Ciao Amici, oggi Marianna ci parla di NIKOLAJ, mafia romance e primo libro della serie Men of Honor di Kristen Kyle. Potere, onore e lotte tra clan rivali fanno da sfondo alla storia d’amore e di passione tra Nikolaj e la sua Izabella. Venite a scoprire cosa ne pensa Marianna.
Autrice:Kristen Kyle
Self Publishing
Pubblicazione: 12 gennaio 2017
Genere:Mafia Romance
Serie: Men of Honor #1
SINOSSI
Le mie origini mi perseguitano.
Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici.
Ho lottato per essere libero.
Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo.
L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto.
Ma non i miei incubi.
Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato. Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese.
Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare.
La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito.
Isabella Calabrese sarà la mia arma.
La principessa scoprirà che con i russi non si scherza.
Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me.
C’è solo un problema.
Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata.
Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me?
***Attenzione***
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Men of Honor è una serie di romanzi AUTOCONCLUSIVI.
RECENSIONE
Care Dame la storia che vi presento oggi è un mafia romance ben intessuto e dalle tinte sensuali. Confesso che questo tipo di ambientazione mi affascina da sempre, quindi mi sono immersa nella lettura con grande curiosità ed aspettative e, devo ammettere che esse non sono state disattese. Immaginate sullo sfondo di una Atlantic City dedita al gioco d’azzardo ed ai giochi di potere della criminalità organizzata, due clan opposti che si sfidano: Da una parte i Calabrese, Famiglia italoamericana che detiene da decenni il potere sulla città e dall’altra i Falchi di Kurgan, insediati da minor tempo ma desiderosi di affrancarsi dall’egemonia dei primi. Il guanto di sfida viene lanciato con il rapimento di Isabella Calabrese, amata figlia del Boss Anthony, deciso da Nikolay Sokolov, Capo del clan russo.
Non potevo permettermi nessun tipo di emozione. Non ora che i Falchi di Kurgan avevano firmato la loro dichiarazione di guerra contro Cosa Nostra.
Da questo momento ha inizio l’avvincente storia dove si snodano le vicende di due anime che correranno il pericolo per loro più grande: innamorarsi. Nikolay è un uomo a cui la vita ha insegnato che i sentimenti e gli scrupoli di coscienza sono sinonimo di debolezza e portano soltanto a soccombere. È sopravvissuto ad un passato atroce da cui è riuscito ad affrancarsi grazie ad una fredda e lucida determinazione. Egli non conosce il calore di una vera famiglia né l’amore. Il suo unico legame affettivo è verso l’amico fraterno Vasilij, suo fedele braccio destro che con lui ha condiviso un’infanzia ed un’adolescenza terribili. È affascinante, è deciso ed animato da una grande sete di potere che considera l’unica chiave di accesso possibile per una vita degna di essere vissuta.
Era un demone emerso direttamente dalle fauci dell’inferno. Una creatura bellissima e feroce.
Isabella è una bellissima e giovane donna, la cui vita è da sempre ricca di agi ed affetto nonostante la mancanza della madre morta prematuramente. Adora il padre ed il fratello maggiore Vincent. Vive la sua quotidianità come studentessa della Facoltà di Storia dell’arte pur essendo ben consapevole degli affari di Famiglia. Ha una mente arguta ed ha un grande talento per la pittura ma soprattutto è orgogliosa ed ha una forte tempra.
Io sono Isabella Calabrese! Avevo ancora paura, ma Vince aveva ragione, c’era qualcosa di peggiore della morte: una morte senza onore.
Lo scoprirà a sue spese Nikolay una volta che la ragazza si troverà ad essere forzatamente ospite nel suo quartiere generale. Convinto di trovarsi fra le mani un delicato e facilmente assoggettabile fiorellino, Nikolay rimarrà stupito e suo malgrado irretito dal fuoco che i fieri occhi azzurri di Isabella saranno in grado di sprigionare e dalla grinta e il coraggio che la ragazza gli dimostrerà.
I suoi occhi erano fissi nei miei e mi sfidavano, mi insultavano….Le pupille erano dilatate al punto da inghiottire l’iride chiara, riducendola a un anello cristallino. E bruciavano. Per la rabbia, per l’indignazione… per il disgusto.
