TITOLO: BLISS – Pura Gioia
AUTORE: Stefania Bernardo
EDITORE: Self – Publishing
Volume Autoconclusivo
GENERE: rosa contemporaneo
DATA DI USCITA: 1 marzo 2020
FORMATI DISPONIBILI: ebook, cartaceo e Kindle Unlimited
Il loro era stato un incontro furioso, fisico nel senso più letterale del termine. Si erano toccati in ogni angolo del corpo, fino al cuore.
Sofia, affermata donna in carriera, ha tutto ciò che desidera. Compresa una focosa relazione con l’irresistibile Samuel, il suo capo. Eppure, ogni mattina, non riesce a distogliere lo sguardo da quello di Riccardo, l’affascinante fumettista proprietario di una libreria. L’iniziale curiosità si trasforma ben presto in attrazione e tutte le sue certezze finiscono spazzate via.
Tra party di lusso e gite romantiche, tra notti di passione e inaspettate sorprese, Sofia si ritroverà divisa tra Samuel e Riccardo, due mondi opposti e inconciliabili. Chi dei due sarà in grado di farle conoscere l’essenza stessa della gioia?
Una storia romantica, carica di passione, dove l’amore è la chiave per riscoprire i sogni e abbandonare ogni insicurezza.
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L’ amore è tenero come una carezza e un sospiro.
Impetuoso come una presa ferrea che toglie il respiro, ti riscalda il cuore ricordandoti come si fa a sognare, ti travolge e annienta, ti stordisce appassionato o si insinua sotto pelle come un desiderio e il bisogno di crederci, di credere nella felicità.
Tutto questo è Bliss.
Sorpresa o appartenenza, àncora o vela.
Amare è bliss, felicità perfetta nel senso di compiutezza, quasi un’estasi.
Stefania Bernardo libera le sue capacità espressive dando spazio alla sensualità più spiccata, soffermandosi sui toni più appassionati del romance, dopo averci convinto nella produzione con diverse sfumature dell’historical romance, per raccontarci un amore conflittuale, la storia di un amore moderno.
Una protagonista moderna, persa nella frenesia della quotidianità fatta di ambizione è successo, soddisfazioni e progetti pagati a caro prezzo, tra veleni e pettegolezzi da ufficio, lenzuola stropicciate e malinconie segrete
Quell’uomo era lusso e desiderio sfrenato.
La vita al fianco di Samuel era veloce ed elettrizzante.
Brilla di luce artificiale e riflessa, lasciando in ombra i sogni più segreti, le sue fragilità. Solo davanti alla potenza espressiva delle opere di un giovane artista tanto amato abbassa la guardia mostrando le sue incertezze, fantasticando, commuovendosi, facendo filtrare le emozioni attraverso le crepe sull’armatura da “donna in carriera”
Le trasmetteva malinconia e intimità. Sentimenti che contrastavano con quelli provati poco prima, con la lussuria che ancora le invadeva i muscoli.
Una contrapposizione netta, che confidava solo a quelle tele che costavano migliaia di euro. Tutte le persone ricche volevano un Lugh in salotto. Era l’artista del momento. Quotato, ricercato, ammirato.
Eppure, nessuno lo aveva mai visto in volto.
Sofia tirò un’altra boccata di sigaretta e si disse che, in fondo, nemmeno lei si faceva scrutare davvero in viso.
Nemmeno da Samuel.
Amare è sentire che il tempo passa, ti scorre sulla pelle e ti chiama a vivere, a fermarti e osservare, ascoltare.
Incrociare uno sguardo, soffermarti su un’insegna, come quella della Bottega dell’Unicorno dove tra vinili, cd, libri e modellini di personaggi tratti da serie tv, fumetti e musica, un giovane sognatore aspetta solo di essere “scovato”.
Perché Riccardo ha già notato Sofia, l’ha osservata, l’ha studiata. L’ha vista.
Si trattava solo di una sconosciuta. Doveva togliersela dalla testa. Eppure, imperterrito, continuava a sedersi nel vagone dove lei era solita salire.
Una traccia di malinconia, forse. Sembrava così spersa e sola, nonostante tutta la sua persona emanasse successo da ogni dettaglio.
Quella donna, per lui, era diventata una sorta di mistero da risolvere
Un istante d’esitazione di troppo e quegli occhi blu come il mare la fissarono. Intensi. Decisi.
La rabbia per essersi fatta cogliere alla sprovvista la portarono a correre sulle lastre viscide.
Non c’era nulla per lei, in quello stupido, infantile negozio.
Come aveva detto a Rebecca, la sua vita era perfetta. Felice. Amava un uomo desiderato da tante.
