Care amiche dell’ Harem, oggi vi parlo di ” Stringimi a te” di Anna Zaires, capitolo conclusivo della serie ” Strapazzami” pubblicato lo scorso 18 gennaio dalla Mozaika Publications. Siete pronte a ritornare in Colombia per incontrare di nuovo il tenebroso Julian Esguerra e la sua gattina? Allora venite con me!

 

 

Titolo: Stringimi a te

Autrice:Anna Zaires

Editore:Mozaika Publications

Pubblicazione:18 gennaio 2017

Serie: Strapazzami #3

Genere: Dark romance

 

 

SINOSSI

Libro 3 della Trilogia Dark Romance Best Seller del New York Times e USA Today

Prigioniero e prigioniera. Amanti. Anime Gemelle.

Siamo tutto questo e molto di più.

Credevamo che il peggio fosse passato. Credevamo che finalmente avremmo avuto una possibilità.

Ci sbagliavamo.

Siamo Nora e Julian, e questa è la nostra storia.

***Stringimi a Te è la conclusione della trilogia Strapazzami, raccontata dal punto di vista di Nora & Julian.*

 

La Serie:

1)Strapazzami. Recensione:https://haremsbook.com/2016/01/presto-in-italia-la-serie-dark-twist-me-di-anna-zaires-recensione-in-anteprima/

2) Tienimi con te http://amzn.to/2k5R8Lq

3) Stringimi a te

 

 

RECENSIONE

Già da questa breve introduzione avrete capito che questa serie mi ha letteralmente conquistata, aggiudicandosi di diritto un posto indelebile nel mio cuore di lettrice. Iniziamo ormai come di consueto con una premessa. Quando la mia amata Vanilla mi ha assegnato questa recensione, ho decisamente fatto i salti di gioia per la felicità, ma allo stesso tempo ero terrorizzata. Perché vi chiederete? Perché amo follemente questa serie e la paura di non riuscire a rendere questo libro come vorrei, si è ben presto radicata in me. Ebbene si, sono una precisina maniacale e un’ eterna insoddisfatta! Ho terminato la lettura alle 3 di notte e mi sono messa subito al lavoro, scrivendo, cancellando, modificando, aggiungendo, ma non ero ancora pienamente convinta del risultato finale, pur avendo molto chiaro in testa cosa volessi scrivere. E sono giunta alla conclusione che il  modo migliore per raccontarla attraverso i suoi protagonisti, lasciando a voi il piacere di godervi la trama.

In questo romanzo, il livello di suspance é molto elevato e non voglio rovinarvi la lettura visto che io per prima odio le recensioni che contengono spoilers. Ma dove eravamo rimasti…

Avevamo lasciato Nora e Julian a leccarsi le ferite, dopo essere sopravvissuti alla minaccia rappresentata da Al- Quadar. Il terzo volume riprende esattamente da questo punto. Nora vive un profondo conflitto interiore. É stata lei ad uccidere il capo dell’ organizzazione terrorististica. Sa di aver fatto la cosa giusta e Julian é vivo solo grazie a lei.

“Perché non posso vivere senza di te” dice sottovoce. ” Lo sai, Julian. Volevi che ti amassi, e ti amo. Ti amo cosi tanto che andrei all’inferno per te.”

Ma non riesce ad accettare il fatto di essere diventata un’assassina. Sa come dovrebbe sentirsi in base alle imposizioni della società, e le dà fastidio che le emozioni che sta vivendo siano invece molto diverse. La sua amica Rosa, nonché domestica della tenuta, la aiuta a incanalare nella giusta prospettiva ciò che è successo:

“Puoi decidere di lasciare che l’oscurità prenda il sopravvento, Nora, oppure puoi liberartene” dice a bassa voce. “Io ho scelto la seconda opzione. Ho ucciso, ma non sono quella persona. Non lascio che quello mi identifichi. É successo, ed è passato.”

