Care Amiche dell’Harem,

come ormai ben saprete il 23 giugno si è svolto a Roma il Rare18. Noi di Harem abbiamo in serbo sempre delle sorprese per le nostre affezionate lettrici. Ho avuto l’enorme onore e piacere di intervistare per voi un mostro sacro del Romance: Susan ElizabethPhillips! È stata una grandissima emozione essere a pochi centimetri da lei. Standole accanto si percepisce in modo palpabile tutto il suo entusiasmo per il suo lavoro anche dopo più di 30 anni di carriera, la sua ironia e la sua dolcezza. È umile, una signora di classe e, allo stesso tempo, alla mano. Insomma, una grande in tutti i sensi.

Ringrazio il gruppo FANUCCI ed Harem per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza e per avermi dato una mano nella traduzione! Maaah…bando alle ciance, ecco a voi l’intervista che ho realizzato in esclusiva per voi! Buona lettura!

È un grandissimo piacere averti qui in Italia, sei un’autrice che non ha bisogno di presentazioni perché sei la Queen della narrativa rosa e del romance!

Oh grazie… mi piace!

E quindi per noi è un grandissimo piacere, un onore averti qui Italia ed è un onore ed è un emozione grandissima per me intervistarti

Oh grazie sei veramente gentile

Stanotte non ho dormito per l’emozione…

Bene bene (risata)

I tuoi libri creano dipendenza e i tuoi protagonisti sono tutti speciali, i personaggi maschili sono sexy, hanno sex appeal ma sono anche vulnerabili mentre le donne sono segnate dalla vita e coraggiose. Come nascono i tuoi personaggi?

Quando inizio un libro non ho in realtà una vera idea, una idea ben definita e precisa su come si svilupperà… A mano a mano che il romanzo va avanti allora l’idea prende corpo e all’incirca impiego sempre nove mesi… una gravidanza… per tratteggiare e configurare un personaggio!

Quello che ti ha colpito di più è che ti ha sorpreso durante la sua evoluzione? Sono i personaggi che ti guidano o sei tu che guidi i personaggi?

Domanda interessante… a volte sono loro che mi portano, a volte sono io dipende dal libro, comunque a volte ho veramente l’impressione che siano loro a trascinarmi ma io devo avere il controllo e mantenerlo, la cosa più importante per me è che i personaggi non facciano nulla solo perché ho bisogno di un twist nel plot del libro. Questa è in assoluto la mia esigenza: voglio che i miei personaggi siano intelligenti, che non facciano qualcosa di stupido solo per il colpo di scena. Quindi per me la cosa fondamentale è rendere i personaggi credibili, a tal punto chefacciano una cosa verosimile, realistica.

Famiglia e relazioni interpersonali sono centrali, fondamentali nei tuoi romanzi. Come mai e perché?

Nei miei libri ho una eroina e l’eroe, una storia d’amore. Peròscrivo anche dell’amicizia tra donne, della famiglia, dei legami, dei rapporti con i genitori e scrivo anche di persone che non hanno famiglia; ad esempio in questo libro abbiamo proprio un esempio in questa ultima storia, no? Ebbene la mia famiglia e le mie amiche sono veramente, veramente importanti per me. Credo nel legami femminili e nel legame con la famiglia e tra le amiche.Non è forse la cosa più importante nella nostra vita? Ed èesattamente di questo che voglio parlare, di questo che voglio scrivere.

I tuoi libri sono nati negli anni 90 anche se in Italia sono arrivati molto più tardi purtroppo ma i tuoi libri sono intramontabili, hanno un fascino senza tempo, sono sempre attuali. Come mai il lettore ha questa percezione leggendoti?

Le cose che ci sono nei miei libri sono universali e quindi le storie diventano universali. Posso immaginare di creare una storia che parla di una donna ma che è una storia di amore e di una comunità in cui si svolge ed ambientarla proprio lì ma… vale per tutti i miei libri. Sono cambiati nel corso degli anni i riferimenti, sono cambiati alcuni aspetti nell’ambientazione e nelle abitudini ma sono sempre pieni di richiami universali, ai sentimenti. Basta pensare a Jane Austen, è senza tempo perché le cose di cui parla i legami le relazioni e quel tipo di amore sono senza tempo.

Sul tuo sito scrivi che “la vita è troppo breve per leggere libri deprimenti” e ne hai fatto il tuo marchio di fabbrica. La tuasensibilità unita a uno spiccato senso dello humour, dell’ironia si riscontrano nelle trame frizzanti e nei dialoghi brillanti.Come si costruiscono queste trame, con varianti sempre diverse, come nascono queste storie?

È proprio quello che faccio e quello che so fare. Non voglio portare il lettore in un mondo buio scuro e deprimente narrando di cose orribili che possono succedere certo, ahimè. Voglio pensare che chi legge è una persona e quindi ha bisogno di ottimismo e di leggere qualcosa che dia serenità, allora penso proprio a questo:alla persona per cui sto scrivendo ed è per questo che scrivo così.

Parliamo della Chicago Stars. Una delle serie più famose al mondo e ti confesso che i miei preferiti sono Se fosse lui quello giusto e Un piccolo sogno hai qualche aneddoto da svelarci?

