Salve Harem, il libro di cui vi parlo oggi è IL LADRO, quinto volume autoconclusivo della serie La Malavita di Boston di A. Zavarelli edito Grey Eagle Publications. Venite a scoprire cosa ne penso.
TITOLO: Il ladro
AUTORE: A. Zavarelli
GENERE: Mafia/Dark Romance
SERIE: La malavita di Boston #5
EDITORE: Grey Eagle Publications
DATA DI USCITA: 14 gennaio 2020
PREZZO: € 5,99 ebook
Tanaka
Sono una brava ragazza.
Vivo secondo un codice che non può essere piegato o infranto. È mio dovere nei confronti della mia famiglia rimanere innocente e pura. Sposare un uomo italiano. Le stelle sono già allineate.
Ma Nikolai Kozlov riscrive il mio destino con cinque semplici parole.
Ora tu appartieni a me.
È un mafioso russo. Un ladro. Un abile bugiardo senza confini morali. È tutto ciò che mi è stato insegnato a disprezzare. Un uomo che non si arrende davanti a nulla. Un uomo che prende ciò che vuole senza pensarci due volte.
E quello che voleva ero io.
Pensa di controllare il mio destino, ma ciò che non sa è che a volte sono proprio le brave ragazze quelle da cui devi guardarti.
Nikolai
Sono un uomo pericoloso.
Vivo secondo un codice. Il codice Vory. È mio dovere nei confronti della mia famiglia proteggere la fratellanza. Distruggere chiunque minacci ciò che rappresentiamo, compresa lei.
È una ballerina. Una bellissima bambolina. La mia prigioniera e il mio nuovo pupazzo preferito. Questa principessa della mafia pensa di avermi stregato, ma in realtà è semplicemente una garanzia.
È un peccato distruggere cose preziose
Ma questo è ciò che fanno gli uomini cattivi.
La serie:
1)Il Corvo
2)Il Mietitore
3)Il Fantasma
4)Il Santo
5)Il Ladro
6) Senza titolo
RECENSIONE
Tanaka Valentini è una principessa della Mafia cresciuta per diventare un giorno la moglie di un Boss.
Non è libera di uscire, di vestire come le pare, di scegliere chi frequentare e sposare. L’unica gioia della sua vita è rappresentata dalla danza classica, a cui Tanaka si dedica anima e corpo. Quando balla, Tanaka si sente libera e spensierata, potente. Ma è solo una sensazione momentanea, effimera, poiché a breve dovrà appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi completamente a Dante, l’uomo che suo padre ha scelto per lei.
Il tempo non è l’alleato di una ballerina, e quando sei la figlia di Manuel Valentini, può essere solo il tuo nemico.
Il suo destino sembra essere già deciso, ma un imprevisto mescola le carte in tavola stravolgendo la sua esistenza. Da un momento all’altro Tanaka si ritrova prigioniera di Nikolai, un malavitoso dagli occhi di ghiaccio.
Nikolai si occupa prevalentemente di sottrazione, ricettazione e contraffazione di opere d’arte, tuttavia il suo legame con la Mafia russa di Boston è molto stretto e Nikolaj è a tutti gli effetti un sottoposto di Viktor, il suo pakhan.
Ci sono molti modi in cui posso descrivere quello che faccio, ma la verità è la più semplicistica. Sono un ladro incallito.
Dato che l’arte è la mia specialità, la rubo e la creo, e a volte la distruggo.
Nelle mani di Nikolai, Tanaka è solo un pegno, la garanzia che il debito che suo padre Manuel Valentini ha contratto con la Mafia russa verrà saldato. Tanaka è preziosa per suo padre o almeno è quello di cui è convinto Nikolai in un primo momento. Nel corso delle settimane però Nikolai si rende conto che Manuel Valentini non è il padre amorevole che vuole far credere, ma un uomo violento e senza scrupoli che ha distrutto la vita di tutte le donne che hanno incrociato il suo cammino, non esitando a usare qualunque tipo di umiliazione, sopruso e violenza fisica e verbale per annientarle. Tanaka non è stata immune dalla ferocia di suo padre, anche se con Nikolai prova a nascondere la sua fragilità caratteriale dietro un atteggiamento spavaldo e orgoglioso.
