Mi domandai come fosse la tempesta che infuriava nella sua testa. Mi domandai se i suoi tuoni fossero fragorosi come i miei, se i suoi fulmini si accanissero sull’anima, se annegasse nei suoi stessi pensieri.

 

Un infinito istante di noi

Brittainy C. Cherry

Genere: New Adult

Serie: Landon & Shay Duet #1

Editore: Newton Compton

L&S Duet
Shay Gable mi odiava a morte, e io non la sopportavo. Facevamo di tutto per evitarci in ogni momento. Ma un giorno le cose sono cambiate. È iniziato tutto come una stupida scommessa: far innamorare Shay di me prima che io mi innamorassi di lei. Vincere è stato un gioco da ragazzi. Non provavo nulla per lei, la tolleravo a malapena. Eppure, lentamente, il gioco ha cominciato a cambiare. Shay mi ha fatto desiderare cose che non sapevo di volere. L’amore. La felicità. Più ci avvicinavamo, più lei sfidava la mia oscurità e le parti che tenevo nascoste dietro una maschera. Il gioco tra noi è diventato troppo reale, i nostri sentimenti si sono mescolati, e adesso è impossibile tornare indietro

Recensione

Care Dame, ho avuto il piacere di leggere per voi Un infinito istante di noi di Brittainy C. Cherry, primo capitolo della dilogia L&S Duet in cui ritroviamo due personaggi che avevamo conosciuto durante la lettura di Come pioggia su di me.

Come nel sopracitato romanzo, l’autrice ci narra la storia di due adolescenti Landon e Shay e come sua nota peculiarità ci accompagna nel loro mondo, nelle loro vite, mostrandoci alcune sfumature del mal di vivere che li affligge e che può immancabilmente portare all’auto distruzione.

Non ho mai voluto essere un mostro. Ma a volte mi chiedevo se certe persone nascessero così, con la cattiveria che gli scorreva nel sangue e gli infettava l’anima.

Non sapevo perché avessi tanta cattiveria in corpo. Non sapevo come mai fossi così arrabbiato. Sapevo soltanto che ero così. Ero un idiota, anche quando non volevo esserlo.

Perché ero così? Avrei voluto saperlo. La mia mente era un puzzle, e io non sapevo come incastrare i singoli pezzi.

Landon e Shay si sono sempre odiati sin da bambini, un odio istintivo apparentemente ingiustificato agli occhi altrui, ma ai loro pregno di significato tanto da porsi sempre l’uno contro l’altra con scherno, battute al vetriolo, denigrandosi a vicenda.

Odiavo Shay Gable. Se c’era una cosa di cui ero certo nella vita, be’, era questa.

La conoscevo da tempo. … non siamo mai andati d’accordo, sin dal primo giorno. Avete presente quando tra due persone nasce un’amicizia istantanea? Be’, tra me e lei di istantaneo c’è stato solo odio. Detestavo lei e la sua aria da santarellina.

Piccola Miss Perfezione.

Landon agli occhi di Shay e del mondo che li circonda appare come il classico figlio di papà a cui non manca nulla in termini materiali; allegro, divertente, “sciupafemmine”.

Non mi interessava avere una ragazza o un qualsiasi coinvolgimento emotivo. Avevo solo bisogno di scopare di tanto in tanto per fermare il continuo lavorio della mia mente.

Non c’era molto spazio libero nella mia testa e sapevo di non avere la stoffa per una relazione. Non avevo l’energia per essere il qualcuno di qualcuna, ero solo un amico di scopate.

Così arrogante e presuntuoso da portare Shay a disprezzarlo pubblicamente, anche se effettivamente ogni sguardo, battuta, sorrisetto sghembo le fanno saltare un battito al cuore. Anche se a ben vedere, nel momento in cui Shay si sofferma un po’ di più a osservare i suoi occhi, a leggere dentro i suoi occhi si renderà conto di ciò che questo atteggiamento sfrontato e irriverente, rissoso e aggressivo nasconde: una infinita tristezza.

Pensavo a quanto era triste il ragazzo più popolare della scuola, e a come nessuno se ne fosse mai accorto.

Vedevo i suoi intensi occhi azzurri annaspare in un mare di tristezza, sentivo il suo corpo tremare contro il mio, sentivo il suo dolore, così crudo e senza filtri. L’esatto opposto del Landon che si presentava a scuola.

…ho visto il suo cuore, il suo cuore afflitto e gentile, e sanguinava proprio come quello di chiunque altro. Forse anche un po’ di più.

E Shay, la cui peculiarità è osservare gli altri, entrar cloro dentro per assorbire le caratteristiche e l’indole di chi la circonda, finalmente riesce a penetrare la corazza con cui si circonda Landon.

Shay Gable entrò nella sala e un nodo mi serrò lo stomaco. Mi faceva sempre questo effetto, già dall’anno precedente. Non sapevo come interpretarlo, né se avesse un qualche significato ma, dannazione, la sensazione era sempre lì.

Galeotta fu una scommessa su chi dei due nell’arco di quattro mesi si sarebbe innamorato prima, l’uno dell’altra

“Due nemici giurati in una battaglia d’amore, e il vincitore…”. “Avrà il diritto di vantarsene per il resto della vita”.