Questa parte mi ha colpito moltissimo e mi ha indotto a riflettere. Chi può giudicare cosa è giusto o sbagliato? L’ autrice é stata molto brava in questo. Ci fa capire quanto sia labile il confine tra giusto e sbagliato, tra il bene e il male, e quanto la diversa educazione che riceviamo, può condizionare le nostre azioni, le nostre scelte e i nostri pensieri. É sempre molto facile giudicare una situazione, quando non la si sta vivendo in prima persona. Io stessa, al posto di Nora, credo che avrei agito esattamente come lei. Sono le circostanze che ti costringono a prendere determinate decisioni in una frazione di secondo. Una singola azione non può inficiare la nostra essenza.

Julian ormai é un assassino privo di coscienza. L’unico suo punto debole é Nora. Per Nora, invece, il percorso sarà più lungo e complesso. Un altro evento, del tutto inaspettato, metterà a dura prova la loro relazione. Vi posso dire che tutta la prima parte del libro é molto intimista, basata sull’ evoluzione e sulla crescita dei protagonisti. Un passo necessario per poter poi gettare le basi per il loro futuro.

Amo questa autrice perché ha approfondito, analizzato, sviscerato le personalità di Julian e Nora a 360 gradi. Julian é stato cresciuto dal padre per poter essere il capo di un’organizzazione, il trafficante d’armi che abbiamo imparato a conoscere. A quattro anni aveva già una pistola in mano, ad otto ha ucciso il suo primo uomo. Il demone che è in lui, il male nella sua anima non potrà mai essere eliminato completamente. Ma l’evento che vi accennavo sopra ci permetterà di conoscere Julian sotto una luce diversa. Finora lo abbiamo visto spietato, oscuro, determinato a raggiungere ciò che vuole, dominante. Un uomo in grado di farsi rispettare solo con la sua presenza imponente e con il suo sguardo magnetico. Ora lo vedremo provare emozioni a lui totalmente sconosciute, tanto da non essere in grado di riconoscerle e di saperle gestire nel modo giusto, provando, forse per la prima volta, il senso di colpa per averle fatto del male.

” Mi è sembrato di averle fatto un torto. Forse perché ora è completamente mia. Non ho più bisogno di costringerla, di trasformarla in quello che ho bisogno che diventi. Mi ama abbastanza da rischiare la sua vita per me, abbastanza da voler rimanere con me di sua spontanea volontà. Tutto quello che le ho fatto in passato era stato calcolato, ma la notte scorsa le ho fatto del male senza volerlo. Le ho fatto del male quando tutto quello che volevo era abbracciarla, guarirla”. 

Pur mantenendo inalterate le caratteristiche che lo contraddistinguono e pur compiendo degli errori dovuti alla sua inesperienza affettiva, Julian sarà estremamente protettivo, amorevole e a tratti, anche molto paranoico nei confronti di Nora.

La crescita evolutiva di Nora é ancora più evidente. Quando é stata rapita, era completamente terrorizzata. Pian piano, la sua fragilità é stata sostituita dal coraggio e dalla determinazione e si è trasformata in una combattente. Oltre a combattere l’ ansia e gli attacchi di panico nati in seguito alla consapevolezza di essere diventata un’ assassina, si interroga, si pone delle domande, si tormenta su come sarà il suo futuro al fianco di un uomo come Julian. É una ragazza di 20 anni, catapultata all’improvviso in una realtà difficile da affrontare. Alla sua età dovrebbe pensare solo al college, uscire, divertirsi, essere spensierata. La sua vita é tutto tranne che “normale”. Senza contare che le manca il lato oscuro del loro modo di fare l’amore. É diventata completamente dipendente da quella sorta di miscela tra piacere e dolore, dalla scarica di endorfine che ottiene praticando il sesso intenso e violento. Vuole il dolore, ma lo teme in ugual misura. Anche in questo caso é divisa in due: in lei convivono due Nora, quella che era e quella che è diventata. Cerca il dolore, ne ha bisogno per canalizzare e gestire il vortice delle emozioni contrastanti che albergano in lei. Anche in questo terzo volume, infatti, ritroviamo, seppur in modo meno marcato rispetto ai volumi precedenti, quello che io definisco “il loro gioco a scacchi”.

