Titolo: Ladri del Cielo. Irene (Ladri del cielo#2)
Autore: Elena Sole Vismara
Genere: Paranormal Romance
Editore: Self-Publishing
Data di pubblicazione: 7 luglio 2017

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È nel momento in cui tutto sembra andare per il meglio che le cose tendono a complicarsi, non è vero? È proprio questo ciò a cui pensa Irene quando, a un passo dallo sfiorare la felicità con la punta delle dita, il passato di Luc torna a farsi sentire all’improvviso, prepotente e crudo. Basta un attimo per far crollare ogni illusione, per porre Irene davanti a una scelta dalla quale sa in partenza di non poter uscire vincitrice, e una terribile verità emerge a tradimento, minando le basi di una fiducia costruita con tanta fatica. Eppure non seguire quella vocina che in fondo al suo cuore non ha mai smesso di incitarla ad agire, a sottrarre Luc a un destino di sofferenza, è impossibile. Mettendo in gioco se stessa, la propria vita e forse perfino la propria anima, pur di riscattare quella di lui, Irene si imbarcherà quindi in un viaggio che la porterà nel profondo di un abisso. Un abisso in cui scopre che niente è come sembra, nemmeno lei stessa, e da cui riemergere sarà quasi impossibile, nonostante un’inaspettata serie di aiuti. Può davvero, però, chiamare amici coloro che le sono venuti in soccorso?

*****

Secondo appuntamento con la saga paranormal calda,  emozionante e dai tocchi di ironia piacevolissimi di Sole Vismara.

Abbiamo lasciato Luc e Irene, i protagonisti di Ladri del cielo. Luc ubriachi d’amore e storditi dal piacere, dall’intimità, dalla possibilità di sognare un futuro insieme. Così lontani eppure così simili, sempre più vicini.

(recensione QUI  https://haremsbook.com/ladri-cielo-luc/     )

Questo nuovo appuntamento conferma il senso delizioso di straniamento della protagonista (Irene è una di noi, sarà fatta di piume arruffate e corna spuntate ma è il nostro alter ego) che conserva autoironia, pragmatismo sano e sarcasmo provvidenziale, quel buonsenso da istinto di sopravvivenza che dona qualcosa di speciale a questa saga, avvicinandola anche a chi non è in perfetta sintonia col genere.

Speciale nella sua normalità mentre affronta creature sovrumane misteri insondabili della conoscenza e segreti profondi della sapienza millenaria ma anche turbamenti, desideri terreni ed emozioni umanissime.

Irene è protagonista indiscussa di questo secondo romanzo.

È una donna, indipendente e sensibile, moderna, un po’angelo e un po’ diavolessa.

Innamorata.

Tradita (forse).

Caparbia.

Luc resta il peccato fatto uomo, i tratti di vulnerabilità lo rendono ancor più desiderabile, il proibito e il dannato. Un angelo ribelle per amore.

La trama si fa davvero interessante…

Conoscere Amarilis, la sua dolce, innocente Amarilis, l’aveva aiutato a comprendere che per poter vivere come desiderava sarebbe dovuto andare via.

Si sbagliava.

Era stato solo dopo, davanti al sorriso di una donna che l’aveva accettato senza riserve né condizioni, che aveva conosciuto davvero quel sentimento.

E ora… ora che tutto era in procinto di finire, come aveva immaginato e temuto, Luc era pronto. Era pronto e non aveva rimpianti.

Per Luc affrontare il rimorso e il peso del rimpianto nella coscienza sarà più difficile che fronteggiare il Male in persona. Per Irene strappare fiducia e il veleno del dubbio dal cuore sarà più impegnativo che combattere Lucifero

E ora, Lucifero, fatto pensiero, cercava di trasformare la realtà che mi costituiva, il mio essere… me.

 Voglio che giochi con me.

 «Non farlo, Irene, non dargli quello che chiede.»

Quel “sospeso”, quell’ alone misterioso che avvolgeva il primo romanzo evolve in dinamismo nella trama del secondo romanzo, dando un bel ritmo alla narrazione e un fascino particolare alle ambientazioni estremamente suggestive, basti citare la discesa agli Inferi che dovrà fare la protagonista.

Un sorta di nékuia, un’iniziazione o un viaggio metaforico, o semplicemente un momento piacevolissimo e avvincente della storia, tra Orfeo ed Euridice e Amore e Psiche.

«Ne è valsa la pena? È valsa la pena perdere tutto quello che hai e perfino te stesso?» «Sì. Ora e per sempre, sì.»

Irene deve pensare, agire, sopravvivere per due, per poter vivere. Insieme. Per fortuna non è sola.

«Niente ma, trisnipote.» Lilith si fermò, voltandosi verso di me, lo sguardo fermo. «Ci sono cose che vanno fatte, se si vuole sopravvivere. E ricordati che la tua vita conta sempre di più.»

Dio! Oh, Dio. Avevo visto l’Inferno. Ero stata in un altro mondo. Avevo salvato una persona. Ne avevo quasi sicuramente condannata un’altra. Forse avevo posto la parola fine all’esistenza di una terza. Io. Io avevo le mani macchiate del sangue

Nuovi gustosissimi personaggi la accompagneranno, come la disarmante, sfacciata e spudorata, Lilith, e l’austero e adamantino Arcangelo Manakel, che apriranno nuovi scenari e nuove prospettive, svelando risvolti incredibili.

