Titolo: La mia unica distrazione
Autrice: Sara Ney
Editore: Newton Compton
Pubblicazione:9 dicembre 2020
Serie: Jock Hard#3
SINOSSI
Mangia. Dormi. Gioca a football. Questo è il mantra di Jackson Jennings. Una vita da atleta trascorsa con un solo obiettivo: diventare un professionista. Niente ragazze. Niente feste. Niente alcol. Mangia. Dormi. Gioca a football. Ripeti. Ogni venerdì sera, Jackson attraversa i vialetti del campus, annoiato, solo e determinato a non unirsi a nessuna festa. Ma la sera in cui incontra Charlotte Edmonds sul suo cammino, si chiede se il suo mantra riuscirà a resistere.
Stupide regole. Charlie non ha tempo per le sciocchezze di Jackson. Continua a rubarle il cibo e a prenderla in giro tutto il tempo, provocandola e facendola fremere. Semmai dovesse decidere di avere un ragazzo, sceglierà qualcuno che non sia un parente stretto dei Neanderthal. Uno con delle buone maniere, e tempo da trascorrere con lei. Non un bambinone gigante che girovaga da solo di notte.
RECENSIONE
Care dame, oggi sono lieta di parlarvi de La mia unica distrazione, terzo volume della serie Jock Hard di Sara Ney.
” Amo il football. Vivo per il football.È l’unica cosa che mi ha fatto andare avanti quando la situazione in famiglia era uno schifo, l’unico momento in cui mio padre mi prestava un po’ di attenzione, quella che ho sempre desiderato crescendo. Solo un briciolo di fottuta attenzione da parte del vecchio.”
” Per una frazione di secondo, penso che se fossi interessato a uscire con le ragazze, lei sarebbe proprio il tipo che fa per me: una piccola testa calda, grintosa e impertinente. Qualsiasi ragazza, infastidita al punto da abbandonare la sicurezza della propria auto per inveire contro uno sconosciuto al volante di un pick-up nero, ha coraggio da vendere.”
” Questo tizio è l’essere più ridicolo che abbia mai incontrato. Testardo. Rozzo. Incivile. Niente male se ti piace il tipo rude e ignorante. E l’accento del Sud… è carino e lui è davvero attraente. Grande e grosso, ovviamente, un tipico campagnolo. Un bifolco?”
” Accanto a lei, è come se fossi alto tre metri e pesassi trecento chili – uno zoticone gigantesco, rozzo e inadeguato.”