Un piccolo estratto tradotto per voi da harem di Dark Wild night

in attesa di leggere la storia di Oliver e Lola

Lola e Oliver vogliono congratularsi con loro stessi per aver avuto il buon senso di non consumare il loro matrimonio sbronzo a Las Vegas. Se avessero raddoppiato quell’errore, la loro situazione da solo-amici non sarebbe potuta rimanere così alla grande come è ora, neanche la metà … o almeno così sembra in via ufficiale.

Quando il barista le si avvicina, Lola si appoggia al bancone per ordinare un drink nel frastuono della folla. Egli lo mescola di fronte a lei, mentre lei guarda in silenzio, guardando come se ne avesse bisogno, molto chiaramente. Lei prende il bicchiere con un sorriso che è tornato un po’ troppo entusiasta per i miei gusti, e si volta verso di me.

image

“Allora di cosa vuoi parlare?”, chiedo.

“Siamo a una festa piuttosto stravagante, e sei stato seduto al bar da solo per una mezz’ora, mentre una quindicina di dirigenti ti stavano addosso e mentalmente ti si portavano a casa per le loro raccapriccianti maratone sessuali.”

Io rido. “Bugie”.

“Niente bugie,” dice, sporgendosi e facendo una faccia buffa. “Qual è la tua migliore tattica di rimorchio?”

“Io in realtà non ho una tattica. Giusto stare seduto, così.” Mi sposto, ruoto le ginocchia, per darle la mia espressione irresistibile, il mio BlueSteel.

“Che posizione”, dice, con un sorriso. “Mi piace quello che comunica alla stanza.”

Faccio uno spettacolo nel raddrizzare i miei occhiali e nel muovermi tutto impettito. “Voglio dire, cacci fuori il miele, vuoi le api.”

Lola mi dà un colpetto sulla spalla, ridendo.

Ammiccando con un occhiolino sexy, dico, “Baby, so che scoperemo, è solo una questione di come si arriva a casa tua.” Mi appoggio, con effetto drammatico, sussurrando: “Non ho una macchina.”

Quando Lola ride, la testa si inclina all’indietro, mettendo in mostra la pelle perfetta e la lunga, sottile gola, e il suono è più alto di quanto uno si aspetterebbe sentendo la sua voce sensuale, più infantile. La sua risata, quando lei è a suo agio, è adorabile in un modo che Lola non ammetterebbe mai.

“Questo è il mio nuovo preferito”, dice quando la sua risata si placa.

Mi piace quando dice preferito. Il modo in cui la sua bocca forma la f. Lei bacia l’aria. Mi fa pensare a come sarebbe muovermi su di lei, catturando quelle labbra in un bacio mentre ansima una supplica “scopami.”

I suoi occhi incontrano i miei e sono sorridenti, ignari di quanto lontano i miei pensieri mi abbiano trascinato. “Come si potrebbe mai dire di no a questo?”

“Onestamente,” dico, “non ne ho la più pallida idea.”

“Che cos’è questo per te?” mi chiede e poi si guarda intorno nella stanza.

Mi stringo nelle spalle, seguendo il percorso che i suoi occhi hanno preso. “Strano, immagino. Ma no. Non è del tutto diverso da quello che mi aspettavo. Una sorta di partenza dal negozio, mi sa.”

Lei mi sorride. “Tu sei il più grande disadattato che abbia mai conosciuto.” Quando lo dice, sento l’orgoglio nella sua voce. Per Lola, questa è la lode finale.

Il barista prepara un altro whisky di fronte a me e lo ringrazio con un cenno del capo. “Questo è vero”, le dico con una nota un po ‘ più beffarda nella mia voce. “Eppure, sei qui, a goderti questa sera con me.”

“Deve essere l’alcool”, dice lei, sorseggiando il suo piccolo cocktail.

Faccio un cenno al suo drink. “Questo è il tuo primo.”

Lei sorride. “Sei attento, mi piace.”

“Uno dei mie molti pregi. Insieme con il duro lavoro,essere bravo in matematica e puntuale.”

Lei scuote la testa, inghiottendo un sorso rapidamente così che mi può contraddire: “. Ehi, in cima alla lista dovrebbe esserci l’accento”

“Stai dicendo che il mio accento è più importante della mia capacità di fare le tabelline a mente?”

Lola ride, e se non sbaglio, si appoggia un po ‘più vicino. “Perché niente più storie?”

Esito con il mio bicchiere arroccato sulle labbra, e poi prendo un sorso del drink prima di metterlo giù di nuovo. Le parole di Lola suonano assolutamente come una presa in giro, ma lì c’è un confine, come se stesse avvicinandosi sempre più a qualcosa che la spaventa un po’.

image
“Non dovrei chiederlo io a te?” Inclino la testa, pensando. “Austin sembra interessato.”

Lola incrocia le braccia sul bancone e mi guarda. “Tu non stai rispondendo alla mia domanda.”

“Neanche tu.”

“E perché questo?” chiede, scrutandomi.

“Probabilmente per la tua stessa ragione.”

Lola agita l’ombrellino nel suo drink, usando la punta per perforare le fettine di lime una per una, e proprio accanto a me, qualcuno apre la porta che porta ad un patio, lasciando entrare un soffio di aria fredda.

“Vuoi andar via?” chiede, guardando verso di me. “Andare in un posto più alla nostra portata?”

Apro la bocca e l’aria fresca urta la mia lingua come una scintilla di energia elettrica. “Certo.” Mi chiedo come sia possibile che il martellare del mio polso si senta più forte della musica intorno a noi.

Tendendo la mano, Lola mi concede il suo piccolo sorriso segreto . “Bene, allora… Andiamocene di qui.”