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Sinossi

Lucy Jorik è la figlia di un ex presidente degli Stati Uniti. Meg Koranda è la sua migliore amica. Una di loro sta per sposare l’irresistibile Ted Beaudine, ma l’altra è determinata a fare di tutto perché ciò non avvenga…

 

Qualche riflessione

La cosa più difficile per chi è eccellente nel proprio campo è confermare le aspettative e rinnovarsi. La Philips è una regina indiscussa nel genere, è veramente la signora del romance, perché ha il suo stile e, soprattutto, la cifra stilistica di questa autrice non ha nulla di tecnico o di acquisibile con l’esperienza. È tutto legato alla sua sensibilità: qui c’è l’originalità, la capacità di saper raccontare i sentimenti in tutte le stagioni della vita con un tatto, una ironia e una profondità sempre incredibili ed emozionanti. Sa cogliere il senso profondo dell’umanità, le debolezze e le risorse degli uomini e delle donne, colti in qualsiasi momento della loro vita, con le loro fragilità e aspettative. I suoi romanzi hanno una coralità speciale perché riproducono la vita con tutti i suoi sapori e i suoi momenti, ogni protagonista dà un contributo speciale alla storia, per riprodurre le emozioni e i sentimenti che ci accompagnano ogni giorno.
Questo libro è uno stand alone ma molti personaggi li abbiamo conosciuti in libri precedenti, ci ricordiamo infatti del protagonista Teddy il figlio prodigio sia in Fancy Pants che in Lady Be Good, della protagonista Meg in What I Did for Love e poi di Francesca e Dallie Beaudine da Fancy Pants; Nealy Case e Mat Jorik da First Lady; Fleur e Jake Koranda da Glitter Baby; Kenny Traveler e Lady (mi raccomando) Emma da Lady Be Good, per non parlare della storia d’amore incredibile tra Torie e Dex…Il romanzo è corale nel senso che ogni personaggio nella sua peculiarità aggiunge una sfumatura e un peso alla storia. Ci sono tutti gli elementi che rendono speciali le storie della Philips (ironia, tenerezza, sensualità, calore umano), fin dalle primissime pagine si è già rapiti dalla storia per quella capacità incredibile di coniugare l’ironia e la profondità, secondo la ricetta magica e speciale dell’autrice, che è propria della vita.
La Philips ha la capacità di narrare qualsiasi situazione, anche quella più paradossale, perché lo fa sempre conservando un’umanità davvero speciale che si manifesta soprattutto nei dialoghi sempre brillanti e intensi, sopratutto tra i protagonisti.
La ridente cittadina di Wynette in Texas è in fondo una protagonista a sè e richiede una donna, che ricopra questo ruolo, veramente forte e di impatto. Meg è una trentenne figlia di una star del cinema e di una modella meravigliosa, entrambi carismatici ed eccellenti, persone di successo affermate e realizzate. Fleur Koranda ha abbandonato le passerelle da molti anni per fondare una delle agenzie di talenti più famose del Paese, ma per il pubblico rimane sempre la ‘Glitter Baby’. Il padre di Meg è una triplice minaccia all’autostima: attore di fama internazionale, drammaturgo vincitore del premio Pulitzer e scrittore di grande successo. A differenza dei suoi due fratelli gemelli Meg è una vagabonda, al verde, senza casa e disperata, soprattutto un’irrequieta pellegrina che ancora non sa che cosa vuole dalla vita e non ha riconosciuto il proprio talento, né la propria strada, tantomeno la propria passione. Così continua a vagare irrequieta pur di non fermarsi e guardare dentro se stessa. Non è certo dell’animo giusto per essere la damigella d’onore al matrimonio della sua migliore amica, ma parte del suo fascino tutto particolare è data da una personalità forte, eclettica e controcorrente, tremendamente impulsiva e sincera. Innanzitutto con la sua migliore amica, tanto che è pronta ad avvertirla dei suoi dubbi sul matrimonio con l’uomo perfetto, leggendo le insicurezze dell’amica Kucy e interpretando il suo bisogno di ribellione

«Ted è… lui è il punto più vicino alla perfezione cui l’universo si è spinto nella creazione…Ma se… se fosse troppo per me? Io sono intelligente, ma lui lo è di più. Io sono bella, ma lui è bellissimo. Cerco di essere una persona per bene ma lui è praticamente un santo.»

Ted è il sindaco e il santo protettore di Wynette.
“Gesù. Però in versione ricca e sexy.” Ha intelligenza e sensibilità, due occhi che toccano in profondità

La luce multicolore che filtrava dalle vetrate gettava gemme preziose sul suo cammino,come se un semplice tappeto rosso non fosse abbastanza perché un simile uomo ci camminasse sopra…sentì che Ted Beaudine le guardava nell’anima e prendeva nota di tutto ciò che lei cercava con fatica di nascondere: la sua mancanza di ambizione, la sua inadeguatezza, il suo completo fallimento al momento di reclamare un posto degno nel mondo. Sappiamo entrambi che sei a pezzi, dicevano i suoi occhi, ma sono sicuro che ne uscirai un giorno.
E se non lo farai… Cosa ci si può aspettare da una ragazzina viziata di Hollywood?…Ti definisci una cittadina del mondo, dicevano i suoi occhi, ma questo significa solo che non appartieni a nessun luogo.