Mai una sola fottuta volta smise di guardarmi, di farmi a pezzi con quegli occhi incredibili. Koldunya. Strega. Un uomo meno sicuro avrebbe distolto lo sguardo. Non avrebbe retto quel disprezzo. L’odio.
Fra i due sarà una sfida continua…
Avevo voluto mostrarle fino a che punto riuscissi a piegare le donne e gli uomini al mio servizio. Un’ostentazione di potere che avrebbe dovuto intimorirla, farla sentire impotente, ma che le aveva provocato solo un’espressione di disprezzo.
«Vuole troppo, e io gli ho portato via il suo Fiordaliso.»
Lei doveva saperlo, doveva convincersi che, se me ne avesse dato motivo, l’avrei usata, spezzata. Nel mio mondo comandava una sola persona. Non sarebbe mai stata lei.
Lo guardai pulirsi la faccia con un fazzoletto candido, mentre mi massaggiavo la gola e deglutivo con forza….ebbi veramente paura, così come aveva desiderato lui. Perché non c’era più ira sul suo viso, ma una fredda determinazione che mi colpì più delle sue minacce. Avevo appena firmato la mia condanna. L’avrei pagata cara.
..in un crescendo di palpabile intensità
[..«Dolore e piacere si mischiano, creando aspettativa. Quando prevale la minaccia di dolore, si inizia ad avvertire la paura» riprese Nikolaj..] [..«Sembri una tigre in gabbia. La mia tigritsa» mormorò tra le risate. «Colpiscimi ancora, colpiscimi finché non capirai che è tutto inutile.»..] [..«Hai raggiunto lo stadio successivo, questo si chiama panico» mi informò. Mi mise giù tutto d’un tratto..] [.. «Terrore. Il penultimo grado» cantilenò tra sé e sé..] [.. Nikolaj alzò gli occhi dalla pistola e li fissò nei miei. «Hai mai sentito parlare della roulette russa?»..]
[..non mi costava nulla sacrificarmi per il bene dei miei cari. La differenza tra me e Sokolov era tutta lì. Il potere e i soldi erano motivazioni potenti, ma la famiglia? L’amore per la famiglia rendeva invincibili…. «Goditi lo spettacolo, stronzo.»..]
Fino al momento in cui i loro equilibri di carnefice e vittima saranno spezzati e colui che minaccia diverrà anche l’unica fonte di protezione e sicurezza desiderata.
La presi tra le braccia, cullandola contro il mio petto avanti e indietro. I suoi pugni e le sue lacrime mi straziarono, ma chiusi gli occhi e assorbii il suo dolore. «Izabella» sussurrai tra i suoi capelli, in un tono che non riconoscevo. «Sono io, Nikolaj» ripetei più volte, cercando di calmarla, terrorizzato all’idea che mi rifiutasse.
Questo costituirà la resa ad un’attrazione fino ad allora combattuta strenuamente da entrambi.
Le sue labbra si chiusero al lato della mia gola, addentando la pelle delicata. «Apriti per me, Izabella, e ti darò ciò che vuoi.» Divaricai leggermente le ginocchia, sollevando di più il sedere. Il collo mi doleva, ma adoravo la forza con cui mi teneva ferma. Possesso. Lo avvertivo in ogni parte della mia anima.
«Ty moya» urlò Nikolaj, poi si immerse in me con un movimento rapido e brutale. Urlai, le mie pareti si aprirono per inghiottirlo.
Mi sentivo bruciare, la testa ovattata era riempita solo da gemiti e grugniti, dai rumori umidi provocati dal membro di Nikolaj che si ritraeva per poi sprofondare tra le pieghe palpitanti della mia vagina. Ero dilatata oltre ogni misura, riempita al punto che non sentivo nulla tranne lui, su ogni centimetro del mio corpo, fuori e dentro di me. «Vieni per me, tigritsa!» L’ordine di Nikolaj mi scoppiò nella testa. Mi sentivo come se non avessi aspettato altro che il suo permesso. In quel momento ero sua, completamente sua. Lui era padrone del mio piacere.
Il mio carceriere. E io ero la sua schiava. L’orgasmo detonò al centro del mio corpo, frantumandomi in mille pezzi.
