Lei è il mio peccato, è la perversione più sublime che abbia mai sperimentato

Titolo: Non lasciarmi mai più

Autrice: Leda Moore

Pubblicazione: 22 ottobre 2018

Sequel de L’amore che non so gestire

Self Publishing

Dilogia:

1) L’amore che non so gestire-Qui Link recensione: https://haremsbook.com/lamore-che-non-so-gestire-di-leda-moore-recensione/

2) Non lasciarmi mai più

TRAMA

Ricky e Gaia si ritrovano dopo tre lunghi anni di lontananza, la passione li travolge insieme all’amore acerbo che li aveva uniti nel passato. Ma adesso, più consapevoli di loro stessi e di ciò che provano, si lasciano andare l’uno all’altra, dimenticandosi gli errori commessi e iniziando a progettare il loro futuro insieme, nonostante le gelosie che tentano di reprimere, per far sì che la loro relazione arrivi al fatidico Sì. Ma ci sono ombre nel passato che nessuno dei due avrebbe mai immaginato. La morte prematura di Lucia, la madre di Ricky, fa emergere un segreto da lei custodito a lungo e che coinvolge le loro famiglie.

Gaia si ritroverà a fare i conti con qualcosa di sconvolgente, che metterà a dura prova il suo amore quasi ossessivo nei confronti di Ricky. Ma il giovane medico non è intenzionato a rinunciare alla donna che ama, ed è disposto a tutto pur di non essere lasciato da lei ancora una volta.

Non lasciarmi mai più è il sequel di L’amore che non so gestire. Una duologia che indaga la psiche dei due protagonisti e il peso che il passato ha nelle loro vite.

RECENSIONE

Care Dame, oggi vi parlo di Non lasciarmi mai più, secondo romanzo della dilogia L’amore che non so gestire, di Leda Moore.

Alla fine del primo romanzo avevamo lasciato i nostri protagonisti, Ricky e Gaia al culmine del loro ricongiungimento dopo tre anni di separazione voluta da Gaia e accettata malvolentieri da Ricky.

Gaia ferita e insicura di potercela fare con le proprie forze si allontana da Ricky certa di dover imparare a vivere senza dipendere da lui, tagliando quel cordone che la obbligava a essere dipendente dalla sua approvazione, dai suoi consigli, dal suo tocco.

Ora, dopo tre anni, si sente sicura di se stessa. Ha intrapreso la carriera di attrice, è autonoma, certa di poter tenere testa all’irruenza e alla dominanza di Ricky e sicura di aver sigillato in fondo al suo cuore tutti quei sentimenti che l’avevano portata sull’orlo del tracollo emotivo.

Tutte queste certezze crollano come un castello di carte al vento non appena i loro sguardi si incrociano nuovamente.

È tornato nella mia vita come un uragano pronto a spazzarmi via.

Mi ci sono voluti tre anni per diventare quella che sono oggi, forte e determinata, in grado di camminare sulle mie gambe, senza bisogno di farmi sorreggere da Ricky. Ma ora? Come è possibile che stia facendo tutti questi passi indietro dopo solo una notte?

Tutti i sentimenti tenuti a bada, tutte le velleità di indipendenza si annullano, scompaiono e rimane solo il battito del cuore e quella fame carnale che ha sempre contraddistinto il rapporto tra i due ragazzi.

Stanotte si è preso il mio corpo, l’ha usato senza nessun riguardo, mi ha sfiancato con le sue mani, con la sua bocca, mi ha devastata con parole dure, per poi abbracciarmi, tenendomi stretta così forte da farmi sentire in trappola.

Ricky, consapevole di aver commesso una enormità di errori con Gaia, ha allentato le redini in questi tre anni, le ha lasciato lo spazio per leccarsi le ferite e cercare di superare tutto il dolore da lui inflittole.

Ha violentato se stesso, ha bloccato la sua brama di averla accanto, di strapparla a quel mondo nel quale Gaia si è inserita magnificamente, per il quale sembra averlo dimenticato.

Ma lui è sicuro che questo è un momento transitorio, necessario, ma transitorio.

È certo, o se ne vuole convincere per non impazzire, che Gaia tornerà da lui perché lo ama come lui ama Gaia.

Ho voglia di lei, sono intossicato dall’amore che per troppo tempo ho dovuto soffocare per non farmi sopraffare dal dolore, dalle perdite che mi hanno devastato.

