Anche quella notte avevano comunicato. Anche quella notte aveva disubbidito, l’aveva cercato e trovato. L’uomo senza nome.
Lo chiamavano lo Scozzese
TITOLO: Lo scozzese
AUTORE: Veronica Deanike
EDITORE: self publishing
PAGINE: 275
PUBBLICAZIONE: 1 luglio 2018
GENERE: Contemporary romance
COSTO: € 2,99 ebook
Un uomo misterioso.
Senza nome.
Tutti lo chiamano Scozzese.
Torbido e ambiguo, ti confonde con i gesti e con le parole.
Ignora tutto ciò che lo circonda e risponde alle sole leggi del suo mondo.
Lo sguardo di ghiaccio e la destrezza di un felino lo rendono il braccio destro perfetto: pericoloso e inavvicinabile.
L’angelo nero del potente Aaron Wood. Il padre di Lucy.
Lucy si trova in pericolo.
Rappresenta tutto ciò che lo Scozzese odia in una donna eppure, anche se non dovrebbe, vuole possederla.
Nonostante la trovi insopportabilmente irritante dovrà proteggerla.
“Stai zitta e ascoltami attentamente: sei in pericolo. Devi decidere se fidarti di me e farlo ora!”
Voi vi fidereste?
Lucy lo farà?
Sullo sfondo di una Londra corrotta, attraversando le terre selvagge e incantate delle Highlands scozzesi, scoprirete che nulla è come sembra.
RECENSIONE
Care Dame, oggi vi parlo con piacere dell’ultimo lavoro di Veronica Deanike Lo Scozzese, un Erotic Romance con una leggera sfumatura suspense.
Leggendo la sinossi di questo romanzo sono rimasta particolarmente intrigata dalla figura di quest’uomo che si soprannomina lo Scozzese, dalla sua ambiguità e dall’ alone di mistero che lo circonda.
Chi è lo scozzese?
Lui, per mano di suo padre, la stava ingannando. Era lì per scoprire i suoi piani, non per proteggerla. Cosa sapeva? Cosa cercava?
Chi era lo Scozzese, chi per davvero?
Lasciate che vi parli di lui, della sua storia e di come questa si intreccerà con quella di Lucy Wood.
Lo Scozzese lavora per il padre di Lucy, Aaron Wood. È incaricato, insieme alla sua squadra, della sua protezione.
Giorno dopo giorno, notte dopo notte lo Scozzese osserva e segue Lucy. Ciò che vede di lei, la ragazza infantile e sciocca, lo disturba. L’essere e il mostrarsi di Lucy è tutto ciò che disprezza in una donna.
Piccola, odiosa ragazzina viziata, pensò l’uomo sempre più irritato. Osservò quel viso da finta bambolina. Gli si rivolgeva con tanta di quella saccenteria da istigarlo a darle quattro sculaccioni ben assestati, di quelli che meritano i bambini quando mancano di rispetto agli adulti.
Ma se Lucy è solo lavoro per lui, perché ne è così infastidito?
Perché è sempre consapevole dello sguardo di Lucy puntato su di lui? Perché l’indisponenza di Lucy lo irrita e lo intriga, e lo eccita come non mai?
Sapeva che prima o poi quella ragazzina sarebbe diventata un problema.
Un conto era sopportare i suoi continui tentativi di incontrarlo o tollerare il giochetto che ogni notte facevano alla finestra, un altro era gestire una vicinanza fisica ed emotiva che avrebbe potuto complicare e persino compromettere il suo lavoro.
Lucy Nives Wood è la figlia ventiquattrenne di un potente uomo politico inglese, corrotto fino al midollo e invischiato in affari poco puliti e leciti. Se ciò non bastasse, a renderlo odioso ai nostri occhi si aggiunge la sua amoralità e la sua anaffettività.
Aaron Wood, uomo non empatico, egoista, egocentrico ed edonista, un manipolatore eccelso, ha relegato la figlia al semplice ruolo di bambola, perfetta da mostrare in occasione di eventi pubblici per dare lustro alla sua immagine di uomo per bene e padre amorevole, per poi dimenticarne l’esistenza.
