Salve amiche, oggi vi parlo di SEI TUTTI I MIEI DOMANI, libro autoconclusivo di Carian Cole, edito Newton Compton. Venite a scoprire cosa ne penso.

TITOLO: Sei tutti i miei domani
AUTORE: Carian Cole
GENERE: Contemporary Romance
EDITORE: Newton Compton Editore
DATA D’USCITA: 17 novembre 2019
AUTOCONCLUSIVO

Non puoi dimenticare il tuo primo amore. Il mio è un musicista perennemente in viaggio che è riuscito a guardare dritto nella mia anima. Sono passati quattordici anni ma non ho ancora dimenticato i suoi occhi, le cose che è riuscito a farmi provare. Ha mandato in frantumi tutte le mie certezze e i miei preconcetti. Ma mi ha anche spezzato il cuore. E quando la sua musica l’ha fatto diventare una star, ho continuato a esultare per lui. Come se fossi ancora la ragazzina innamorata di allora. Come se le nostre anime non avessero mai smesso di cercarsi.

RECENSIONE

Piper Karel è la pecora nera della sua famiglia perfetta. Mentre le sue sorelle sono bellissime donne in carriera e dalla vita amorosa soddisfacente, a ventuno anni Piper non si è ancora realizzata professionalmente e sentimentalmente. Non ha uno straccio di ragazzo e si è dovuta accontentare di un lavoro sottopagato come segretaria nonostante sia laureata. Detesta i suoi colleghi e approfitta della pausa pranzo per andare al parco e consumare il suo pasto lontano dai loro occhi.
Ed è proprio al parco che gli occhi di Piper si posano per la prima volta su un bellissimo ragazzo dall’aria smarrita che incanta i passanti con le note della sua chitarra in cambio di pochi spiccioli: Evan/Blue.
Blue vive sotto un ponte insieme ad Acron, il suo cane, non ha un lavoro né una famiglia. Piper adora ascoltare le canzoni che lui compone e canta con la sua voce melodiosa, e giorno dopo giorno tra di loro si instaura un legame speciale. Blue ha un’aurea tormentata e sfuggente, un carattere introverso e complesso che non gli fa comunicare col mondo se non con le sue canzoni attraverso le quali esprime i suoi sentimenti, il suo disagio esistenziale e le sue paure.
Dopo aver vissuto nella mediocrità e nell’anonimato per i primi venti anni, Piper prende il coraggio a quattro mani e decide di viversi la storia con Blue, infischiandosene del giudizio degli altri e dell’ostilità della sua famiglia.
Lei e Blue vivono in un mondo a parte, ovattato, fatto di silenzi, amore e dolci melodie.

E poi sei arrivata tu. Custode del mio cuore. Desiderio della mia anima.

Piper è innamorata di lui e, anche se lo accetta così com’è, in cuor suo, spera un giorno di riportarlo sulla strada della “normalità”. Un concetto astruso per uno spirito libero come Blue che non si lascia ingabbiare dal conformismo, ma che chiede a gran voce di volare, librarsi nell’aria come un uccellino. Riuscirà Piper a fargli cambiare idea?

Amiche dell’Harem, ho finito di leggere questo romanzo con le lacrime agli occhi per l’intensità di molte scene descritte. L’incipit sembra quasi soft, uguale a quello di tanti altri romanzi in cui la ragazza si innamora del tipo sbagliato di turno. Ma è a metà lettura che si delinea la realtà nuda e cruda e si capisce che quella tra Piper e Blue non è una storia d’amore come tutte le altre. È speciale perché è un personaggio come Blue a renderla tale. È speciale per l’immensa e ineguagliabile capacità d’amare di Piper. Un amore che va oltre la malattia mentale e i suoi limiti. Un amore che implica l’accettazione di una condizione di disagio permanente, della sofferenza, della diversità. È facile dire “Ti amo, Io ci sono” quando tutto va bene, ma quanti se la sarebbero data a gambe al posto di Piper? Quante donne avrebbero avuto il coraggio o la forza, la pazienza (chiamatela come volete) di dire “io resto” mentre tutto crolla e tutti vanno via.

Questa è la magia dell’amore. Non deve essere sempre facile, perfetto o normale.
Possono essere anche due persone che credono uno nell’altra da starsi accanto per tutti i domani.

All’inizio pensavo che Piper fosse debole, una donna zerbino in balia dell’umore instabile e delle dipendenze di Blue, ma poi, quando si è scoperto il motivo per cui lui si comportava così, è venuta fuori tutta la sua forza di madre e di donna innamorata.
La malattia mentale è subdola e i segni non sono sempre immediatamente riconoscibile. Essa destabilizza chi ne è affetto ma anche i familiari, che all’improvviso si scoprono impotenti, inermi, spiazzati di fronte a una diagnosi del genere. Rispetto a un’infermità fisica in cui la maggior parte delle volte il percorso terapeutico da seguire è chiaro, in quella mentale si va avanti a tentativi prima di capire qual è la strada giusta, quella in grado di tenere sotto controllo le “vocine cattive” dentro la testa.

«L’unica cosa che può farti del male qui sono io.»
Un brivido mi percorre la schiena. «Lo faresti?» sussurro. «Mi faresti del male?»
Mi fa indietreggiare contro il muro coperto di ragnatele e allunga le braccia a toccare la parete, ai lati della mia testa, intrappolandomi.
«Non voglio ma succederà. E tu me lo permetterai.» Sfiora le mie labbra con le sue. «Il fatto che tu ti innamorerai di me ci distruggerà entrambi.»

L’incognita del successo della terapia e la paura di avere a che fare con chi è affetto da questa patologia portano molte persone ad emarginare il malato, ad abbandonarlo a se stesso. Ed è proprio questo che i familiari e gli amici consigliano a Piper: mollare Blue/Evan e di rifarsi una vita con un altro uomo. Ma Piper non vuole un altro uomo, lei vuole Evan/Blue. Lo ama e lo desidera così imperfetto. È lui il suo ieri, il suo oggi e tutti i suoi domani.

La vita e l’amore possono essere bellissimi, crudeli e disorientanti. Questo non è l’amore che sognavo da bambina. Non è il vortice di romanticismo che adoravo dei romanzi rosa. Non c’è nessun anello, niente campane della chiesa, nessun marito che tiene in braccio suo figlio quando hai partorito. Ma è amore vero. Oscuro, brutto, sfrenato e appassionato. Dona felicità, dolore e tutto quello che c’è in mezzo. Quest’ amore, il nostro, non morirà mai. Aleggia nel buio per tornare alla luce ancora più forte di prima nei momenti felici.

Nonostante con la prima serie arrivata in Italia di Carian Cole non ci sia stato feeling, ho deciso di dare una possibilità a questo libro autoconclusivo, e le mie aspettative non sono rimaste deluse. Ho adorato tutto di questa storia, dall’intensità delle emozioni che mi ha suscitato ai personaggi perfettamente imperfetti, al modo non banale di trattare un argomento così delicato e complesso. Quindi se non l’avete ancora letto, ve lo consiglio e naturalmente aspetto un vostro parere.

«Ti amo come se non ci fosse un domani. Non dimenticarlo mai.»

Alla prossima,
Vanilla

STORIA

EROS

 

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