COSÌ VICINI MAI
La vita per Asiya e Rex non è stata semplice. Asiya è cresciuta troppo in fretta a causa di un padre e una madre assenti e menfreghisti.
Ha affrontato la sua vita tra assistenti sociali e tanta solitudine, imparando a cavarsela sempre senza l’aiuto di nessuno.
Rex, un uomo all’apparenza duro, dovrà affrontare i demoni che lo hanno divorato nell’anima e un passato che non gli permette di vivere.
Ma tutto può cambiare.
Può la vita sorprenderti con un dono inaspettato?
Una storia senza freni, senza sfumature, una storia di contrasti netti e di opposti che si completano perché si riconoscono simili.
Di cicatrici e di carezze, di rimpianti e di promesse.
Di una attrazione violenta che diventa passione, del desiderio quale linguaggio segreto dell’amore.
Senza mezzi toni, ad iniziare dalla protagonista che è una guerriera che porta sulla sua pelle i segni della sofferenza, del rifiuto e dell’abbandono, come un’armatura d’inchiostro a proteggere il cuore coperto di lividi.
Il mio problema è tutta la mia vita.
Un incontro fatale, con un vicino chiuso nel suo dolore, raccolto nell’odio e prigioniero di un passato ingombrante. Vicino e “vicino”, affine alla protagonista. Dietro le parolacce spiazzanti e le rispostacce scontrose di intravede qualcosa di speciale…nascosto da una grafia lineare ed elegante.
Non c’era dubbio, il signor Rex “Times New Roman” aveva un bel caratterino.
Asiya, mi chiamo Asiya”. Sentii Rex borbottare a bassa voce : “Che razza di nome!”. La mia replica stizzita non si fece attendere: “È un nome egiziano, ragazzino, e significa : colei che si protende verso i deboli e li risolleva. Il tuo invece cosa significa? Ho bisogno di croccantini e di una ciotola d’acqua?
Uno scontro/incontro tra due creature fiere e indomabili, che però nell’ironia rivelano una sensibilità davvero sorprendente.
Inizia una corrispondenza irresistibile, un carteggio old-style in versione moderna, anche notturno. Già sono l’uno nei pensieri dell’altra. Già si Intrufolano nei desideri e nelle fantasie.
La curiosità diventa interesse e preoccupazione, trasformandosi piano piano in emozione e poi in sentimento.
No Asiya, io non sorrido mai, la vita non mi ha sorriso e io non le darò la soddisfazione di donare sorrisi che poi mi verranno tolti
Asiya è caparbia, onesta e generosa in modo disarmante, premurosa quasi a tal punto da risultare invadente. Specialmente a chi ha deciso di sopravvivere sulle macerie della propria vita, crogiolandosi nel dolore di cicatrici troppo profonde. Un cuore spezzato, uno spirito segnato da solchi profondi, degni della nobile arte del kintsugi (non aggiungo altro…)
Ed è indisponente quanto bella. I suoi capelli biondo cenere ricadono sinuosi sulle sue spalle dove, amalgamandosi ai dipinti su pelle, creano suggestivi ricami. Gli occhi grigi la identificano come un felino, sfuggevole e attraente. Acqua e fuoco.
“Buongiorno bella addormentata sul pianerottolo, bocca di fragola tentatrice.
Grazie per la chiacchierata” fissai il foglio cercando di trovare diversi significati e analizzando le parole. Era bravo, dovevo dargliene atto. Io con le parole ero una frana. Girai il biglietto e risposi: “Buongiorno principe di serie b. Non ricordi come si svegliano le principesse dormienti?”.”Mi sono sempre piaciuti i lupi solitari, quelli che non fanno branco perché, se fai branco, che tu sia lupo, pecora o leone, l’unica cosa che cambia è il padrone. “Da soli si va più veloce” era l’altro tatuaggio che avevo sulla spalla destra, poco sopra quello del lupo. I tatuaggi mi ricordavano continuamente chi fossi e come fare per arrivare dritta alla meta: la serenità.”
Ma quando un maschio alpha incontra la sua femmina alpha sono destinati a camminare vicini, così come mai successo prima. Anime affini, spiriti indomiti e fieri.
I nostri corpi si avvicinarono ma nessuno dei due capì cosa stesse succedendo. Fissammo entrambi il punto di contatto cercando qualcosa, una spiegazione plausibile a ciò che stavamo avvertendo. La sua pelle sulla mia sembrava così surreale. Due colori diversi che fiorivano l’uno nell’altro come se non aspettassero altro che essere mescolati.
