Reduce da una tormentata storia d’amore, Jilly Lovitz vola a Tokyo dalla sorella Summer per trovare un po’ di serenità e una spalla su cui piangere. Due mesi in una delle metropoli più affascinanti del mondo dovrebbero aiutarla a sfogare la propria frustrazione. Non sa però che quello da cui dovrà salvarsi è qualcosa di più che una cocente delusione amorosa. A quanto pare sua sorella e suo cognato devono averla combinata grossa se sono finiti nel mirino della mafia locale, ma per poco non è Jilly a farne le spese. A salvarle la vita sarà Reno, un uomo del Comitato sexy e imprevedibile, che aveva già incontrato in passato e per il quale aveva avuto un’attrazione fugace quanto fulminante. Ora Jilly e Reno si ritrovano loro malgrado a essere le pedine in una scacchiera pericolosa, intorno alla quale si fa sempre più pericoloso giocare, tra assassini, rapimenti, vendette. Un gioco rischioso, su un terreno caldo come il fuoco, ma scivoloso come una lastra di ghiaccio.
Un romanzo sospeso tra pericolo e attrazione, suspense e erotismo, per una storia rocambolesca e coinvolgente, dove non sempre quello che appare corrisponde alla verità.
La serie ICE
Genere: Romantic Suspense
- GHIACCIO NERO (Black Ice) #1
- FREDDO COME IL GHIACCIO (Cold As Ice) #2
- CUORE DI GHIACCIO (Ice Blue) #3
- TEMPESTA DI GHIACCIO (Ice Storm) #4
- FUOCO E GHIACCIO (Fire and Ice) #5
- ON THIN ICE #6
Nuovo capitolo di questa serie con un tocco suspense che ci ha fatto sentire tutte un po’ “agitate non mescolate” come perfette bond girls. Fuoco e ghiaccio è il quinto appuntamento di questa avventura tra gli agenti della organizzazione misteriosa chiamata il Comitato. Brividi di eccitazione e adrenalina…Elettrizzante!! abbiamo indossato il nostro bel bikini bianco e ci siamo esibite nella nostra migliore camminata sulla battigia…perciò, anche stavolta, AAAAAAAAAACTION!
Il protagonista, di forte impatto, è il cugino samurai/punk, sexy sfrontato e ribelle, di Taka, un vero cattivo ragazzo un po’ principe delle tenebre e un po’ angelo caduto con le fiamme nei capelli e il fuoco nello spirito. Stiamo parlando di Reno, nome di battaglia di Hiromasa Shinoda, che si è fatto conoscere nel terzo volume della serie in modo intrigante, come un punk un po’ nerd che porta i segni della sua ribellione nelle ciocche color fuoco e nelle lacrime vermiglie tatuate sugli zigomi.
Il suo destino si è incrociato brevemente ma in modo indimenticabile con quello di Jilly Lovitz, la sorellastra d Summer, una cervellone geniale e sfigatella – grande intelligenza rinchiusa in un corpo da bomba sexy – goffa per l’inesperienza e per la timidezza.
Gli opposti sono destinati ad attrarsi e quando si avvicinano, creano una reazione esplosiva. Fin dal momento in cui lo sguardo irriverente e provocante di Reno si è posato su quella giovane americana una fortissima attrazione ha divorato i due protagonisti. Summer e Taka tuttavia, hanno strappato a Reno la promessa di star lontano da Jilly. Facendo leva sull’onore e sul senso di dovere nei confronti della famiglia.
Fuoco e ghiaccio si apre esattamente due anni dopo, quando Reno è ormai un agente del comitato, anche se una giovane recluta, che sta cercando di gestire la situazione critica, con l’indimenticabile favoloso Peter, della scomparsa del cugino e di sua moglie, innamorati ma in fuga con la mafia russa alle calcagna
Peter si strinse nelle spalle. «Perché questo tipo di vita richiede un prezzo troppo alto. Isobel e Killian sono rimasti troppo a lungo, si sono guadagnati il diritto di uscirne.»
Reno sbuffò. «Non mi sembri un tipo sentimentale.»
«E tu sei bravo a giudicare il carattere delle persone, vero?»
Reno si limitò a rispondere con un sorriso felino. «Quindi, spiegami» disse con il suo accento sfacciato. «Perché ci stiamo ancora nascondendo? Perché mio cugino e sua moglie sono scomparsi da qualche parte in Giappone? Thomason è morto, tutti i contratti devono essere annullati, e i mercenari russi hanno perso interesse. Non lavorano certo gratis e la loro fonte di guadagno è a secco. Dovremmo essere pronti a passare a cose nuove, non dovremmo sprecare tempo a ripulire i vecchi casini.»