Il loro primo incontro è un’esplosione, una deflagrazione. Letteralmente si divorano e la fiamma di quella passione cruda, sporca, animale che avevamo visto divampare anni prima si attizza più forte di prima.

Sembrerebbe procedere tutto per il meglio, sembrerebbe che le loro vite si siano ricongiunte, che il passato sia rimasto indietro sepolto sotto la consapevolezza del loro amore.

In passato non avrei mai immaginato che potesse amarmi in questo modo, conciliando il fuoco della passione che lo ha sempre contraddistinto con l’essere un tenero amante. So che mi ama, lo sento, lui me lo fa sentire con ogni singola parte di se stesso. E so per certo che questo amore così forte voglio viverlo perché quel sogno è ancora qui, dentro il mio cuore, e non posso rinunciarci.

 Ma il passato ritorna sempre. Per quanto si è convinti di aver sanato le ferite, di essere più forti soli e in coppia certi dolori lasceranno per sempre un eco di insicurezza e di dubbio.

E se il peggiore degli incubi diventasse nuovamente realtà?

E se tutto quello che sembrava il male peggiore è stato solo la punta dell’iceberg?

Non basterà l’amore che provano l’un l’altro, non potrà bastare a superare anni e anni di insicurezze, bugie, omissioni e tradimenti, specie se il tradimento arriva dalle persone che dovrebbero amarti al di sopra di tutto.

E c’è sempre quel poi, ci sono ancora i molti ma che ronzano nella mia testa. C’è ancora lei, un incubo che non sono certa di poter dimenticare.

 Se leggere la storia di Ricky e Gaia in L’amore che non so gestire era stata una girandola sconvolgente e travolgente, un susseguirsi di scoperte, colpi al cuore e pugni allo stomaco, qui, in questa seconda puntata di questa storia, mi aspettavo una narrazione più pacata, indirizzata più al consolidarsi del loro amore e al coronamento dei loro sogni.

Che errore madornale!

È stata invece un susseguirsi di rivelazioni, colpi di scena e situazioni drammatiche che non danno al lettore un attimo di respiro.

Il ritmo della narrazione impostato dall’ autrice è serrato: fra le scene drammatiche, quelle shoccanti e quelle ad alto tasso erotico non c’è mai un attimo di tregua.

I personaggi hanno subito un ulteriore evoluzione in questo romanzo; sono più maturi, più consapevoli di se stessi e delle relazioni parentali che si trovano obbligati a gestire e subire.

Nessuna delle rivelazioni lasciano indenni i due ragazzi, né tantomeno il lettore. Infatti è proprio questa una delle caratteristiche che contraddistingue Leda Moore: ideare un plot al limite dell’esasperazione, dove gli eventi che descrive rasentano l’assurdo, ma che nel complesso della narrazione sono plausibili.

Ogni evento, ogni colpo di scena è perfettamente incastrato. Tutti i pezzi compongono alla fine un puzzle perfetto dove le vite dei due ragazzi e la loro psicologia viene minuziosamente delineata e descritta.

La lettura di questo romanzo, come del precedente, non è per palati sensibili. Lo stile di scrittura è intenso, trascinante e coinvolgente. Il linguaggio è crudo e duro, specie nelle scene di sesso, ma perfettamente congruo ad un erotic romance dove i personaggi principali, e non, sono avvezzi a un sesso spinto e duro.

Sono rimasta particolarmente affascinata dall’intrigo ben orchestrato che fa da filo conduttore a tutti e due i romanzi, dove alcune figure marginali alla fine si rivelano delle pedine fondamentali affinché tutto l’impianto della trama resti solido: la madre di Gaia e la sua mente e le azioni deviate, il cugino di Ricky e i suoi ambigui comportamenti.

Personaggi secondari importantissimi e accuratamente studiati per dare vero “realismo” alla storia narrata.

Se un romanzo, anche se crudo e forte, anche se con picchi di violenza e un dirty talking esasperato riesce a suscitarmi emozioni disparate (dolore, gioia, paura, sollievo, sorpresa sbigottimento) e tanto tanto calore allora l’obiettivo dell’autrice è stato raggiunto.

Se avete voglia di una lettura intensa e intrigante capace di sconvolgervi e rimescolarvi dentro allora leggeteli.

Alla prossima, Giusi

STORIA

EROS

 

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