Meg è una trentenne decisamente viziata, impulsiva e irresponsabile, che cerca il senso della sua vita in cima a una montagna piuttosto che dentro di sé. Gentile, affettuosa e leale ed è la migliore amica di Lucy. Vivere all’ombra di genitori famosi, senza essere schiacciate totalmente, le ha unite in empatia, Lucy si è adeguata, Meg si è ribellata, pur sentendosi inadeguata. Così diventa il nemico pubblico numero uno di Wynette per aver infranto un matrimonio da sogno e deve cavarsela da sola.

Dio la stava punendo per essere stata scortese con la sua Creazione Perfetta trasformandola in un enorme sandwich ergonomico.

L’espiazione consiste in lavori degradanti, umiliazioni continue e dispetti quotidiani, finché non trova im piego nel Windmill Creek, il club di Ted Beaudine e dei suoi amici. Dopo una memorabile partita a golf, in cui sarà un caddie improvvisato ed eccentrico, Meg diventerà l’oggetto del desiderio di Spencer Skipjack, il proprietario della ViceroyIndustries, un’enorme fabbrica di impianti idraulici, l’uomo su cui tutti contano per la costruzione di un resort di lusso con campi da golf, destinato a risollevare l’economia della comunità. Meg, “il Voldemort” della piccola città, dovrà affrontare durissime prove e soprattutto combattere contro la diffidenza e la pressione psicologica di questa comunità che si stringe intorno al sindaco, mister Perfezione Ted, in modo morboso. Si stringe talmente tanto da soffocarlo, con le pretese e le aspettative continue, schiacciandolo sotto il senso di responsabilità. Ted e la sua divina persona – se tralasciamo la sfacciata ricchezza e la sensualità imbarazzante- sono un tratto esilarante ma non superficiale in tutto il romanzo

«Vedila come vuoi. Io la vedo a modo mio. Questa è l’America. Ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni.»
«Ti sbagli, questo è il Texas. E la mia opinione è l’unica che conta.»

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La vita di Meg sembra in caduta libera, dietro il sorriso da bambino buono di Ted c’è un universo da esplorare, sconosciuto a coloro che lo conoscono da sempre e si accontentano di quel che traspare in superficie

«Ogni volta che penso che tu non possa causare altri problemi, riesci a sorprendermi.»
«È piuttosto duro essere Ted Beaudine» continuò. «Mr Perfezione fuori e Dr Malvagio dentro.»
«Non è così difficile. Il resto del mondo non è così arguto come te.»
Lui fece uno dei suoi sorrisi disinvolti e lei sentì una minuscola scossa, quasi impercettibile, così piccola che quasi non si notava…

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Mentre è costretta a fare da accompagnatrice al forestiero fanfarone egocentrico, Meg inizia involontariamente ed inevitabilmente ad inserirsi nella comunità stravagante ed irresistibile, intrecciando il suo destino a quello del suo sindaco

…la guardò con i suoi occhi color ambra come se fosse totalmente rapito da lei, come se la capisse alla perfezione, la apprezzasse nel profondo e le perdonasse tutti i suoi peccati. La stava provocando.
Lei emise un sospiro profondo e poi disse: «Devo superare la tua perfezione soprannaturale prima di mostrarti il mio lato più selvaggio.»
«Selvaggio quanto?»
«Incredibilmente selvaggio.» Uscì dalla macchina. «Buonanotte, Theodore. Sogni d’oro.»…
«Ti ripeto che non me ne importa nulla.»
Si succhiò il dito. «Sì, che t’importa, anche se non ti comporti come la maggior parte dei fidanzati che vengono mollati all’altare. Hai l’orgoglio ferito, ma il tuo cuore non sembra provare dolore.»
«Tu non sai niente del mio cuore.»

Mentre schiva il corteggiamento pressante del finanziatore, sfida con la sua ribelle originalità e sincerità spregiudicata tutta Wynette, inizia ad amare la sua “casa” fuori dal comune, il suo lavoro provvisorio e la sua passione improvvisata. Cambia qualcosa. Cambia lei.

Era accaduto qualcosa. Qualcosa di inaspettato. E nessuno dei due ne era contento… “Che altro avrebbe potuto volere una donna dal suo amante? Continuava a chiedersi Meg lungo il tragitto verso casa. Ted era spontaneo, generoso e creativo. Aveva un fisico da urlo e un odore meraviglioso. Era assolutamente perfetto. Fatta eccezione per il vuoto emotivo che aveva dentro di sé…L’unico sentimento che sembrava albergare in Ted era un profondo senso di responsabilità

Come un maremoto sotto la sua calma apparente. Ted ha il peso di una città sulle spalle.

