Titolo: Freddo come il ghiaccio
Autrice: Anne Stuart
Casa editrice: Leggereditore
Data di uscita in ebook: 15 gennaio 2015 a euro 4,99
Genere: romantic suspense
Trama
Geneviève Spencer, avvocatessa di Manhattan, aveva un disperato bisogno distaccare la spina. Solo un ultimo semplice lavoro – una breve sosta sullo stravagante yacht del miliardario Harry Van Dorn per fargli firmare delle scartoffie – e avrebbe raggiunto la giungla del Costa Rica per le meritate vacanze. Ma sotto la scorza del filantropo, Van Dorn nasconde un animo disturbato e violento, e Geneviève rischia di diventare la sua nuova vittima. Lo sa bene Peter Jensen, che veste i panni dell’assistente personale di Van Dorn, ma in realtà è un agente segreto con l’incarico di assicurarsi che il regno del terrore di Harry muoia con lui. Geneviève non aveva messo in conto di diventare un ostaggio su uno yacht dirottato, né tanto meno di sentirsi attratta da Peter. Ora lui dovrà decidere se rischiare di far saltare la missione pur di salvare la ragazza, o lasciare che lei diventi un danno collaterale…
Serie Ice
- Ghiaccio nero – Black ice, 15 dicembre ebook – ed.HM, 2006 con il titolo “L’interprete”
- Freddo come il ghiaccio – Cold as ice, 15 gennaio – ed.Mira, novembre 2006,
- Ice blue
- Ice storm
- Fire and ice
- On thin ice
Le prime pagine del romanzo sono spiazzanti. Chi non ha letto il precedente romanzo della serie Ice (cfr. https://haremsbook.com//?s=stuart&search=Go) si trova di fronte allo stile inconfondibile della autrice: serrato, coinvolgente, con una approfondita caratterizzazione psicologica dei personaggi. E si aspetta che il protagonista maschile sia Harry van Dorn, lo scapolo più ambito del jet-set secondo la rivista People, conosciuto per l’immagine di benefattore impegnato nelle opere caritatevoli e vicino alle esigenze dei più deboli. Il lettore incomincia a farsi trascinare dall’intreccio avventuroso e dalla narrazione ammiccante (vi sentirete in un film di spionaggio, come delle bond girl pronte ai fremiti dell’azione e ai brividi dell’eccitazione), seguendo il miliardario sul suo panfilo (palazzo piroscafo dal nome parlante Seven Sins), dove è sorprendentemente attivo un personaggio ombra, Peter Jensen. Eppure…
Peter ha fatto una piccola apparizione in Ghiaccio Nero, come amante di un personaggio discutibile legato alle organizzazioni mafiose e, in quella occasione, ha mostrato una totale mancanza di scrupoli e una beffarda noncuranza della moralità. Di fronte al dovere, ad una missione. Si tratta di dedizione. Peter infatti è un agente del Comitato, l’organizzazione segreta che deve combattere i criminali internazionali e scongiurare disastri a livello planetario, con sofisticate operazioni di intelligence. Ebbene sì, voliamo alti…sarà elettrizzante!! Mettetevi un bel bikini bianco e provate la vostra camminata sulla battigia…AAAAAAAAAACTION!
Peter non è gay, non è bisessuale, è un killer professionista. E’ pronto ad eseguire il suo compito costi quel che costi, servendosi del totale controllo della sua mente e del suo corpo. Proprio per questo si è guadagnato il soprannome The Iceman. Iceman deve fingersi l’ assistente personale del miliardario Henry van Dorn che in realtà è un sociopatico senz’anima, che sta progettando di scatenare l’inferno in Terra con la “Regola del 7”:un progetto mortifero che pianifica di destabilizzare il mondo con una serie di sette attacchi terroristici, mirati a portare lo scompiglio e la distruzione a livello mondiale. Il Comitato deve impedire questo progetto di morte e distruzione in tutti modi: questo nemico deve essere fermato, Peter deve eliminare la minaccia. L’agente però vacilla di fronte ai cosiddetti “danni collaterali”: di fronte alla eventualità di uccidere una innocente, di fronte alla necessità di eliminare Geneviéve Spencer
La protagonista è una avvocatessa di Manhattan, che si accorge subito di essere capitata nel posto sbagliato al momento sbagliato. La giovane partner di un importante studio legale sa che deve rappresentare gli interessi del miliardario Van Dorn e perciò abbandona i progetti di una vacanza svogliatamente, per recarsi sullo yacht,pronta a qualsiasi cosa pur di farsi firmare alcuni documenti preziosi.
La donna scatena un’ossessione perversa nel miliardario vizioso, alla ricerca costante dell’appagamento, dell’edonismo morboso, soprattutto dati dai brividi sessuali…Harry è annoiato dalle esperienze precedenti e così Geneviéve diventa l’oggetto di una fantasia perversa. Peter accoglie con disappunto la presenza della donna a bordo, perché ha da svolgere l’incarico che gli è stato affidato della signora Lambert, il capo del Comitato: deve uccidere entrambi, a sangue freddo.
Il suo obiettivo è Harry, un cattivo di tutto rispetto, megalomane complottista, che mastica solitudine e rancore a livelli mondiali. Peter, da vero professionista, ha mantenuto nel suo incarico sottocopertura, un profilo più che basso e discreto, per sventare i piani del miliardario, senza pietà. È un professionista che non cede di fronte al pericolo, ha licenza di uccidere e un alto senso del dovere. Vive la sessualità come un’arma, una delle più potenti e devastanti del suo arsenale. Il suo corpo è una macchina da guerra, è disposto a usarlo senza remore.
