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SINOSSI:

«”Cuori solitari” è una delle serie più calde e più caldamente raccomandabili alle proprie amiche!»
RT Book Review, Top Pick

Arilyn Meadows sa come liberare gli altri dallo stress, ma ormai è oberata dalle attività che svolge: oltre a essere consulente nell’agenzia Kinnections, è anche insegnante di yoga, volontaria in un rifugio di cani abbandonati, terapeuta per la gestione della rabbia e unico sostegno dell’amatissimo nonno. Non le rimane molto tempo per trovare lei la vera l’anima gemella, e quando sorprende il suo fidanzato e compagno di yoga in una posizione alquanto compromettente, decide di troncare con il fidanzato e di affogare il suo dolore nel lavoro, assumendo, oltre a tutto il resto, un incarico veramente difficile: quello di insegnare l’autocontrollo a un poliziotto eccessivamente manesco con i criminali. E Stone Petty non è certo un tipo facile ed è lontanissimo dagli ideali di armonia e serenità di Arilyn: certo la mascolinità e l’erotismo che emana non la lascia indifferente e chissà che lo yoga non possa essere un buon punto di partenza per ottenere un successo non solo professionale…

RECENSIONE:

“Vai Jen, così ti voglio!” Sì, cari amici, finalmente la spumeggiante Jennifer è tornata! Nel quarto volume della serie “cuori solitari”, la scrittrice ritorna ad essere quella che abbiamo conosciuto nella serie dei “contratti”. Sarà forse merito del famoso “libro viola degli incantesimi”, trait d’union di queste due serie? Tanti i fattori che contribuiscono a rendere questo volume uno dei migliori scritti dalla Probst, primo fra tutti lo stile di scrittura, semplice eppure accattivante. Il POV alternato, narrato in terza persona, permette di conoscere i pensieri dei protagonisti. Si ha quasi l’effetto di essere seduti al cinema ad osservare un bel film d’azione. La storia è qualcosa che si diversifica da quelle che ci siamo abituate a leggere negli ultimi tempi: finalmente abbiamo una coppia vera, che impersonifica la teoria dei poli opposti. I pregi e difetti dei due protagonisti vengono portati all’eccesso, descritti quasi in modo grottesco, ne risultano due figure per cui diventa impossibile non provare simpatia.

Arilyn è appena stata tradita dal suo compagno, nonché istruttore di yoga. Si tuffa a capofitto nel lavoro, cercando al contempo di mettere in pratica le tecniche di cui è anch’essa insegnante. Cerca di vivere una vita sana, rigorosa, non c’è spazio per inutili perdite di tempo: l’armonia del corpo è anche armonia della mente.

Faceva tutto bene. Sempre. Ascoltava le persone autorevoli. Trattava il proprio corpo come un tempio. Aiutava gli altri, che fossero persone o animali. […] Ma voleva di più. Qualcosa di più grande, che la ossessionava la notte, la faceva girare e rigirare sotto le lenzuola finchè gli occhi le bruciavano di lacrime di frustrazione. Un forte desiderio di…Di qualcosa di più.

Stone è esattamente il suo opposto: vita sregolata, cibo spazzatura, e una propensione a risolvere le questioni spinose con le mani. Ed è proprio per correggere questo difetto che l’agente di polizia sarà costretto a frequentare il corso di gestione della rabbia tenuto da Arilyn.

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I siparietti tra i due sono esilaranti: tanto convinta è la ragazza dei valori che insegna, quanto insofferente è Stone a ciò che apprende.

Ma c’è qualcosa che entrambi non sanno spiegare, anzi, che vorrebbero con tutti se stessi rinnegare…

Gli si era rimescolato qualcosa dentro quando i loro sguardi si erano incrociati e gli era venuta voglia di fare delle cose. Cose di sesso.

L’attrazione è reciproca… e innegabile.

Si era avvicinato di un paio di centimetri, ma si era sentita comunque oppressa. Il suo fisico imponente copriva tutto. La luce. Il buio. L’aria.

I due protagonisti si ostinano con tutte le forze a respingere gli effetti dell’alchimia che li lega. Ma sono destinati a perdere entrambi, sopraffatti dall’istinto.

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Sesso e niente altro più. Questo è l’accordo che Arilyn e Stone raggiungono. Troppe le delusioni del passato di entrambi per rischiare nuovamente qualcosa di impegnativo.

Purtroppo non tutto va come previsto…

Non era solo una notte di sesso, era come se si fossero ritrovati dopo essersi aspettati per l’eternità.

Testa, corpo, cuore. Tutto in perfetta sintonia. Un’armoniosa melodia, impossibile da replicare.

Il dolce ritrovarsi, un sorriso, un abbraccio ed il profumo di casa. La loro frequentazione diviene spontanea ed accogliente. I difetti ed i pregi dell’uno e dell’altra si incontrano e si mescolano, e ciò che sembrava impossibile diviene possibile.

L’happy end sembra scontato, ed invece un passato turbolento, popolato da violenza e delusioni, rende Stone insicuro. Pertanto, nonostante tutto facesse presupporre il contrario, piuttosto che deludere Arilyn, preferisce troncare la loro relazione.

Quale sarà il destino dei nostri due protagonisti? L’amore vincerà sulla paura del domani?

Un romanzo che mi ha entusiasmato, dalla prima all’ultima pagina. Avevo proprio bisogno di leggere una storia così frizzante e divertente, ma al contempo profonda e romantica. Punto di forza della Probst è il saper caratterizzare i personaggi con modi e linguaggi. Dolce e pragmatico quello di Arilyn, rude e primitivo quello di Stone. Si percepisce nettamente la “vestizione” dei personaggi, l’entrata in scena dell’uno e dell’altra. Stone impersonifica il classico duro dal cuore tenero, quello di cui è impossibile non innamorarsi. È l’uomo che noi tutte vorremmo. Sono certa che anche voi non resterete immuni al fascino dell’agente di polizia Petty. Arilyn è una figura che inizialmente tende ad essere un po’ fastidiosa, per quel suo essere troppo perfezionista, diviene poi col proseguire della lettura un personaggio concreto, fragile, ma al contempo determinata e altruista.

Quello che ho apprezzato di più è la semplicità con cui il rapporto tra due si rinsalda e la lenta maturazione dei loro sentimenti: una favola antica in chiave moderna che mi ha fatto sognare ed emozionare. Ho amato alla follia questi due personaggi e se ancora ripenso alla loro storia, il cuore mi si gonfia. Una storia completa, curata, che lascia un senso di pienezza. Uno stile particolare, che cattura ed incanta. Consiglio vivamente la lettura di questo volume che racchiude in sé vari generi: romantico, sensuale, ironico; sono certa che non ne rimarrete delusi… parola di Curcuma!

4 e mezzo ambra

4 e mezzo fiamme