Care Dame di Harem, il libro di cui vi parlo oggi in anteprima è “Closer”, l’ultimo lavoro di Dora L. Anne, disponibile dal 4 maggio su Amazon. Venite a conoscere Caleb, il pugile più sexy arrogante e strafottente che ci sia. Un protagonista che vi farà arrabbiare, ma che non potrete non amare!

 

 

Titolo:Closer

Autrice:Dora L.Anne

Self Publishing

Pubblicazione:4 maggio 2017

Genere:Erotic Romance

 

 

 

SINOSSI

Avril e Caleb.
Da grandi amici e vicini di casa, col tempo diventano quasi estranei che non si sopportano.
Hanno due caratteri molto diversi, per certi aspetti anche opposti: lei ama l’arte, lui vive facendo a pugni nella palestra del padre.
Lei è dolce ma determinata, lui testardo, arrogante ed egocentrico.
Ogni scusa è buona per litigare fino a quando Avril, dopo il divorzio dei suoi genitori, abbandona tutto per seguire un’altra strada e i propri sogni. Alla fine, però, è costretta a tornare a casa dopo aver perso ciò che era riuscita a costruire.
E inizia a guardare Caleb con occhi diversi, nonostante lui continui ancora a tormentarla.
L’amore non è contemplato, eppure una strana chimica non fa che avvicinarli mischiando le carte del loro destino.
Riusciranno mai a comprendersi?

“Caleb mi possiede strappandomi via il cuore.”

 

RECENSIONE

A causa della sconsideratezza e immaturità della madre, Avril rimane senza una casa, senza un lavoro e completamente al verde ed è per questo che si vede costretta a tornare nella sua città di origine e a vivere nella casa del padre. Una decisione che le costa molto, perché la sua città natale rievoca un passato difficile e tormentato, di cui fa parte anche Caleb.

Caleb non è cambiato affatto: è il ragazzo prepotente, strafottente e provocatore di sempre.

In tutti questi anni non è cambiato affatto: spalle larghe, fisico scolpito, pelle abbronzata. È sempre attraente, con quella faccia da schiaffi e il sorriso sghembo che promette solo guai. Tanti guai. Decisamente troppi. […] “Sono bello, vero? Attenta, se mi fissi troppo rischi di perdere la testa.”

I due sono destinati a incontrarsi spesso dal momento che Caleb lavora come istruttore di boxe nella palestra del padre di Avril. Avril è più forte rispetto al passato, è cresciuta, maturata e sa come affrontarlo anche se non risulta immune al fascino del pugile.

 “Una potenza selvaggia, imbrigliata in un involucro statuario che rappresenta una pericolosa tentazione. Deglutisco, ipnotizzata nonostante tutto dai riflessi argentati del piercing al capezzolo, così come dal magnetismo che emana ogni suo movimento, anche il più naturale.”

E proprio come se fossimo su un ring, i due protagonisti daranno vita a un incontro di pugilato. Una danza fatta di battutine, scontri, frecciatine, ganci, montanti, una battaglia in cui entrambi rispondono colpo dopo colpo. Non vi posto estratti relativi a questa parte perché il loro modo di interagire risulta coinvolgente, appassionante e a tratti esilarante e per questo non voglio rovinarvi la lettura. Vi avviso che in alcuni punti forse avrete la tentazione di strozzare Caleb, ma soprassedete e tenete duro.

L’attrazione e la chimica scorrono come lava incandescente in modo incessante fra i due protagonisti. È qualcosa di tangibile, palpabile che diventerà ben presto insostenibile.

“E alla fine me lo ritrovo accanto, di colpo, finendogli quasi addosso dopo aver riposto l’ultima posata. Il suo profumo è dappertutto. Alzo gli occhi, confusa, scontrandomi col suo sguardo nero e con la forza con cui le sue braccia iniziano a stringermi al petto. Possessive, esigenti, una trappola d’oro. Siamo talmente vicini che rabbrividisco, vittima di un tumulto strano mai provato a contatto con qualcuno. Mai provato a contatto con lui. È un vortice di sentimenti così contrastanti da lasciarmi stordita, come se stessi guardando attraverso uno specchio la vita di un’altra persona. Un’altra donna. Un altro cuore. “

Avril è spaventata dalle reazioni del suo corpo. Con il tempo ha acquisito sicurezza, ma ha comunque una fragilità di fondo che la porta ad avere paura delle conseguenze che il rapporto con Caleb potrebbe causare. Non vuole più soffrire, ma, nonostante i suoi timori, non riesce a non cedere alla tentazione che Caleb rappresenta:

