Nulla era cambiato. Eravamo ancora legati. Uniti in un modo inspiegabile.
Titolo: Aspettami
Serie: Bleeding Stars
Autore: A.L. Jackson
Genere: Romance
Prezzo: 3,99 Ebook
Data d’uscita: 03 Ottobre 2018
Trad.Paola Ciccarelli
TRAMA
Lei è la sua forza e lui la sua debolezza. E stavolta non la lascerà andare.
Edie Evans è stupenda.
Sexy.
Gentile.
E anche la definizione di “off-limits”.
Ma questo non mi ha impedito di intrufolarmi di notte nella sua stanza per consolarla.
Tuttavia, i tipi come me distruggono tutto, perciò non avrei dovuto sorprendermi quando ho distrutto anche noi.
La sera in cui l’ho fatta fuggire via, ho pensato che non l’avrei mai più rivista.
Finché non l’ho vista tra la folla come una sorta di visione.
Austin Stone è pericoloso.
Affascinante.
Seducente.
Mi ha spezzato il cuore e mi rifiuto di dargli la possibilità di rifarlo.
Sono passati anni dall’ultima volta che l’ho visto, e adesso non posso fare a meno di fissare il magnifico uomo tatuato che suona sul palco. Dovrei scappare via. So che dovrei. Ma come una sciocca, corro dritta tra le sue braccia.
Il nostro desiderio è irrefrenabile.
Il nostro bisogno inarrestabile.
Lei è la mia speranza.
Lui è la mia debolezza.
Avremmo dovuto sapere che una passione così intensa ci avrebbe ridotto in cenere.
Serie Bleeding Stars
– Un sasso nell’oceano
– Annego in te
– Come un fulmine a ciel sereno
-Aspettami
RECENSIONE
La vita è un percorso che si immagina debba essere felice e spensierato per i bambini e gli adolescenti, protetti e salvaguardati da quelle che sono le brutture e gli errori che spesso commettono gli adulti, ma spesso non è così e basta un solo momento di distrazione, una sconsideratezza per commettere un errore, una superficialità che inevitabilmente segnerà la vita e l’anima di chi nella sua innocenza ha sbagliato.
Questa è la storia di due bambini, di due giovani adulti che con un solo fatidico errore hanno perso la loro anima, sono precipitati nel buio e il vuoto li ha colmati condannandoli ad una vita in cui il dolore e il senso di colpa lacera, opprime, toglie il respiro, fa annegare trascinandoli sempre più giù, sempre più a fondo dove la speranza di tornare a vivere si fa esile chimera.
Se non fosse che questi due cuori, ridotti in mille pezzi mescolati e confusi, si siano riconosciuti, si siano sentiti e l’uno sia diventato il magnete dell’altro per ricongiungere, in un continuum di attrazione e repulsione, tutte le schegge e riavere un organo vivo, pulsante e non più vuoto.
Care Dame oggi vi parlerò di Aspettami, quarto capitolo della Bleeding Stars Series di A.L. Jackson, e vi racconterò di Edie Evans e Austin Stone.
Abbiamo conosciuto Austin nei precedenti libri della serie; è il fratello minore di Sebastian/Baz Stone frontman dei Sunder. Finora lo avevamo vissuto attraverso le parole di Baz e, conosciuta la tragedia che li aveva colpiti da bambini, non eravamo rimasti sorpresi dal comportamento schivo e solitario di Austin.
La morte di un fratello gemello è devastante per chi rimane, il dolore è lacerante, la sensazione che manchi una parte di te. Tutto ciò, e ancor di più, segna la vita di Austin sin dagli otto anni, età in cui l’amato Julian annega in mare.
Continuavano ad esserci tanti momenti in cui mi sentivo uguale a quel bambino di otto anni nascosto e rannicchiato sulla spiaggia. Quello era stato il giorno in cui la mia anima era stata lacerata in due.
Austin cade in una spirale autodistruttiva, il senso di vuoto, di perdita lo lacera, ma c’è altro: il senso di colpa. Perché?
