Quanto vale una bugia se alla fine è l’amore a vincere?

TITOLO: UN’ADORABILE BUGIARDA
AUTORE: Mariangela Camocardi
EDIZIONE: MC Books 2021
GENERE: Romance storico
SINOSSI
Quanto vale una bugia se alla fine è l’amore a vincere?
Più che un incontro, tra Elisa e Giles è stato uno scontro. Lei detesta i napoleonici che hanno conquistato la sua terra, e lui è un francese arrogante, convinto di poter arraffare tutto, persino lei.
Eppure le loro strade si incrociano di nuovo, e dalla locanda in cui Elisa serviva, si ritrova a frequentare i salotti più esclusivi di Milano, come una dama del bel mondo.
Inimmaginabile!
Esattamente come le notti infuocate che lui, l’aristocratico ufficiale francese entrato di prepotenza nel suo destino, le fa vivere.

Se dovessi definire con un unico aggettivo questo libro, penso alla parola conturbante. Ogni volta che leggo un libro di Mariangela, vengo avviluppata dalla storia, che, soprattutto in questo caso, si snoda tra avventura, sentimento, intrigo e profondità. Per entrare subito nei dettagli, direi che la chiave di volta di questo libro sta nel coraggio dell’autrice nel proporre un argomento molto scomodo, e che potrebbe creare una polemica se non ragionato e rapportato al contesto storico; la Camocardi, infatti, crea l’innesco di questa storia con la descrizione di uno stupro. Mentre leggevo quella scena, se da una parte temevo per le critiche che l’autrice avrebbe potuto ricevere, dall’altra mi complimentavo per la maestria dimostrata nel rendere digeribile e quasi ordinario un argomento tanto scandaloso. Infine, sono giunta alla conclusione che nessuno, se non la Camocardi, ne sarebbe stata capace. Ho sempre ammirato questa autrice per le innumerevoli doti racchiuse nel suo stile di scrittura, per la pertinenza dimostrata nell’uso del linguaggio e la conoscenza approfondita del periodo storico. L’autrice snocciola con naturalezza le dinamiche del periodo napoleonico, attraverso dettagli creati ad hoc e inseriti nei personaggi, che diventano così attori che esprimono il quotidiano attraverso gesti, sentimenti, pensieri e ambizioni. È in tal modo che la storia d’amore accompagna l’approfondimento storico, cosicché il romanzo rosa si eleva quasi a saggio e non rimane sterile accozzaglia di sentimenti e azione.

Elisa è una ragazza molto povera che lavora in una taverna come sguattera, per uno scambio di persona, viene violentata da un nobile francese. Francese, come quei bastardi che vogliono costringere suo fratello più piccolo ad andare in guerra. È così che Elisa, giunge a compromessi un sedicente capitano d’oltralpe, affinché il giovane non venga mandato a morte certa.

Jacques ha un unico scopo nella vita: annientare l’odiato cugino Giles. Perciò, non appena l’innocente Elisacapita al suo cospetto, la mente deviata dell’uomo, formula uno spietato piano. Tutto avrà inizio con l’impedimento del matrimonio di Giles con Agnès. In un sol colpo, Jacques tornerà in possesso della donna che ama, del titolo e degli onori di cui si sente defraudato. Ma qualcosa va storto, e a farne le spese è la povera Elisa, che dovrà fare i conti con la sua coscienza, proprio a causa della prigionia a cui la costringe un infuriatissimo Giles. Ma chi è il vero cattivo della situazione? Giles, che bistratta la povera Elisa, costringendola a giacere con lui tutte le notti, o Jacques, che dopo averla sfruttata, l’ha abbondata alla furia del cugino?

Cleofe le aveva detto una volta che l’odio era il modo più disperato di amare… è […] Era inconcepibile temere Giles eppure desiderarlo. […] Lo desiderava e si disprezzava.

A poco a poco, il cuore prenderà le redini della situazione. Quel cuore incapace di mentire, e che, proprio per questo motivo, è che è capace di svelare ogni inganno.

Era su quel cuore che voleva posare il suo, a dispetto dei logici ragionamenti che si era ripetuta per avere la forza di resistere alla tentazione…

Situazioni via via sempre più intricate e dinamiche incalzanti, renderanno questa lettura piuttosto vivace e saranno capaci di catturare il lettore, rendendolo partecipe spettatore di un’epoca piena di conflitti, ma molto passionale.

No, non era solo un amplesso fisico, bensì un atto più intimo e insinuante che sanava le offese, placava il male subito e inferto, attenuava i rimorsi.

Ho amato davvero molto questo romanzo, in primis per la caratterizzazione dei personaggi, che si traduce in una profonda introspezione psicologica. Nulla è lasciato al caso, e ogni azione è una pennellata su un quando che si arricchisce di dettagli nitidi. Ci si ritrova, così, ad avere la sensazione di ammirare da vicino uno splendido spaccato di vita e di cultura, fino quasi a farne parte. Persino l’azione più infima e imperdonabile diventa accettabile, perché reale e con un senso logico. La componente romantica, sarà sicuramente in grado di soddisfare le lettrici più esigenti, quelle che amano i grandi amori sofferti. Ho molto apprezzato i due protagonisti per la forza che emanano. Elisa è una donna caparbia e tenace, vittima di numerose sventure, ma sempre capace di risollevarsi. Giles è un uomo impulsivo, ma proprio per questo capace di ascoltare il proprio cuore.

A jamais, chèrie! – Che significa? – Significa per sempre, Elisa.  

 

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Gli amplessi sono narrati in modo profondo, mai volgari e meccanici. L’atto sessuale, anche quando imposto con la violenza, assume un contorno significativo e accompagna il lettore nei meandri dell’animo umano.

Un libro che ho letto con molto piacere e che consiglio vivamente. Una piccola perla da serbare nel cuore.

Curcuma

5

 

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