It’s hard to drown your sorrows when the little bastards can swim

Harem’s Book, insieme con gli amici de Libri e librai, C’era una volta un foglio, Milioni di particelle ha avuto il piacere di partecipare al review party organizzato in occasione della uscita in Italia, grazie a Mondadori, della trilogia sci-fi dalle ambientazioni distopiche  “Lifel1k3” di Jay Kristoff.
Un autore come Kristoff ha conquistato il pubblico già con la trilogia NeverNight e con il suggestivo romanzo dalle sfumature gotiche L’impero del Vampiro. Lifel1k3 si offre come una vertigine di emozione, quasi uno “scossone” letterario, una proposta nel panorama dello sci-fi young adult che si staglia per complessità e profondità dei temi trattati (dalla crisi climatica e ambientale, al deterioramento delle relazioni sociali, alla deriva della ricerca scientifico – tecnologica al pericolo dei regimi bastai su storture politico – ideologiche fino ai temi più umani e universali che toccano le sfere identitarie della affermazione personale e dei legami interpersonali).
Lo sci-fi sorprende sempre per le incredibili possibilità che offre all’autore e al lettore. Un filone narrativo intrigante e affascinante ma difficile e ambizioso perché mostra una società  fittizia, un prodotto letterario, per distopia, cioè con caratteristiche di una utopia negativa, o di pseudo-utopia. È una operazione rischiosa. La realtà  proposta deve essere credibile, anche se presenta attitudini sociali e tendenze morali portate agli estremi. Tutto è portato all’eccesso: lo scenario, le emozioni, la conflittualità. Deve esserci innanzitutto un’idea, originale, forte. Quella trovata che porta a costruire questo mondo alternativo, apocalittico e fantastico, che cattura il lettore. Un’idea, una distopia. Un mondo che ha leggi spietate, crudeli, regole ferree, che azzerano l’identità sociale. Una affascinante prospettiva, un’ambientazione coinvolgente, diversa, nel vero senso del romanzo distopico. Un altro mondo, un’altra realtà, un’altra possibilità .Personaggi con logiche sorprendenti, che fanno scelte coerenti alle istituzioni e al contesto cui appartengono. Ma i sentimenti restano puri, invariabili, universali. Questo aspetto estremamente affascinante: assistere allo svolgersi di una storia in cui i personaggi si muovono in questa realtà  frutto della fantasia ma coerente, agendo condizionati da essa.
LIFEL1K3 è ambientato in una America post-apocalittica, che porta i segni drammatici di una rivolta, quello più drammatico è sicuramente la condizione di asservimento in cui versa la popolazione robotica, ridotta a semplice classe servile, così come quella degli androidi relegata a uno statuto di fuori legge.

Qui troverete tutto sul primo volume, LIKEL1K3 e qui sul secondo, DEV1AT3.

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

Se LIFEL1KE è stato uno step cerebrale, di assestamento, costruzione del world building e premessa alla storia; DEV1AT3 si è rivelato un volume e assolutamente, spietatamente viscerale. Tutto è diventato emozione. Tutto è stato messo in discussione. Tutto è stato in pericolo. Tutto è risultato più accelerato, più intenso. Tutto è diventato diverso. Prendendo un’altra direzione. E ora TRUEL1F3 mira dritto al cuore.  Degno epilogo, con la cifra di Jay Kristoff, che piacerà a alcuni e farà storcere il naso a molti ma d’altronde, come dichiara lo stesso autore, il lieto fine è sopravvalutato…e forse questo in fondo lo è.

Un epilogo è sempre un momento delicato perché sarà inevitabilmente il sapore che lascerà quel romanzo, l’ultimo sguardo ai nostri amici letterari.

TRUEL1F3 di Jay Kristoff è bruciapelo, convulso è destabilizzante. È il finale scelto dal suo autore.

La storia riparte subito dopo il cliffhanger da cardiopalma di DEV1AT3, tanto che siamo catapultati a Yousay e trascinati attraverso le conseguenze inevitabili delle ultime vicende. Lemon Fresh nelle mani di BioMaas, Eve della Daedalus Technologies insieme a Gabriel, Cricket ed Ezekiel affrontano il rischio di un’esplosione nucleare. I titani dello scontro si battono in una nuova arena, aziendale, in un conflitto che potrebbe avere ripercussioni catastrofiche e mondiali. Daedalus Technologies e BioMaas sono intenti in una guerra senza esclusione di colpi e in questo scenario i nostri protagonisti sembrano pedine sacrificabili sulla scacchiera del potere. Lo scenario forse più spietato che abbiamo incontrato questo dello spionaggio industriale e del conflitto tecnologico. Abbiamo attraversato mondi desertificati, paesaggi metallici e spettrali tratteggiati dalla distopia di Kristoff con innegabile talento; in questi mondi sospesi e rarefatti le vicende dei personaggi – in un contrasto stridente e drammatico – si facevano sempre più convulse e avvincenti mentre agivano nella distruzione. Ora siamo catturati, intrappolati, dall’atmosfera asfissiante e inquietante di CityHive e Megopolis. 

Lemon Fresh da spalla divertente e leggera acquista sempre più spessore, terminando il suo arco evolutivo come personaggio chiave nella vicenda. Di fronte al dolore, alla possibilità di aver perso tutto e tutti dovrà scegliere se collaborare con uno dei giganti di Yousay o ricordarsi chi è, realmente. Soprattutto quando in questo conflitto tra megalomani machiavellici, gli intenti sembrano nobili ma discutibili i mezzi… basti pensare al progetto della BioMass per restituire al sistema il verde e la vita. Numerosi saranno i colpi di scena, spesso ci chiederemo a che punto arriverà la svolta, da dove la trovata, l’innesco risolutivo. Anche perché le azioni di coraggio e di sacrificio sono innumerevoli. Basti pensare a Grimm, a Ezekial e al protettivo Cricket (soffro tantissimo).

È un climax, un crescendo continuo e drammatico verso lo scontro finale che sarà epico. Riportandoci dove abbiamo iniziato questa storia, a chi ha cominciato questa avventura, a Eve, chiudendo narrativamente e simbolicamente il cerchio.

Un salvataggio, un castigo, morte e distruzione, una riconciliazione. Speranza.

Nota dolente la quantità incredibile dei POV. Per quanto si possa apprezzare come scelta stilistica dell’autore, quasi fosse un riflesso della forza centrifuga degli avvenimenti e una metafora della frammentarietà dell’IO – schegge impazzite di umanità restano in questi devianti e in androidi malinconici – sono davvero un ostacolo a volte alla immedesimazione. E il lettore ha bisogno di connettersi con i personaggi. Lemon Fresh guerriera maltrattata nel suo percorso evolutivo; Eve e alter ego sfuggenti; Ezekiel risulta appiattito e alcuni risvolti eccessivamente semplificati.

«amare significa volere bene a qualcun altro più che a te stesso» disse Cricket. «sentirsi meglio quando quella perso- na è vicina e peggio quando è lontana. vuol dire desiderare ciò che è meglio per lei, a qualunque costo.»

Febbrile il ritmo e il Worldbuilding strepitoso, potente l’immaginario e lo stile inconfondibile. Una trilogia da leggere 

Saffron

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