Farla proteggere non era l’espressione del suo incontenibile affetto paterno, quanto una prova di forza dettata dall’orgoglio di chi pretende di essere intoccabile.
Dalla morte della madre, quando era ancora una bambina, Lucy ha vissuto cercando di attrarre le attenzioni e l’affetto del padre fallendo miseramente. È cresciuta sola, con un devastante senso di abbandono e la dolorosa sensazione di essere un peso aborrito.
A testa alta, ostentando superiorità e superficialità, frivolezza e dissennatezza affronta la solitudine da cui è circondata.
Lo sfidava con il mento alzato, un gesto altero che sperò lo indispettisse.
Ma questa Lucy è vera?
O ciò che mostra è ciò che vuol far vedere? Chi si cela dietro questa messa in scena?
E perché Lucy è così affascinata da quest’uomo, così interessata a scoprire tutto di lui? Perché ha bisogno dello Scozzese, a cosa le serve?
Lucy sentì quella voce accarezzarla in posti che… che… Perché le faceva quell’effetto?
Voleva vederlo, sentirlo, metterlo alla prova. Sfidarlo ancora una volta.
Era come se la rabbia, la sfida e l’inganno fossero combustibile sulle fiamme dell’attrazione che provava per lui.
Cosa nascondono ambedue i protagonisti, chi sono realmente e in cosa, di così pericoloso, sono invischiati?
Cosa sta tramando Aaron Wood, tanto da far prendere allo scozzese la decisione di portare Lucy via da Londra e nasconderla in un capanno sperduto in Scozia?
Dovete leggerlo per scoprire tutto ciò in cui sono coinvolti, per entrare nel loro mondo fatto di maschere, di menzogne e mezze verità. Per cercare di capire un uomo così enigmatico, addestrato a celare le emozioni, a nascondere il suo vero io.
Arrogante e sarcastico, lo Scozzese è un uomo tutto d’un pezzo, poco avvezzo alle parole, ma in grado di scatenare un inferno per proteggere chi è sotto la sua tutela. Un maschio alfa, sanguigno, capace di appiccare un incendio solo con uno sguardo, un abile e irruento amatore.
Sembrava un dio. Incazzato e tremendamente crudele, ma un dio in carne e ossa.
Dovete leggerlo per conoscere e apprezzare Lucy, la vera Lucy.
Una giovane donna che porta dentro il suo animo il dolore della perdita e l’amaro dell’abbandono. Una giovane che crescendo ha dovuto celare la sua vera indole, una donna idealista e temeraria, a volte sconsiderata. La sua superficialità, la sua sfrontatezza, la sua irresponsabilità come la sua inadeguatezza e vulnerabilità si mostreranno alternandosi alle sue paure più profonde restituendoci una giovane donna che cerca in tutti i modi di sopravvivere ai dolori della vita e alle delusioni.
Una giovane che, per forza di cose, ha dovuto sempre fare affidamento solo su se stessa, ma che ora, a pelle, istintivamente sente la smania di avvicinarsi allo scozzese, di fidarsi, di affidarsi a lui.
Lui la guardava in un modo che la faceva sentire più che nuda: impudente, sbagliata. Avanzò con la certezza della sua femminilità,… Lo fissò con l’intensità di tutto il suo odio, prima di vacillare alle sue parole. “……… il tuo corpo nudo non mi fa nessun effetto.”
Quel palese rifiuto fu un colpo potente alla sua autostima, al suo orgoglio di donna, a una femminilità guadagnata con fatica. Fu capace di smuovere un vecchio e doloroso sentimento, sempre lo stesso, quello mai sopito: il senso di rifiuto della bambina che ancora viveva in lei.
L’enigma che rappresenta, i misteri che cela, la sua focosità, il suo magnetismo la attirano e la impauriscono al tempo stesso.
Fra panorami mozzafiato, fughe precipitose, interazioni scoppiettanti, scontri e duelli ad elevata carica erotica si dipana questa storia che porterà lo Scozzese e Lucy ad avvicinarsi, scontrarsi, attaccarsi per poi allontanarsi in un mutismo snervante e sfibrante.
