storia d’amore subirà scossoni e attacchi di ogni genere.

E allora, che ne sarà di Rowen e Tiffany?

Lascio a voi il piacere di scoprirlo, invece io vorrei lasciarvi le mie considerazioni.

All’inizio di questa lettura ero convinta di leggere un romanzo leggero, divertente e spiritoso, e per un po’ lo è anche stato, ma un certo punto il registro della narrazione cambia da goliardico, dove l’eccesso e il sesso fanno da padrone, a drammatico per i temi trattati, attuali e molto importanti.

Due sono le considerazioni che sorgono spontanee dopo la lettura.

La prima: per quanto esista la parità dei sessi, per quanto si proclami che la donna può fare tutto ciò che fanno gli uomini e verrà considerata come loro, questo non è vero.

Un uomo libertino sarà tutt’al più etichettato come play boy e verrà guardato con compiacimento per la sua virilità e capacità amatoria. Una donna libertina sarà sempre etichettata come una facile, una sgualdrina.

 “Non ho bisogno di andare con le mignotte” dice Shivel.

“Perché dovrei quando c’è un gruppo di puttane che si presenta a casa mia dopo ogni partita?”

La seconda: in questa Era prevalentemente mediatica, dove i social sono il mezzo privilegiato per lo scambio di informazioni, mai bisogna abbassare la guardia, mai permettere che altri immortalino un nostro momento privato. Le conseguenze della diffusione di informazioni personali possono diventare catastrofiche.

Non riesco nemmeno a immaginare il senso di tradimento che deve provare in questo momento. Sentirla piangere mi conferma che la mia ragazza, solitamente così forte e sicura di sé, è stata ferita brutalmente. E questo mi spezza il cuore.

I nostri due protagonisti sono usati dall’autrice in maniera perfetta, sicuramente ottimamente romanzati, per portare alla luce queste tematiche e attenzionare il lettore.

Devo dare merito all’autrice in quanto è riuscita a costruire una trama e dei personaggi che nella loro peculiarità risultano credibili.

Nonostante Rowen sia la rappresentazione dell’uomo ideale, osservatore, tranquillo, posato, intelligente e privo di pregiudizi e preconcetti, dai sani e saldi principi morali, è un personaggio volutamente esasperato ed estremizzato (diciamoci la verità: al mondo non esiste un uomo così), necessario ai fini narrativi.

Credevo che il suo rapporto con la squadra la rendesse una persona che i miei genitori non avrebbero approvato. Una persona che io non dovrei approvare. Improvvisamente, preoccuparmi di come le sue inclinazioni potrebbero pregiudicare una relazione con lei mi sembra ridicolo. Da moralista. Da uno che usa due pesi e due misure.

Per contro Tiffany è la rappresentazione (estremizzata) perfetta del desiderio ancestrale delle donne di essere come gli uomini e poter fare tutto ciò che a loro è tranquillamente consentito, senza giudizi e pregiudizi.

Una caratterizzazione psicologica dei personaggi particolare e necessaria per trasmettere il messaggio che, ipotizzo, l’autrice volesse far giungere.

Grazie a una narrazione fluida e a uno stile linguistico semplice, anche durante le descrizioni sportive, e grazie al doppio pov sono entrata fortemente in empatia coi due ragazzi. Sia i momenti gioiosi che quelli dolorosi sono arrivati dritti alla mente e al cuore.

Particolare attenzione è stata prestata allo sconvolgimento emotivo e di conseguenza all’evoluzione del personaggio femminile che si ritrova ad affrontare uno dei peggiori incubi che una donna può subire: la violazione della sua persona che può essere sia fisica che mediatica e psicologica.

Un romanzo che al di là della dolcissima storia d’amore, mi ha colpita molto, mi ha portata a riflettere su quanto in realtà è ancora lungo il cammino perché uomini e donne vengano posti sullo stesso piano e vengano considerati, nel bene o nel male, allo stesso modo.

Un romanzo che vi consiglio di leggere e vi lascio con il pensiero di Rowen sull’amore.

 “Voglio essere fedele a mia moglie quando un giorno mi sposerò. Non voglio immagini di altre donne nella mia testa mentre faccio l’amore con lei. Voglio che l’unica persona che io abbia mai conosciuto carnalmente e spiritualmente, l’unica persona che abbia mai guardato negli occhi durante gli spasmi della passione, nel momento più intimo che due persone posano condividere… Be’, voglio che questa persona sia colei che amo più di chiunque altro al mondo, per sempre.”

Alla prossima, Giusi

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