Amare è aprire gli occhi e ascoltare il cuore. E in fondo la magia è ovunque, soprattutto negli occhi di chi assiste al suo spettacolo…
Così, di colpo, si ritrovò a spingere il maniglione della porta e fu dentro “La Bottega dell’Unicorno”
Rimase immobile a gocciolare acqua sul pavimento in legno, mentre gli occhi azzurri di Riccardo la guardavano stupefatti e intorno a loro i Muse cantavano “Dammi tutta la pace e la gioia della tua mente, voglio la pace e la gioia della tua mente”. Questo diceva il ritornello di Bliss.
Parola dopo parola, chiacchierate e confidenze, complicità e sintonia fanno da legante magico, Riccardo e Sofia accorciano le distanze fino a sfiorarsi, cercarsi e trovarsi.
…ancora per un po’. Parola dopo parola, si erano ritrovati vicini. Troppo…
Per un istante rimasero immobili, bocca contro bocca, il respiro appena trattenuto, l’imbarazzo che saliva in silenzio, come una mareggiata lontana.
Non poteva controllarsi, mai aveva provato un tale desiderio per una donna.
Sofia aveva il gusto che si era sempre immaginato. Quello del paradiso.
Lui non parlò, ne avvertiva il respiro rilassato, ogni tanto si guardavano negli occhi, ma a che serviva descrivere ad alta voce quel che entrambi stavano provando?
Calma, rilassatezza. Gioia.
Amare è imparare ad amare se stessi, a volersi bene e a credere sia giusto lottare per la propria felicità. Forse è un po’ vedersi con gli occhi di chi ci ama.
Riccardo aveva il super potere di ancorarla al presente.
Rallentò il passo per un momento. Era tornato. Quel fremito, il battito del cuore più forte, la stretta di malinconia…Riccardo riusciva ad accendere piccole lampadine nel suo buio, questo era indubbio,sublime.
Amare è necessariamente scegliere, scegliere se stessi o forse è l’amore a scegliere. Così Sofia, dopo il dolce terremoto Riccardo dovrà mettere tutto in discussione: priorità, aspettative, progetti, necessità… Neanche i chilometri di una trasferta o le lusinghe di una carriera, né tantomeno segreti inimmaginabili potranno mettere in discussione ciò che davvero sente.
Era così bello vederla travolta dal brivido del piacere, osservare le delicate gocce di sudore che le imperlavano il collo, il rossore sulle guance.
E mentre lei lo abbracciava, ancora tremante, Riccardo fu sicuro che il suo compito fosse permettere a quella donna di splendere.
e si sciolse, liquida, in un’ondata di piacere che raggiunse ogni angolo del suo corpo.
Pura gioia, l’essenza stessa dell’amore.
«Insegnamelo di nuovo» gli bisbigliò nell’orecchio, quando rimasero con i cuori appoggiati l’uno all’altro.
«A fare cosa?»
«A sognare.» Chiuse gli occhi. «Insegnami di nuovo a sognare.»
L’ autrice ci sorprende ancora con il suo romanticismo estremamente caldo, dalla sensualità languida ed elegante, con una bella prosa moderna e asciutta.
Tutti i romanzi si nutrono di emozioni, le emozioni sono alla base della caratterizzazione dei personaggi, senza emozioni infatti i personaggi resterebbero figure vuote, burattini inanimati, perché agirebbero senza senso e la trama non avrebbe il suo corso. Né i lettori potrebbero immedesimarsi. Bliss è una storia di emozioni. Emozioni che diventano sentimenti, in modo quasi naturale. Manca forse la grinta e il mordente che l’autrice ci aveva mostrato nel genere storico, quando sulla pagina brillava per energia il racconto del gesto, del momento, con tocchi vividi e decisi. Quella che è sempre stata la sua cifra stilistica, anche nei testi più sensuali e coinvolgenti, appassionati, come Scura come la notte.
Un esperimento gradevole e una lettura piacevole, una storia d’amore contemporanea con un protagonista maschile dall’ animo romantico, sincero e appassionato, una protagonista femminile fragile e determinata a trovare la propria felicità. Caratterizzazione convincente, sono personaggi cinetici che si evolvono in una rappresentazione scenica notevole anche se più timida rispetto a quanto ci ha abituato in passato.
Impianto narrativo equilibrato e stile scorrevole, reso vivace da tocchi personali come gli squarci di Londra, un richiamo ai Muse, un ricordo strappa-sorriso legato ai vecchi telefilm, un bagaglio di passioni e chicche letterarie che rendono il romanzo una lettura godibilissima.
Il titolo ci piace, ci piace molto. È una vera e propria ispirazione.
Una storia moderna.
Una storia d’ amore e di riscatto personale.
La vita è una tela bianca e dobbiamo ricordarci di rovesciare su di essa tutti i colori che possiamo, diceva qualcuno. Solo l’Amore sa far risplendere i colori più veri e vividi che sono in noi.
Perché ogni sentimento è pura gioia, pura benedizione.
«Quando ti ho conosciuto ero solo una tela nera.» Chiuse gli occhi, sciogliendosi nel suo abbraccio. «Tu mi hai restituito i colori.»
Saffron