“Avevo consegnato il mio cuore al nemico. Mi ero innamorata. Innamorata. Sul serio. Vivere per quell’amore divenuto quasi una eco del passato, vivere nella speranza un giorno di poterlo toccare ancora, vivere con l’angoscia di non averlo più.”
Titolo:AMAMI ADESSO
Autrice:Pepper Winters
Editore:Newton Compton
Pubblicazione:2 luglio 2017
Serie:Indebted #4
LA SERIE:
1)Io ti appartengo
2)Io ti pretendo
3)Nessuna scelta
4)Amami adesso
5)Maledetta voglia di te
RECENSIONE
Prima di scrivere questa recensione ho pensato a lungo a quali parole utilizzare e soprattutto a cosa scrivere. La Pepper è una di quelle autrici che quando leggi, ti catapulta in un mondo parallelo a volte quasi surreale, ma talmente vivido e vero, da sembrare reale. Per questo ho pensato a lungo, per questo tuttora già so che il mio pensiero sarà comunque un limite per questa autrice che reputo una tra le migliori di terra straniera. Ma veniamo alla storia: Nila e Jethro, serve che scriva altro? Gli amanti del genere non ho dubbi conoscano già le potenziali esplosive di questi due personaggi, ma per chi ancora non li conoscesse, li riassumerò così: spietato, freddo e calcolatore lui, coraggiosa, forte e saggia lei. Due anime che il destino mette l’uno sulla strada dell’altra senza ritorno alcuno. Un debito unisce le loro famiglie da secoli, debito che farà sì che Nila viva per mesi nella stessa casa di Jethro, convivenza forzata che la porterà a saldare fisicamente i debiti imposti dell’accordo. Ma tra Jethro e Nila non esistono solo plichi di carta ingialliti che determinano i vari punti di un contratto stipulato secoli prima con le dovute modalità e grado di sofferenza, tra loro c’è anche altro.
In segreto nasce qualcosa, qualcosa di più pericoloso e primitivo della violenza e del sangue, qualcosa che li condurrà inevitabilmente a scontrarsi con la dura roccia delle loro famiglie: l’amore. La lotta sarà acerrima e non farà prigionieri, in una guerra intestina che, in questo romanzo, prenderà sempre più le sembianze della vendetta.
“Eravamo fottuti entrambi, persi nel piacere. La passione pervadeva l’aria stessa – il desiderio divenne ossigeno e la fame divenne vita. Eravamo distrutti. E l’unico antidoto era arrendersi. “
Nila e Jethro combattono separatamente la stessa guerra, gli stessi nemici, ma non nello stesso modo. Se nei romanzi precedenti i debiti che Nila doveva pagare venivano “addolciti” dalla presenza di Jethro, in questo romanzo è costretta ad affrontare la follia dei componenti della famiglia Hawk in solitudine, covando in seno rabbia e confrontandosi con se stessa.
“Non ero più la ragazza che si sarebbe prostrata davanti a suo padre e sottomessa a suo fratello; non volevo che fossero gli altri a condurre il gioco: ero una combattente. E dovevo farla pagare a Cut Hawk per ciò che aveva fatto.”
La violenza, l’odio e la sofferenza prendono il sopravvento e senza Jethro a stemperare la solitudine, Nila si ritroverà ben presto a fare i conti con i suoi limiti. Limiti inesorabili. Limiti che credeva di poter superare, ma che sono più forti di tutto, forse anche di quell’amore puro che la lega a Jethro.
“Avevo consegnato il mio cuore al nemico. Mi ero innamorata. Innamorata. Sul serio. Vivere per quell’amore divenuto quasi una eco del passato, vivere nella speranza un giorno di poterlo toccare ancora, vivere con l’angoscia di non averlo più.”
Questo diventano le giornate di Nila, e la sopravvivenza l’obiettivo primario a cui ambire. Ma la solitudine e la mancanza di quell’alito di vita necessario per andare avanti, corrodono le sue ossa così come la sua forza d’animo. Esattamente come quello di Jethro che si ritroverà a fare i conti con i legami imposti dalla sua famiglia, gli obblighi, gli ordini, fino a toccare il fondo più nero.
“Non ero più umano, ma un’ombra nera: il Tristo Mietitore, un membro della famiglia Hawk in procinto di prendere ciò che era suo di diritto.”
Il terzo debito aleggia tra le pagine di questo romanzo come un’atroce profezia, una spada di Damocle pronta a decapitare e arriva, spietato e funesto rimescolando tutte le carte, esattamente come fosse un gioco. Un debito che non segnerà per sempre solo la vita di Nila, ma anche quella di Jethro che finalmente capirà il suo vero destino. Un romanzo intenso, senza pause, senza respiro, senza quegli scambi d’amore a cui la Pepper ci aveva abituato. Ho trovato alcune parti più faticose da leggere rispetto ai suoi precedenti e alcune, invece, più complesse da digerire a causa delle tematiche forti. Un plauso all’autrice non solo per l’ottima narrazione e per le sue capacità lessicali che personalmente ammiro, ma anche per la capacità di tessere un trama così articolata e saperla dosare attraverso ogni romanzo.
Quindi, care Dame, che dire? La Pepper è sempre la Pepper, unica e a mio avviso inimitabile. Il mio consiglio è di lasciarvi travolgere non solo da questo libro, ma dall’intera storia che trovo davvero meravigliosa, ricordando però che non è scevra di violenza e perversione, anzi.
Leggete con consapevolezza sempre.
Vi lascio un ultimo breve estratto sperando di farvi amare maggiormente questi personaggi a mio avviso unici.
Alla prossima, Laura Pellegrini
“Vivrei migliaia di debiti solo per il dono di avere te che mi ami.”
Buona lettura!

 

 
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