Ciao Amici, il libro di cui vi parlo oggi è THE WILD, forbidden romance di K. Webster, censurato da Amazon e oggetto di feroci critiche e accese discussioni per il tema incestuoso e amorale. Venite a scoprire cosa ne penso.

 

 

Titolo: The Wild

Autrice:K.A.Webster

Self Publishing

Pubblicazione:7 agosto 2017

 

 

 

 

RECENSIONE

 

Nei giorni scorsi Facebook è stato invaso da post a favore o contrari a THE WILD, il libro scandalo di K.Webster. Autrici e lettrici di mezzo mondo sono scese in campo per difendere o attaccare il contenuto del libro e la sua autrice, accusata di giustificare l’abuso sessuale e romanticizzare un rapporto amorale e contro natura: l’incesto tra padre e figlia. Ma è veramente così?

THE WILD si inserisce a pieno titolo tra i Forbidden Romance, romanzi in cui gli autori mettono alla prova il lettore, lo provocano, ne testano i limiti. Al centro del Forbidden romance c’è sempre un legame amoroso o sessuale (relazione con prete/suora, incesto, rapporti a tre, orge ecc.) percepito come proibito dalla morale, dalle convenzioni sociali e religiose, ma che costituisce una fantasia sessuale che l’autore mette su carta.

Viste le tematiche trattate e il linguaggio crudo e scurrile non sono romanzi adatti a tutti, e proprio per questo sono corredati da avvertenze che mettono in guardia il lettore sul contenuto. In The Wild si narra dell’amore proibito tra Reed Jamison, ex agente immobiliare e la figlia diciassettenne Devon, che solo alla fine si scoprirà essere stata adottata.

Reed è sposato con Sabrina, malata da anni di depressione, ed è proprio nella speranza di accelerare il processo di guarigione della moglie e rimettere insieme i cocci della sua vita coniugale, che Reed molla il suo lavoro e compra un pezzo di terra in Alaska per cominciare una nuova vita lontano dalla civiltà, dal passato e dai brutti ricordi.

I numerosi aborti e la perdita del figlio Drew-gemello di Devon- hanno gettato Sabrina in un grave stato di depressione da cui non riesce più a riprendersi nonostante gli sforzi del marito e le amorevoli cure di Devon. Trascorre le sue giornate a letto, incurante di ciò che succede intorno a lei e dei bisogni di chi la ama.

Vivere in Alaska, immersa nella natura e lontana dai ricordi dolorosi può essere l’inizio di una nuova vita felice. Ma l’arrivo in questo luogo impervio e dal clima ostile è segnato dalla tragedia, perchè Sabrina perde la vita durante una tempesta.

A questo punto della storia ci aspetteremmo scene strazianti in cui marito e figlia si disperano per la loro perdita, e invece no: la morte di Sabrina, vista come un terzo incomodo, cementa ulteriormente il legame tra Devon e Reed, che fino a quel momento era stato esclusivamente platonico.

A fare il primo passo è Devon che, scopriremo in seguito, è sempre stata attratta dal padre. I suoi pensieri sono impuri, immagina di essere toccata, amata, posseduta da quell’uomo verso cui dovrebbe provare amore filiale e non attrazione sessuale.

Lo desidero. Voglio  accarezzare la sua folta barba e baciare le sue labbra perfette.

Devon lo provoca in mille modi e alla fine Reed cede.

Sono un animale. Lei ha provocato la bestia, accidenti!

Il padre che l’ha cresciuta, le ha cambiato i pannolini, l’ha nutrita e protetta dal mondo, si trasforma di colpo nell’uomo che la brama, la reclama, la possiede e la marchia.

Sono solo un uomo. Brutale e selvaggio.Un animale. Mi prendo ciò che voglio, e la notte scorsa ho preso lei.

In questo luogo lontano dalla civiltà e dalle leggi morali, il padre di famiglia ragionevole e affettuoso, simile alle bestie che popolano la zona, diventa puro istinto.

Siamo innamorati. Pazzamente. Profondamente. Disperatamente.Il nostro amore è malato.Morirò senza di lui.

Devon e Reed non fanno l’amore ma si accoppiano, i loro amplessi sono carnali, ferini, istintivi ed avvengono con una naturalezza tale da scioccare il lettore, indignarlo.

Possessivo. Affamato. Ferino. Come se volesse marchiarmi con i denti.

