Care dame il libro di cui vi parlo oggi è: Rose Petal Graves, primo volume della serie Il Clan Perduto, di Olivia Wildenstein

Titolo: Rose Petal Graves
Autrice: Olivia Wildenstein
Editore: Heartbeat Edizioni
Genere: Fantasy
Serie: Il clan perduto #1
Data di pubblicazione: 06 marzo 2023

Trama
Non ho mai creduto nelle favole, tantomeno nei racconti sulle creature soprannaturali, ma tutto è cambiato il giorno in cui ho potuto vederle con i miei occhi. 

Il piano era stare lontano dalla mia città natale e dal cimitero nel quale sorge la mia casa, ma la mamma è morta all’improvviso. Papà dice che ha avuto un ictus dopo aver dissotterrato una delle antiche tombe dei nativi americani nel nostro cortile. 

Inquietante, lo so. Ancora più inquietante: non c’era il cadavere all’interno della vecchia bara, solo petali di rosa freschi. 

Mentre prepariamo il funerale, degli stranieri di una bellezza devastante approdano in città: un medico legale dagli occhi verde smeraldo troppo giovane per quella professione, un biondo arrogante che fa di tutto per farmi innervosire, e un nativo americano tatuato che non dovrebbe nemmeno essere vivo. 

Con la sua morte, mia madre ha inavvertitamente riaperto l’antica faida tra i fae e la tribù di nativi che dava loro la caccia. 

Una faida che sta per capovolgere tutto il mio mondo. 

Una lettura che coinvolgerà i fan di The Vampire Diaries! 

La morte improvvisa della madre, costringe la diciannovenne Catori a lasciare Boston e gli studi in medicina. La preoccupazione per il padre l’accompagna per tutto il viaggio in aereo, cerca di non soffermarsi troppo sulla ragione del doloroso rientro, anche se da sempre convive con la morte, quando ti tocca così da vicino è diverso.
“Il silenzio era carico di empatia, ma risultava lo stesso opprimente. Avrei preferito che al mio arrivo le persone continuassero a parlare, che non restassero lì a fissarmi. La loro curiosità non mi stupiva affatto; la trovavo semplicemente irritante. Come automobilisti che rallentano per cogliere ogni dettaglio di un incidente stradale, la gente stava cercando di capire fino a che punto era arrivata la mia disperazione.
Occuparsi del cimitero della piccola cittadina di Rowan era prerogativa dei genitori di Cat, si premuravano infatti di sistemare le salme per il loro ultimo viaggio, prima della tumefazione. In questo caso per gli accertamenti di rito, viene chiamato un medico legale esterno. Anche se tutti sono convinti sia stato un infarto, lo sceriffo vuole esserne sicuro.
“Appoggiato all’auto parcheggiata c’era un uomo con i capelli neri e gli occhi penetranti. Non sembrava che fosse li per le condoglianze; anzi non somigliava a nessuno di mia conoscenza. Con quei jeans neri e il giacchetto di pelle, avrei detto che fosse un poliziotto o un investigatore, ma la sua auto trasudava ricchezza. Le forze dell’ordine non pagavano mica così bene.”
Nonostante si presenti come medico legale, Cruz Mason non convince la giovane Catori. Affidare il corpo dell’adorata madre nelle mani di un estraneo la fa stare male. Nonostante tutto è costretta a farlo. Ma è durante la veglia funebre che le cose diventano strane per la giovane donna.
«Ombretto viola?» mormorai, sbattendo gli occhi. Che problemi avevano i miei occhi? «Mi piacciono le piume che le ha messo nei capelli». Stavolta, non chiesi di che piume stesse parlando, perché era chiaro che o la mia vista non funzionava, oppure mia zia era pazza. «Le toglierai gli orecchini di opale prima di seppellirla? Mi domandò. Il mio sguardo andò ai lobi delle orecchie, a cui erano infilati i suoi orecchini preferiti. Almeno quelli riuscivo a vederli.”
La morte della madre apre scenari molto particolari nella vita di Cat, incontri inquietanti le fanno capire che molte cose che credeva leggende hanno un fondo di verità e che il suo mondo ne verrà investito in pieno. Scopre che benché sia molto spaventata dagli eventi che si succedono rapidamente, è in grado di affrontare l’ignoto con un coraggio e una freddezza di cui non si credeva capace.
“Anche da bambina, non avevo mai accettato caramelle dagli sconosciuti, nemmeno a Halloween. Però ero la ragazzina che se ne andava in giro vestita da ballerina fantasma o da Pocahontas morta, bussando a porte coperte di ragnatele per vedere quali orripilanti creature si nascondessero lì dentro. Più era spaventoso il costume di chi mi apriva, più emettevo gridolini deliziati. Forse era questo il mio problema: non cercavo gratificazione, rincorrevo il brivido. E pareva proprio che mettere la mia vita nelle mani di sconosciuti mi eccitasse. Ero seriamente pazza.”
Il risveglio di un antico clan di guerrieri nativi è qualcosa che Catori dovrà impedire, perché non farlo vuol dire ridare vita a un’antica faida, ma anche la morte di molti innocenti. Purtroppo il primo passo è stato compiuto dall’adorata madre e questo innesca una reazione a catena che investe la ragazza. Nascondere il soprannaturale che investe la piccola cittadina è di vitale importanza. Tenere fuori dal piccolo cimitero i nuovi arrivati toccherà a lei, che ne è diventata la custode dopo la morte della madre. Saprà essere all’altezza di chi l’ha preceduta?
Rose Petal Graves mi aveva incuriosita da subito, sia per la cover che per la sinossi. Devo ammettere però, care lettrici, che mi aspettavo qualcosa di più. Non dico che non sia un bel fantasy paranormale, però manca quel qualcosa in più per renderlo “credibile”. Dopo un inizio molto lento la trama diventa più interessante e la storia prende consistenza. Catori è un bel personaggio, una ragazza che in un momento doloroso della sua vita deve affrontare, oltre alla morte della madre, la scoperta che quest’ultima ha aperto la porta a esseri speciali. Pur non credendo all’esistenza dei Fae, (esseri fatati) deve ben presto prendere atto che le persone che gravitano attorno al piccolo cimitero dopo la scomparsa della madre abbiano qualcosa di soprannaturale. Ma questo non la spaventa, affronta i nuovi arrivati con ironia e un pizzico di pazzia. Come dicevo la trama ha un bel potenziale ma i tanti personaggi, umani e non, creano confusione nella trama e a un certo punto mi sono ritrovata a chiedermi di cosa stesse parlando l’autrice. Molto chiare le parti dove si parla delle usanze dei nativi, e anche della loro antica lingua. Sono curiosa di leggere il seguito, anche perché alla fine di questo volume tutto è stato rimesso in discussione. I personaggi su cui avresti scommesso fossero “genuini”, si scopre che lo sono un po’ meno di quanto si credeva, e tutta la storia viene rimescolata. Un romanzo ben scritto, i personaggi ben caratterizzati. La battaglia tra il bene è il male in questo caso ha la consistenza di un velo, fino all’epilogo infatti il lettore si trova a parteggiare prima per una parte e poi per l’altra, senza riuscire a decidere da che parte stia il bene e da quale il male. Se non si fosse capito adoro i fantasy e sinceramente mi sento di consigliarvi questo, anche con le perplessità che ho esternato sopra.
Alla prossima, Maria