Ben trovati e benvenuti al Review Party dedicato a

“Fandom. Saresti disposta a morire per la tua storia preferita?”

di Anna Day, edito in Italia da De Agostini.

Ho avuto il piacere di leggerlo per conto di Harem’s Book.

Venite con me a scoprire cosa ne penso

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TITOLO: Fandom

AUTORE: Anna Day

EDITORE: De Agostini

DATA DI PUBBLICAZIONE: 06 febbraio 2018

PAGINE: 514

GENERE: Young Adult distopico

PREZZO: € 6,99 (ebook) – € 13,60 (copertina rigida)

SINOSSI

Finalmente il gran giorno è arrivato, Violet è pronta. Pronta per incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, La Danza delle forche. Violet lo sa recitare a memoria, ne conosce ogni battuta. Se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di poterci vivere dentro ed essere Rose, la protagonista perfetta. Dovendo fare i conti con la realtà, Violet si accontenta di presentarsi all’evento come cosplayer di Rose e mettersi in fila per l’autografo dei suoi idoli. Soprattutto per quello dell’attore che interpreta Willow, l’eroe più bello di sempre – darebbe ogni cosa per far colpo su di lui. Proprio nel momento in cui il ragazzo si complimenta con lei per il suo costume accade qualcosa di inaspettato. Un terremoto. Urla. Il buio. Violet riapre gli occhi e qualcosa è cambiato. Le guardie corrono ovunque impazzite. Ma è solo quando un proiettile colpisce Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet capisce. Capisce che adesso non è più solo a un evento in costume per appassionati di fantasy. Adesso quella è la realtà. Adesso lei è dentro la storia e la protagonista del suo romanzo preferito è appena morta. Violet ora può fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine… E sperare che tutto vada come è stato scritto.

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RECENSIONE

“Attento a quello che desideri, perché a volte la realtà può letteralmente esplodere.”

Violet è una diciassettenne di Londra.

Niente di speciale.

Una ragazza timida, insicura, di quelle che non fanno fatica a passare inosservate.

Una ragazza del cantuccio, dell’angolo in penombra.

Una  ragazza che se si accorge di essere guardata, pensa di essere sporca.

“Violet la vergine”, questo il suo soprannome.

Ha un’unica passione, che condivide con la migliore amica Alice e col fratellino Nate.

Adora  il libro “La danza delle forche”e la relativa trasposizione cinematografica, tanto da saperne a memoria ogni battuta.

I protagonisti di questo libro si muovono in una Londra distopica, in un futuro lontano, dove il genere umano si è diviso.

Alice, addirittura, è discretamente famosa come scrittrice di fan fiction basate sul Canone, come loro chiamano la storia principale.

“Gli Umani erano intelligenti e ambiziosi, ma erano anche incontentabili, di una cupidigia che si spingeva fino a una ricerca ossessiva della perfezione: corpi perfetti, menti perfette, vite perfette. Al volgere del XXII secolo, questa ossessione produsse la prima generazione di essere umani geneticamente modificati.”

I Gem.

Alti, belli, intelligenti, forti.

“Ma che ne fu degli Umani non geneticamente modificati? Uomini e donne normali, come me e voi. Cominciarono a essere chiamati ‘Imperfetti’.”

Gli Imp.

Assoggettati ai Gem, schiavizzati, usati.

“Per tenere sottomessi gli Imp, ogni settimana i gem si raccoglievano in grandi anfiteatri per assistere all’impiccagione di alcuni di loro. Questo evento era chiamato ‘Danza delle forche’. Alcuni Imp che si rifiutavano di rassegnarsi a tale fato formarono un gruppo di ribelli con l’obiettivo di re instaurare i diritti fondamentali degli Imp. Il loro capo si chiamava Thorn.”

Violet, Nate e Alice sono talmente tanto ammaliati da questa storia da coinvolgere anche la riluttante Katie, loro amica, a prendere parte al ComiCon vestiti da Cosplayers.

Un terremoto, però, fa crollare l’impalcatura su di loro proprio mentre stanno per fare la tanto agognata foto con l’attore protagonista del film.

Riescono a salvarsi tutti e a raggiungere un’uscita di emergenza per ritrovarsi però non nella loro Londra, ma in quella del libro.

Sgomenti e increduli, pensano di essere nel mezzo di un fandom almeno finché Rose, la protagonista del Canone, muore sotto ai loro occhi.

Che fare? Come comportarsi?

Seguire il canone o improvvisare? Come tornare a casa?

“L’effetto farfalla, hai presente? La farfalla che batte le ali in un posto e scatena un uragano dall’altra parte del mondo.

Beh, noi siamo la farfalla. Battiamo le ali e cambiamo tutto, solo perché respiriamo.”

 

Sono sincera. Appena arrivata a leggere la parte inerente alla “dimensione parallela” il mio pensiero è volato al film “Non ci resta che piangere” e non nascondo di aver provato una punta di delusione per una virata così scontata.

Ma poi, andando avanti, ho avuto modo di ricredermi ampiamente.

Avete presente quando avete per le mani una storia in grado di farvi provare empatia? Di quei libri che non vorresti mai finire? Ecco.

“Fandom” non avrei mai voluto finirlo.

È un libro dove il vero protagonista è il sacrificio per amore. Dove tutto ruota intorno a dettagli microscopici, con protagonisti vividi, veri, perfetti nelle loro imperfezioni.

Dalle descrizioni minuziose dei luoghi alle caratterizzazioni dei personaggi, tutto stimola, tutto fa reagire, tutto innervosisce o fa sorridere.

Amore, odio, compassione, remissione.

Guerre, sotterfugi, intrighi, esperimenti.

Non c’è un paragrafo inutile, non una parola fuori posto.

Una storia corale, intricata, dove ogni personaggio ha il suo ruolo, che sia di spicco o meno.

Una storia in cui Violet si ritroverà a tessere la tela e a diventare la chiave di volta.

“È questa la particolarità della viola: è un fiore piccolo, ma speciale.”

Assisteremo a una vera e propria trasformazione di questa ragazza: da piccola e indifesa, si ritroverà a mutare in una donna forte e indipendente, capace di tutto pur di salvare i suoi cari. Anche del sacrificio più estremo.

“Tra una settimana esatta sarò impiccata. Sarò impiccata per i miei amici, per la mia famiglia e, soprattutto, per amore. Un’idea che, sorprendentemente, mi dà poco conforto se penso al cappio che si stringe intorno al collo, ai piedi che annaspano in cerca del terreno solido, alle gambe che si dimenano… danzando a mezz’aria.”

Una crescita interiore che, proprio come un canone musicale, ci accompagnerà dalla prima all’ultima pagina di questo libro, fino a farci rimanere a bocca aperta con la speranza di avere ancora altre pagine da leggere.

A mio avviso, il finale aperto fa sperare in un seguito, cosa che spero vivamente.

Se amate gli young adult e i distopici dovete assolutamente leggerlo!

“un, due, tre, i cardi contiamo,

tutti gli Imp noi liberiamo.

Quattro, cinque, sei, aumentano i cardi,

ci armiamo con sassi, pistole e dardi.

E quando il frassino cambia colore,

contiamo i minuti, non più le ore.

La speranza è come un fiorellino

Che germoglia di colpo un mattino.”

Laura

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