Ben presto il suo carceriere si ritrova a voler “aggiustare” quella giovane ragazza spezzata con problemi di anoressia e autostima. Tanaka però non è un tipo facile da piegare e rappresenta per lui una sorta di sfida. Una sfida rischiosa che mette in pericolo le sue certezze compresa la fedeltà assoluta a Viktor.
Tanaka è un frutto succoso e proibito che tenta Nikolai. L’uomo vuole possederla, sottometterla, piegarla al suo volere, ma inconsapevolmente ottiene l’effetto contrario divenendo schiavo della sua malia. Nikolai non potrebbe e non dovrebbe desiderarla perché Tanaka non è russa e cosa ancor più importante, non è la donna che Viktor ha scelto per lui.
Si ritrova così, trascinato suo malgrado in una guerra tra la mente e il cuore, tra la ragione e il sentimento. Da un lato c’è la lealtà verso l’organizzazione criminale di cui fa parte e dall’altra l’amore per una donna spezzata che lui vuole a tutti i costi guarire. Cosa deciderà?
Il Mafia romance è un genere che adoro perché unisce romanticismo e vicende torbide, personaggi cupi e complessi che restano se stessi fino alla fine senza la presunzione di voler essere o apparire diversi da ciò che sono. Nel vero mafia romance l’eroe ha le mani sporche di sangue e si è macchiato dei peggiori crimini, però è anche dotato di valori, di una morale propria che si distacca da quella comune. Questo lo ritroviamo ne Il Ladro dove Nikolai non pensa neanche per un secondo di lasciare l’organizzazione criminale di cui fa parte né ragiona da bravo ragazzo. Il suo vero dilemma è come conciliare il possesso e l’amore che prova per Tanaka con la sua appartenenza alla Mafia russa, come far accettare la sua scelta dai suoi “fratelli”.
La sua freddezza è solo apparente, i suoi occhi di ghiaccio tradiscono emozioni, paure e pensieri.
Ha la volontà di un combattente e l’arte di un’amante.
In questo momento, è entrambi.
E sono schiava della mia debolezza. Una schiava per lui.
Anche Tanaka è un personaggio complesso in perenne lotta tra l’essere e l’apparire. Mentre volteggia sul palco sembra sicura di sé ma in realtà ha dei seri problemi di autostima e anoressia/bulimia. È un angelo a cui sono state tarpate le ali, a cui è stata negata la possibilità di volare verso la propria libertà e indipendenza, cose che paradossalmente sarà proprio Nikolai, il suo carceriere, a restituirle.
Nelle mani di Nikolai, Tanaka non è una bambola di pezza alla sua mercé ma una tavolozza di colori pronta a prendere vita su una tela bianca.
«Sei velenosa,» le dico. «Mi stai rovinando.»
«Allora lascia che ti rovini,» sussurra. «È l’unico modo.»
Anche se in un primo momento sembra che sia Nikolai a condurre il gioco, Tanaka saprà riscattarsi e piegare “Il Ladro” al suo volere.
Come avrete capito questa storia mi è piaciuta molto, tuttavia per onestà intellettuale devo anche dirvi cosa mi ha disturbata durante la lettura. Innanzitutto la mancanza di editing e formattazione del testo piuttosto che la traduzione grossolana contenente termini impropri (fallo), refusi, tempi verbali sbagliati ed errori gravi, quasi da principiante. Ecco alcuni esempi:
«Are you decent?» tradotto in modo letterale invece con «Sei presentabile? Sei vestita?»
Il termine release è stato tradotto con la parola rilascio invece che con orgasmo.
Ma ce ne sarebbero tanti altri da elencare e non mi sembra il caso. Sappiate solo che durante la lettura ho chiuso un occhio e pure due, sono passata sopra a determinate cose perché ho adorato questa storia. Mi auguro che in futuro la CE dedichi più attenzione all’aspetto formale del testo in modo da metterne in risalto ancora di più la bellezza. Per il resto vi invito a leggere Il Ladro e se ancora non l’avete fatto a recuperare l’intera serie perché è veramente imperdibile per le amanti del genere.
Come sempre aspetto un vostro parere.
Alla prossima,
Vanilla
STORIA
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