Nora cerca in tutti i modi di provocare Julian per ottenere una sua reazione e viceversa. La paura, la rabbia, la sconfitta, l’impotenza sono emozioni che la Zaires sa descrivere magistralmente, facendole percepire al lettore. Come potete ben immaginare dalle mie parole, la situazione é abbastanza pesante e difficoltosa da affrontare per entrambi e hanno necessità di cambiare aria e prendere un attimo di respiro. E qui affrontiamo la seconda parte del libro.

Lo scenario sarà Chicago, città natale di Nora. Vi aspetta un altro clamoroso colpo di scena, a cui l’autrice ci ha abituato. La seconda parte sarà molto più movimentata, con un ritmo della narrazione sostenuto e incalzante. Vi posso assicurare che, mentre leggevo, avevo il cuore in gola e “sfogliavo” freneticamente le pagine con l’ansia di conoscere cosa sarebbe successo ai nostri protagonisti e se sarebbero sopravvissuti all’ ennesimo pericolo. Ora si pone il dilemma di come raccontarvi il finale senza rovinarvi la sorpresa. Ma non posso non spendere alcune parole, quindi concedetemelo. Siamo alla fine di questo viaggio e tutti i nodi vengono al pettine. Per Julian e Nora é giunto il momento di affrontare tutte le questioni rimaste in sospeso. E sarà proprio il dolore, il punto di svolta della loro relazione.

” Il suo abbraccio, un tempo la mia prigione, ora é la mia salvezza, che mi impedisce di annegare nella disperazione. Non siamo mai stati uniti dal nostro dolore prima d’ora, non abbiamo mai attraversato lo stesso tormento.”

 

Nora finalmente si sentirà dire le parole di cui aveva un disperato bisogno e Julian canalizzerà tutta la rabbia, il dolore, la sua dipendenza completamente fuori controllo per Nora in un’ unica sensazione. Dietro al mostro, potrete vedere finalmente l’uomo. L’uomo che non si è mai permesso di provare emozioni, che allontanava gli altri da sé per proteggere se stesso. Per non provare il dolore di perdere Nora, donna intorno al quale ruota tutto il suo mondo. Le pagine che ci regala l’autrice sono così emozionanti, struggenti, cariche di magia e intrise di pathos che non ho potuto far altro che scoppiare a piangere. Mi sembra chiaro che anch’io, come Nora, ho sviluppato una totale dipendenza da quest’uomo. Amo i protagonisti maschili complessi, con diverse sfaccettature, quelli che sembrano non essere in grado di amare, ma che quando prendono coscienza di loro stessi, si rivelano essere degli uomini straordinari. Di Julian si devono percepire i gesti. E un gesto, molto spesso, vale più di mille parole. Non mi resta che ringraziare l’autrice per questo viaggio meraviglioso. Julian mi mancherà non poco devo dire, ma spero di poter leggere presto altri lavori di questa autrice, che reputo molto talentuosa. É in grado di delineare a fondo i protagonisti non descrivendoli, ma semplicemente mostrandonceli per quello che sono, sa utilizzare diversi registri e mescola perfettamente diversi generi. A voi, care Dame, vi auguro buona lettura e vi lascio con una citazione che racchiude il significato dei 3 volumi.

” Ossessione, dipendenza, amore – sono tutti la stessa cosa. Non posso vivere senza di te, Nora. Perderti mi distruggerebbe. Posso sopravvivere a tutto, ma non a questo.”

Alla prossima,

La vostra Francesca

 

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