Ma nonostante il caldo filo che giungerà a legarli, i due continueranno ad essere ben presenti a se stessi come parte di fazioni mafiose irriducibilmente nemiche e questo complicherà dannatamente le cose fra loro.
[..«Volevi farmi sentire una donna da quattro soldi. Bene, mi ci sento» continuò, ma sull’ultima frase il mento le tremò impercettibilmente.. [..La sua posa da martire mi infastidì. «Pensavi che qui stessimo costruendo qualcosa?» le chiesi, sprezzante. Non avrei voluto essere così duro, ma non sopportavo ciò che suscitava in me il suo atteggiamento..]
«Sei tu a complicare le cose. Cosa vuoi da me?» gli chiesi, la voce alterata. «Vuoi che ti odi? Che ti desideri? Stai ottenendo solo disprezzo. Lo stesso che riservi a me.»
Sensazioni sconosciute mi sopraffecero, il desiderio di ferire per liberarmi del… del dolore, cazzo, mi mise in ginocchio. Lontano da lei, io… dovevo allontanarmi. Al diavolo la guerra con i Calabrese, fanculo il traffico di droga, dovevo buttarla fuori dalla mia vita. Subito!
Entrambi dovranno giocare il proprio All-in in questa partita dove i sentimenti non avrebbero mai dovuto avere alcuna rilevanza.
«Niko…» Fu un sospiro, un ansito. Smisi di respirare. Fissai i suoi occhi confusi, guardinghi, incerti e mi persi. Avrei potuto guardarli per ore senza stancarmi, avrei potuto persino venerarli. Cazzo.
[..Lui che aveva invaso i miei pensieri, il mio corpo, violato la mia serenità, distruggendo ogni mio rigurgito di indipendenza….Lo odiavo. Lo volevo..] [..Nikolaj premette più forte le labbra sulle mie e poi la sua lingua mi invase la bocca. La accolsi, mentre piangevo e mi stringevo a lui, gettandogli le braccia al collo per ancorarmi a qualcosa di solido. Cosa mi aveva fatto? Cosa mi stava facendo?..]
Non voglio cedere alla tentazione di raccontarvi altri particolari perché voglio che come me viviate l’evolversi delle vicende e del legame che prenderà vita fra Nikolay ed Isabella, specialmente dopo che la ragazza riuscirà a scorgere oltre la superficie, nell’oscurità del passato e dell’animo tormentato del russo…
Tutti hanno i propri fantasmi. I tuoi sono al sicuro con me» mi sentii dire.
E che lui scoprirà l’esistenza di emozioni fino ad allora totalmente sconosciute.
Mi sentivo frastornato. In soli due giorni nella mia vita erano subentrate variabili impazzite. Io programmavo, prevedevo, controllavo. Isabella aveva portato il caos.
L’autrice grazie ai pov alternati permette di sondare la lotta intestina che alberga in Isabella ed in Nikolay e grazie a flashback mirati potrete avere un doloroso assaggio sul terribile passato di lui, trattato in modo tale da non rendere la lettura troppo forte. Questo primo capitolo della serie Men of Honor, è bello e coinvolgente, con una scrittura semplice e scorrevole, con scene erotiche calde e sensuali descritte con un linguaggio diretto senza risultare volgare e con personaggi ben costruiti. E Nikolay ed Isabella danno vita a gustose schermaglie in cui sarà divertente vedere Sokolov perdere insieme all’amato controllo, la padronanza della lingua e sentirlo pronunciare “Izabella”! Confesso che grazie ad alcune autrici ho iniziato ad apprezzare il suono della lingua russa!
Infine voglio sottolineare come anche i personaggi secondari come Vasilij e Vincent mi abbiano convinto, nonostante il poco spazio a loro riservato. Il primo avrà un grande ascendente sulle vicende dei protagonisti e si mostrerà molto ben distante dell’apparenza che lo vuole un freddo uomo sfregiato nel volto e nell’anima. Ed il secondo con il suo diabolico e pericoloso fascino ha già gettato su di me la sua malia! Spero l’autrice riserverà per entrambi una storia perché mi incuriosiscono molto. Non mi resta che consigliarvi la lettura di questo libro che mi è piaciuto e di cui attendo il seguito.
Alla prossima, Marianna
Storia
Sensualità
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