Il senso di colpa…ero diventato piuttosto bravo a soffocarlo. A fingere di non essere consumato dai ricordi di ciò che avevo fatto. Da ciò che avevo distrutto. Da ogni fottuto errore che avevo commesso nella mia vita.
L’errore di un attimo, l’errore di un bambino e tutto cambia.
Nulla sarà più come prima: mamma, papà. Li ha distrutti tutti, solo Sebastian gli resterà vicino mentendo pur di proteggere, lenire e alleviare il dolore del suo fratellino.
Ma nulla può contro la volontà di autodistruggersi, contro la necessità di soffocare il dolore, di placare i demoni che gli invadono la mente, contro quel richiamo viscerale, quel filo che lo unisce con l’altra metà di sé che non si è mai reciso.
Quindi il veleno che gli scorre nelle vene, l’oblio indotto: tutto pur di non sentire più il dolore, tutto pur di non sentire più il vuoto nel cuore.
Un ragazzo che si era avvelenato le vene per coprire il dolore che indossava come una seconda pelle, nel tentativo di fingere che i suoi demoni non esistessero. Demoni oscuri e tenebrosi.
Una discesa agli inferi, un tuffo in un mare melmoso, buio, che arpiona e tira giù fin quando una notte non sente il pianto disperato di Edie.
Austin diciassettenne riconosce in quel pianto lo stesso suo dolore, sente la disperazione di Edie e sente di doverla aiutare, di dover scacciare gli incubi che la tormentano.
Avevo subito così tante perdite. Ogni singola cosa che avevo amato. Ogni persona. …. tutto a causa di un solo errore. Un errore che avevo commesso a quattordici anni, quando mi ero comportata come un’ingenua, stupida e sciocca ragazzina.
L’affinità, il dolore sentito, il riconoscersi come due anime ferite. La connessione prima spirituale e poi fisica è immediata come immediato è il sollievo e spontanea è la fiducia. Tanto che Edie affida a Austin, per custodirlo, il suo segreto più grande.
Mi fidavo di lui. Mi fidavo di questo ragazzo spezzato. Perciò sussurrai il mio segreto. Lo offrii a lui. Affinché lo custodisse. Affinché lo proteggesse. Ino al giorno in cui non lo schiacciò con le sue mani.
E Austin ci prova a non rovinare tutto, ma la rabbia è un fuoco che fomenta, l’odio l’accelerante delle emozioni e Austin tradisce il segreto di Evie.
Quattro anni sono stati lontano, quattro anni per cercar di ritrovare se stessi.
Quattro anni per cercare, in modo differente, di sopravvivere al loro dolore. Quattro anni per potersi ritrovare.
L’incontro è casuale: Austin si esibisce in un locale a Santa Cruz, da tre anni si è allontanato da Los Angeles e dal fratello, attraverso le sue canzoni espia la sua colpa per quello che ha fatto. Cantare è la sua punizione, mantenere vivo quel costante legame con Julian.
Quando cantavo… mi sentivo sempre così incredibilmente solo. Proprio come meritavo. Perché questo tributo notturno non era altro che una penitenza. Una fottuta punizione. Un’espiazione che non avrei mai ottenuto.
È qui che lo vede Edie, è qui che lo sente dopo quattro anni. E l’impatto è devastante, un terremoto che la scuote fin nelle viscere.
Vidi il grigio tempestoso dei suoi occhi gridare un migliaio di segreti e celare un milione di rimorsi. Il mio petto si serrò dolorosamente. Per il desiderio, l’odio e l’orrore.
Quelle vecchie ferite a cui non riusciva a dar voce erano ancora palesemente evidenti.
L’istinto è di scappare per proteggere il suo cuore, ma quel filo sottile che l’ha sempre attirata verso Austin non si è mai spezzato e Austin stesso sente che questo incontro è voluto dal destino, che il suo peregrinare lo doveva condurre qui, da lei.
Era la sua voce…a riversarsi su di me… Infondendomi un senso di conforto, gioia e dolorosa speranza.
Le sue melodiche parole un’ossessionante armonia che mi avvolgeva in spirali di languido conforto.
