Titolo:Il Profumo delle Foglie di Té
Autrice:Dinah Jefferies
Editore:Newton Compton Editori
Pubblicazione:5 maggio 2016
SINOSSI
Londra, anni Venti. Gwendolyn Hooper, giovane donna inglese appena sposata, si trasferisce nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito. Ma l’uomo che le viene incontro nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo addietro. Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze. La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio velo da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba… Quando Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c’è poco tempo per festeggiare. Al momento del parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence. Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché?
Un’appassionante storia di tradimenti, colpe e segreti indicibili che avvince il lettore e non lo lascia più andare.
RECENSIONE
Ceylon,1925. Gwendolin,giovane neosposa inglese,si trasferisce nella verdeggiante isoletta dell’Oceano Indiano,per vivere accanto a suo marito Laurence, ricco piantatore di té,di molti anni più grande di lei.
Ingenua e sognatrice,è pronta a iniziare la sua nuova vita in una terra straniera insieme all’uomo che ama,ma ben presto si trova a fare i conti con una realtà diversa da quella che si aspettava.Ambientarsi in un paese straniero,farsi rispettare dalla sua gente e gestire al meglio la casa e la servitù,sono cose difficili se non si conoscono la lingua,gli usi e costumi .Se a tutto questo si aggiunge che suo marito,preso dagli affari e dalle questioni familiari,la trascura,allora la sensazione di estraneità verso tutto ciò che la circonda è comprensibile.
Il persistente senso di solitudine la avvicina a Savi Ravasinghe,affascinante pittore singalese che Gwen aveva già incontrato al porto il giorno del suo arrivo.
Mr Ravasinghe era un esempio perfetto di mascolinità gentile,di buona famiglia,ma c’era qualcosa in lui che la turbava.
Savi Ravasinghe è l’uomo che,inconsapevolmente, sarà la causa della trasformazione di Gwen da fanciulla ingenua a donna bugiarda,affranta dal dolore e costretta a convivere ogni giorno con il rimorso.
Quella notte a Nuwara Eliya aveva gettato al vento l’amore della sua vita in un momento di ebbrezza,ma il prezzo che era costretta a pagare per quell’errore era troppo alto;non sarebbe riuscita a sostenere il peso della colpa ancora a lungo.
Le vicende personali e familiari di Gwendolyn si intrecciano con quelle politiche e sociali di una Ceylon(sotto il dominio inglese dal 1796) in cui il razzismo e lo sfruttamento dei lavoratori tamil sono all’ordine del giorno.
Ho passato tutta la vita a lavorare nelle piantagioni,sono stato parte di questo sistema,di questo modo di fare le cose per così tanto tempo…ce l’ho nel sangue,capisce?All’inizio nessuno aveva mai pensato che frustrare i negri fosse un problema.Per noi erano a malapena persone,o quantomeno non erano persone nello stesso senso in cui lo siamo io e lei.
Ci son meno fustigazioni di un tempo,ma ogni tanto sono necessarie per ricordare ai lavoratori chi comanda.
Nascere con la pelle scura significava non avere alcun diritto politico e sociale,ti condannava a una paga da fame,a vivere nelle zone più povere e insalubri del paese,dove se ti ammalavi non era garantita nemmeno l’assistenza medica .
Qui è diverso.La gente dalla pelle scura è diversa.
Gwen è insofferente a questa situazione drammatica e ogni volta che ne ha la possibilità aiuta i più deboli,anche a costo di inimicarsi membri della sua stessa famiglia o stretti collaboratori di suo marito.E’ una donna forte e coraggiosa che non ha paura di dire ciò che pensa.
Gwen era dispiaciuta per quegli uomini.La loro miseria la commuoveva.
La vita la mette a dura costringendola a prendere una decisione drastica,terribile, che la consumerà fisicamente e mentalmente giorno dopo giorno.
Nessuno le aveva mai detto che essere madre significava convivere con un amore così sconfinato da lasciare senza fiato,e con una paura così terribile da scuotere l’anima.Solo in quel momento capiva che quei due sentimenti erano simili.
Nei momenti di difficoltà,la sua roccia sarà l’anziana domestica Naveena,che per Gwen è una sorta di figura materna che la sostiene,la consiglia e le dà affetto nei momenti difficili. Naveena è la fedele custode dei segreti di famiglia,massimo esempio di lealtà e profonda saggezza.
Mi sono approcciata a questo romanzo con curiosità dopo aver letto la sinossi.Ero desiderosa di scoprire in che modo l’autrice sarebbe riuscita a fondere la tenera storia d’amore tra Laurence e Gwen con le vicende politiche e sociali di Ceylon degli anni Trenta.Il risultato è un libro strepitoso in cui si amalgamano perfettamente romanticismo,mistero,intrighi e denuncia sociale.I personaggi sono ben delineati,in particolar modo Gwen di cui riusciamo a percepire sia la grande disperazione che l’immensa forza e la voglia di rinascita.Ho provato empatia nei suoi confronti e ogni volta che ripenso a ciò che ha vissuto,a quanto la vita l’abbia messa alla prova,mi assale una profonda malinconia,mitigata in parte dal messaggio che l’autrice vuole trasmettere ai lettori attraverso questa storia: non dobbiamo permettere al dolore,alla paura e al rimorso di condizionarci, ma vivere come se ogni giorno fosse l’ultimo,godendo intensamente di ogni istante di felicità.
Alla prossima
Un saluto speziato
Vanilla
STORIA
SENSUALITà