❤

Reed è guidato da un istinto predatorio,possiede sua figlia continuamente, insieme esplorano nuove posizioni sessuali e progettano una famiglia senza che il senso di colpa affiori dalle loro coscienze.

Mio padre, il mio migliore amico, il mio amante  si spinge dentro me all’improvviso. Senza avvisare.Solo una spinta e mi sento a casa.Ci completiamo. Siamo perfetti e interi.Mi aggrappo a lui mentre lo bacio con disperazione. I suoi fianchi possenti mi cingono la vita spazzando via la sofferenza e il dolore.Esistiamo solo noi in questo momento.

Nella loro piccola bolla Reed e Devon possono vivere felicemente la loro relazione e creare la famiglia che hanno sempre desiderato, lontano da occhi indiscreti e condanne giuridiche, morali e religiose.

Visto l’argomento trattato era inevitabile che THE WILD suscitasse così tanto clamore, ma a gettare ancora di più benzina sul fuoco è stata la polemica innescata da una famosa autrice americana che ha attaccato K. Webster accusandola di aver idealizzato e romanticizzato la relazione incestuosa tra padre e figlia. Queste accuse hanno spaccato in due il mondo del romance americano: da una parte i sostenitori della Hoover hanno attaccato la Webster e dall’altro i fans e molte colleghe della Webster che hanno espresso solidarietà nei confronti dell’autrice e difeso la sua libertà d’espressione. Seguo K. Webster da un po’ di tempo, è un’autrice prolifica ed eclettica che spazia dal romance all’erotico fino ad arrivare al dark horror, di cui fa parte la fantastica serie Pretty Stolen Dolls, scritta in collaborazione con Ker Dukey.

THE WILD è un libro taboo scritto per impressionare il lettore e scandalizzarlo. La trama è esile, non succedono grandi avvenimenti, ma ci si concentra sulla nascita e sull’evoluzione del rapporto tra padre e figlia. Le scene di sesso sono numerose e molto dettagliate, quasi a voler solleticare la curiosità morbosa del lettore.Il linguaggio è scorrevole, i personaggi statici e poco delineati. Reed è puro istinto, un uomo che si lascia trascinare dalla furia della passione, e Devon, nonostante la sua giovane età, non ha niente di innocente. È una sorta di Lolita che provoca in tutti i modi il padre e brama da sempre un contatto carnale con lui.

Quindi tirando le somme è un libricino che tratta un argomento scabroso, niente più e niente meno di tanti altri che troviamo ogni giorno su Amazon. Ma allora perché è stato giudicato tanto scandaloso?

Negli ultimi anni l’industria del romance è cambiata di pari passo al gusto dei lettori, sempre più avidi di storie emozionanti, originali e intense. Il romanzo rosa si è tinto di volta in volta di tonalità più accese e brillanti o in alcuni casi di sfumature più dark. Tutte queste informazioni sono da tenere in conto nel momento in cui si decide di leggere/recensire un romance anticonvenzionale. I Forbidden romance sono romanzi dai contenuti forti, non adatti ai lettori più sensibili, co me viene più volte ribadito nelle avvertenze. Il loro scopo è quello di dar voce a fantasie proibite , ma anche di provocare il lettore, sconvolgerlo,vedere fin dove può spingersi. Non hanno un intento morale, perciò trovo insensato l’atteggiamento di chi pur sapendo che si tratta di una lettura proibita e off-limits decide lo stesso di leggerlo e dare un giudizio morale sul comportamento dei protagonisti. Non credo che chi scrive, legge o dà 5 a questo genere di libri sia un debosciato o un pedofilo, e chi invece lo valuta 1 stellina sia paladino dei diritti umani. In questi giorni di polemiche ho letto in giro affermazioni assurde in cui si metteva a confronto THE WILD con altri libri famosi sull’incesto. La verità è che non esistono incesti di SERIE A e incesti di SERIE B, un incesto è sempre un atto violento e amorale, sia che a scriverlo sia Anais Nin che un autore da 4 soldi.

Certamente cambia la forma, ma la sostanza resta immutata, per cui se un lettore trova determinati argomenti troppo forti e indigesti, per coerenza dovrebbe continuare a considerarli così nonostante la bella forma stilistica o l’autore famoso. Una volta tanto si dovrebbe fare un passo indietro, essere coerenti scegliendo letture più consone al proprio gusto, e rispettare la libertà di espressione di autori e lettori di storie non convenzionali senza ergersi a censori o falsi moralisti.

Alla prossima

Vanilla