Calmandomi e, allo stesso tempo imprigionandomi nella sua trappola.
Da qui in poi sarà tutto un crescendo di sensazioni ed emozioni. Un caleidoscopio di sentimenti, una lotta continua fra la necessità di sopravvivere e la voglia di lasciarsi andare nel vuoto, di lasciarsi risucchiare dal buio del dolore.
Edie e Austin lotteranno contro la paura di provare sentimenti che colmino il vuoto e lasciare andare coloro che hanno perso.
Il dolore della perdita, la sensazione di una parte di sé che manca ha rischiato di distruggerli: il senso di vuoto che hanno nel petto lo riusciranno a colmare solo perdendosi l’uno nell’altro.
La fiducia: data incondizionatamente, ricevuta senza limiti. Ambedue cercheranno di non tradirla, cercheranno di essere l’abbraccio consolatore, il rifugio che placa il senso di smarrimento e la paura di sbagliare.
“Quando sei con me, non fa più così male” sussurrò.
Lotteranno, si scontreranno, si ameranno e perdoneranno se stessi e l’un l’altro perché Edie e Austin sono le due parti di un intero, le due facce di una medaglia: la luce e il buio, la gioia e il dolore, il rimpianto e la colpa.
Rilanciando quel desiderio avanti e indietro. Eravamo entrambi determinati a combatterlo. Ansiosi di capitolare. Attratti e respinti. Edio stavo decisamente cedendo all’attrazione.
Potevo percepirlo. Il tumulto. Il tira e molla. L’attrazione e la repulsione. Eravamo entrambi così maledettamente spaventati da ciò in cui saremmo potuti sprofondare.
La connessione, che sin dal primo sguardo si era istaurata fra di loro, ora è amplificata, attrazione che sfrigola, la tensione sessuale è alle stelle. Austin freme dalla voglia di toccare il suo angelo, di accarezzare il suo corpo, di possederlo. Dovrà aspettare, darle tempo affinché Edie ceda a lui non solo col cuore ma anche con la mente. Dovrà aspettare fino a quando Edie farà la sua “scelta”.
Cazzo. Volevo toccarla. Assaggiare il suo corpo. Esplorare ogni curva. Immergermi nell’estasi che sapevo, senza ombra di dubbio, si nascondeva sotto la paura e la diffidenza.
Un desiderio che non avevo il diritto di provare divampò nel mio ventre e pulsò nelle mie vene. Come il fuoco del peccato
Proibito e folle.
Aspettami è un romanzo che inevitabilmente lascia il segno. Grazie al suo sublime stile di scrittura, l’autrice riesce a incidere, nella mente e nel cuore di chi legge, ogni parola. Riesce con un solo termine a dare vita ai sentimenti provati dai protagonisti. A descrivere l’aura che circonda ogni scena, lugubre o radiosa che sia.
Un romanzo potente dove Edie e Austin vengono spogliati da ogni artifizio e si mostrano nudi, vulnerabili, veri, vividi dolorosamente perfetti nella loro devastante imperfezione.
Ho sentito, parola dopo parola, pensiero dopo pensiero, ogni sentimento provato dai due ragazzi; attraverso i loro ricordi ho rivissuto il loro tormento, ho pianto con loro. Ho ascoltato la musica di Austin, il dolore e l’amore che fluiva dai testi composti per Julian e Edie.
Sono stata con loro durante i momenti di sconforto, di rabbia, di terrore e di amore. Ho gioito con loro e tutto grazie a questa talentuosa autrice che usa le parole con maestria per colpire dritto al cuore di chi legge.
Sussurrai tra i suoi capelli: “Lo senti, Edie Evans?” “Cosa?” mormorò lei …“Me.”
Un romanzo perfetto, una narrazione completa, uno stile di scrittura quasi poetico, una traduzione impeccabile, un romanzo indimenticabile.
E ora aspetto la storia dei rimanenti componenti dei Sunder: il silenzioso Zee e lo sciupafemmine Ash.
Alla prossima,Giusi
STORIA
EROS