“Era destinata a questo. Vedrà”

“…perché io?” “In questo mondo ci sono milioni di dipinti. Una sola Mona Lisa. Ci sono miliardi di donne a questo mondo. Una sola come lei, Mona Lisa St. James.”

Care Dame ho avuto il piacere di leggere The Red di Tiffany Reisz, standalone della regina del Kinki, conosciuta in Italia con la serie The Original Sinners.

Titolo: The Red

Autore: Tiffany Reisz

Editore: Hope Edizioni

Serie The Red #1

Genere: Erotic romance; Paranormal

Data di uscita: 3 aprile 2020

Sinossi

Non fare mai promesse che non intendi mantenere…

Mona Lisa St. James ha fatto una promessa solenne: salvare The Red, la galleria d’arte di sua madre, a qualsiasi costo.
Purtroppo, il nome della galleria non potrebbe essere più appropriato, non solo perché è dipinta di rosso, ma perché è in rosso.
Mona sa di non avere altra scelta che venderla, almeno fino a quando, dopo l’orario di chiusura, un uomo misterioso non fa il suo ingresso. Si tratta di un bellissimo inglese, estremamente seducente, che fa a Mona un’offerta che non può rifiutare: salverà The Red se lei acconsentirà a sottomettersi sessualmente a lui, per un anno.
Di certo, la madre di Mona non avrebbe voluto che lei si vendesse a un estraneo, però, la ragazza è intenzionata a fare qualunque cosa per mantenere la sua promessa…

Recensione

The Red, nonostante sia un romanzo a firma Reisz in realtà è stato scritto dal suo alter ego Nora Sutherlin, infatti se ne fa menzione nel primo capitolo della serie The Original Sinners. La cosa non ci stupisce più di tanto poiché appare ovvio che Tiffany e Nora più e più volte ci hanno dimostrato di sovrapporsi e fondersi in un tutt’uno restituendoci una donna dalla personalità spregiudicata, fuori dagli schemi, libera e forte della propria identità e sessualità.

E con questo romanzo, al limite fra la realtà e l’onirico, fra il tangibile e la fantasia, la Reisz mostra ancora una volta la sua complessa personalità, la sua formazione, le sue conoscenze riuscendo con le sue parole a trasmettere e ad aprire a noi lettori il suo mondo, il suo modo di vedere, di sentire.

Indubbiamente The Red sarà uno stimolo forte e potente per il corpo e per la mente. Due aspetti che verranno sollecitati, stimolati e soddisfatti dalla capacità dell’autrice di accendere tutti i sensi: tatto, udito, olfatto, vista e gusto. Sì, perché questo romanzo va al di là del mero racconto erotico, è un volo della mente, un viaggio nell’erotismo più sfrenato attraverso e con l’arte. Un connubio che riporta indietro nel tempo il lettore, a quando l’arte visiva dei grandi maestri rivendicava al mondo la libertà di esprimere l’erotismo, rivendicava la libertà della donna di essere padrona del proprio corpo ed esporlo senza pudicizia, senza vergogna.

Tiffany Reisz utilizza un plot scontato, già letto, ma lo sfrutta a suo vantaggio, piegandolo e adattandolo alle sue esigenze narrative. Ed ecco che un accordo d’affari fra Mona Lisa, la proprietaria della galleria The Red ormai in rovina, e Malcom si trasforma in un intrigante liaison nella quale il nostro enigmatico e inafferrabile Malcom avrà Carta Bianca” per un anno. Per contro risanerà le finanze di Mona donandole una serie di oggetti d’arte dal valore inestimabile.

“Quello per cui pago, in realtà, è il consenso. Carta bianca, diciamo.” “Carta bianca? Cioè?” “Voglio il suo consenso a fare tutto ciò che voglio con il suo corpo.”

Quindi una commistione tra l’ipotetico svilimento della donna che da “per bene” decade a “puttana” e l’ideale sublime delle opere d’arte come acme della perfezione.

Si sentiva una debosciata, ma non svilita. Non era sicura di quale fosse la differenza, ma una c’era, lo sapeva.

…le piaceva essere usata a fondo. Era una nuova informazione su se stessa. Quella consapevolezza non la turbò. La turbò solo di non esserne turbata.

È ancora l’arte che determina lo scenario che diventerà parte integrante del quadro erotico che coinvolgerà i due amanti. Mona,di volta in volta, si vedrà catapultare come in una dimensione parallela, incapace di distinguere la realtà della finzione, se non fosse per quel corpo caldo che la ammalia, se non fosse per le sensazioni forti e vibranti che la scuotono, se non fosse per il dolore sferzante e sibillino che la trafigge ogni volta che Malcom si presenta alla sua porta e agisce sul suo corpo.

“Quello per cui pago un milione di dollari – minimo, intendiamoci – è per fotterle il cervello.”

“Faremo dei giochi, lei e io. O meglio: io giocherò e lei starà al gioco. Non riconoscerà la realtà dalla fantasia.”

Se non fosse per la bugia che ogni volta che lui scompare dal suo letto si ripete: non per amore, ma per soldi. Se non fosse per il vuoto e la solitudine che permea il suo animo aspettando un segno da quest’uomo ammantato da quest’aura di mistero, dai tratti così aristocratici tanto da sembrare uscito da un vecchio ritratto ottocentesco.

…c’era qualcosa di lui che sembrava… vecchio. No, non vecchio. All’antica, forse. Sì, era quello. All’antica.

Erano i capelli. … Neri e scarmigliati, dissoluti perfino, le ricordavano i raffinati autoritratti di Eugene Delacroix. Occhi scuri, cuore nero. A Mona sembrava il diavolo a un appuntamento galante.