Jilly, brillante studentessa che precocemente ha concluso gli studi e sta conseguendo un dottorato in archeologia, ha avuto la sconsiderata idea di andare in Giappone a trovare la sorellastra per completare le sue ricerche con l’esperienza diretta della cultura nipponica. Amore profondo per il Giappone… per la cultura tradizionale…fascino del Sol Levante? Più che altro è la patria dell’indimenticabile Reno, la sua fantasia adolescenziale. L’imprudente improvvisata della giovane a Tokyo è sicuramente un problema per il Comitato e per la famiglia di Taka perché Jill è in pericolo. Così Reno decide di rompere la sua promessa e di partire per il Giappone, o meglio tornare in patrio, dopo essere stato esiliato dal nonno, figura prestigiosa e carismatica della vecchia guardia della Yakuza. Ancora legato ad una etica tradizionale sul viale del tramonto, minacciata dalle nuove leve, più spregiudicate e vicine alla criminalità senza scrupoli. Reno parte, per andare a salvare questa gaijin sfortunata.
Si stava dirigendo verso l’aeroporto più vicino, per tornare nella terra dei suoi antenati, che il nonno approvasse o no. Non aveva intenzione di lasciare che accadesse nulla alla cognata di suo cugino. Non aveva intenzione di lasciare che accadesse nulla all’alta, timida adolescente che aveva visto solo una volta, e di cui avrebbe dovuto dimenticare tutto, la stessa che spuntava nei suoi sogni”
Stava andando a prendere Jilly per rispedirla indietro prima che si facesse male.
E poi poteva dimenticarla, ancora una volta.
Il viaggio in Giappone per Jill è una sorta di fuga dalla mortificazione, dopo una disastrosa notte in cui ha cercato di avere la sua prima esperienza sessuale, perciò si ritrova all’età di vent’anni come una brillante studentessa che ha superato e bruciato tutte le tappe della sua formazione scolastica ma una semi-vergine totalmente inesperta e imbranata, che conosce poco dell’amore e delle relazioni interpersonali. Turbata e impacciata: “una ventenne vergine con il cervello di uno scienziato e l’esperienza di una dodicenne. E le morbose aspirazioni romantiche di un’adolescente“.
I due giovani si ritrovano in una situazione decisamente sconvolgente, perché il loro incontro avviene nell’appartamento deserto dove i mercenari hanno cercato di rapire la ragazza, costringendo Reno all’uso della violenza. Non resta che fuggire a cavallo di una motocicletta rubata nella notte con il ricordo del sangue e della morte ed un brivido di inevitabile eccitazione e adrenalina.
La fuga ha inizio con una prima sosta in un affascinante onsen dove Reno cercherà di rimediare al disagio della convivenza forzata e all’ attrazione che ha nei confronti di questa americana sorprendente, cercando di essere il più irritabile e fastidioso possibile, portando la ragazza a detestarlo, per esasperarla ed allontanarla da lui.
Deve infatti mantenere una promessa ma soprattutto è terrorizzato dalle sensazioni sconosciute che quella giovane ragazza coraggiosa e determinata suscita in lui. Jilly, dovrà fare i conti con l’incarnazione sexy, potente e virile di quello che era un sogno adolescenziale, una fantasia che ora prende corpo ed ha in sé qualcosa di pericoloso e minaccioso, perché quest’uomo è ormai un membro del comitato ed è destinato a prendere il posto dell’anziano Ojiisan
Era più alto, più vecchio e più selvaggio di quanto ricordasse. Pericoloso, esotico e ipnotico…
Appoggiò la testa contro la sua giacca di pelle nera e chiuse gli occhi, respirando l’odore della notte.
Aveva perso il senso del tempo e dello spazio e si sentiva come se stesse cavalcando un drago, aggrappata all’unica cosa solida e sicura. Un uomo che aveva appena ucciso tre persone senza batter ciglio.
La morte, il sangue, l’eccitazione, il sospetto del tradimento, accompagnano la loro fuga in luoghi incredibili come in un hotel a capsule o nelle zone tradizionali del Giappone, tra i boschi innevati e silenziosi, carichi di mistero, verso un santuario, fino ad un appartamento nel cuore della città, che sarà il luogo dell’intimità vera. Il luogo in cui i due ragazzi incominceranno veramente a conoscersi e a comprendersi
Lei si sarebbe dovuta sentire male. Inorridita, stordita. Ma l’orribile verità era che si sentiva bene. Lui aveva ucciso. Aveva ucciso per proteggerla. E una parte antica, atavica dentro di lei voleva pavoneggiarsi e fare le fusa. Era come un cucciolo malato.
Perché non c’era spazio nella sua vita per un samurai punk della Yakuza.
O, a essere onesti, era lui che non aveva spazio per lei. E prima fosse riuscita ad accettare questo fatto, meglio sarebbe stato
La fuga continua e la vicinanza portano a fare squadra e a far leva sulla complicità innescata dalla forte attrazione. Il pericolo imminente e l’adrenalina esasperano la lussuria anche se la brutalità di questi uomini d’azione e di morte portano dei tentennamenti e delle insicurezze. Reno dovrà fare i conti con il suo passato, con la sua famiglia, per sopravvivere al presente i certo è sperare in un futuro. Con Jill, forse.
Lui la guardò da sopra la spalla, con una luce sorprendentemente malvagia negli occhi. «Non mi dispiacerebbe vedere te avvolta in un fundoshi» ribatté.