Irene saprà lottare, trasformando il senso di oppressione in ribellione, la paura in rabbia e la tristezza in collera. Per scrollare il senso di impotenza. Irene dovrà combattere nemici invisibili, avversari sfuggenti 

«Ricordi la sensazione dell’acqua sulla pelle? Il vento tra i capelli? Ricordi come ridevi, e io con te quando finalmente ti ho raggiunto? Pensa al mare, Luc, pensa al mare…» Mentre parlavo, lo carezzavo piano

E sarà messa a dura prova…

La tentazione prenderà il volto angelico e le sembianze peccaminose di una new entry spettacolare.

Deglutii mentre osservavo il frutto del peccato offrirmisi in maniera così spudorata, così semplice. Così… appetitosa.

Precipitando nelle iridi scure di Calliel, contemplai la tentazione. Mi vidi sciogliere nel suo abbraccio. Mi vidi sollevata come un fuscello e portata sul divano, spogliata da mani agili, decise e appassionate. Contemplai un futuro più semplice, più sicuro, forse, senza tutti i demoni dell’Inferno alle calcagna. E per un istante, per un solo istante splendido e lacerante, desiderai di poter vivere ciò che vedevo con l’occhio della mente. Mi leccai le labbra e osservai come al rallentatore Calliel seguire con lo sguardo ogni movimento della mia lingua, ogni guizzo. Vidi le sue pupille dilatarsi, la sua bocca schiudersi… il suo volto avvicinarsi. Sollevai una mano, non so nemmeno io se con l’intento di respingerlo o di attirarlo più vicino. La lasciai lì sospesa tra di noi, indecisa come lo ero io, mentre il suo volto andava fuori fuoco da tanto era vicino. Trattenni il respiro… Fu un rumore lieve, quasi trascurabile, che mi fece spostare il focus alle spalle di Calliel.

Sarà coinvolta anche sua cugina, inevitabilmente, perché la loro famiglia è un ibrido di razze, un mix tra uomo, angelo e demone rimasto sulla Terra libero di incrociarsi e riprodursi. Una beffa o una risorsa. O un’arma…

Da nascondere e proteggere.

Feroce e altero come un guerriero d’altri tempi, il suo fisico definito ora finalmente assumeva significato, nella mia mente: era il corpo di chi è abituato alla lotta, di chi conosce i movimenti armoniosi, economici eppure letali del combattimento. Guardandolo, il mio cuore perse un battito mentre mi chiedevo dove fosse finito il Luc che conoscevo, cosa ne avesse fatto di lui questo Mr Hyde dall’aria terribile e fiera. Compresi però che anche questo era lui. Anche questo era l’essere di cui mi ero innamorata

Tornare alla vita non sarà semplice per Luc ed Irene, dovranno affrontare le conseguenze delle loro scelte: sfidare l’equilibrio del creato, trasgredire le leggi di Natura, scegliere.

«Non hai il diritto di contestare le mie scelte.» Lo vidi stringere i pugni, quindi prendere un respiro, profondo quanto le sue costole gli consentivano, poi un altro. E poi un altro ancora. In un lampo, senza preavviso, mi fu addosso. La bocca che cercava furiosa la mia, raspandomi il viso con la barba ispida e scura. Le mani, che nonostante le ferite mi stringevano le spalle in una morsa per attirarmi più vicina e poi scendere, vagare su tutto il mio corpo, prendendone possesso. Piccoli suoni voraci sgorgavano dalla sua gola. I suoi gesti riflettevano una fame, una frenesia mirata, eppure cieca, che descriveva un’essenza radicalmente diversa da quella controllata, timida ed esitante che aveva mostrato fino a quel momento. Qual era quella vera? Chi era davvero Luc? Era vivo, vivo in un modo in cui non l’avevo mai visto. Animale, feroce, prepotente. No,non esisteva niente al di fuori di me e di lui. Nemmeno le lenzuola che si arricciavano sotto la mia schiena a ogni spinta erano reali, non quanto il suo corpo che si muoveva col mio, dentro il mio. 

Solo lui.

Lui e il piacere.

Lui e l’amore.

Luc. Luc. …

Luc.

Irene è un ponte tra due mondi. Luc ha lasciato il mondo dell’oscurità, lasciando franare alle sue spalle ogni possibilità di ritorno e ripensamento. Fuggito, verso una nuova vita, a costo di tutto e tutti. I debiti si pagano, anche quando il prezzo è altissimo, si saldano.

 Irene . Vuoto… si sentiva vuoto senza di lei, ed era strano, dato che solo di recente aveva capito di avere un cuore, e ora gli pareva di esserselo strappato dal torace, immolandolo per qualcosa di più importante. Per lei.

Con un pezzo di cielo rubato, strappato al ventre della terra e all’oscurità, Luc sembra libero. La libertà è la possibilità di scegliere, no? Quale sarà il peso di questa responsabilità? La vita degli uomini è questa, anche se gli uomini-sciocche creature fragili e sentimentali- vivono per amare.

Saffron