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Ho sempre vissuto con un animale in casa: gatto, cane, pesce rosso, tartaruga hanno sempre fatto parte della mia vita. Ho sempre creduto, e credo tutt’ora fortemente, che un animale insegna. Amore, fiducia, rispetto, fedeltà sono sentimenti che noi umani spesso perdiamo per strada ma che al contrario loro dimostrano sempre e costantemente. Ho scelto di rileggere, per questa iniziativa così importante, “Io e Marley” di John Grogan, un autore che racconta, nel suo libro, un personaggio molto importante della sua vita, il suo cane appunto: Marley.
Marley in realtà assomiglia al mio bambino peloso che ho amato alla follia e che purtroppo ho perso da poco. Il mio pelosetto mi ha insegnato l’amore e la passione verso i suoi simili, mi ha rallegrato le giornate anche quelle più tristi; non si è mai tirato indietro quando avevo bisogno di coccole; quando dovevo essere incoraggiata lui, con il suo sguardo, mi dava la carica giusta per andare avanti.
Potrei raccontare di lui anch’io con un libro, ma le lacrime inonderebbero le pagine dei fogli per cui mi limito al racconto del protagonista del libro che ho scelto.

John e Jenny sono una giovane coppia di sposini della Florida quando scelgono di adottare un cane per fare pratica come genitori. Entrambi hanno già avuto in passato dei cani in famiglia quindi pensano che un cane tutto loro, non solo può insegnare gli stessi a diventare dei bravi genitori, sia facile viverci insieme. Cosa che non sanno è che Marley non assomiglia per niente ai cani avuti in passato. Sin dal primo incontro si presenta in modo irruento e pasticcione ed è proprio per questo che viene scelto dalla coppia!

“Era il più ridicolo e si buttò su di noi con un salto, facendosi strada sulle camicie per leccarci la faccia. Mordicchiò le nostre dita con dentini straordinariamente aguzzi e compì grossi giri intorno a noi sulle zampone fulve, che erano sproporzionate rispetto al resto del corpo.”

Un uragano travestito da cane! Un cucciolo splendido e dolcissimo che diventerà un terremoto. Sin da piccolo si evidenzia il suo carattere: irruento, pasticcione, maldestro ed esuberante ma dal cuore tenero, puro e innocente. Marley trasforma la casa dei due protagonisti in un tugurio. Porte rotte, pareti rovinate, divani, ciabatte e tanto altro rosicchiati. La sua curiosità è attirata da ogni oggetto che incontra in casa e fuori; con gli ospiti è uno sbavatore seriale e portarlo in giro è impensabile, combina disastri ovunque. Per questo i due giovani provano ad addestrarlo in una scuola specializzata con risultati ovviamente vergognosi. Il veterinario prova con ogni tranquillante possibile con risultati pessimi, insomma un vero e proprio pasticcione! Ma nonostante questo carattere e tutti i casini che combina la lealtà, la fiducia e l’amore verso i padroni sono sempre presenti per cui gli viene perdonata ogni cosa. La sua allegria è persino contagiosa e quindi lo salva dai rimproveri dei padroni e riconquista puntualmente il loro affetto.
Perché parlare di animali? Perché sono affini a noi forse. Avete notato quanto un bambino assomigli ad un cucciolo di animale? Allegri, teneri e pasticcioni ma come non si fa ad amarli?
Come dicevo sopra, gli animali insegnano ad amare il prossimo non a caso sono impiegati anche nell’assistenza ai malati. La Pet Terapy è una terapia ormai nota dove l’animale funge da “medico” o “terapista”. Sono usati in particolare i cani ed i gatti ma non solo loro, questo dipende dal tipo di obbiettivo da raggiungere. Questo tipo di terapia ha raggiunto dei benefici notevoli con i pazienti perché è proprio il malato che interagisce, per il benessere dell’animale: lo spazzola, lo accudisce e ci gioca.
In particolare si sono avuti dei benefici in soggetti con disturbi comportamentali, gravi traumi o ancora nei bambini affetti da autismo. Sollevano gli anziani dal disturbo della depressione, gli ammalati di cancro vivono meglio i loro giorni e tutto grazie all’interazione con animali che rispondono allegramente e con affetto al richiamo del malato. Un breve accenno per invitarvi ad approfondire questo argomento, ne ho voluto parlare per sottolineare l’importanza che gli animali hanno nella vita di una persona malata o sana, giovane o adulta che sia. L’animale è una fonte inesauribile di amore e coccole proprio come ogni bambino, e noi adulti non possiamo che apprezzarlo.
Ogni  bambino ha il sacrosanto diritto di essere amato e protetto contro l’abuso, la violenza, lo sfruttamento, il bullismo e molto altro. Ogni bambino ha il sacrosanto diritto di essere protetto contro la parte più malvagia di noi adulti. Ma amare un bambino non significa solo dargli un tetto sulla testa e qualcosa da mangiare significa anche insegnargli a vivere, parlargli, ascoltarlo e avere rispetto e cura del prossimo e chi meglio di un animale come esempio?
Coriander

 

PS: sostenete Unicef!

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