Alle volte, le era quasi sembrato di cogliere in lui un barlume di vulnerabilità, quando il sorriso sereno tardava a comparire sul suo volto o quando un’ombra di stanchezza formava un alone sotto i suoi occhi. Ma queste impressioni svanirono in fretta, così come erano sorte, lasciando intatta la sua brillante superficie.

Ted si preoccupa degli altri, vive per gli altri. Un uomo meraviglioso e terribilmente solo, in realtà. Con un peso enorme sulle spalle.
E forse solo Meg riesce ad intuirlo. Mentre è costretta a guadagnarsi da vivere grazie al suo duro lavoro e al suo ingegno, creando gioielli stravaganti ed originali, impara a conoscerlo davvero

Gettò via la penna e si alzò dal divano. «Che cosa ti rende felice, Meg? Questa è la domanda alla quale devi rispondere.»
Tu mi rendi felice. Guardarti. Ascoltarti. Osservare il modo in cui funziona la tua mente. “Baciarti. Toccarti. Farmi toccare da te. …Voglio che tu mi desideri, non solo che tu faccia in modo che io ti desideri. Ma come poteva dire una cosa del genere senza sembrare l’ennesima groupie di Beaudine?… In quel momento seppe che il peggio era accaduto. Ebbe un groppo allo stomaco.
Si era innamorata di lui.
Voleva strapparsi i capelli. Certo che si era innamorata di lui. A quale donna non era successo? Innamorarsi di Ted era un rito femminile di iniziazione a Wynette, e lei si era appena unita alla confraternita.

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Più Meg e Ted si conoscono, più il loro abbraccio diventa stretto, il desiderio potente e si avvicinano così tanto da leggere l’una nell’altro, fino a sfiorarsi le anime.
Le scintille diventano un incendio incontrollabile che divampa in tutta la città, travolgendo progetti e pregiudizi.

«A volte vorrei davvero andarmene da questa città.»
Un’ondata di tenerezza la invase. Mise da parte la borsa e si avvicinò a lui. Mentre il suono di una pubblicità del Viagra riecheggiava dal salotto, sorrise e gli tolse di dosso il berretto. «Tu sei questa città» sussurrò lei. E poi lo baciò.

Anche Ted è travolto, stravolto. Meg è incontenibile

«Il mio amore è caldo!» Le sue parole esplosero. «È qualcosa che brucia. Ribolle, monta e scorre con impeto e in profondità. Ma tutte le tue emozioni sono fredde e sobrie. Tu stai sulle linee laterali, dove non devi sudare troppo. Questo è il motivo per cui hai voluto sposare Lucy. Non faceva una piega. Era logico. Be’, io non sono fatta così. Sono una casinista, selvatica e turbolenta e tu mi hai spezzato il cuore.»

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Call me irresistible è irresistibile. Perché è un romance perfetto, perché la Philips riesce a dare una forza originalissima al personaggio femminile, così da renderlo complesso e interessante. Allo stesso tempo riesce a dare fragilità al personaggio maschile affascinante e mai scontato, un principe azzurro dall’armatura incrinata.
Megan è veramente uno spirito libero, ribelle, intelligente, ironica e talentuosa, sa riconoscere i propri errori e mettersi in discussione sfidando se stessa per trovare la donna che lei è. Mister Perfect è intelligente, ricco e incredibilmente affascinante ma riserverà grandi sorprese in una crescita parallela a quella di Meg, sofferta e mai scontata, forse uno dei migliori personaggi maschili della Philips.
Due protagonisti molto originali dalla caratterizzazione veramente approfondita. In buona compagnia.
I personaggi secondari sono tutti dei piccoli protagonisti, sono dei cari amici che ritroviamo con piacere ed hanno dei tratti così marcati da essere incisivi. Sono preziosi nella storia, da Torie a Haley, a Kayla, si detestano e ci fanno tenerezza, come Francesca e Lady Emma. Donne potenti o semplicemente brillanti. Sono impiccione e disarmanti, tremende, invadenti e moraliste ma convinte Che “stavano facendo ciò che credevano giusto. A differenza di molti altri americani, gli abitanti di Wynette, Texas, non concepivano l’idea di rimanere passive…”
E gli uomini? “….dei veri texani, alti, magri, dallo sguardo di ghiaccio, uomini che non avevano mai sentito parlare di creme idratanti, depilazione dei pettorali o di un taglio di capelli da più di venti dollari. Erano uomini autentici, rappresentavano l’archetipo dell’eroe americano che civilizza il West con un set di mazze da golf invece che con un fucile Winchester”. E Lucy Jorik merita il suo lieto fine. Arriverà…
Benvenuti a Wynette, bentornati nel mondo di SEP.

Saffron

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