Sinossi

Lei sarebbe diventata il suo vizio più bello

Sfaticato e perdigiorno, Zaccaria Evans Ricciardi preferisce trascorrere la vita tra vizi e piaceri invece di occuparsi dell’azienda di famiglia come vorrebbe il padre. Deciso a non lasciarsi incastrare in relazioni che minino la sua libertà, Zac si trova all’improvviso a doversi prendere cura di Alan, il cane di un caro amico improvvisamente scomparso. E durante la visita dal veterinario incontra Penelope: il primo scambio tra i due già preannuncia scintille, forti passioni e pensieri proibiti; ma la ragazza pare nascondere fin troppi segreti. Starà a Zac scoprirli, ascoltare e comprendere le sue ragioni. E uscire vincitore del proprio destino.

 

  • Titolo: Penelope line
  • Autore: Erika Bissoli
  • Editore: Rizzoli (16 dicembre 2016)
  • Collana Youfeel Mood: Erotico

Qualche riflessione

Anche in questa occasione, l’autrice conferma la sua maturità e freschezza nel narrare. La scelta di questa forma narrativa breve risulta a lei congeniale, naturale, così le esigenze dettate dal modulo che richiede notevole bravura nell’ affrontare le difficoltà della esiguità in modo compiuto e armonioso, confermano la sua capacità di raccontare in modo pulito delle storie romantiche, sexy, con personaggi perfettamente delineati che non faticano ad emergere dall’intreccio e immediatamente, con una chiarezza invidiabile, diventano familiari al lettore. Portando ad un livello di empatia efficace, rapido e profondo, che garantisce un coinvolgimento immediato.

Qualsiasi storia affronti, l’autrice, con la sua delicatezza e misura, esprime in equilibrio il valore dei sentimenti, con una ironia garbata e una compostezza formale senza sbavature. In lei c’è sempre l’elaborazione di una trama gradevolissima con tocchi di calore umano, erotismo sempre molto caldo ma elegante, protagoniste seduttive e moderne, determinate a tener testa a protagonisti irresistibili, maschi alfa con in dotazione una generosa porzione di testosterone ma anche quel pizzico di autoironia che li rende più umani. Belle, determinate, intelligenti, le sue eroine diventano il tallone d’Achille di questi uomini belli e (im)possibili.

Senza volare lontano, basta lasciar correre la fantasia liberamente nel quotidiano, trasformando ogni luogo e ogni occasione in qualcosa di speciale.

L’incantesimo è della immaginazione, la magia è dell’emozione.

Come lo studio di un veterinario o un campo addestramento cani nella piacevole periferia veronese. Proprio qui il carismatico impenitente e disincantato seduttore Zac Ricciardi, primogenito della splendida coppia del jet-set formata da Antonio Ricciardi ed Eden Evans, rispettivamente famoso stilista e conosciutissima e stimata modella, affronterà l’imprevedibile.

Complice un testone fulvo, un cagnolone irresistibile di cui diventa padrone e di cui prova a diventare riferimento, cupido involontario, si ritrova coinvolto in una sfida irresistibile.

Due occhi cioccolato, una mente brillante e una lingua tagliente su un corpo peccaminoso, che sembra fatto per essere amato. Da lui?

«Mi vuoi anche tu» specificò Zac piegando un angolo della bocca in un sorrisetto ironico.
«Davvero? L’ho detto?»
«Certe cose non occorre nemmeno dirle.»
«Spiacente, hai cannato alla grande con le tue ipotesi.»
«No, io non credo. Lotterò per te. E vincerò. Perché nessuno ti avrà mai corteggiata come farò io.»

Il corteggiamento diventa serrato, la conoscenza più intima, la complicità pericolosa. I due protagonisti si intrufolano nei pensieri l’uno dell’altra, agitano le notti con fantasie pericolose e la curiosità iniziale diventa interesse, la forte attrazione un desiderio profondo

«La verità è che… la voglio nella mia vita» ammise con l’amico sedendogli accanto. «Non mi basta più metterla nel mio letto: la voglio per me.»

Svelarsi, conoscersi, confessarsi… perdonare se stessi grazie al conforto e alla comprensione di chi ci ama come siamo, per quello che siamo.

«Non voglio perdere questa te» sussurrò. «Questa me?»
«Questa te. Splendida, docile, arresa.» «Io non mi sono arresa a te.»

«Ti sei arresa a te, non a me» spiegò Zac spingendola dolcemente verso la porta, senza darle la possibilità di replicare

Zac e Penelope cresceranno insieme, superando le immaturità e gli irrisolti ingombranti del loro passato. Impareranno a credere in se stessi e in loro, insieme. A provare, osare. Anche sbagliare, purché insieme.

Con fiducia.

«Fattene una ragione: sei un’eroina, per me.»

«E la donna che ami.»
«Non nutrire il minimo dubbio su questo.»

Il risultato è una storia romantica, sexy e piacevolissima, che mostra un senso di invidiabile compiutezza -con una armonia non sempre riscontrabile in questa collana ma ben apprezzabile in questo testo- per coerenza nella fase creativa, nella elaborazione e stesura, per la naturalezza incredibile nel narrare che è proprio una cifra stilistica di questa autrice. Fa sorridere, emozionare, entusiasmare con grazia e freschezza. Con semplicità. E la semplicità non è da poco. Piuttosto, da pochi.

Delizioso.

Saffron