Se non fossimo nati in quel mondo di merda, se Matteo non fosse stato un Uomo d’Onore e un assassino, forse avrei potuto innamorarmi di lui.

Titolo: Legati dall’odio
Autrice: Cora Reilly
Editore: Hope Edizioni
Pubblicazione: 7 aprile 2020
Serie: Mafia Chronicles #3
Genere: Mafia romance

 

 

 

 

Recensione

Care dame, ho letto per voi Dall’odio all’amore, terzo capitolo della bellissima saga Mafia Chronicles di Cora Reilly.
In tante attendevano ansiosamente il libro su Matteo e Gianna ed eccoli qua, in tutto il loro caos emozionale XD
Matteo e Gianna sono due personaggi esplosivi e già dal loro biglietto da visita lasciato nei precedenti libri, era intuibile la cifra che avrebbe caratterizzato la loro storia.

Matteo si abbassò con un sorriso seducente sulle labbra. «Sei bellissima, Gianna. L’espressione incazzata si abbina perfettamente al tuo vestito.»

L’odio è il sentimento che sembra legarli, o meglio l’odio che anima Gianna, ma non per Matteo in sé, bensì per ciò che lui rappresenta.
L’ambiente in cui entrambi sono nati e cresciuti è da sempre inviso agli occhi della secondogenita Scuderi. E quando Gianna apprende dal padre che avrebbe dovuto essere la moglie trofeo del secondogenito Vitiello, qualcosa scatta in lei.
Non ha mai voluto far parte di quel mondo, non ha mai avuto possibilità di scelta e in quel preciso momento decide di non asservirsi al volere di suo padre.
Gianna ha un unico fine, cioè quello fuggire e costruirsi una vita altrove, una vita normale lontana dai dogmi della Mafia.

Quella era la mia vita e, finalmente, ne avevo preso le redini in mano, riappropriandomi del controllo che tutte le persone che avevano deciso ogni aspetto della mia esistenza mi avevano rubato. Sarei stata libera.

Avrebbe dovuto fare i conti non soltanto con la pericolosità delle proprie azioni, ma anche con i tumulti del proprio cuore.
Ma Gianna è uno dei personaggi più testardi e ciechi di cui abbia mai letto e pertanto per l’intero libro continuerà impenitente a negare in ogni modo, in primis con se stessa, la realtà dei fatti per non dover ammettere che in fondo anche lei è un po’ figlia dell’ambiente che l’ha vista nascere e crescere.
Matteo, con tutti i suoi difetti, la sua impulsività (che fa vedere i proverbiali sorci verdi al mio povero Luca XD) ed eguale testardaggine, è molto più onesto e coerente con se stesso.

Luca era certo che avrei perso interesse per lei dopo averla scopata. Una parte di me ci aveva sperato, ma sapevo già che non sarebbe stato così. La desideravo ancora, anche più di prima. Ero completamente fottuto.

Non sono riuscita ad entrare in sintonia con Gianna, a provare empatia per lei, per una serie di motivi che capirete leggendo, ma principalmente perché in diversi frangenti non mi è apparsa coraggiosa o tosta, bensì semplicemente stupida, masochista e cieca. Ma quella fra i due protagonisti è comunque una storia molto godibile ed in alcuni frangenti i due ed il loro rapporto, strappano sorrisi e risate…a mio parere grazie a Matteo più che a Gianna. Il secondogenito Vitiello ha una sfrontatezza e simpatia che sa divenire travolgente.
La storia narrata tramite i Pov dei protagonisti, è ben articolata, spesso rocambolesca ed i colpi di scena non mancano, così come non manca la sensualità perché il linguaggio del corpo è sordo a ciò che la ragione vorrebbe imporgli e l’attrazione fra Matteo e Gianna è sempre stata ineluttabile.

Aveva il sapore del whiskey e di qualcosa di più dolce. Il suo corpo emanava calore e forza. Mi afferrò la nuca e la sua bocca fece divampare il bisogno che già sentivo dentro di me.

In questo terzo libro, come nell’intera saga, emerge ancora più potente il legame fraterno fra Matteo e Luca e quello fra Gianna ed Aria e ne esce definitivamente perdente quello filiale. La figura del padre delle sorelle Scuderi si carica di ancora maggiore spregevolezza, così come quella omertosa e colpevole della madre, per non nominare il defunto Vitiello Senior che fin dall’inizio della saga è inqualificabile come genitore.
L’autrice ha avuto un’ottima cura per questo tipo di aspetti della storia, nel legame affettivo fra fratelli e sorelle in primis, ed il ritratto che ne emerge ne è una prova inconfutabile.
L’affetto e la solidarietà, anche a sprezzo delle “regole”, fra Luca e Matteo e fra le due sorelle che hanno definitivamente conquistato i loro cuori, è tangibile e molto toccante…ed insieme all’Amore di coppia narrato nella serie è come un piccolo faro nell’oscurità dell’ambiente a cui appartengono.

Legati dall’odio è una bella storia, degna di questa bellissima saga, ma non è riuscita a coinvolgermi a tutto tondo come le due precedenti. Salvo che per la partecipazione assidua di Luca ed Aria, visto il loro stretto coinvolgimento con i due protagonisti.

Adesso attendo i due che mi hanno intrigato fin dal loro esordio nel primo libro: Lily e Romero Fatemi sapere le vostre impressioni su questi due folli, ma simpatici protagonisti.
Alla prossima,
Mery

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