Galeotta fu la vicinanza forzata per far sì che ognuno ne uscisse vincitore. Galeotta fu la voglia di conoscersi veramente, di poggiare la propria testa sulla spalla dell’altro per sfogare il proprio dolore, la propria rabbia, le proprie paure.

Landon e Shay imparano a conoscersi e ciò che pareva oro lucente e perfetto in realtà ha crepe e ammaccature, e quello che si mostrava come ferro arrugginito in realtà nasconde un animo premuroso e altruista.

“Tu sei falso, Landon”. Tutto qui? Era questa la grande rivelazione? “Cosa diamine vuoi dire?” “Esattamente quel che ho detto. Tu. Sei. Falso. F-A-L-S-O. Falso. Non c’è nulla di autentico in te. Sei una bugia ambulante”.

Landon e Shay che si supportano, si aiutano, si consolano, si innamorano.

Le sue dita mi sfiorarono il palmo, e una parte della mia anima di cui ignoravo l’esistenza prese vita.

…e fu allora che trovai le sue labbra. Le sue labbra. Premute contro… Le mie.

“Baciami”, ordinò, e obbedii. Le mie labbra. Premute contro… Le sue.

Stavo baciando Shay Gable, e ogni volta che le nostre labbra si toccavano, lei rubava un pezzo di me.

Portai le mani al petto e sentii il cuore che batteva veloce contro le costole. Mi ha fatto questo. Shay ha riacceso il mio cuore. Il suo bacio mi ha ridato la vita.

Shay è per Landon la forza per affrontare i suoi demoni, per ancorarsi alla realtà. È la serenità che gli manca, il rifugio e la dolcezza che la sua anima e la sua mente tormentata bramano.

Per la prima volta nella mia vita, vidi Shay. Vidi la ragazza dietro la maschera, quella che provava emozioni così intense, e le nascondeva al mondo perché riteneva che fossero un fardello troppo pesante da imporre agli altri. Vidi le sue crepe, ed erano così belle che il mio cuore freddo quasi riprese a battere. Non avrei mai immaginato che la tristezza potesse avere una bellezza così incantevole.

E Landon per Shay sarà la gioia, l’amico e il suo primo amore. Colui a cui confidare le sue insicurezze e i suoi sogni, colui a cui fare affidamento nei momenti di smarrimento.

Landon e Shay sono due pezzi rotti di un puzzle che cercano di incastrarsi in tutti i modi ma che devono rassegnarsi all’idea che questo non è il momento giusto; troppi demoni aleggiano tra di loro: uno fra tutti lo spettro della depressione, male che ammorba Landon, che cerca di spingerlo sempre più giù, che cerca di allontanarlo da Shay.

La presa di coscienza che Shay infonde in Landon sarà la sua salvezza, ma il prezzo da pagare sarà alto e chi lo pagherà sarà l’innamoratissima Shay.

Anche questa volta Brittainy C. Cherry è entrata in punta di piedi nel mio cuore, con delicatezza mi ha fatto conoscere e innamorare dei due protagonisti per poi, con la sua eleganza e col suo stile, coinvolgermi nella loro storia, nelle loro vicissitudini, facendomi empatizzare con la loro anima e i loro sentimenti.

Impareggiabile è stata l’autrice nel descrivere tutti i processi mentali che si innescano e sconvolgono un malato di depressione; minuziosi e dettagliati sono i pensieri e le fobie, il racconto delle paure, del lavorio continuo del cervello da placare con alcol o droga seguiti dalla sensazione di vuoto e di annullamento, e poi di conseguenza dalla necessità di sentire qualcosa, anche il dolore, pur di avere percezione di sé. Sensazioni in un circolo vizioso destinato all’autodistruzione e descritte in modo realistico e veritiero.

Ero grato di provare qualcosa, anche se faceva male. Avvertire dolore significava essere ancora vivo.

Come delicatissima e dolcissima è la caratterizzazione di Shay, una ragazza solare, paziente e disponibile.

La gente non si limitava ad amarla; la gente amava amarla.

Shay era luce vibrante, era la scintilla che illuminava il cielo. … Shay era amica di tutti – di ogni singola persona.

Capace di donarsi completamente, di vedere il buono anche dove effettivamente non c’è, ma per questo predisposta ad essere ferita specie da chi non dovrebbe mai tradirla. Una figura la sua fortemente positiva e propositiva ma destinata a soffrire.

Alla fine di questo primo capitolo, delle decisioni sono state prese, delle scelte sono state fatte; scelte dolorose, il cui fine è nobile e necessario, dovevano essere solo per poco tempo, ma sappiamo che le cose non vanno mai come sono state pianificate e allora per sapere come andrà a finire la storia di Landon e Shay non mi resta che aspettare l’uscita del capitolo finale.

“Torna da me… Io sarò qui, lo giuro. Voglio che tu mi trovi, ma non al prezzo di perdere te stesso. Prenditi tempo. Guarisci. Trova te stesso, perdi te stesso, e poi ritrovati ancora una volta. Cerca la tua anima, Landon.

Sono qui. Sono qui oggi. Sarò qui domani. Ma Landon, ti prego…”, sussurrò, …le mie labbra sfiorarono le sue mentre diceva le parole più importanti per la mia anima. “Vai piano”.

Giusi

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