Buongiorno Harem,

Il libro di cui vi parlo oggi è ROYALS, primo volume autoconclusivo dell’omonima serie young adult scritta da Rachel Hawkins, in uscita per Newton Compton.Venite a scoprire cosa ne penso.

 

TITOLO: Royals

AUTORE: Rachel Hawkins

EDITORE: Newton Compton Editori

PAGINE:320

PUBBLICAZIONE: 5 novembre 2018

GENERE: Contemporary romance 

PREZZO: € — cartaceo, 2,99 ebook

 

 

 

 

TRAMA

Il vero principe azzurro arriva quando meno te lo aspetti

La vita di Daisy cambia quando sua sorella annuncia il fidanzamento con l’erede al trono di Scozia

Daisy Winters ha una vita normale. Vive in Florida, ha sedici anni, capelli color rosso fuoco da sirenetta, impossibili da domare, un lavoro part-time in un supermercato, e una sorella a dir poco perfetta che si è appena fidanzata. In effetti, il futuro cognato non è un ragazzo qualunque: è l’erede al trono di Scozia! Per Daisy, che non ha alcun desiderio di stare sotto i riflettori, si preannunciano mesi impegnativi. L’attenzione incessante dei tabloid, infatti, la convince a raggiungere sua sorella Ellie, per essere lasciata un po’ in pace. All’arrivo, Daisy viene affidata alle cure di Miles, che dovrà insegnarle come comportarsi per evitare terribili figuracce durante il suo soggiorno regale. Il fratello minore del principe, però, sembra avere ben altri piani per lei: non riesce a stare lontano dagli scandali e non desidera altro che trascinare Daisy nei guai insieme a lui. Mentre la Corona – grazie alla pazienza di Miles – fa di tutto per trasformare Daisy in una lady, lei dovrà capire come essere se stessa per poter riscrivere a modo suo le rigide regole reali.

 

RECENSIONE

Care amiche dell’Harem, purtroppo la recensione che state per leggere è una delle più negative che io abbia mai scritto. Ho meditato a lungo se fosse o no il caso di scriverla, ma alla fine ho pensato che fosse giusto mettere nero su bianco le mie impressioni,esponendo ai lettori gli elementi che mi hanno condotta a questo tipo di valutazione. Non mi piace stroncare libri,rispetto sempre il lavoro di un autore e cerco ogni volta di essere il più obbiettiva possibile, evidenziando sia gli aspetti positivi che negativi di un testo prima di tirare le somme e formulare un giudizio finale. Il problema è che in Royals non ho trovato aspetti positivi. Nemmeno uno. È un libro senza capo né coda, impossibile persino da spoilerare visto che non racconta nulla. È pieno zeppo di infodump(pratica che consiste nel presentare al lettore, tutte insieme,una sfilza di nozioni),un’ inutile accozzaglia di dialoghi e sproloqui senza senso di Daisy Winters- la pseudo protagonista- e degli altri personaggi.

Daisy Winters è una ragazza di sedici anni dalla personalità scoppiettante e dal carattere fumantino come si evince dalla sua capigliatura fulva,dello stesso colore della sirenetta. Vive in Florida insieme alla sua stramba famiglia composta da una madre impicciona e un padre ex musicista,diventato famoso grazie a un’unica canzone che gli ha fruttato abbastanza denaro da permettere ad Ellie, la sua primogenita, di andare a studiare in una delle migliori scuole d’Inghilterra dove ha conosciuto nientepopodimeno che il futuro erede al trono di Scozia:Alexander James Lachlan Baird, duca di Rothesay.

E poi sorride, coprendo la mano di Alexander con la sua, e per la prima volta noto l’anello di smeraldi e diamanti al suo anulare. Anulare sinistro.Mamma sussulta, ma la reazione di papà sintetizza quello che sto pensando io. «Cacchio, Ellie diventerà principessa.»

La biondissima Ellie, che in quanto a scaltrezza e savoir faire non ha nulla da invidiare a Kate Middleton, santa protettrice di tutte le arrampicatrici sociali,è riuscita ad accalappiare il rampollo più ambito di Scozia, irretendolo al punto da fargli accettare la sua bizzarra famiglia in cui il disagio la fa da padrone.