«Continua a sognare.» Si alzò, stringendosi addosso lo yukata, tentando di mantenere una certa dignità. «Vado a fare un’altra doccia.»
«Affogherai a questo ritmo, Ji-chan.»
«Perché mi chiami Ji-chan? Conosco il giapponese abbastanza da sapere che è un termine affettuoso.»
La sua risata fresca non fu affatto rassicurante. «Il tuo nome ha troppe cazzo di L. Credimi, non è niente di personale. E comunque non riuscirai a lavarlo via.»
«Cosa?»
«Me.»
La baciò come un angelo, dolce, triste e così meraviglioso che il suo corpo sembrò volersi sollevare, cercando di avvicinarsi. La baciò come il diavolo, caldo, duro e profondo, e lei chiuse gli occhi desiderando affondare, pelle contro pelle, in qualche vorticante luogo buio dove non c’era niente se non calore e sesso. Le baciò la bocca, usando la lingua, le baciò le palpebre chiuse e tremolanti, le baciò la mascella e la tempia e poi di nuovo la bocca, e lei si appoggiò al muro, stordita, incapace di muoversi, incapace di fare altro che non fosse lasciarsi baciare.
Lui spostò la sua bocca lungo il lato del collo, mordendolo dolcemente, il respiro caldo sulla sua pelle
Una serie che ho apprezzato particolarmente, soprattutto nei primi due romanzi, chemi ha sorpreso in questo romanzo, perché l’autrice fa scelte narrative diverse. Tutto l’aspetto del Comitato e dell’organizzazione segreta con l’atmosfera da spy-story è quasi assente. Ci sono scarsi riferimenti e una breve apparizione di Peter e naturalmente Taka, ma è tutto incentrato sul contesto giapponese e la sua sfera di tradizioni e di legami familiari, culturali. La suspence c’è, sia chiaro, è sempre un romantic – suspence, però dal sapore diverso.
Quest’ultima storia quindi si differenzia parecchio rispetto alla serie perché mantiene alcuni elementi (una protagonista innocente ma non troppo con animo romantico ma carattere; un protagonista che è un maschio alfa spietato fedele solo alla missione che si lascerà sciogliere dalla sensualità e dalla dolcezza disarmante della donna che ha il compito di salvare; il desiderio come linguaggio comune per imparare a conoscersi mentre cercano di superare i mille pericoli), ma ci sono degli elementi originali e particolarmente apprezzabili che emergono durante il confronto che hanno i protagonisti nell’appartamento anonimo a circa metà della storia, che darà una svolta decisiva alla trama. Sicuramente poi l’abilità nel gestire l’intreccio ambientandolo nella cultura e nel contesto del Giappone dà sicuramente un tocco esotico e suggestivo.
I personaggi hanno il loro fascino, a partire dal protagonista Reno, che è la contraddizione tra passato e futuro, principe delle tenebre e angelo caduto, terrorizzato dalle proprie vulnerabilità che a poco a poco si svela.
La forza e in parte la debolezza del libro sta forse nella situazione di infatuazione, non proprio di innamoramento, da cui partono entrambi ad inizio della storia. Perché la fase dell’innamoramento si perde nel ritmo concitato della trama, per dare spazio poi ad un erotismo caldo che però lascia solo in parte emergere il lato brillante e vivace della protagonista, che risulta un po’ sacrificata. I due protagonisti infatti hanno una complessità notevole che viene però appena sfiorata, appena accennata. L’autrice suggerisce la possibilità di conoscere aspetti interessanti della personalità di Reno e Jill, ciò che fa di loro fuoco e ghiaccio. Questo precedente comunque consente di porre Reno in una condizione simile a quella degli altri protagonisti: proteggere, con determinazione e responsabilità, la donna da salvare. Anche se questa volta c’è qualcosa in più, o,tre al senso del dovere della cultura giapponese tra frenesia della ipertecnologia e anacronismi di onore che sfidano la sete di potere.
C’è qualcosa di più personale rispetto a Bastien, Peter, Taka e Serafin nei confronti di Chloe, Genevieve, Summer e Isobel. Sicuramente il punto di forza del romanzo è il protagonista contraddittorio, irriverente e provocatorio, che sfida questa realtà particolarmente intrigante e affascinante. Irritabile, assurdo, esotico e bello, pericoloso e scorbutico in uno scenario da favola. “Una favola di morte.”
Lo stile è serrato e coinvolgente ma forse questa volta manca quella caratterizzazione psicologica approfondita che è tipica della autrice, pur essendoci personaggi secondari altrettanto interessanti.
Non sembra avviarsi la conclusione della serie che mi aspettavo, forse perché speravo in qualche riferimento più corposo al futuro dell’organizzazione e ai personaggi di precedenti volumi ma resta una storia piacevole e sexy.
Comunque care dame dell’Harem, gustatevelo…e sorseggiate il vostro drink, agitato, non mescolato.
O, per questa volta, sorseggiamo un sakè mentre nell’aria si sprigiona una fragranza sensuale di mandorle e fiori di loto.
La vostra Saffron…Harem’s, Saffron