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Gli errori servono, ma se sbagliare diventasse un’abitudine? Se il significato della parola sbagliare si confondesse con amare?
Theresa Sullivan è una studentessa di biologia a Seattle, fidanzata con William, un poliziotto troppo pieno di sé e a tratti un po’ violento, ama l’amore e non concepisce il tradimento e questo è il motivo principale per il quale continua a subire ingiustizie in silenzio.
Adrian Peterson è il fratello minore e scapestrato di William, è un tecnico informatico e ha un carattere difficile, ama le donne ma solo sotto le lenzuola e mai alla luce del sole e poi odia suo fratello, convinto che sotto quel carattere da precisino nasconda del marcio.
Complice una festa, qualche bicchiere di troppo e un manrovescio del destino, Theresa scopre di essere stata a letto con il fratello sbagliato, ma qual è davvero l’uomo giusto per lei?
Prendersi e lasciarsi, baci rubati e parole sussurrate, sesso violento o amore. Una strada sbagliata quasi sempre ci porta dritti all’amore.

qualche riflessione

…il suo respiro mi calma, il battito del suo cuore mi culla, il suo odore mi entra dentro e la sua vicinanza mi scalda. E mi sento sua, mi sento nel posto giusto anche se sono tra le braccia dell’uomo sbagliato, del fratello sbagliato.

Il triangolo ha sempre un fascino particolare, siamo monelle, si sa…

Un donna tra due fratelli, l’istinto che sceglie e sovrasta la ragione, la “caduta” e il tradimento. Quasi inconsapevole, quasi una liberazione, forse una scelta dei sensi e della carne. La seduzione del proibito, l’attrazione irresistibile verso ciò che è sbagliato (o forse no), l’eccitazione nell’infrangere le regole che spegne ogni remora, il desiderio puro che soffoca il senso di colpa.

La protagonista è prigioniera di una storia logora, con un uomo egoista, egocentrico ed ipocrita. Nella stanca routine si susseguono continue litigate, Te non ricorda neanche più il motivo dei contrasti, perché William sembra ormai consumato dalla conflittualità.

Una festa -un festone  a dire la verità- innaffiata da generosi litri di alcol diventa l’occasione di rompere la monotonia del quotidiano e di lasciarsi andare, come ricominciare, non ritrovarsi ma sorprendersi…

…stiamo facendo l’amore anche se lo stiamo facendo in maniera completamente diversa rispetto al solito e forse è colpa dell’alcol, oppure è merito di tutti quei cocktails che finalmente ci hanno reso liberi da ogni freno inibitore, finalmente mi sembra di aver ritrovato l’uomo di cui mi sono innamorata all’inizio…

Sorpresa…Il risveglio sarà traumatico, non tanto per i postumi, quanto per la consapevolezza degli strascichi di questo “sbaglio”

Theresa. E ora è qui che dorme con le labbra imbronciate, completamente nuda e rannicchiata come una bambina. Ha dormito sul mio petto e io ho dormito con lei, io che non dormo con nessuna dopo averlo fatto perché odio quel tipo di contatto, odio che il sesso possa diventare altro perché non ne ho bisogno.

I sensi di colpa sono giganteschi, per la portata del tradimento, per le eventuali conseguenze. L’odioso fidanzato tradito (nonché fratello del protagonista traditore) ha il potere di schiacciare Theresa sotto un enorme senso di inadeguatezza, facendola sentire sempre sbagliata, mortificandola con parole meschine e silenzi assordanti.

Uno sbaglio non sempre è un errore. Quasi come nella rottura di un meccanismo di rimozione, l’inconscio libera questo desiderio inaccettabile

…soffoco un brivido e un gemito mentre ripenso a come sono stata baciata questa notte. E non si è trattato di un sogno, i sogni non sono così reali, nei sogni non si commettono cazzate come quella che ho fatto io. Nei sogni ho sempre visto i miei desideri realizzarsi e fare l’amore con il fratello del mio fidanzato non rientrava nei miei desideri…

Non si può tornar indietro, non si può dimenticare

«Theresa, è sbagliato».
«Lo so ma ora ci sono dentro, ci siamo dentro entrambi».
«Voglio uscirne».
«Anche io, ma non oggi». I suoi occhi marroni si fanno più intensi. Non lo so che cosa sto dicendo. Non lo so cosa sto pensando. «Resta con me, Adrian, solo per stasera». 

«Non lo so ma è ciò che desidero, sento che ho bisogno di te anche se è tutto così sbagliato». 

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…il suo respiro mi calma, il battito del suo cuore mi culla, il suo odore mi entra dentro e la sua vicinanza mi scalda. E mi sento sua, mi sento nel posto giusto anche se sono tra le braccia dell’uomo sbagliato, del fratello sbagliato.

Piango.

I due protagonisti vivono il loro legame, ad alto tasso erotico, come un richiamo irresistibile e si abbandonano al piacere come se fosse una punizione, un modo per placare il desiderio e mettere a tacere la coscienza. O il rimorso. La sessualità diventa un linguaggio nuovo, un modo per conoscersi. Per Theresa è la possibilità di ridestare la sua femminilità soffocata dal fidanzato ingombrante e per Adrian è follia, frenesia, turbamento o forse qualcosa di più…

La situazione precipita, entrambi cercano di fuggire da qualcosa di troppo grande, troppo scomodo. Theresa vuole dimenticare tutto, diventare una nuova donna e mostrare la parte più bella di sé

Il destino si fa beffe dei nostri progetti, ha tempi e disegni a noi oscuri. Se la Fortuna è cieca il destino ci vede benissimo

…sento la sua mano posarsi sui miei fianchi mentre compera anche i popcorn. Glielo lascio fare e mi godo la sensazione, il momento. È tutto perfetto, ora è tutto perfetto. Siamo io e lui solamente e io non sembro affatto sbagliata per lui.

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Carina l’idea della serie, carino il messaggio che “Una strada sbagliata quasi sempre ci porta dritti all’amore”.

Leggero, scorrevole, frettoloso nella caratterizzazione dei personaggi e l’ambientazione è quasi assente, ci sono alcune ingenuità nella trama con un epilogo strozzato e forzato. Sicuramente molti condizionamenti dati dalla scelta (buona) di partire con la narrazione in medias res e dalla brevità del testo. Mi aspetto una crescita nei prossimi volumi della serie che ha delle potenzialità, ritengo che l’autrice possa lasciarsi andare da un punto di vista creativo e cercare                maggiore complessità nell’intreccio senza perdere la leggerezza piacevole, maggiore approfondimento delle dinamiche tra i personaggi senza trascurare la semplicità adottata che risulta vincente.

Resta comunque una lettura piacevole, calda e con un pizzico di romanticismo. Estremamente lineare e semplice il registro, la narrazione piana tende ad aderire all’ambientazione giovanile scanzonata e disimpegnata.

Breve, sexy, una piacevole calda evasione per la prima giornata di sole, magari al mare.

Saffron

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