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SINOSSI
Un viaggio notturno da Milano a Barcellona.
Davide e Nola hanno destinazioni diverse. Vite diverse. Provenienze diverse. Lui italiano ha appena terminato le scuole superiori, lei irlandese sta per finire l’università.
Si incontrano nella cabina di un treno notturno.
Entrambi fuggono dalle scelte per il loro futuro. Due anime in cerca di risposte, ma senza la possibilità di comunicare tra loro. Almeno, non in maniera tradizionale.
Un incontro destinato a cambiare per sempre le loro vite.
E noi cosa faremmo se incontrassimo l’amore e non potessimo parlarci?

Doveva aprire quel taccuino, ricordare come fosse iniziato tutto. Capire, rivedere, assaporare, indagare su cosa avesse acceso quella scintilla

La magia di un incontro, la sensazione di familiarità tra estranei in uno sguardo, tutto qui.

Chiamatela chimica o chiamatela mistero che avvicina due vite, due anime, due menti e due cuori che si stavano cercando senza neanche saperlo e si ritrovano all’improvviso in un ambiente ristretto che diventa una bolla di sogno, l’occasione da cogliere e quindi la  possibilità di conoscere l’amore.

Come? Con quella splendida sensazione di “appartenere” a un altro individuo, di essere finalmente nel posto giusto, nel momento giusto. Fidarsi e comunicare anche quando sembra impossibile, trovare un canale preferenziale che forse è quella scintilla che scatta tra anime affini, quando la curiosità si fa attrazione e l’attrazione desiderio, il desiderio poi, bisogno.

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Un lembo di pelle candida, i riflessi d’oro nei capelli fiammeggianti, il profumo di crema solare e di estate sulla pelle, una risata, che apre un mondo.

Un mondo dal quale non voglio staccarmi. È incredibile: quando si perde momentaneamente un senso, gli altri compensano questa mancanza. Il suo profumo e quella voce mi hanno preso lo stomaco e hanno rivoltato le mie fantasie.

Così il protagonista, in viaggio verso l’estate, verso un nuovo inizio, verso il futuro. Un Davide della Bibbia, piccolino contro un colosso, un mondo che non vedi. Armato di entusiasmo sincero e disarmante, confuso da quell’incontro. Davide è ormai Dave agli occhi di quella ragazza travolgente, che lo incanta e lo attrae con una forza irresistibile, una corrente sotterranea di mistero e complicità. Davide finito il liceo, é schiacciato dalla paura di saltare nel buio e iniziare a vivere, un velo di barba sulle guance e un pizzico di coraggio, mentre cerca di gestire le emozioni che lo turbano con trepidazione e goffaggine emotiva. Irresistibile.

Cerca la libertà, ma la libertà più grande è responsabilità. Nelle orecchie risuonano le parole del padre “...il mondo è nelle tue mani. Non c’è mai stato periodo più bello di questo”. Un inno al coraggio e all’intraprendenza che in realtà fa tremare il cuore. Davide teme ciò che non conosce, impacciato da un senso di inadeguatezza. Ma forse ” il mondo tra le mani” è innanzitutto pelle diafana e capelli rossi che sanno di buono mentre fuori scorre il paesaggio, su quel treno, mentre fuori scorre la vita.

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Quel volto è lì provocante,che invita a vivere l’attimo e a catturare ogni sensazione, anticipando le promesse di un futuro che sarà sempre un’avventura.

Tutta fuoco e ribellione, sotto la compostezza della sua educazione si agita l’ ardore della vita, perché

…l’ultima cosa che una ragazza indecisa vuole sentire è proprio quella fastidiosa domanda: cosa farai? Mondo, lasciami nella mia indecisione e io troverò la mia strada.

La narrazione è piacevole e delicata, attenta a riprodurre le incertezze e le sfumature dell’età giovanile, fatta di rossori e di emozioni portate al massimo dell’intensità.
Lo stile dell’autore é riconoscibile dalla caratterizzazione puntuale dei personaggi, dalla naturalezza sorprendente. Con pochi gesti ma sempre significativi, che calano perfettamente le figure nella realtà, facendole vivere di pensieri e di sentimenti. Facendole “agire” nella storia.

Il ritmo ha sempre qualcosa di cinematografico ed è estremamente visivo, l’ autore scrive per immagini e questo rende la lettura piacevolmente scorrevole e soprattutto riesce a dare carattere al racconto, genere particolarmente delicato per l’esiguità che richiede incisività, lasciando al lettore una impressione vivida.

Ore 2.30 – Davide

Non riesco a credere a quello che ho fatto.

Ore 2.30 – Nola

Smettila di scrivere e torna a baciarmi.

Il viaggio torna ad essere una metafora familiare, così ricordiamo che a volte siamo troppo presi dall’ idea della destinazione e invece dovremmo goderci il piacere del percorso. Con i suoi imprevisti, gli intoppi e le deviazioni.

Osare e credere. Vivere il presente. Il miglior augurio per quest’estate e…non perdete mai il vostro taccuino rosso.10885300_1377090135925020_1548574589240827391_n - Copia (2)

Un ringraziamento speciale a Cinzia per i teasers splendidi che sono riusciti a catturare l’atmosfera del racconto e infine, come fa la nostra Coriander, forse é giusto concludere con qualche nota tra le righe…

Saffron