I due si studieranno, cercheranno di carpire i segreti, l’uno dell’altro, sfruttando la fortissima attrazione sessuale che sfrigola fra di loro sin dal primo sguardo.
Vicini o lontani la tensione erotica è elevatissima e basterà uno sguardo più lascivo o uno sfioramento sensuale a fior di dita per farli precipitare in un vortice di passione violenta e cruda, dove i corpi si scontrano, le bocche si sbranano e i denti cozzano.
Avvertiva il petto di lui che la schiacciava, respirava al ritmo della rabbia a stento rattenuta. “Lasciami!” ordinò sopraffatta. Toccami! Urlava la sua mente.
“Chiedimi scusa ed eviterò di scoparti in piedi, come un animale. A meno che non sia questo quello che vuoi. Lo vuoi?”
….l’unico rumore era quello dei loro respiri affannosi. Lasciarono spazio al puro istinto. Niente ruoli, niente maschere, niente bugie. Un uomo e una donna che pur odiandosi di desideravano.
Non voleva baciarla. Non doveva.
Baciami! Le ordinava in silenzio.
Impetuoso e violento si avventò sul piccolo volto e, con la bocca aperta come a volerla divorare, la baciò. Labbra. Denti. Lingua. Respiro.
Una passione, questa, irrefrenabile, istintiva, cruda che potrà mai trasformarsi in amore?
Leggetelo e immergetevi in questa passionale e coinvolgente storia d’amore, lasciatevi trasportare dapprima nel mondo di Lucy, dalla superficie dorata, ma in realtà marcio e dalle finalità abiette, per poi viaggiare verso nord nella magica, aspra e rude Scozia, la terra di quest’uomo anch’esso rude e forgiato dal dolore. Inoltre, ormai una consuetudine, arriveremo a ammirare le coste della splendida Sardegna.
Anche questa volta Veronica Deanike ha saputo creare un romanzo capace di colpirmi piacevolmente.
Vari sono gli aspetti che ho analizzato durante la lettura.
Innanzitutto il plot utilizzato: a prima vista semplice e lineare man mano che ci addentriamo nella lettura si complica, i personaggi mostrano varie facce e ciò intriga perché il romanzo si tinge di quella sfumatura suspense che tiene alta l’attenzione del lettore, alternando consapevolezza a sconcerto man mano che gli eventi si palesano.
Inoltre l’autrice ha basato l’intrigo su un evento che da poco tempo è salito agli onori della cronaca, ma poco utilizzato: l’eco mafia e il traffico di sostanze tossiche.
lo stile narrativo e linguistico.
Ho constatato, da questa lettura, un ulteriore enorme balzo avanti compiuto dall’autrice, una notevole padronanza del lessico. Lo stile di Veronica Deanike si è elegantemente trasformato: la struttura delle frasi, la loro elaborazione è segno di un attento studio. Una prosa elegante, forbita e deliziosamente poetica che ritroviamo durante tutta la narrazione, anche nelle scene più forti o nelle scene erotiche. Anzi l’eros più spinto e trasgressivo viene narrato sempre in maniera consona allo stile elegante dell’autrice.
La voce arrochita dal desiderio. Lucy si morse il labbro e spostò sulla schiena i capelli bagnati che le coprivano i seni. Fu il segnale della resa.
“Voglio farti male, non sai quanto”…..
Le carezze di Aidan si spinsero fino al suo ventre,….. Lucy aprì le cosce a quel modo osceno di toccarla. Era rude, esigente.
….in un’altalena di piacere e dolore che le facevano perdere la lucidità.
Si strinse forte al bordo della vasca, mentre lui con una mano la penetrava con violenza e con l’altra la stimolava dove era più gonfia e vogliosa.
Bellissima mentre si contorceva sulle sue dita.
Aidan la strinse forte e, sistemandosela in grembo, con le cosce spalancate e la carne che ancora pulsava di piacere, finalmente, si spinse dentro di lei.
La descrizione dei luoghi e delle emozioni.
