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Benvenuti amici alla 7° tappa del blog tour dedicato al libro, di prossima uscita, di Laura Rocca, blogger e scrittrice di fantasy.

IL REGNO DELL’ARIA

Si tratta del secondo volume della serie LE CRONISTORIE DEGLI ELEMENTI, preceduto da IL MONDO CHE NON VEDI, saldamente in top 20 Fantasy Young Adult di Amazon, come potete verificare qui di seguito https://www.facebook.com/LauraRoccaAutrice/photos/a.962604573805753.1073741828.953721908027353/1116959541703588/?type=3&theater

Se avete voglia di leggere la mia recensione del primo libro, “Il mondo che non vedi” questo è il link

 https://haremsbook.com/?p=11316

Seguito poi dallo spin-off AIDAN

Tornando al libro a cui è dedicato il blog tour “Il regno dell’aria” vi ricordo che uscirà l’8 Luglio e vi presentiamo trama e cover.

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TRAMA:
Celine è convinta di essere una ragazza insignificante e invisibile, ma il destino ha in serbo altri piani per lei: non solo scopre un mondo di cui non conosceva l’esistenza, ma ne è persino a capo. Purtroppo questo dono inaspettato le preclude l’amore dell’unico ragazzo che le abbia mai fatto battere il cuore in diciotto anni. La profezia, infatti, lega il suo destino a quello dell’altro Prescelto, e il suo amato Aidan è irremovibile: non infrangerà le loro leggi perché non vuole esporla ad alcun pericolo.
Celine non può crogiolarsi nel dolore, non ha più tempo. I nemici stanno colpendo duramente i Quattro Regni, Fàs ha deciso di attaccare e il popolo si sente talmente abbandonato da aver perso ogni speranza. Le protezioni attorno al Regno dell’Aria stanno cedendo e, mentre il male si avvicina, Celine deve ritrovare la Lama d’Aria, dispersa da quasi vent’anni. La sopravvivenza del Regno dipende dalla riuscita della sua missione. L’unica possibilità di salvezza è nelle sue mani.
Alla scoperta di un mondo nuovo, immerso tra i ghiacci della Finlandia, Celine si appresta a sciogliere le fila di un antico mistero.

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Prezzo: E-book 2.99€ GRATIS per gli iscritti al programma Kindle Unlimited.

Per voi anche il book trailer: https://www.youtube.com/watch?v=-9necNwf1FU&feature=youtu.be

Ma veniamo a noi.
Harem si occuperà, in questa tappa, dei luoghi fantasy, dov’è appunto ambientato “Il regno dell’aria”. Luoghi stupendi e ricchi di magia, che fanno davvero viaggiare con la fantasia.

Qui di seguito alcuni estratti di questi posti incantati:

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Osservare le montagne innevate in lontananza, o quello che s’intravedeva del villaggio dietro il castello, la deliziava. Sembrava di essere in un mondo ricoperto di glassa. Il palazzo visto da fuori era un incanto; le mura di ghiaccio erano brillanti e gli conferivano una luce particolare. Rispetto al castello di Gallaibh era più stretto e lungo, vi erano numerose torri e pinnacoli ornamentali, il ghiaccio sui tetti era di un colore più intenso, quasi blu violetto. Balconate e sculture di Adhar ornavano la facciata. Le finestre erano bifore o trifore, dando l’idea di seguire lo stile neogotico, sicuramente la visuale dai piani alti doveva essere incredibile. Man mano che si avvicinavano si potevano anche notare le “pareti di luce”, magnifiche vetrate con incredibili mosaici colorati che raffiguravano sempre Adhar; quando il sole le colpiva, nei mesi estivi, all’interno sicuramente si riversavano incredibili giochi di luce. Le torri sembravano solcare il cielo sviluppandosi in verticale ed erano ornate da guglie merlettate.

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Celine stava quasi pensando che avessero sbagliato strada, quando gli alberi si aprirono all’improvviso, svelando una meravigliosa radura. Si trovava ai piedi della grande quercia. Rimase a bocca aperta: lo spettacolo che aveva davanti a sé era da togliere il fiato. Innanzi a quella manifestazione di silenziosa solennità, anche l’animo meno avvezzo a suggestioni immateriali sarebbe rimasto sbalordito. Il tronco avrebbe richiesto almeno una decina di persone per poterlo abbracciare; le radici creavano un gioco d’intrecci, tra i quali s’intravedevano acqua e piccoli fiori multicolori; i rami svettavano fieri, carichi di foglie color verde intenso e piccole ghiande. Celine era certa che quell’albero fosse caro ad Adhar, probabilmente era vera la leggenda che raccontava lo avesse piantato lei. La sacralità del rapporto che i loro antenati intessevano con la natura era evidente in quel luogo.

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Celine e gli altri varcarono la soglia della Miniera delle Profondità, Mèinn an Doimhneach. Si aspettava travi di legno penzolanti e oscurità, ma era stata tratta in errore. Le Miniere delle Profondità erano illuminate a giorno da globi di luce, proprio come la biblioteca sotterranea di Gallaibh. I corridoi erano scolpiti nella pietra: i minatori avevano dato vita ad ampie vie, costellate da colonne dall’aspetto gotico, con soffitti riccamente lavorati. Non vi era però bisogno di quadri o ornamenti, come in una chiesa. Quel luogo aveva un fascino naturale. I vari filoni di metallo rilucevano, le venature luminose risaltavano nei punti giusti, creando giochi di colore che riscaldavano l’atmosfera.

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La torre in pietra era di forma leggermente conica: più larga alla base, andava stringendosi nella parte superiore, e la cima sembrava perdersi tra le nuvole. Celine provava a contare i piani, ma immancabilmente ne saltava uno e le toccava riprendere da capo. I dettagli di quell’opera architettonica la rapivano e distoglievano la sua attenzione, l’occhio veniva continuamente catturato da ogni rifinitura. La struttura esterna della torre era ornata da imponenti loggiati che la dividevano in più segmenti. Il primo era caratterizzato da un giro di arcate cieche – tranne il grande portone – impostate su semicolonne che, sotto ogni arco, erano abbellite da un compasso a losanga, con intarsiati i diversi simboli degli elementi, e al centro, in rilievo, dal simbolo dell’Aria. A ogni piano i loggiati erano ornati da motivi differenti, impossibile distinguerne nettamente i dettagli a occhio nudo. Il sodo murario era interrotto da alcune finestre a monofora, che si aprivano casualmente sulla torre. La pietra con cui era costruita la struttura era talmente levigata dalle intemperie da sembrare lucida e, mentre il cielo andava scurendosi, le luci del Nord prendevano forma, specchiandosi sulla facciata, dandole quasi vita.

E questo è tutto per ora.
Ringrazio l’autrice Laura Rocca per aver concesso ai lettori di Harem un’anticipazione del nuovo libro, inoltre la ringrazio per la sua gentilezza e l’affetto dimostrato.
Vi ricordo che per accedere alla fantastica sorpresa finale del tour è necessario commentare ogni tappa.
Per conoscere le successive tappe potete cliccare sulla pagina Facebook dell’evento
https://www.facebook.com/events/1096732760397893/ o potete visualizzare la foto qui di seguito riportata.

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A presto con la mia recensione del secondo volume di questa meravigliosa serie.
La vostra Coriander