Se non fosse per la dipendenza che lui ha innescato nella indipendente Mona,

“Malcom… mi hai detto di non amarti. Non fare in modo che io ti ami.” “ma ti manco quando non ci sono?” le chiese. “Le cose che mi fai… Non ho mai osato nemmeno sognarle, men che meno farle. Eppure, quando sono con te, non c’è gioco che non farei, niente che il mio corpo non ti darebbe. Tu te ne vai e io impazzisco per l’attesa. Tu mi lasci e sei il mio primo pensiero al mattino e il mio sogno notturno. E se conoscessi il giorno in cui tornerai da me, conterei i minuti che mancano per rivederti.”

se non fosse per la presa di coscienza della sua spregiudicata sessualità.

Un romanzo conturbante, sfrenato, contorto, a volte disturbante e scioccante. Un’opera che può avere più chiavi di lettura; dalla più semplicistica che lo vede un mero erotico dove vengono, scena dopo scena, descritte le più svariate pratiche sessuali dalla più dolce alla più bestiale, a quella più complessa dove attraverso l’amore per l’arte viene espresso l’amore per se stessi e la propria identità emotiva, sessuale e morale.

E l’autrice va ancora più a fondo mescolando la carnalità terrena e il piacere fisico con l’estasi quasi mistica e la percezione di un altro piano esistenziale i cui confini sono labili, facilmente oltrepassabili se fortemente motivati.

“Tutto questo è un sogno? …” “Non stai sognando” le rispose, … Era sveglia e lo era stata tutte le volte che lo aveva incontrato. “Ma se fosse un sogno, vorresti svegliarti?” le chiese. Una buona domanda. Una domanda legittima. Una domanda difficile, ma alla quale rispose con facilità. “Mai.

Ecco il mistero che si insinua strisciante già dalle prime battute, che l’autrice dispensa con piccoli indizi che ricomposti svelano ciò che si cela dietro l’imperturbabile e quasi inconsistente Malcom.

“Chi sei tu…?” sussurrò Mona. Malcom aprì piano gli occhi e abbassò lo sguardo su di lei. “Lo scoprirai” le rispose. “Quando? Dove?” “Alla fine. In questo letto. “

Una figura a tratti evanescente, illusoria ma al contempo pregna di fisicità e consistenza, la cui carnalità e perversione trascina la semplice Mona in un luogo a lei finora sconosciuto, scombussolando ciò che credeva di sapere di sé e della sua sessualità.

“Vuoi che io sia nervosa?” “Moltissimo. Renderà il trionfo ancora più dolce. Adoro la sfida di vincere la riluttanza.”

Potremmo paragonarli a un maestro e la sua allieva, a un artista e la sua musa oppure meglio a un uomo determinato a portare a termine una promessa e una donna determinata a conoscere finalmente se stessa e a perdersi fra le braccia e la forza conturbante di Malcom: senza freni, senza remore, senza alcun moralismo, senza paura.

Lui si era infilato dentro di lei. La aveva aperta e si era accomodato come se fosse a casa sua.

“Stanotte ti ho aperta in due. Quassù.” Con la mano libera le picchiettò la tempia, indicandole la sua mente. “E qui.” Si picchiettò il petto, sopra il cuore.

Posseduta. Era quello. Aveva la sensazione che lui le fosse entrato dentro l’anima, nella mente e avesse preso il controllo del suo corpo e del suo cervello. 


È il delirio dei sensi. È il viaggio nella forma più primitiva del piacere, testando limiti e volontà, pretendendo e cedendo, abbattendo tutti quei vincoli e pastoie che normalmente imbrigliano l’essere umano. È una rivendicazione della libertà delle proprie scelte, del proprio volere, dei propri desideri. Come già sperimentato, la sua scrittura travolge e stravolge per la sua crudezza e oltraggiosità. Si fa beffe delle regole morali, dei principi e della rettitudine, ma proprio perché senza remore coinvolge a tal punto da rimanere affascinate e abbagliate in un crescendo di emozioni e sensazioni che avviluppano il lettore trascinandolo come teletrasportato in quei luoghi dove Malcom conduce Mona. Si diventa parte integrante della scena come precipitate dentro un quadro e diventarne parte integrante, e sentire e percepire l’urto violento delle emozioni e sensazioni provate da Mona dinanzi a Malcom, bello e affascinante, predatore e amante, dolce e bestiale, amorevole e sadico.

The Red diventa così una porta attraverso la quale l’autrice ci permette di entrare nel suo mondo, ci permette non solo di dare una sbirciata ma di viverlo a pieno, di sentire con tutti i sensi anche se con la percezione distorta di vivere un sogno.

Un talento quello di Tiffany Reisz, che già con la storia di Nora e Søren ci aveva dato prova della sua abilità e perizia stilistica e narrativa ma che qui conferma, mescolando abilmente i vari piani dell’esistenza: reale e irreale, verità e finzione, sogno e vita regalandoci un finale atipico ma degno dell’estetismo su cui si concentra tutta la narrazione: l’arte, il bello, il piacere e lo stile di vita dissoluto. Un finale che avrei desiderato più corposo e più dettagliato, unica piccolissima pecca di questo intensissimo romanzo.

Un romanzo che mi ha catturata, mi ha incuriosita con le opere menzionate tanto da ricercarle e osservarle durante la lettura per cogliere tutte le sfumature e precipitarvi dentro.

Un romanzo da leggere assolutamente, attendendo il secondo della serie, The Rose.

“Non sono il diavolo, mia cara. Il diavolo vuole la tua anima. Io voglio solo il tuo corpo.”

Malcom poteva crederci se voleva, ma Mona conosceva la verità. …. presto lui si sarebbe impossessato di entrambi: anima e corpo.

Giusi

Sensualità Infuocato