Le cose più giuste arrivano al momento sbagliato o forse è il destino che si diverte a scompaginare le pagine delle nostre esistenze, specialmente quelle delle persone più complessi
Non dovrei provare niente di tutto ciò. Non voglio volerti”
“Non ho bisogno che sia semplice Rex, ho solo bisogno che ne valga la pena
Se vale la pena è una scommessa azzardata ma vincente è un “all in” che richiede tutto, c’è da mettere in gioco qualsiasi cosa: la serenità, l’indipendenza, la fiducia e il cuore…
I sensi di colpa divoravano le viscere, fottevano il cervello. Ogni volta che pensavo a Molly mi mancava l’aria.
Ogni volta che pensavo ad Asiya mi riempivo d’aria. Molly era stata tutto per me. E ancora lo era. Ma Asiya era come un’eclissi al contrario. La luce che occultava l’ombra. Il suo sole oscurava la mia
Il corteggiamento lento a dispetto della violenta attrazione tumultuosa, precipita velocemente in una passione forte
“Colei che si protende verso i deboli e li risolleva” mi sussurrò sensuale all’orecchio, mentre si spingeva un’ultima volta dentro di me prima dell’amplesso: “Io sono troppo, troppo in basso per essere risollevato Asiya. Troppo!”
…allo stesso tempo la cosa più sensata e più sbagliata che potessi fare. Non riesco a lasciarla andare anche se so benissimo che dovrei. I miei occhi vedono già la fine.
L’ennesima fine che dovrò affrontare nella mia vita.”
“Non sono sempre stato questo Asiya” disse serio indicando tutta la sua figura. A me piaceva così, con quell’aria da cattivo ragazzo incazzato. Non potevo sapere cosa gli desse il tormento”
Rex era tutto e il contrario di tutto. Alcune volte dolcissimo e premuroso altre uno stronzo all’ennesima potenza. Si era aperto un po’, lo spazio giusto per lasciarmi entrare. E io sarei entrata, in punta di piedi nella sua vita. C’era qualcosa che ci accomunava, e non erano solo i tatuaggi o il nostro aspetto che incuteva timore al resto del mondo. Era oltre tutto. Il tormento, la rabbia che scorgevo dentro Rex mi facevano desiderare di averlo sempre più vicino anziché allontanarlo. Volevo curarlo. Avrei voluto guarire le sue ferite, se me lo avesse permesso.
La pelle sussurra quello che le labbra non osano dire, le mani placano i timori che gli occhi svelano. Rex non hai il coraggio di confessare
Carcerato nelle mie prigioni e, dalle prigioni come le mie, non se ne esce.”
“Tutti abbiamo un segreto che ci ha cambiati, qualcosa che ci ha inciso il cuore, ferendolo, lasciando una cicatrice. Ma le cicatrici sono ferite chiuse. È vero non guariranno mai, ma non sanguineranno neanche più. Ma affinché diventi cicatrice la ferita va curata con amore e lasciata guarire col tempo. Le nostre cicatrici ci rendono diversi ma contemporaneamente uguali l’uno all’altro.” Scosse la testa “Ti trascinerò nel mio inferno Asiya”
Un romanzo breve che ha il suo fascino per lo stile ruvido e sporco a tratti nella prosa ma intenso e originale. I personaggi sono ruvidi, fortemente soli e di impatto, una scelta vincente per la brevità del romanzo che porta ad un ritmo sostenuto. Per l’incalzare degli eventi ne risente tuttavia la struttura narrativa che presenta una dose eccessiva di elementi nella trama. Questa probabilmente, se sviluppata in una forma più distesa, avrebbe trovato per i singoli nodi e colpi di scena il loro naturale svolgimento mentre in questa esiguità restano eventi affastellati e danno una sensazione di eccesso.
La prima parte è piacevole e più originale, anche se risente di una rigidità sintattica nel periodare.
Il feeling tra i due personaggi è il punto forte di questo romanzo breve, perché seppure conosciamo l’idea delle anime ferite che possono volare solo rimanendo abbracciate, questo spunto è ben espresso dall’autrice, sviluppando le personalità del Bad boy incazzato e della pantera generosa e compassionevole, indipendente come un fiore di acciaio.
C’è una energia bella e uno stile in potenza originale e graffiante, che potrebbe avere dei risvolti piacevoli.
Resto in attesa del prossimo testo, estremamente incuriosita.
Saffron