“Guardai  fuori dal finestrino, oltre il parapetto del ponte, e osservai l’acqua che scintillava sotto di noi, con le sue onde lente, mi fece pensare che fosse possibile lavare e ripulire qualsiasi cosa.”

 

Titolo: Un milione di volte buonanotte

Autore: Kristina McBride

Editore: Newton Compton Editori

Data di uscita: 17/01/2019

Serie: Autoconclusivo.

Genere: Contemporary Romance

TRAMA

Una diciassettenne in fuga su un’auto rubata si trova davanti a una scelta: le conseguenze potrebbero cambiare la sua vita.

La notte della festa per le vacanze primaverili, la diciassettenne Hadley prende “in prestito” l’auto di Ben, il suo ragazzo. Ovviamente senza dirglielo. Peccato che Ben non sia un tipo che lascia correre, e la sua vendetta è postare sui social una foto compromettente di Hadley senza vestiti, a beneficio di tutta la scuola. Adesso Hadley deve prendere una decisione. Tornare indietro alla festa e costringere Ben a eliminare la foto. Oppure vendicarsi portando la sua adorata macchina il più lontano possibile dalla sperduta cittadina dell’Ohio in cui vivono. Nel primo caso il piano per vendicarsi si trasformerebbe in un’avventura spericolata, in cui coinvolgere tutti i suoi amici. Nell’altro Hadley si ritroverebbe intrappolata nell’auto con il suo ex, Josh, costretta a rivivere con lui tutti gli errori commessi nel passato, incluse le cause della loro rottura. Hadley è di fronte al bivio e può scegliere solo una delle due strade… o forse no?

RECENSIONE

Può uno scherzo innocente, stravolgere delle vite, e trasformarsi in una notte da incubo? Care dame, risponderò a questa domanda parlandovi di Un milione di volte buonanotte di Kristina McBride.
Per tenere in vita il ricordo di una delle sue più care amiche, Hadley prende in “prestito” l’auto del suo ragazzo Ben, senza avvisarlo, e invece di andare alla festa di fine anno del college, insieme ad altre due amiche, si reca sul luogo dell’incidente che un anno prima stroncò  la vita della giovane Penny.
“Mi sembrò bello – incredibilmente bello- essere viva, alla guida di quell’auto con le mie migliori amiche. Avvolta dalla musica, dall’aria fresca e dalla luce della luna, era uno di quei momenti che non avrei mai dimenticato.”
Per sua sfortuna Ben non prende molto bene la cosa, e per vendicarsi decide di mettere in rete una foto compromettente della fidanzata, taggando i compagni di scuola.
“Dopo pochi secondi, una foto apparve sullo schermo. Era l’immagine di un adolescente nuda. Mi sembrava stranamente familiare, ma non sapevo perché. Poi vidi il mio nome e il panico mi invase il petto, spandendosi in onde che facevano eco al battito agitato del mio cuore.
Non ero io, non era possibile, non poteva essere vero.”
Ancora sotto shock dopo aver visto la foto, e non riuscendo a ricordare in che momento possa essere stata scattata, Hadley chiama il fidanzato per fargli eliminare il post.
“Hai rubato la mia macchina, Hadley. Pensavi  che non mi sarei vendicato?
– L’ho presa in prestito, per dimostrare qualcosa. Non è che…
– Che coincidenza, anche io ho caricato la foto per dimostrare qualcosa. Ha funzionato?
– Non puoi paragonare le due cose, Ben. Rimuovi l’immagine. Ora.
– Potrei farlo. Ma prima rivoglio la mia auto.”
A questo punto Hadley ha due scelte. Tornare alla festa e riportare la macchina a Ben, facendogli togliere la foto da Facebook. Oppure, vendicarsi a sua volta portando la macchina il più lontano possibile dal suo legittimo proprietario. Nel secondo caso però, si troverebbe a dividere il viaggio con l’ex fidanzato, che si è offerto di aiutarla avendo a sua volta un conto da regolare con Ben. Ma affrontare il viaggio con Josh voleva anche dire rivivere gli errori del passato, comprese le dolorose cause della loro rottura.
“Continuava a guardarmi, e i suoi occhi erano una finestra sul passato, da cui emergevano ricordi che pensavo sepolti per sempre. Per esempio il modo in cui era solito guardarmi, con un sorriso pigro, come se ignorasse che il nostro tempo sarebbe finito da un momento all’altro; oppure la maniera in cui guidava, una mano sul volante e l’altra abbandonata sul mio ginocchio; o ancora come mi abbracciava e mi faceva volteggiare quanto arrivavamo a metà della nostra corsa preferita, in cima alla torre.”
Hadley si ritrova a un bivio, può scegliere solo una delle due strade…o no? Mi fermo qua per non spoilerare.
Ammetto che ho fatto fatica a entrare nell’ottica dell’autrice nei primi capitoli, sono tornata indietro a rileggere perché non  riuscivo a capire dove mi ero persa o se avevano sbagliato impaginazione. Quando ho capito il senso di quello che stavo leggendo, sono rimasta piacevolmente colpita. Come dicevo all’inizio, tutto si svolge in una notte. Una lunga notte che cambia molte vite e illumina eventi in ombra. La lettura è scorrevole, ricca di suspence, colpi di scena e un pizzico di romanticismo. L’autrice affronta i problemi che purtroppo sono sempre più diffusi tra i giovani. Il bullismo mediatico, una volta guardavi in faccia le persone che bullizzavi, adesso basta una tastiera e non hai più quel “fastidio” mentre getti fango addosso alle persone. I ragazzi ormai vivono in un mondo virtuale, dove le persone non sembrano neanche reali, finché non succedono le tragedie che ormai sono sempre più frequenti. Ragazzi che pur di ottenere like e consensi non si fermano davanti a niente e nessuno, usando qualsiasi metodo per ottenerli.  La McBride è stata molto brava ad affrontare queste problematiche, senza essere pesante, ma tenendo viva l’attenzione in modo semplice. Sulla storia di Hadley  si dovrebbe riflettere, perché niente è come appare, tanto meno le persone che crediamo di conoscere bene. Oggi ci si fa selfie, e foto anche hot, non pensando che basta un click e tutto diventa pubblico. Molto d’effetto gli ultimi capitoli, una sincronia perfetta tra i vari periodi che si incrociano fino a creare un finale a sorpresa. Un romanzo in cui l’amicizia fa da collante all’intera storia. Il desiderio di mantenere vivo il ricordo di una cara amica, che porta la protagonista insieme alle amiche a ribellarsi alle ingiustizie e farsi paladine di chi non si può difendere, anche se questo può costare caro. Ma anche il desiderio di ricostruire un rapporto che si era rotto per cause di forza maggiore, perché la speranza non deve mai morire.
Lo consiglio, per riflettere.
Alla prossima
Maria
STORIA