Davanti a lui Geneviéve, una idealista che ha smarrito se stessa, una progressista che ha scelto di non vivere più di ideali ma di aggredire la vita. In fondo non è così lontana da Peter. Ha lasciato l’avvocatura e l’assistenza pro bono per lavorare in uno studio legale di pescecani, con clientela di alto livello e di dubbia integrità. Abiti eleganti di sartoria italiana e scarpe all’ultimo grido, pilloline gialle calmanti per placare il suo malessere fisico e il suo disagio psichico. Anche la protagonista non ha scrupoli e sarà pronta ad usare il proprio corpo come un’arma per raggiungere le alte e dolorose aspettative del suo studio legale.
Con un espediente narrativo interessante, i due protagonisti si trovano costretti, nel vero senso della parola, a stare vicini…in una situazione di pericolo che diventa l’occasione per studiarsi e conoscersi. La giovane avvocatessa è indiscutibilmente attratta dal magnetismo dell’inquietante e inafferrabile personaggio che ha di fronte: Peter ha un fascino sinistro, emana pericolo ma trasuda forza e determinazione. Ed ha l’incarico eliminarla. Peter è in difficoltà, perché il suo codice non prevede di sopprimere un testimone scomodo innocente, cerca quindi di proteggere Geneviéve, anche insegnandole rudimenti di autodifesa. Sono pagine intense, perché i protagonisti sono vittime di qualcosa di ipnotico e di ineluttabile, sono due anime e due destini legati da un filo invisibile. Peter sa che deve obbedire e mantenere un impegno per ragioni di sicurezza internazionale, Genevéve si sente legata e grata all’incarnazione del suo pericolo più grande. Intanto all’orizzonte si scorge l’isola, il punto di arrivo, mentre le vicende si seguono con un ritmo serrato e il desiderio cresce fino a esplodere in pagine roventi ma anche allarmanti. Nel frattempo Harry ha progettato la sua fuga e sta tramando la sua vendetta…
I personaggi sono complessi, intriganti, ricchi di sfumature. Su di essi sicuramente giganteggia Peter, perché incuriosisce il suo modo di esercitare distacco e controllo, che ha qualcosa di originale. Anche la protagonista è interessante, anche essa in contraddizione e in conflitto, interagicse con un personaggio forte come quello della spia in modo fluido. Harry infine è un vero cattivo, perché è un signore della morte e dell’istruzione che ha conosciuto qualsiasi tipo di abuso e di violenza. Un edonista bastardo. La storia è intrigante e scintillante, il romanzo può essere letto come uno stand alone, ma chi ha apprezzato Ghiaccio Nero ritroverà il Comitato inversione più contenuta, con la signora Lambert e gli agenti spietati che seguono le regole in modo più “disciplinato”. Questo è forse l’unico punto debole rispetto al precedente romanzo, perché la ridotta presenza della organizzazione porta a tralasciare alcuni aspetti della linea nera/thriller (il lettore è spesso informato degli eventi a freddo -per restare in tema- quando già sono accaduti…attacchi sventati, complotti e attentati nei palazzi del potere o nei giacimenti petroliferi). Quasi un’occasione sprecata per aggiungere elementi avventurosi ad una trama avvincente. Questo aspetto risale probabilmente alla costante volontà di approfondire in modo psicologico una figura così interessante come quella di Peter, che spiega il suo fascino altero, da ghiaccio bollente, in una scena indimenticabile, in cui nella intimità con Geneviève le fornisce una dimostrazione pratica del suo soprannome:
…appoggiò il palmo sul torace, là dove, se avesse avuto un cuore, l’avrebbe sentito battere. Il suo stava correndo all’impazzata. Quello di lui era calmo e regolare, come una macchina … «Sì, ce l’ho un cuore.» L’uomo appoggiò la mano sulle sue, spostandogliele dentro la camicia sbottonata, e Genevieve sentì la pelle liscia contro il palmo, sotto le dita. Si aspettava quasi di trovare il gelo, invece era caldo, rovente, perfino. «Hai un cuore» confermò. Peter le mise una mano sul seno e lei sussultò, immobilizzandosi. «Il tuo però sta correndo. Perché, Genevieve? Hai paura di me?» «Non dovrei?» «Sì. Ma non è per questo che il tuo cuore sta battendo tanto veloce.»…
«Sei un giochetto da ragazzi» le sussurrò contro la bocca, un tocco lievissimo, quasi nemmeno un bacio. «Mi basta sfiorarti, e ti sciogli.» «Mi hai drogata» lo accusò mentre le baciava il lato del collo. Sentì i suoi denti contro la giugulare. E il battito del cuore sotto il suo palmo continuava a essere tranquillo e regolare. «Ti sto drogando in questo preciso istante. C’è più di un modo per spazzar via le difese di una donna.» Peter scostò la sottile spallina del reggiseno per baciarle la spalla, e il cuore di Genevieve fece un balzo.
Peter ha un cuore ma nel suo petto batte lento e costante, come quello di un uomo a riposo, che sa controllare tutti i suoi istinti, anche nel momento di massima eccitazione e di abbandono. Il calore dell’amore e l’ardore del desiderio sono tuttavia armi forti, che riescono a sciogliere poco a poco la sua corazza e ad abbattere qualsiasi ostacolo.
Comunque care dame dell’Harem, gustatevelo…e sorseggiate il vostro drink, agitato, non mescolato.
Saffron…Harem’s, Saffron.