Questo non è il futuro che mi ero immaginata, quando gli avevo confessato che mi stavo innamorando di lui.
Chiudo gli occhi, compiendo il gesto più spaventoso che abbia mai fatto in vita mia. Mi getto nell’abisso, cadendo nelle tenebre… nel bene o nel male.
Autrice: Anna Zaires & Charmaine Pauls
Editore: Grey Eagle Publications
Serie: Le notti bianche. Vol.2
Pubblicazione: 21 aprile 2022
Recensione
Care Dame, eccoci giunte al capitolo finale della dilogia Le Notti Bianche, scritta a quattro mani da Anna Zaires e Charmaine Pauls dal titolo Sole di mezzanotte.
La storia narrata continua, senza interruzioni temporali, gli eventi che avevano chiuso il romanzo precedente dove un Alex in modalità protettrice ordinava e obbligava la sua Kate a trasferirsi con lui a San Pietroburgo, sua città natale, conscio della maggiore sicurezza di cui può disporre in quei luoghi.
Ciò che lo tormenta non è tanto la sua sicurezza personale, ma lo terrorizza la possibilità che possano arrivare a usare Kate, il suo punto debole, per arrivare a lui.
Le donne indeboliscono gli uomini, ed è un punto debole sfruttato dal nemico sin dall’alba dei tempi.
Per questo motivo non si fa nessuno scrupolo a far emergere quel lato autoritario e dispotico che con grande sforzo aveva tenuto a bada o, sarebbe meglio dire, aveva celato durante la sua permanenza a New York quando aveva fatto di tutto per attrarre a sé la donna di cui si era infatuato.
L’obiettivo è tenere al sicuro Kate e farà di tutto per riuscirci, anche confinarla in una vera e propria gabbia dorata: il suo palazzo a San Pietroburgo.
Per Kate il tanto agognato viaggio in Russia, per conoscere i luoghi d’origine di Alex, si trasforma in una sorta di rapimento.
Nonostante le mie proteste, mi aveva spedita sul suo aereo per portarmi lontana dalla mia casa, dal mio lavoro, da mia mamma e dai miei amici. Forse per diversi mesi.
Non sono arrabbiata con lui, per aver cercato la sicurezza di entrambi. A sconvolgermi è il modo in cui intende farlo. Mi ha tolto ogni possibilità di scelta, …
Ne è sconvolta e la rabbia che sopraggiunge tira fuori la sua indole caparbia e ostinata che si rifiuta di sottostare a un simile confinamento, anche se razionalmente ne capisce le motivazioni.
È indubbio che dentro Kate si scatena una lotta fra ciò che la mente afferma urlando: la sua indipendenza, la sua libertà; e ciò di cui la razionalità la allerta: la sua sicurezza.
Ma anni di auto determinazione, autogestione, di libertà di scelta non possono essere spazzati via, ed ecco che Kate prende posizione e si scontra con un Alex sempre più chiuso, più distante, determinato a risolvere il problema senza coinvolgerla.
Non c’è posto in cui leccarmi le ferite, …
Non posso fare altro che chiudermi in me stessa.
Questo scontro di volontà, di intenti minerà il loro rapporto, lo logorerà allontanandoli mentalmente e l’unico modo che ha Alex per riappropriarsi di Kate è con la sua passionalità.
Siamo dalla stessa parte, ma alle estremità opposte dello spettro. Perfino le braccia che piega intorno a me sono un controsenso. A seconda della prospettiva che scelgo, mi sta imprigionando o tenendo al sicuro. In verità, valgono entrambe.
Lei lo sfida come nessun altro ha osato mai fare prima, e ciò lo esaspera e lo stimola, lo fa sentire vivo e determinato a legarla a lui con ogni modo, a ogni costo.
Alex usa il sesso per entrare in connessione con Kate, ne ha un disperato bisogno, perché sa che in questo modo zittisce la razionalità di Kate e si avvicina al suo cuore legandola a lui.
La sua vicinanza mi calma. Finché il suo corpo snello è duttile e caldo contro il mio, nessuno potrà toccarla. Nel cerchio delle mie braccia, nessuno può nuocerle.
Kate si sente ferita, tradita e umiliata. Le diventa chiaro come sempre il rapporto e le dinamiche fra lei e Alex siano state sempre sbilanciate a suo discapito. Lui ha sempre avuto il potere, lui l’ha sempre posseduta.
Creando questo squilibrio di potere, ha frapposto un ostacolo tra di noi. Non posso arrendermi semplicemente. Il rispetto per me stessa non me lo permetterebbe.
Alex le ha tolto il potere decisionale, la libertà fisica e mentale, l’ha isolata dai suoi affetti concedendole solo brevi e controllate telefonate, la tiene all’oscuro di ciò che sta succedendo, il che amplifica la sua paura di perdere l’uomo di cui è innamorata, ma che in questo momento punisce cercando di tenerlo a distanza e soffrendo al contempo per questo distacco fisico che gli impone.
Trattarmi come una prigioniera ha distrutto la nostra fiducia, e tenermi all’oscuro non aiuterà a riparare il danno.
Respingerlo mi fa male, soprattutto quando temo più per la sua vita che per la mia, ma non so se posso perdonarlo per quello che ha fatto, non quando non mostra nemmeno un briciolo di rimorso.
È il cane che si morde la coda, una lotta fra il cuore e la mente, fra la rabbia e la delusione e il desiderio e la passione, fra la necessità di sentirsi libera e la paura per la sorte del suo amore.
Sarà una lotta per la sopravvivenza su tutti i fronti quella che si ritroveranno ad affrontare Alex e Kate, sarà in gioco la loro vita, il loro amore, il loro destino.
Sicuramente, con questo secondo capitolo, le due autrici hanno risollevato le sorti della storia, che come sapete non mi aveva particolarmente soddisfatta nel primo capitolo per vari motivi.
Indubbiamente gioca un ruolo fondamentale la presenza qui del pov maschile che si aggiunge a quello di Kate, ambedue in prima persona, più alcuni pov in terza persona che ci narrano, col giusto distacco del narratore esterno, gli eventi e gli elementi che delineano il plot suspence che era stato intessuto già in Le Notti Bianche
La minaccia oscura che oscilla sulle loro teste si intreccia perfettamente con le dinamiche conflittuali ed erotiche che coinvolgono i due protagonisti costruendo uno scritto ben bilanciato dove suspence, conflitti di coppia, scontri personali, gelosie ed eros si amalgamano perfettamente.
L’erotismo che contraddistingue questa serie è un punto di forza, usato per meglio caratterizzare la natura possessiva e focosa dell’oligarca che usa il sesso con Kate sia per soggiogarla e ammansirla, sia per riuscire a esprimerle tutte quelle emozioni e sentimenti che fino a ora erano a lui sconosciuti e di cui non conosce le parole.
Le autrici hanno saputo gestire in maniera egregia i loro stili narrativi non lasciando al lettore la sensazione di leggere due penne distinte, anzi al contrario, c’è una fluidità e una armoniosità indiscutibile. Per questo avrei preferito avere i due volumi in uno unico, lo avrebbe valorizzato meglio.
Una storia nel complesso intrigante e adrenalinica, ricca di eros e con un pizzico di angst che non guasta mai.
Mi possiede già completamente. Mi ha esattamente dove vuole lui. Nel suo letto. In Russia.
Alla prossima,
Giusi
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