“Ho caldo, sento bruciare in maniera insopportabile ogni lembo scoperto di pelle e non per il tepore delle coperte. È Caleb a farmi questo dannato effetto trascinandomi in un inferno dei sensi. Lo sento muoversi e mugolare qualcosa, poi avverto un brivido bollente quando appoggia l’erezione sul fianco. Dura. Invitante. Pericolosa. E il fuoco mi divora lentamente, ogni singolo atomo del mio corpo implode. Riprovo ancora a scappare, ma invano. Le sue braccia sono lastre di ferro che mi tengono prigioniera. “Sveglia?” Avvampo, nel rendermi conto che anche lui è sveglio. “Lasciami, devo andare a casa.” Mormoro, tentando di tenere a bada il cuore impazzito. Cento colpi al minuto e un’infinita voglia di sciogliermi seduta stante. “Non ti lascio andare da nessuna parte.” “Mio padre si preoccuperà.” “Correrò il rischio.” Mi stringe più forte, causandomi la solita apnea emotiva. Poi la sua mano preme sul seno, sfregando il capezzolo fino a farmi gemere e contorcere contro di lui. Lo voglio e non riesco a nasconderlo. “Ammettilo, sei rimasta qui per farti scopare.” La tensione è palpabile. Non muovo un muscolo. Dovrei offendermi, negare, urlargli di smetterla, eppure non dico nemmeno una parola. Solo ansiti di piacere, seguiti da milioni di piccoli fremiti. Caleb mi afferra i fianchi con un gesto imperioso, costringendomi a scivolare sotto di lui. “Rimanere qui è stato uno sbaglio, ora non posso fermarmi.” Sussurra piano. Non voglio che si fermi, ho voglia di lasciarmi andare, trasportata in minuscoli frammenti fino alla deriva di un piacere imprevisto, mai cercato e tuttavia ugualmente esistente. Erano secoli che non mi sentivo così eccitata all’idea di fare sesso con qualcuno. Di farlo ora, in questo letto, proprio con Caleb.[…] Nei suoi occhi riesco a scorgere per un breve istante l’urgente necessità di avermi, mentre colui che prima ritenevo un diavolo mi stringe al petto in una calorosa morsa, capace di sterminare con atroce precisione il dubbio di sbagliare.

 

Con il racconto mi fermo qui, ma sappiate che il percorso di Avril e Caleb sarà ancora molto lungo e tortuoso: verità a lungo taciute, equivoci, accadimenti inaspettati devono ancora succedere. Ho scoperto la penna della Conti quasi per caso, soffermandomi nella lettura di alcuni post durante una giornata autore. Mi ha incuriosito, ho comprato il libro e da allora non ho più smesso di seguirla, tanto che la mia amata Vanilla me l’ha affidata come autrice. E vi assicuro che per me è emozionante assistere alla sua crescita libro dopo libro. Con “Closer” mi ha piacevolmente spiazzato. È una storia dal ritmo coinvolgente sin da subito e ciò mi ha portato a “girare” le pagine in modo frenetico, tanta era la curiosità di scoprire come sarebbe proseguita la storia. La Conti ha la capacità di analizzare i protagonisti in ogni loro sfaccettatura, a 360 gradi, senza lasciare nulla in sospeso. Attraverso la sua penna ci fa conoscere la storia sotto tutti i punti di vista e in modo profondo e analitico. E questo è un aspetto che amo molto in un libro. Per la prima volta, in questo romanzo la Conti ha inserito alcuni capitoli narrati dal pov maschile. Devo ammettere che è stato un esperimento riuscito, poiché ci permette di conoscere i pensieri di Caleb utilizzando un linguaggio consono e appropriato, dando vita a un perfetto bad boy ( ma lo sarà davvero poi?;-)).

CLOSER è una storia che suscita diversi sentimenti: rabbia (sono certa che in alcuni punti sclererete e non poco lol), titubanza, paura, tormento, odio, amore, passione. È una storia molto ben costruita in cui l’autrice non ci svela tutto e subito. Le scene erotiche risultano molto intense, passionali e appassionanti, senza mai scadere nel volgare. Giusto perché ormai conoscete tutte la mia reputazione, devo dire che c’è qualche piccola imperfezione a livello stilistico, ma nulla che non possa essere risolto. Non mi rimane che complimentarmi con l’autrice. A voi, care Dame, spero di avervi trasmesso le mie emozioni e avervi incuriosite!

Ps : Ricordatevi che come canta Lady Gaga ci possono essere un milione di ragioni per andarsene, ma ne basta una sola per rimanere.

Alla prossima, Francesca

Storia

 

 

Sensualità