Un esempio?

Quando la coppia reale va in Florida per fare visita ai genitori di Ellie, i consuoceri di Alexander,anziché essere emozionati e mettersi in ghingheri dal momento che riceveranno un ospite così prestigioso nella loro umile dimora,accolgono il futuro genero in pigiama di flanella e quell’aria da sciattoni che abbiamo noi lettrici ogni volta che il corriere suona inaspettatamente al citofono per consegnarci un pacco.

Che senso ha descrivere i genitori come due adolescenti immaturi, preoccupati esclusivamente di eliminare ogni potenziale ostacolo al matrimonio della primogenita col futuro re di Scozia? Perché ci si ostina a calcare la mano sui loro atteggiamenti puerili e insulsi invece di presentarli come due figure fondamentali nella vita delle figlie?

Mamma era andata in agitazione per tutto, dal preparare la tavola al domandarsi se Alexander si sarebbe offeso se avessimo ordinato la pizza – la nostra tradizione della Vigilia – e poi a Natale aveva più o meno costretto le guardie del corpo di Alexander a entrare per bere l’eggnog, mettendo tutti talmente a disagio che ci eravamo ritrovati a sedere in completo silenzio, Malcolm e David con i loro abiti neri, El e Alexander vestiti come se stessero per andare in chiesa, e io, mamma e papà in pigiama, papà con un ciuffetto di capelli d’angelo infilato nella coda di cavallo. 

lnoltre, un altro dubbio amletico che non ha ancora trovato risposta è il motivo per cui Daisy lavori in un supermercato visto che i suoi genitori sono benestanti (il padre ha guadagnato una barca di soldi scrivendo e incidendo una sola canzone,e la madre non è da meno visto che in un passaggio si dice che possiede un SUV).

Possibile che due genitori abbienti mandino la prima  figlia a studiare in una delle scuole più prestigiose del mondo e la seconda a fare la cassiera in un supermercato?

Fu questo colpo di fortuna a permettere ai Winters di mandare la loro primogenita, Eleanor all’università nel Regno Unito, e fu lì che la giovane bionda con capelli e denti splendenti incontrò l’erede al trono di Scozia!

La sorella minore di Ellie, Daisy, lavora in un supermercato e si è appena fatta una tinta pazzesca ai capelli, il che la rende la vera testa matta della famiglia Winters.

In tutta la prima parte del libro Daisy non fa che parlare, parlare e ancora parlare della sorella e di Alexander, ed è solo dopo un centinaio di pagine che l’attenzione dell’autore e del lettore si sposta su di lei. Tuttavia non aspettatevi chissà quali novità o rivelazioni, dal momento che dopo il trasferimento di Daisy in Scozia per un futile motivo e il racconto di qualche episodio insignificante,la storia ritornerà a marciare sui binari della monotonia.

Durante la lettura mi sembrava di guardare una sit com data l’assurdità di certe scene e ancora di più di alcuni soggetti. Non c’è azione né suspense o humor, è un libro piatto e noioso come i suoi personaggi.

I protagonisti, descritti in modo sintetico e superficiale dall’autore, somigliano perlopiù a macchiette che con le loro gesta, tentano disperatamente di suscitare ilarità nel lettore, ma ottengono di fatto l’effetto contrario. Lo stile dell’autrice è immaturo, farraginoso e ampiamente descrittivo.

Mi spiace dirlo, ma raramente mi è capitato di imbattermi in un romanzo così imperfetto e superficiale, in cui non c’è nulla da salvare ma tanto su cui lavorare. Un testo che più che un frizzante romance/young adult sembra una fan fiction sulla vita dei reali inglesi o un crossover riuscito male(leggete scopiazzatura) tra la serie The Royals di Elle Kennedy e quella omonima di Emma Chase.

Care Dame, come avrete capito non consiglio la lettura di questo libro, ma se deciderete comunque di dargli una chance(possibilmente con “Tutto il resto è noia” del maestro Califano in sottofondo),mi farebbe molto piacere conoscere la vostra opinione.

Per la rubrica”Famose voler bene” è tutto, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima recensione.

A presto,

Vanilla

STORIA