La storia di Nobody per moltissimo tempo ho avuto questa idea in testa, questo progetto, non riuscivo però a dare forma alla storia e a dar vita a questa donna nata genio con un quoziente intellettivo altissimo, che si è sempre sentita diversa perché lo è diversa.Come sapete lei conclude il suo corso di studi acceleratissimo, bruciando ogni tappa e in seguito vive una vita isolata, emarginata. Non riesce ad essere una bambina né una ragazza, non riesce ad essere normale e poi vuole disperatamente un figlioed è troppo intelligente!? e quindi deve essere assolutamente in grado di trovare qualcuno che sia stupido per bilanciare il suo futuro bambino Ho riso e mi sono divertita durante tutto il procedimento di scrittura, Cal e la dottoressa sono stati un divertimento continuo e ho adorato follemente scrivere la loro storia, non sapevo come farlo ma ho avuto in mente per tantissimo tempo questa storia, era sempre lì, nella mia testa

In Il lago dei desideri la protagonista scrive dei racconti per bambini. Hai mai pensato di scrivere qualcosa di letteratura d’infanzia e conquistare il mercato dei piccoli lettori?

È difficilissimo. Non so farlo, ho provato però non ha riscosso successo… ci ho provato ma scrivere libri per bambini è forse la cosa più difficile che ci sia e che comunque trovo affascinante ma è molto, molto, difficile. Mi piacerebbe tantissimo ma non ho questo dono.

Ci saranno altri libri di questa serie o è proprio finita questa volta la Chicago Stars?

Ho sempre detto che ogni romanzo di Chicago Stars fosse l’ultimo e ora però devo dire che La prima stella della notte è davvero l’ultimo, l’ho amato e non penso sia giusto andare oltre perché mi è piaciuto concludere così.

Nella serie Whynette Texas hai riprodotto magnificamente l’ambientazione calando i personaggi in quella mentalità.Quanto è importante l’ambientazione in un romanzo?

Quando ho scritto questi libri volevo dei libri ambientati nel Texas e che ricreassero quell’atmosfera. Ogni volta che scrivevo un libro volevo essere sempre più specifica nel riprodurre quella situazione.

In La grande fuga descrivi quali sono i profumi delle mattine di giugno. Che profumi hanno le mattine di giugno di Susan Elizabeth Phillips?

La mattina ha un profumo fresco che mi porta a scrivere e cercare il meglio e sento gli uccellini cantare e la natura che si risvegliaNel libro c’è l’acqua e anche vicino casa mia c’è. Amo giugno è un momento speciale dell’anno.

Com’è il tuo rapporto con i social media e con le tue lettrici?

Adoro i social media e adoro il legame che ho con i miei lettori. Per molto tempo non ho potuto avere un legame del genere invece ora è uno degli aspetti che amo di più. Grazie alle possibilità offerte dai social media. Facebook è quello che preferisco ma ho comunque altri account e profili che cerco di seguire. Credo comunque che le lettrici di romance adorino questo legame che si instaura con le loro autrici proprio grazie ai social.

Sei stata definita “il gioiello della corona delle scrittrici di narrativa rosa” e hai vinto numerosissimi premi. Quando ti sei resa conto che eri diventata la regina del romance e che effetto fa?

Oh beh, wow Io vado avanti. Lo dico ai miei nipoti e a mio marito eppure non è qualcosa a cui penso. Io amo la mia vita e il legame con le mie lettrici, amo i miei libri ed amo scrivere, e se questo fa di me la regina del romance… ebbene, ne sono felice, ne sono davvero felice!

Com’è il tuo rapporto con la scrittura? Che cosa voleva dire scrivere agli inizi e che cosa vuol dir ora? Che cosa è cambiato?

Quando ho iniziato a scrivere pensavo al libro tutto il tempo ora no, è solo una parte della mia vita la stesura di un romanzo. Prima e anche adesso in realtà- scrivere è sempre stato una parte enorme di me. Ero abituata, e ancora adesso, ogni volta che avevo un’idea a buttarla giù e annotare, sfogarmi… Ora però ogni volta che ho un momento difficile o un problema non metto subito giù su carta quell’emozione. Adesso non è diventato più facile ma più naturale riportare le emozioni su carta, forse.

Qual è il consiglio che hai ricevuto e che ti ha aiutato di più nella tua carriera e cosa ti senti di consigliare agli aspiranti autori?

Il migliore è che non ci sono segreti: devi solo sederti e scrivere.Le persone fanno tantissime cose, scrivono, riscrivono, cancellano e leggono e poi hanno delle loro abitudini Per me il miglior consiglio che posso dare è di non essere troppo negativi e perfezionisti, di concentrarsi in modo positivo sul fatto che non c’è il libro perfetto. Bisogna dare il massimo e fare tutto quello che si può, credo che questo sia davvero importante per uno scrittore.

Noi di Harem abbiamo un hashtag #checosabolleinpentola. Che cosa bolle nella pentola della grande SEP? Puoi svelarciqualcosa riguardo ai tuoi progetti futuri?

Sono a lavoro, a circa 300 pagine di un stand alone molto, molto intenso da un punto di vista emozionale e adoro i personaggi!Questo è quello che posso dire e sto ancora lavorando parecchio per cercare di tirar fuori da questi personaggi esattamente quello che voglio, perché sono speciali.

Grazie per essere stata con noi, Susan, e buona permanenza in Italia!

Care Dame, mi auguro di aver soddisfatto le vostre curiosità! Sarei stata ore a chiacchierare con lei perché è veramente affabile e la sua energia assolutamente contagiosa!

Sono molto felice di averla incontrata e di essermi appassionata ai suoi libri. Se non avete avuto ancora il piacere di approcciarvi ai suoi testi, non esitate, fatelo immediatamente! Non ve ne pentirete e ne sarete conquistate come lo sono stata io!

Vostra Francesca