Hola Dame di Harem,
oggi sono qui per parlarvi del debutto italiano di Chelle Bliss, Tutto per una notte.
La moto era una Harley, modello Fat Boy, senza parabrezza, con manubrio cromato e carrozzeria nera. Lui indossava stivali neri, jeans e maglietta scuri. Era grosso e muscoloso, e trattenni il respiro vedendo il suo bel viso dai lineamenti marcati. Un sorriso divertito spuntò sulle sue labbra alla vista della sottoscritta che lo adocchiava lasciva. Porca puttana.
Un sexy tatuatore in sella ad una moto e una professoressa tutta d’un pezzo: due elementi che ben mescolati potrebbero fare faville ma, concretamente sono un enorme buco nell’acqua.
Ma partiamo dal principio!
La storia di Suzy e City ha inizio nel momento in cui l’auto della nostra eroina decide di passare a miglior vita nel bel mezzo del nulla, in piena notte. Tranquille, però, il destino vuole che in quel momento uno sconosciuto in sella ad una moto arrivi in soccorso di Suzy come un moderno Charming tatuato. Cosa fare, quindi, a questo punto? Essere sprezzanti del pericolo e farsi aiutare da uno che potrebbe essere un serial killer è una saggia idea.
E quindi let’s do it!
Ovviamente si sa, da cosa nasce cosa e un semplice passaggio in moto è in grado di trasformarsi in ben altro tipo di cavalcate.
Come vi dicevo al principio della mia recensione, le premesse, seppur un tantino farcite di cliché, avrebbero potuto dar vita ad un romanzo con cui passare almeno qualche ora di spensieratezza. Purtroppo, così non è stato.
Qualche volta la vita non ci dà quello che stiamo cercando, ma ci dà quello che ci spetta. Dobbiamo solo avere la volontà di buttarci. Godercela un po’. Prenderci il rischio per una volta.
Partiamo dai personaggi: Suzy, la nostra sexy Prof.
Dire che questa donna sia una contraddizione vivente sarebbe come farle un complimento. Può apparire pura, un po’ altera, una donna che non è in grado di pronunciare una parolaccia e che sogna l’uomo perfetto con cui realizzare il sogno americano ma, a conti fatti, impreca come uno scaricatore di porto, ha fantasie sessuali un tantinello sopra le righe e spesso veste in modo succinto. Insomma, una suora con l’anima della pornostar.
Volete sapere poi cosa ha contribuito, definitivamente, a mettere il chiodo sulla bara della nostra relazione? Il fatto che, PER L’INTERA DURATA DEL LIBRO, Suzy si ostini a cadere tra le braccia di City e poi a fuggire subito dopo perché ancorata alla ricerca del fantomatico uomo ideale. In poche parole uno dei personaggi più superficiali e moralisti di cui io abbia mai letto.
Le donne, la causa del male nel mondo. Se la figa non fosse stata così dannatamente perfetta ci avrei rinunciato per l’eternità.
City, invece? Beh, lui presenta tutti gli stereotipi del genere, quasi l’autrice abbia fatto una lista di cliché e li abbia inseriti in un minestrone dall’aspetto molto figo: italo-americano, bad boy, tatuato con moto annessa, cuoco sopraffino, rude ma al tempo stesso super legato alla famiglia e alla madre che gli cucina le lasagne.
Continuo a non spiegarmi perché gli americani ci vedano come una società matriarcale di cuochi provetti quando, personalmente, i miei conoscenti non sono in grado di preparare neanche un uovo sodo. LOL.
Nonostante questo, credo che City alias Joseph sia l’elemento meglio riuscito di questo romanzo: la sua schiettezza e risolutezza fanno di lui un protagonista da apprezzare. Non so quanti altri uomini potrebbero sopportare una donna come Suzy, diciamocelo.
“Fermò la sua fronte sulla mia mentre ricopriva il mio corpo e mi aggrediva i sensi. Era più che solo sesso. Esprimeva i suoi sentimenti, tanto che li sentii penetrare nel mio corpo. Lo guardai negli occhi e lui osservava i miei, poi ci baciammo. Il dolore del bacio non mi fermò dal ricambiarlo con ardore.”
Protagonisti a parte, trovo che Tutto per una notte sia un romanzo un po’ basato sul nulla: troppe -ridondanti e frequenti- scene di sesso, trama misera, una parvenza di evento tragico e una sorta di colpo di scena finale che, sostanzialmente, non ha alcuna rilevanza nella stessa trama.
Spero che i restanti libri della serie abbiano una marcia in più, dopotutto i fratelli Gallo promettono abbastanza bene.
Alla prossima mie dame, vostra Laura.
STORIA