Particolare plauso è doveroso fare all’autrice per le sue capacità descrittive dei luoghi e degli ambienti che fanno da cornice agli eventi e ai sentimenti narrati in questo romanzo.
Come ci ha abituato ritroviamo i panorami, le albe e tramonti con i loro colori cangianti ricchi di sfumature, il mare e le montagne della Scozia così mirabilmente descritti, con dovizia di particolari, ma, cosa ancora più stupefacente, con l’uso di parole che sembrano pennellate di colore su una tela. Per questo ci sembra di assistere in prima persona al variare dei paesaggi, al mutare dei colori.
Estratto12
Immense distese di verde acceso si mischiavano con scenari lunari: terra rossastra, nuda e solcata da piccoli corsi d’acqua, gli unnici a donare vita a quel panorama surreale. Laghi maestosi dominati da cime rocciose che, selvagge e inospitali, dividevano il cielo con i rapaci.Il giallo dei muschi punteggiava fin sotto l’orizzonte le vermiglie colline…
Un’emozione sconosciuta divampò n lei. Possibile che tanta bellezza, fiera e indomita, portasse alle lacrime? Fu amore a prima vista. Quella terra le assomigliava.
La descrizione del vento, della pioggia, dell’odore dell’erba bagnata dalla rugiada o dei riflessi delle sue goccioline d’acqua, l’odore salmastro del mare, tutte queste descrizioni diventano percezioni vivide e tangibili.
Generosa, si mostrò al vento. Senza riserve. Autentica. I capelli erano lingue di fuoco che le sferzavano il volto, gli occhi ancora lucidi per la commozione manifestavano, silenziosi, le sue emozioni.
Come la descrizione delle nudità, dei rivoli d’acqua sul corpo, dell’incresparsi della pelle sotto l’effetto di un brivido.
Ecco, le parole che l’autrice ha usato sono come un’arma atta ad ammaliare il lettore e catapultarlo in quella dimensione.
Stessa cosa per i sentimenti e le emozioni dei due protagonisti che risultano caratterizzati alla perfezione.
Lo Scozzese è un uomo tormentato, addolorato, poco incline a lasciare intravedere la sua vulnerabilità. Un pezzo di ferro duro, inflessibile, rigido, ma che grazie al calore di Lucy si piegherà ammorbidendosi quel tanto che basta a renderlo più amabile.
Era passata una vita da quei terribili momenti, era diventato un uomo, eppure certi dolori non era riuscito a dimenticarli. Facevano parte di lui e,… tornavano ancora a far male.
Un’esistenza scandita da bene e male, vita e morte, verità e menzogna, luce e buio. Tanto buio. Qualsiasi altro uomo a trentacinque anni avrebbe potuto dirsi un ragazzo. Non lui.
Quest’uomo riuscirà a mostrare tutta la sua ingombrante e complessa personalità, e in un paio di frangenti è riuscito a commuovermi quando ha mostrato il suo “io” più fragile.
Lucy è una giovane donna in cerca di una sua dimensione, dalle sue esperienze cerca di maturare, cerca di trovare un posto nel mondo, e un posto nella mente e nel cuore dello scozzese.
L’amore, in questo romanzo, è espresso a piene mani dai due protagonisti in modo diverso ma complementare, alternando parole, gesti, silenzi infuocati dagli sguardi e interazioni passionali ad alto tasso erotico.
Anche i personaggi secondari appaiono molto interessanti: le amiche Mary e Sally, e i due colleghi dello Scozzese, Cailean e Jack. Figure marginali, ma ben delineate che hanno suscitato la mia curiosità, per le quali l’autrice, mi auguro, abbia in progetto dei romanzi solo per loro.
Un romanzo che mi sento di consigliarvi, una lettura che sicuramente vi coinvolgerà e intrigherà catapultandovi completamente nelle magiche atmosfere che sapientemente Veronica Deanike ha saputo creare.
“Sai bene come finirà questa notte.” “Come?” chiese lei in un sussurro appena udibile. “Continuerai a darmi tutto di te. Tutto.”
Alla prossima, Giusi
STORIA
EROS